iniziative per il capodanno lunare cinese - page 1 - AssoForum - Associna Forum

Autore Topic: iniziative per il capodanno lunare cinese  (Letto 5462 volte)

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marcowong

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iniziative per il capodanno lunare cinese
« il: 20 Dicembre, 2007, 22:58:41 pm »
sono in contatto con alcuni municipi di Roma per vedere di organizzare alcune attività in occasione del capodanno lunare cinese.

Si era pensato di organizzare per esempio:
1) un festival del cinema cinese, ci sarebbe a disposizione una struttura (probabilmente) gratuita di 150 posti a sedere
2) dibattiti culturali presso una associazione culturale libreria
3) e quant'altro si riesca ad organizzare

Al punto 1) si possono probabilmente prendere dalla sezione culturale dell'ambasciata dei film, oppure dalle collezioni private di ognuno di noi

il punto 2) potremmo per esempio ripetere il già collaudato evento della degustazione del tè a Roma

Sul punto 3) potremmo fare l'edizione romana dell'asso-xiangqi, oppure giusto per lanciare altre idee l'asso-karaoke o l'asso-mahjong.

L'idea sarebbe quella di aggiungere delle iniziative anche fuori dall'inflazionatissimo municipio 1 Esquilino ed alle altre iniziative già in corso di organizzazione da parte delle associazioni G1 anche in altri territori dove si rischiano tensioni a causa della nascita di forti aggregazioni di cinesi.

Fatevi avanti con suggerimenti!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

cavallo

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« Risposta #1 il: 21 Dicembre, 2007, 01:06:04 am »
premesso che io il 7 febbraio (capodanno cinese) dovrei (se non scoppia la uera civile in Libano) essere nuovamente per lavoro in Libano (dal 5 febbraio al 2 marzo) e quindi non potrò partecipare ad iniziative in quella data (salvo all'avvio se si tratta di iniziative che iniziano a fine gennaio o prima del 4 febbraio e terminano il 7 o dopo il 7, come un ciclo di films o una settimana gastronomica), mi pare molto giusto organizzare iniziative anche in altri Municipi oltre all'Esquilino (che comunque pu? restare il fulcro delle iniziative in alre occasioni dell'anno, specie in rapporto ai negozi, vista la sua situazione e la presenza della facoltà di Studi Orientali oltre che di circa 500 negozi cinesi).
Dunque:
a) sul punto 1(ciclo films), va tenuto conto che:
- ci sono difficoltà (e spese) da affrontare con la SIAE;
- un ciclo di film cinesi (sottotitolati in italiano) fu già tentato all'Istituto Tecnico "Galilei" (all'Esquilino) nel 2005, con risultati patetici di partecipazione;

per questo privilegerei altre cose e mischierei vari "linguaggi" per attirare la gente (italiani, cinesi e altro);

b) in particolare propongo:
b.1 - 7-10 giorni di rassegna gatronomica con la partecipazione di vari ristoranti cinesi di almeno 2-3 tipologie regionali diverse (es.: Wenzhou e4 1 o 2 altre): si svolge nei ristoranti; serve una locandina che funga anche da depliant (una parte delle copie  si stampa ad 1 sola facciata: locandina, un'altra, di numero maggiore,  a 2 facciate: depliant) con una nota scrita che spiega le differenze e le ragioni geografiche-storiche;
b.2 - una iniziativa sul té simile a quella in facoltà, come inaugurazione della rassegna;
b.3 - una esposizione fissa in una sede da definire durante la rassegna di ciotole, bachette, teiere e altri oggetti tradizionali cinesi per mangiare e bere, con schede descrittive;
b.4 - una seconda esposizione in altra sede di decorazioni di capodanno, giocattoli, pupazzi, carte intagliate, tavolieri da gioco (per mahjong, xiang qi, go, ecc.) tradizionali cinesi;
b.5 - un'iniziaiva da organizzare assieme a/in una scuola di arti marziali cinesi a Roma articolata in:
- inaugurazione (7-10 giorni prima del capodanno cinese ) con dimostrazione di arte marziale, spiegazione del quadro storico-culturale dell'arte marziale, presentazione rapida sulla sfera strategico-militatre nella cultura cinese (arti marziali, giochi, pezzi archeologici di ian, ecc.);
- mostra per 7-10 giorni di:
* tavolieri da gioco strategico (Go e Xiang Qi);
- raffigurazioni su vari supporti di scene militari tradizionali;
- riproduzioni in miniatura dei guerieri in terracotta di Xian;
- carte intagliate;
ecc.
b.6 - una serie di dimostrazioni/presentazioni/spiegazioni (nella stessa sede di b.4/b.5 o in altra vicina) di giochi tradizionali cinesi, per farli conoscere, anche con schede scritte che li collochino nella loro cornice culturale e storica ed eventualmente un minitorneo di 1 o più di quei giochi;
b.7 - l'eventuale proiezione in una o più di quelle sedi SOLTANTO di un eventuale documentario (non in commercio per evitare la SIAE) fornito dall'Ambasciata sul Capodanno Cinese.

In tutte le iniziative é per me importantissimo coinvolgere ristoranti e negozi cinesi; in particolare si dovrebbe promuovere l'addobbo delle loro vetrine in rapporto con le iniziative.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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marcowong

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« Risposta #2 il: 21 Dicembre, 2007, 02:34:54 am »
il problema della SIAE in effetti è una gran rottura se mi passi il termine tecnico, mi sembra che però ci siano diversi sistemi per limitare i danni.
La limitata partecipazione all'istituto tecnico mi spaventa di meno, penso che dovremmo essere in grado di attrarre più gente rispetto a loro se non altro perchè possiamo comunque coinvolgere meglio la comunità cinese.
Studiamo le altre idee.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

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« Risposta #3 il: 21 Dicembre, 2007, 08:52:21 am »
il ciclo di film all'Istituto Tecnico non era organizzato dall'Istituto stesso (che si fece, anzi, pagare pure l'affitto!!!) ma da una associazione di Esquilino ("Cuielo sopra Esquilino"), vicina ai DS, fui finanziato dal Municipio I, fu propagandato con molto materiale (grazie al finanziamento comunale), ebbe la collaborazione di esperti di cinema (vennero scelti film non rroppo "intellettuali" per poter attrarre anche il pubblico cinese, ed era gratuito. parteciparono all'organizzazione anche esponenti della rete G2 e dell'Associazione Genitor della Scuola "Di Donato" e onostante tutto questo u un fiasco (e si notava molto, visto che l'Aula Mana dela scuola é enorme).

Il fatto é che c'é una crisi di fruizione cinematografica a Roma (in Italia), se si eccettuano le pellicole-spazzatura tipo "crociera a natale" e quelle proiettate d'estate nelle arene etive (inclusa Piazza Vittorio) perché la gente si guarda la TV, le videocasette, i DVD e questo vale anche (e soprattuto) per i Cinesi, che oltre utto difficilmente vanno ad iniziative cinematografiche ad orario fisso a vedersi films (che poi sono sempre cassette o DVD) che possono tranquillamente vedere sulla TV o sul Pc a casa e al negozio!

Al cinema Capranica (pieno centro) oni anno si svolge una interessantissima Rassegna di Film Asiatico, gratis, e a parte le proiezioni dei films più noti si registrano presenze ridicole. Dunque il film (breve e documentaristico e non alro) io  lo userei come contorno, non ci imbastirei una vera rassegna. Oltre tutto, se si vuole far partecipare (come credo giusto) anche i Cinesi di prima generazione i films devono essere in originale coi sottotitoli in Italiano e il pubblico italiano (a differenza di quello francese) odia i sottotitoli, é abituato al doppiaggio e in più spesso la sottotitolazione (era così nella rassegna al "Galilei")é di pessima qualità o addiittura solo in Inglese.

Le norme SIAE sono complesse e la repressione per i loro "aggiramenti" si é accentuata negli ultimi 2 anni, arrivando anche al controllo dela provenienza dei video o DVD e delle loro "regolarità" e si intreccia con altre norme che vengono usate ad hoc (norme antincendio sulla sala in cui si realizza la proiezione, ad esempuo). Naturalmente, ad esempo, il prof. Salviati della Facoltà di Studi Orientali organizza (giustamente) proiezioni di films per i suoi studenti in Aula Magna senza problemi ed altrettanto vi fanno docenti di Scienza della Comunicazione, ma si tratta di una facoltà universitaria ed é diverso, ma se ad "aggirare" le norme (ad esempio facendo la proiezione in termini di iniziativa culturale nella sede di un'Associazione che però sarebbe formalmente regolare solo se riservata ai soci) sono sogetti Cinesi, apriti cielo!!!!

Non dico che non si possa fare tutto in regola, ad esempio proprio coinvolgendo nelle proiezioni l'Ambasciata (ma in questo caso vanno evitati film a soggetto o comunque in commercio e usati solo documentari non commeciali, se sono sottotitolati o se sono senza parole, magari musicali, da mettere "da sfondo") ma ho solo il dubbio che il gioco non vale la candela nel senso che gli sforzi ed i problemi da superare per un ciclo di films rispetto ad esempio ad una settimana gastronomica, ad una mostra di oggetti, ad un torneo di giochi, ad una presentazione di arti marziali sono assai maggiori e l'impatto sulla gente e il numero di partecipanti, assai minore.
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ChinaHxC

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« Risposta #4 il: 21 Dicembre, 2007, 18:42:45 pm »
non è vero che l'evento organizzato al galilei è stato patetico in quanto a partecipazione, ovvio non v'erano 1000persone, ma d'altronde nemmeno offriva così tanti posti dove hanno proiettato, ce ne sono state un centinaio la sera più partecipata delle tre e ci sono andati anche vari cinesi, ero li presente.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ChinaHxC »
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« Risposta #5 il: 21 Dicembre, 2007, 19:01:58 pm »
ero presente la sera che hanno proiettato il (bellissimo) film sulla storia dell'Opera di Beijing; c'erano 35 persone (in una Ala Magna che ha una capienza di 250 posti, altro che piccola) di cui 5 ragazzi/e della Rete G2 e 5 organizzatori, quindi pubblico "esterno" 25 persone, fra cui Cinesi 3.

Purtroèppo io le persone nelle iniziative le conto e me le segno perché é importante per valutarle.

Ad Esquilino ci sono circa 30.000 abitanti, 3.000 studenti di Studi Orientali (800 di Cinese) e circa 500 negozi di Cinesi e l'iniziativa era gratis e ben propagandata su Internet, sui giornali e con costose locandine; il risultato non é patetico?
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Sephiroth

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« Risposta #6 il: 21 Dicembre, 2007, 19:20:43 pm »
Citazione da: "cavallo"
Ad Esquilino ci sono circa 30.000 abitanti, 3.000 studenti di Studi Orientali (800 di Cinese)


Ammazza, ma che è? Tutti sti marco polo?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Sephiroth »
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen.
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silvia

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« Risposta #7 il: 21 Dicembre, 2007, 19:39:35 pm »
per far partecipare alle persone servono le persone giuste, contate sul mio aiuto. :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da silvia »
lzy

marcowong

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« Risposta #8 il: 21 Dicembre, 2007, 21:07:56 pm »
Citazione da: "silvia"
per far partecipare alle persone servono le persone giuste, contate sul mio aiuto. :-D


Se Silvia, Chinahxc ed il sottoscritto portassero i loro parenti compresi quelli più lontani di sicuro abbiamo una grandissima partecipazione, solo che Chinahxc ci bidona sempre per i film!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

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« Risposta #9 il: 22 Dicembre, 2007, 00:50:08 am »
per Sephiroth:
preciso che dei 3.000 studenti della facoltà di Studi Orientali (800 di Cinese)  pochissimi abitano ad Esquilino e quindi quei 3.000 (ed in particolare gli 800 di Cinese, che in teoria dovrebbero essere stra-onteressati ai film come quelli della rassegna al "Galilei" )  vanno AGGIUNTI ai 30.000 abitanti, fra cui ci sono centinaia di Cinesi.
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ChinaHxC

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« Risposta #10 il: 22 Dicembre, 2007, 09:46:48 am »
Citazione da: "cavallo"
ero presente la sera che hanno proiettato il (bellissimo) film sulla storia dell'Opera di Beijing; c'erano 35 persone (in una Ala Magna che ha una capienza di 250 posti, altro che piccola) di cui 5 ragazzi/e della Rete G2 e 5 organizzatori, quindi pubblico "esterno" 25 persone, fra cui Cinesi 3.

Purtroèppo io le persone nelle iniziative le conto e me le segno perché é importante per valutarle.

Ad Esquilino ci sono circa 30.000 abitanti, 3.000 studenti di Studi Orientali (800 di Cinese) e circa 500 negozi di Cinesi e l'iniziativa era gratis e ben propagandata su Internet, sui giornali e con costose locandine; il risultato non é patetico?


uhm mi sa allora che stiamo parlando di un'altra rassegna, io sono andato ad una rassegna sempre in quell'anno in cui proiettavano la trilogia di internal affairs era in tre serate e soprattutto lo facevano nel cortile all'aperto dove hanno il campo di pallavolo. La rassegna era stata organizzata da un'associazione che organizza cineforum che nn ricordo come si chiami, e mi ricordo che la partecipazione non fu così esigua.
Mah, io ai festival di cinema asiatici in giro per roma ci giro e ogni volta ne vedo parecchia di gente, ovvio son sempre quelle quattro facce di nicchia.
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« Risposta #11 il: 22 Dicembre, 2007, 12:17:38 pm »
sì, parliamo di due cose diverse; quella che dico io  era nell'Aula Magna della scuola ed era organizzata da "Il Cielo sopra Esquilino", con molta propaganda, ed erano presenti 5 persone della Rete G2.

Quanto ai festival di Cinema asiatico (quando posso ci vado anch'io), tenendo conto che sono gratuiti e spesso in locali centralissimi come il "Capranica" la partecipazione é bassa lo stesso e come dici tu si tratta sempre delle stesse persone "di nicchia": cinefili più che altro. Non credo personalmente che sia a loro che debbaono rivolgersi le iniziative di ASSOCINA.

Dobbiamo fare uno sforzo di creatività e cercare di parlare a chi on é già "del giro"! Ho descritto in altro topic il flop dell'iniziativa di "Lunaria" alla facoltà di tudi Orientali  di Roma su casa e migranti e aggiungo he sarebbe ora di evitare di fare iniziaive che vedono la partecipazione solo di chi già la pensa come gli organizzatori o fa parte della loro cerchia di "interessati", come purtroppo (in un Paese di grande provincialismo, ignoranza, scarsa conoscenza linguistica, chiusura mentale, rifiuto dei sottotitoli, TV-spazzatura come l'Italia) avviene spesso con rassegne cinematografiche, dibbattiti sull'immigrazione e simili.

Dobbiamo raggiungere con messaggi attrattivi e innovativi, veritieri e capaci di spezzare stereotipi e indifferenza Peppina la casalinga, Liu la commessa, Franco l'autista dell'ATAC, Li il commerciante, Giggi il pensionato, Zhou il ristoratore, Susanna la studentessa (magari di Studi Orientali), Mohammed il bigiottiere che crede che con la Cina lui non c'entra, Robby che ama solo le arti marziali, Marilena che ama molto il té ma non  Cinesi, Chou che si incavola con chi non ama i Cinesi ma non sa valorizzare il suo té, Tommy che gioca a scacchi ma non a Xing Qi, Laura che crede che i Cinesi siano Budhisti dalla preistoria, Wu che difende i diritti dei Cinesi ma non quelli dei Marocchini,  Ernesto che organiza tante belle iniziative interculturali nella sua scuola ma non entra mai in contatto coi commercianti cinesi, Giorgina che inveisce contro l'"invasione" cinese di Esquilino vestita tutta di "made in Cina"....
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kenny

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« Risposta #12 il: 22 Dicembre, 2007, 21:18:48 pm »
io proporei "ASSO-SHUAN KOU".
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kenny »
\"Se questi cinesini vogliono polverizzare Taiwan entro l\'anno, farebbero\' meglio a darsi una mossa e tirare fuori i soldi\" - J.Nicholson \"The Departed\"

marcowong

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« Risposta #13 il: 22 Dicembre, 2007, 22:04:20 pm »
della serie "due piccioni con una fava" sto verificando se è possibile organizzare qualcosa per il capodanno lunare al museo pigorini che già ci aveva contattato per delle iniziative congiunte.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

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« Risposta #14 il: 23 Dicembre, 2007, 00:56:00 am »
Che una iniziativa  al Museo "L.Pigorini" (sede assai prestigiosa e culturalmente interessante) coincida con il Capodanno Lunare non sarebbe male, anche se vuol dire avere solo 1 mese circa (dal 7 gennaio che tutti riprendono ad essere attivi) per prepararla e propagandarla.

Resterebbero 2 questioni aperte:
- il Museo "L.Pigorini", per il suo carattere e la sua localizzazione, vede la partecipazione alle mostre soprattutto di scuole organizzate a visitarlo (ma ci vuole parecchio anticipo nel dare alle scuole la notizia) e visitatori particolarmente interessati (ma ci vuole un buon lavoro di propaganda); le altre iniziative sono sempre collaterali alle mostre;
- la tua idea, Marco, di fare iniziative in altri Municipi che non fossero sempre il I, per il Capodanno Cinese 2007, mi pareva invece giustamente orientata ad avviare la costruzione di iniziative rivolte alla gente residente in quei Municipi (Cinesi e non-Cinesi), la quale non é certo il tipo di persone che frequentano il Museo "L.Pigorini" e le sue mostre/iniziative, per cui un'attività in quel Museo lascerebbe scoperto il target che tu avevi giustamente individuato.

La mia ipotesi "ottimale" sarebbe (ma ovviamente bisogna vedere il fattibile e le date di disponibilità degli spazi dell Museo):
1) una-due iniziative territoriali (in scuole, circoli culturali, o altro) di non troppo difficile preparazione e propaganda in Municipi diversi dal I  per il periodo a cavallo del capodanno Cinese (inizio 7-10 giorni prima, termine 7-10 giorni dopo);

2) una iniziativa multiforme al Museo "L.Pigorini" con una più lunga e complessa preparazone e propaganda (specie verso le scuole, utente primario delle attività divulgative al "Pigorini"), nel periodo seconda metà di marzo-prima metà di aprile.
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