in Italia, oltre a norme specifiche delle Regioni e dei Comuni che vietano allevamento, macellazione e lavorazione domiciliare delle carni, l'essiccazione e ogni altra lavorazione delle carni é vietata al di fuori di aziende industriali/artigianali/commerciali autorizzate (e sempre distinte dalle abitazioni) e deve inoltre essere efettuata per ragioni igieniche:
- secondo le norme vigenti;
- da personale salumiere qualificato.
Dunque chi (cinese, tunisino, italiano) svolge attività di allevamento, di macellazione o lavorazione (essiccazione compresa) delle carni (in cui non rientra il conservare in casa prodotti di salumeria già trasformati, come prosciutti o salsicce) in casa o nelle sue pertuinenze (terazze, nalconi, ec.) commette un illecito penale, ossia non viola solo il "modo di pensare" dei suoi vicini ma la legge (anzi molte leggi e regolamenti assieme).
Perci?, nessuna scusante verso queste pratiche.
Resta però un problema riguardante Prato; si denuncia giustamente la violazione delle norme di igiene pubblica compiuta negli esempi citati da Cinesi.
Ebbene, sarebbe il caso di riprendere un vecchio discorso (spesson inutilmente fatto dalle associazioni ecologiste toscane) sull'INSIEME degli attentati alla salute publica a Prato, che certo comprendono anche gli esempi citati, ma che riguardano problemi assai più gravi (spesso sottovalutati con il consenso di Enti Locali, Confindustria e perfino Sindacati...).
Guardate ad esempio:
* il rapporto dell'Agenzia per l'Ambiente (istituzione pubblica) di Prato [12/04/2007 - Relazione Qualità dell'aria 2006 ( 1448 Kb) ] sul sito
http://www.po-net.prato.it/arpat/home.phpòL1=2&L2=2, relativamente all'oziono (pgg. 50-61) ed a sostanze cancerogene come Polveri sottili (pg. 62-71) e Idrocarburi (pgg 72-74), per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico ;
* le notizie sul pericolo diossina (cancerogena e mutagena) da inceneritore e sull'iresponsabile posizione dell'Unione Industriali Pratesi (
http://www.noinceneritori.org/index.php ... 7&Itemid=2)
e
http://italy.indymedia.org/news/2002/11/102958.php* gli accenni alla gravissima situazione di inquinamento delle acque (e qindi degli alimenti) dovuto all'agrochimica e alle industrie pratesi ( si parla esplicitamente di composti cancerogeni e letali : "organoalogenati (n particolare tricloroetilene e tetracloroetilene, relativi a processi produttivi del distretto tessile) in
http://mapserver.provincia.prato.it/prv ... i.cfmòID=3.
Per cui, lottiamo contro gli essiccatoi domestici, gli sputi e le verdure marce di Via Pustoiese, dei Cinesi, ma magari, per coerenza, inquadriamo la questione nell'ambito di una lotta contro avvelenatiri della popolazione, a Prato, Italiani e Cinesi, ben più pericolosi!