e poi invocano la "legalità" contro i Cinesi... - page 1 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: e poi invocano la "legalità" contro i Cinesi...  (Letto 3580 volte)

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cavallo

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e poi invocano la "legalità" contro i Cinesi...
« il: 06 Gennaio, 2008, 00:21:08 am »
eccoli quei commercianti italiani che poi invocano la "legalità" contro i Cinesi:

http://napoli.repubblica.it/dettaglio/S ... ?ref=rephp

quando le truffe sono dell'ordine del 55% (e si aggiungono all'evasione fiscale, alla connivenza con la camorra e a molto altro) ci si dovrebbe vergognare anche solo ad usarlo il concetto di "legalità commerciale"...

Questi (spesso finanziatori delle campagne mediatiche xenofobe) sono i veri "anti-Italiani" che rovinano il Paese e la sua immagine, non chi li addita al pubblico schifo!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Xaratos

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« Risposta #1 il: 06 Gennaio, 2008, 05:08:09 am »
C'è il mio migliore amico che mi ha parlato di un suo cliente che diceva:"Certo che squallore con questi sanatorie sull'edilizia hanno rovinato l'Italia, adesso le stanno a chiedere tutti e le ottengono pure per tutti edifici abusivi!" Dopo un pò di tempo 'sto tizio è tornato dicendo:"Cazzo, spero che mi diano la sanatoria sulla mia casa!" A questo punto il mio amico gli fa:"Ma non eri CONTRO le sanatorie?" lui:"Ma io ne ho bisogno!"

Questi sono gli italiani, opportunisti, traditori, truffatori, xenofobi e mafiosi... Senti cavallo, io domani vado a farmi fare una trasfusione di sangue puro, mi sai consigliare che sangue mi dovrei mettere? Forse meglio quello canino, gli unici esseri viventi che non tradiscono, sono proprio loro, i cani.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

cavallo

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« Risposta #2 il: 06 Gennaio, 2008, 09:30:00 am »
non commettiamo lo stesso "errore" dei razzisti: il problema NON sono TUTI gli Italiani, ma quella vasta maggioranza di persone che in Italia:
- non ha mai sviluppato il senso dello Stato, del rapporto diritti/doveri, della legalità vera e non selettiva;
- non si é mai liberata dei miti sugl "Italiani brava gente", non ha mai fatto una analisi seria delle vicende storiche italiane (e dei suoi orrori);
- si lamenta, piagnucola, protesta, ma poi é forte coi deboli e debole coi forti e non prende posizione coerente contro le ingiustizie;
- é "portatrice sana" di germi di xenofobia, razzismo, particolarismo, campanilismo.

Questi fenomeni sono in parte (ma solo in parte) caratteristici di tutto l'Occidente (in particolare i germi di xenofobia, che si estirperebbero slo con una analisi critica di massa, nelle scuole e nei media, delle loro radici schiaviste-coloniali e del ruolo fondante che esse hanno avuto appunto in tutto l'"Occidente"), in parte specifici italiani NON a causa di una "perversità" speciale degli Italiani in massa ma a causa di processi storici che in Italia nessuno ha voluto ruimettere radicalmente in discussione (descritti insuperabilmente da Gramzci), relativi:
- alla militarizzazione e romanizzazione del Cristianesimo (da San Paolo a Costantino e oltre) ed al ruolo del papato;
- al fatto che l'Italia tardomedievale é stata terra di scontro fra potenze altre (Spagna, Francia, Germania) e che in paticolare é stata preda dell'oscurantismo iberocattolico (che fra le altre cose ha impiantato la mafia in Sicilia)
- a come si é realizzata l'"unificazione" nazionale (in forme tardive e coloniali), subalterna a Francia ed Inghilterra e distruggendo il Regno delle Due Sicilie;
- al carattere del utto straniero (francese) della dinastia sabauda;
- alla assenza di una VERA borghesia nazionale.

Se non si analizzano criticamente questi fenomeni e se non si opera in controtendenza a quel che essi hanno prodotto (incluso quel fascismo che, non dimentichiamolo, é INVENZIONE ITALIANA!!!), non c'é soperanza di effettiva salvezza e miglioramento.

E operare vuol dire innanzi tutto, per me,  aiutare le persone a spezzare il  cerchio della falsificazione storica, senza la qual cosa nessuna crescita civile, etica, economica, sociale, culturale é possibile.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #3 il: 06 Gennaio, 2008, 16:43:21 pm »
Citazione da: "cavallo"
a causa di processi storici che in Italia nessuno ha voluto ruimettere radicalmente in discussione (descritti insuperabilmente da Gramzci), relativi:
- alla militarizzazione e romanizzazione del Cristianesimo (da San Paolo a Costantino e oltre) ed al ruolo del papato;
- al fatto che l'Italia tardomedievale é stata terra di scontro fra potenze altre (Spagna, Francia, Germania) e che in paticolare é stata preda dell'oscurantismo iberocattolico (che fra le altre cose ha impiantato la mafia in Sicilia)
- a come si é realizzata l'"unificazione" nazionale (in forme tardive e coloniali), subalterna a Francia ed Inghilterra e distruggendo il Regno delle Due Sicilie;
- al carattere del utto straniero (francese) della dinastia sabauda;
- alla assenza di una VERA borghesia nazionale.

Se volete capire davvero perché questo paese, l'Italia, funziona o non funziona come vedete, non dimenticate mai questo elenco di cause storiche postato da cavallo.

Esso spiega tutto, anche il funzionamento, o non funzionamento della pubblica amministrazione, che per questo motivi in Italia al di là di qualunque riforma giuridica continua ad avere funzionari e dipendenti che considerano i cittadini come sudditi (di cui spesso per l'appunto profittano, quanto più sono deboli, come ben sanno purtroppo gli stranieri).

In questo caso, su cosa sia necessario fare per migliorare io sono più pessimista di cavallo (doveva succedere prima o poi, per la legge dei grandi numeri  :-) ).

Operare per spezzare le falsificazioni storiche resta pur sempre un intervento elitario e non di massa.

Serve che cambi la storia di questo paese, che cambino le dinamiche che lo governano, e come ho già scritto ci sono già i presupposti perché questo avvenga, e sono l'inserimento sempre più organico nella comunità europea e l'immigrazione.

Due forze nuove e inedite che cominciando a contare sempre di più svuoteranno la vecchia e deteriore italianità sostituendola con una nuova nella quale esse si fonderanno alle componenti più sane e costruttive del paese.

Se non sarà così, sarà peggio per tutti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Xaratos

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« Risposta #4 il: 07 Gennaio, 2008, 03:10:56 am »
Citazione da: "cavallo"
non commettiamo lo stesso "errore" dei razzisti: il problema NON sono TUTI gli Italiani


Non son mica razzista con tutti gli italiani (altrimenti, dovrei pestarmi da solo ed emigrare altrove), sono razzista con le facce di bronzo che non vogliono vedere nient'altro che il loro orticello e non c'è mezzo che li schiodi da li e dia loro "una visione d'insieme". Per il resto, come gia detto, sono piuttosto scarso in storia e le mie conoscenze sugli argomenti da te elencati sono piuttosto scarni (per non dire inesistenti). All'università (prima o poi) dovrò dare un esame di storia che dovrebbe opinare di questi argomenti, magari, quando ci? accadrà, potremmo farci delle lunghe chiaccherate, voi che ne dite?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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« Risposta #5 il: 12 Gennaio, 2008, 17:44:02 pm »
ecco nuovi, interessanti dati sui commercianti italiani, campioni di evasione fiscale e violazione delle leggi mentre i loro rappresentanti associativi e parlamentari hanno il coraggio di tuonare contro le "illegalità dei commercianti cinesi". Altro che carrellini....!

http://www.repubblica.it/2008/01/sezion ... messi.html
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #6 il: 13 Gennaio, 2008, 01:35:27 am »
Citazione da: "cavallo"
Altro che carrellini....!

Cosa vuoi che gliene freghi ai miei suoceri ultraottantenni che hanno paura ad uscire di casa perché ogni giorno rischiano di essere travolti dai carrelli dei grossisti cinesi, se i commercianti italiani evadono il fisco?

La loro vita è cambiata in peggio, e l'hanno cambiata in peggio i grossisti.

In questo caso i deboli e gli emarginati sono loro, e i grossisti sono gli oppressori.

So bene che i carrellini sono una piccola cosa di fronte ai problemi e alle ingiustizie dell'Italia e del mondo, ma l'ostilità e l'incomprensione, tutto ci? che ostacola l'avanzamento di una società positivamente multietnica, nasce dalla piccola quotidianità, dai piccoli soprusi di tutti i giorni ....

Chi non se ne rende conto coltiva un'idea platonica di multietnicità, e di fatto aiuta chi alla multietnicità è ostile.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #7 il: 13 Gennaio, 2008, 08:59:04 am »
ma quando i tuoi suoceri ultraottantenni (e se non lo fanno loro gli alri coetanei, gli adulti, i giovani milanesi)accettano di non farsi dare  lo scontrino da 1 negozio milanese ITALIANO su 2 (e commettono reato passibile di multa anche loro, se vengono becati dalla Finanza fuori del negozio) a chi danno fastidio? Se i commercianti non emettono il 50% degli scontrini vuol dire che i clienti, compresi i tuoi suoceri, sopportano in silenzio o i negozianti vendono senza scontrino solo a pochi incalliti clienti complici?

E ogni scontrino in meno significa, come ben sai, meno servizi sociali, più tasse per chi le paga da sempre, perfino meno controlli sui carrellini...

Chi é causa del suo male pianga se stesso, invece di ingigantire i problemi solo quando ci sono migranti di mezzo.
Se imparassimo a toglierci la trave dal nostro occhio prima di chiedere al Cinese di togliersi la pagliuzza dal suo forse saremmo più "Cristiani" ed avremmo finalmente qualche legittimità ad imporre he certe norme conme quelle sui carrellini le rispettassero pure i Cinesi...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #8 il: 13 Gennaio, 2008, 13:24:03 pm »
Ma allora proprio non capisci....

Io non sto facendo un discorso etico.

Io sto facendo semplicemente un'analisi di come sul territorio si possono favorire oppure ostacolare le forze, i sentimenti e la cultura favorevoli o contrari a una società multietnica.

E ti dico che il tuo modo ideologico e poco obiettivo di trattare questo problema (perché rimuovi acriticamente qualsiasi situazione di torti e ragioni a parti invertite rispetto a quelle che tu hai fissato) favorisce oggettivamente posizioni come quelle della Lega.

Ma so di parlare nel deserto, perché purtroppo, a quanto vedo, la comunità cinese ama sentirsi fare discorsi come i tuoi piuttosto che come i miei.

Quindi non agitarti troppo da questo palco per confutarmi, loro non ne hanno bisogno.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Idra

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« Risposta #9 il: 13 Gennaio, 2008, 17:43:01 pm »
Evidente che vi sono due pinti di vista contrastanti e che se non irragionevolmente motivati, ritengo tutti e due meritevoli di tutela.
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Idra

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« Risposta #10 il: 13 Gennaio, 2008, 17:44:22 pm »
Ah dubbio, mi interessava molto una tua opinione su un topic nella sezione Diritto dell'immigrato circa le ultime delibere della Moratti, dacci un'occhiata e facci sapere.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

cavallo

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« Risposta #11 il: 13 Gennaio, 2008, 19:31:23 pm »
Premesso che quel che sostengo non cerca consensi fra gli utenti cinesi di questo Forum (e che utte le azioni che svolgo sul terreno Cina le faccio gratis e spendendo del mio), vorrei chiarire una volta per tutte e senza intenti polemici:

1) se non si parte da criteri etici, perché ci si deve opporre a cose come lo schiavismo, la pedofilia, il razzismo? Perché sono "illegali"? Non sempre, non in tutte le società e non in tutte le epoche lo sono e se si partisse da criteri giuridici formali, dato che  essere antischiavisti negli Stati del Sud degli USA prima della guerra civile o filo-Ebrei nello stato nazista (figlio di democratiche elezioni) era illegale e criminale ci saremmo  tenuti schiavismo e nazismo, per cui l'antirazzismo e l'anti-evasione fiscale, sì, sono anche basati su criteri etici; inoltre é in base anche a criteri etici che  i crimini vengono classificati differentemente e con diverse punizioni (una strage rispetto ad uno scippo), criteri che mutano culturalmente nelle società (ad esempio lo stupro fino a poco tempo fa era considerato non reato contro a persona, in Italia...) e pertanto si pu? perfettamente dire, su base etica (ma anche giuridica: basta guardare le differenti pene...) che un carrellino abusivo é MENO GRAVE di una discarica camorrista abusiva o dell'evasionr fiscale generalizzata dei commercianti italiani;

2) se si sopportano come se fossero "normali", senza insurrezioni, sollevazioni di massa, sciperi generali, disobbedienza civile atti come le collusioni politici-mafie, l'evasione fiscale generalizzata, i provvedimenti razzisti di certe istituzioni, la presenza in Parlamento del 10% di inquisiti (e in parte condannati), ripeto, quale diritto si ha di criticare devianze minori, certo fastidiose come i famosi carrellini (peraltro solo dove essi sono usati da stranieri: perchè?)? Chi da esempi di schifo pede ogni diritto a pretendere legalità.

3) anche sul piano del diritto, ricordo che esiste (almeno da Rousseau in poi) una cosa chiamata "contratto sociale": se una parte contraente tollera abusi gravissimi dei suoi "amichetti" in ogni campo (evasione, abusivismo edilizio, discariche, insicurezza sul lavoro, mafie, ecc.) e anzi fa di essi la base del suo potere politico-istituzionale, quale legittimità ha nel pretendere che le parti escluse da quel club gangsteristico invece si adeguino a leggi, norme, regolamenti;

4) sul piano storico, politico e culturale NESSUN gesto di devianza dalle norme di membri di una determinata comunità (Rom, Ebrei, atei, Cinesi, gay, Neri, "eretici",  Testimoni di Jeovah, ecc.) giustifica in alcun modo la xenofobia, la discriminazione, il razzismo, la riminalizzazione di massa e quindi quelle devianze NON C'ENTRANO AFFATTO con la difficoltà di contrastare la deriva leghista, nazista, del "wtite ower", omofoba, integralista, antisemita, ecc.: non facciamo cionfusione; se qualcuno viola una norma, paghi individualmente (principio giuridico) e proporzionalmente alla violazione (idem), ma le violazioni siano perseguite da chi non ne commette/permette/aseconda di PEGGIORI e da chi con é complice di PEGGIORI (ad esempio l'ordinanza del Comune di Milano sull'esclusione dei figli dei "clandestini" dalle materne per me annulla ogni diritto ad autidefinirsi detentore della legalità) e siano perseguite in ordine prioritario in base al rapporto fra gravità della violazione (dalla pedofilia allo stupro alla  mafia all'evasionefiscale, scendendo agli scippi e infine ai carrellini e ai mozziconi gettati per terra e NON VICEVERSA) e risorse giudiziarie-poliziesche disponibili: per capirci, vorrei i vigili e i poliziotti a Milano multare tutti i carrellini, un minuto dopo aver finito di controllare e denunciare  tutti i negozi evasori fiscali, tutti i cantieri in cui si alvora in nero, tutti i lavori edili abusivi, tutti i tangentisti, tutti i finti saldi, non  prima.

Dopo di che se trentenni, cinquantenni, ottantunenni sono più sconvolti dai carrellini cinesi che dai danni concreti (non solo in termini morali) dell'evasione fiscale generalizzata dei loro graziosi concittadini non a reddito fisso e "violazioni normative" consimili, auguro loro cento carrellini in meno ma anche crescita del ticket sulle medicine, raddoppio delle bollette, triplicazione dei prezzi di trasporto pubblico, perché se lo meritano.
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le regole valgono solo per i Cinesi?
« Risposta #12 il: 13 Gennaio, 2008, 20:15:00 pm »
per essere meno generico, faccio un esempio concreto su Roma del fatto che certe norme apparentemente "logiche" sono invece parziali e razziste.

L'accordo firmato fra Comune di Roma e Comunità Cinese sull'Esquilin prevede fra l'altro che le insegne dei negozi cinesi devono essere "con scritta in alto in lingua italiana ed in basso in cinese" (punto 2)
1) Se per "Italiano" si intende la traslitterazione in caratteri latini di parole cinesi, niente di male;

2) Se  invece (come sta pretendendo il Comune) per "Italiano" si intende la traduzione dell'insegna (traslitterata in caratteri latini) in lingua italiana, allora notate che:
- molte insegne cinesi sono rappresentate solo dal nome della ditta coincidente con quello del proprietario o con parole non traducibili e del resto ci? avviene con moltissime ditte con intestazione in Inglese (pensate a "Timberland", "Mc Donalds", "Auchan", "Swatch", ecc.) a cui nessuno si sognerebbe di imporre la stessa cosa;
- molte insegne cinesi sono rappresentate da espressioni di fantasia che certo hanno una traduzione italiana ("nuvole azzurre", "fiore d'oro", ecc.) ma ce l'avrebbero anche scritte come "Occitaine", "Golden Point", "Beauty Point" (per citarne tre di catene commerciali abbastanza note), o "Smartphone" (Roma Via Salaria 23) che segnano le nostre città  ed a cui nessuno impone la stessa cosa;
- esistono poi a Roma insegne in altre lingue asiatiche (traslitterate in caratteri latini) come "Namasté" ("grazie" in Indiano), negozio etnico a Via Viterbo 14, perfettamente traducibili in Italiano ma nessuno si sogna di obbligare quelle ditte a farlo.

Noi poi siamo il Paese che chiama "Election Day" il giorno delle elezioni, "Family Day" una manifestazione "pro-famiglie" e che definisce la sua principale rassegna di Vino (in Italia, non all'estero) "Wine Italy".

Si noti che le norme comunali (eccovi quelle di Firenze,http://www.comune.firenze.it/comune/regolamenti/rgpubbl/reginsegne2.htm#art12 ad esempio) obbligherebbero TUTTI ad avere insegne in Italiano o con traduzione in Italiano, con l'eccezione di "scritte composte da vocaboli ormai entrati in uso corrente nella lingua parlata"

Allora la mia domanda é, quale legittimità giuridica ha una imposizione rivolta solo ai Cinesi? Naturalmente non mi si risponda che Inglese e Francese sono "comprensibili" e il Cinese traslitterato in caratteri latini no (tra l'altro ho fatto un esempo in lingua Hindi), perché decine di milioni di Italiani (specie non giovani) non capiscono Francese e Inglese...
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Dubbio

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« Risposta #13 il: 13 Gennaio, 2008, 22:58:35 pm »
Citazione da: "cavallo"
Dopo di che se trentenni, cinquantenni, ottantunenni sono più sconvolti dai carrellini cinesi che dai danni concreti (non solo in termini morali) dell'evasione fiscale generalizzata dei loro graziosi concittadini non a reddito fisso e "violazioni normative" consimili, auguro loro cento carrellini in meno ma anche crescita del ticket sulle medicine, raddoppio delle bollette, triplicazione dei prezzi di trasporto pubblico, perché se lo meritano.

Bene cavallo, non solo non ti sei reso minimamente conto di quello che ho scritto, ma vedo che non esiti a fare del sarcasmo sui problemi degli altri, quando dalla tua superiore etica li giudichi meno nobili di quelli per i quali sei disposto a mobilitare la tua attenzione.

C'è di peggio, perché siamo in un forum, e tu questa volta hai dato l'impressione di discutere senza neppure leggere con attenzione le opinioni diverse dalle tue.

Altrimenti ti saresti risparmiato la predica sull'etica perché ti saresti accorto che io non ho scritto che non si deve ragionare in termini etici, ma semplicemente che un mio intervento era descrittivo di una realtà e non assertivo di un principio etico.

Anche io sono d'accordo con quello che una volta hai scritto, che cioè al di là delle nostre divergenze, sulle questioni che contano sul piano della lotta al razzismo e all'ingiustizia siamo dalla stessa parte della barricata, ma leggendo certi tuoi interventi come questo c'è da spiacersi che sia così.

Perché non ti rendi conto di quanto male fa, questo tuo modo di porti, alla causa per cui ti batti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #14 il: 14 Gennaio, 2008, 00:30:52 am »
dubbio, tu hai scritto (ti assicuro che lo leggo quel che scrivi: asserire il contrario  un'ipotesi un pochino offensiva):
"l tuo modo ideologico e poco obiettivo di trattare questo problema (perché rimuovi acriticamente qualsiasi situazione di torti e ragioni a parti invertite rispetto a quelle che tu hai fissato) favorisce oggettivamente posizioni come quelle della Lega. "

"Chi non se ne rende conto coltiva un'idea platonica di multietnicità, e di fatto aiuta chi alla multietnicità è ostile."

"a comunità cinese ama sentirsi fare discorsi come i tuoi piuttosto che come i miei. "

dopo di che:
- affermi "Io non sto facendo un discorso etico." e precisi ora che il tuo intervento "era descrittivo di una realtà e non assertivo di un principio etico"
- ed accusi me di sarcasmo!

Definire "idea platonica" quel che io sostengo e sostenere che "aiuta chi alla multietnicità é ostile", sottolineare (un po' pietisticamente, ammettilo) i terribili disagi degli ottantunenni causati non dalle decine di orrori che io cito (evasione fiscale, collusione mafia-politica, corruzione, delinquenti in Parlamento, ecc.: tutte cose che influiscono secondo me più di altre sulla condizione di vita di tutti e specie dei più deboli, anziani inclusi) ma dai carrellini cinesi li chiami "descrivere una realtà"? E separi il "descrivere la realtà" dall'"asserire principi etici" e mi accusi di credere che la mia etica sia superiore?

Ma dai!

Lo sai quanto me che quando si descrive qualcosa si compiono scelte, si dà più o meno importanza a fatti, sensazioni, fenomeni, cause e lo si fa (perfino quando si fotigrafa) in base a concezioni etiche ed ideologiche, o credi nell'esistenza di descrizioni obiettive e neutrali?

Anche l'importanza che tu dai ai terribili carrellini degli "oppressori" (li hai definiti così) commercianti cinesi verso gli "oppressi" (in quel caso) residenti di Paolo Sarpi é una operazione altrettanto etico-ideologica delle affermazioni mie, solo che io non lo nego.

Tu fai una graduatoria di importanza dei problemi, io un'altra (opposta), ma il criterio, mi spiace, é lo stesso e negarlo serve a poco.
Inoltre ripeto che non si pu? affatto parlare di (contro) il razzismo asetticamente, analizzare le sue cause e attribuire a posizioni come quelle mie o alle azioni dei grossistii cinesi un contributo indiretto (capisco che vuoi dire nel senso di dare fiato alle esasperaziini) al leghismo razzista  sulla base di "descrizioni".

Tu esprimi, legittimamente, un giudizio, etico-ideologio (politico), io faccio altrettanto, non c'é uno che parla ideologicamente e l'altro no anche peché Don Milani mi ha fatto capire tanti anni fa che é ideologicissimo dire di fare analisi non ideologiche e attribuire l'ideologismo agli altri..

Ribadisco ancora che non c'é ALCUNA azione, realtà, aggiungo CRIMINE (ad esempio quello del Rom rumeno che ha stuprato e asassinato la Reggiani a Roma) che contribuisca davvero al razzismo (e tanto meno lo giustifichi) perché solo chi é già imbevuto di stereotipi razzisti diffusi dai media pu? generalizzare ad intere comunità i comportamenti devianti o perfino criminali dei singoli loro membri (essendo oproprio questa generalizzazione l'essenza del razzismo, che é PRECONDIZIONE perché certe devianze lo alimentino e non viceversa). Altrimenti bisognerebbe dire che il destino degli emigranti italiani all'estero doveva risolversi in un genocidio (e discriminazioni strumentali, violenze, perfino linciaggi ci sono stati, ma in proporzione doveva esserci un genocidio, appunto...), visto che si portavano dietro il marchio di qualcosa di incredibilmente peggiore del grossismo e dei carrellini dei Cinesi di Paolo Sarpi: mafia, camorra,  tratta dei bambini e delle donne, omicidi "d'onore", contrabbando e molto altro, che pure non giustifica affatto alcuna discriminazione avvenuta contro di loro e NON HA AIUTATO a farli odiare se non chi già li odiava (spesso più criminale, anche razzismo a parte, dei peggiori criminali italiani).

So bene che ogni devianza alimenta le campagne mediatiche xenofobe che la strumentalizzano, ma, ripeto, solo verso chi già é stato seminato ed irrorato di razzismo a scuola e nell'immaginario collettivo non sulla base di quel che fa uno spacciatore colombiano, un ladro rumeno o (il che mi pare comunque assai meno grave) un carrellista cinese, ma di generazioni di falsificazioni storiografiche, letterarie, cinematografiche sugli "Italiani brava gente", sul colonialismo italico,  sul risorgimento, sui savoia, sulla mafia e il giolittismo, sulle "crociate", sulle "radici cristiane d'Europa", sui "grandi eroi" dela romanità, di innumerevoli modelli razzisti esaltati nella toponomastica, nei monumenti, nelle denominazioni delle scuole (da Giulio Cesare a Crispi), nei musei, nelle cerimonie, nelle rievocazioni, nei polpettoni TV. Altro che grossisti cinesi!

Sai che esiste un fenomeno (l'ho già ricordato su questo Forum) ben studiato che si chiama "antisemitismo senza Ebrei"? Ossia ci sono ondate di odio antisemita in aree d'Europa occidentale che non hanno MAI ospitatio un solo Ebreo?

Non é affatto vero che sono le azioni (anche devianti o fuori-norma) dei migranti (né perfino il loro numero), dei "diversi" a favorire il razzismo: é vero semmai il contrario, ossia che il razzismo e il colonialismo e ogni discriminazione (lo dimostra definitivamente Fanon, che essendo neuropsichiatra se ne intendeva) ACCRESCONO la devianza e l'illegalità talora violenta (contro se stessi prima ancora che contro gli "altri") dei gruppi bersaglio di quegli orrori, esattamente come la pena di morte AUMENTA i delitti, gli ospedali psichiatrici AUMENTAVANO i casi di follia, il potere temporale della Chiesa per reazione AUMENTAVA l'anticlericalismo, ecc. .

Ma dire questo in Italia é un po' rischioso, lo so, perché significa capovolgere lo stereotipo più diffuso fra tanti "buonisti", anche se in Francia, nel Regno Unito, negli USA e in qualche raro caso anche in Italia (vedi i testi di Allevi) vi sono fior fiore di studi che lo dimostrano.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)