in un Paese con il livello (preistorico) di coscienza civile e senso dello Stato dell'Italia non é vero che i problemi di legalità si ossono affrontare tutti contemporaneanebte e senza scala di priorità; a provarlo ci sono le carenze degli ffici giudiziari, la lentezza dei processi, l'ingolfamento delle pratiche, ec. (ed inoltre in Italia l'azione penale é obligatoria solo per alcuni tipi di reati, per altri é fattibile solo su denuncia di parte come sai bene...), le carenze nei mezzi e nell'addestramento delle "forze dell'ordine", quelle nel coordinamento fra un numero di corpi addetti alla "tutela della legalità" che non ha paragoni per confusione nel Mondo (e dipendenti da Ministeri come Interni, Difesa, Marina Mercantile, Risorse Agricole e Finanze, per non includere le guardie carcerarie del Ministero di Grazia e Giustizia...); inoltre le carceri scoppiano ed impongono "indulti", i condoni provocano sanatorie di reati ben più gravi di quelli dei carrellisti cinesi., mentre leggi imbecilli come quelle antidroga e la Bossi-Fini mltiplican i casi di intervento delle "forze dell'ordine" e giudiziari.
Oltre tutto, adesempio, la pressione esercitata dal centrodestra (e mai invetita dal centrosinistra) sull'applicazione della legge Bossi-Fini ha distolto forze dalla lotta alla mafia e ad altri crimini, i "condoni" hanno vanificato per anni l'azione di contrasto all'evasione fiscale, ecc. .
Non é dunque affatto vero che non s debba avere una cala di priorità, che peraltro esiste anche i Paesi meglio organizzati e con più senso dello Stato dell'Italia (es.: scandinavi)!
E quindi, non potendosi evitare tale scala di priorità nell'attenzione, nell'impiego delle risorse e degli uomini, é necesario a mio parere attacare prima e di più i problemi più gravi ed i carrellisti cinesi a Milano nella mia classifica sono molto, molto, molto in basso e ribadisco che crdeo che i vigili e i poliziotti a Milano avrebbero compiti più seri esd urgenti, nell'interesse deio cittadini, ottantunenni o decenni che siano.
Perfino nel sociorso sanitario si stabiliscono priorità, anche dure (ad esempo, esiste la regola di caricare sull'ambulanza prima chi é in grado di esere salvato e poi, se ci sono ambulanze disponibili, i casi più gravi, anche se la gente pensa si faccia il contrario) e lo stesso si fa nel'evacuazione di una nave (il famoso "prima le donne e i bambini"), nella ripulitura dalla monnezza di un'area, nel restauro urbano, in quello dei quadri, ecc. . Perché sarebbe sbagliato fare altrettanto in modo serio (lo si fa già, ma secondo i comodi dei potenti e dei loro amici mafiosi) nella tutela della legalità?
Ma forse il problema sono proprio i "tutori della legalità": legislatori, "forze dell'ordine", ispettori, ecc......, peraltro rappresentanmti di una storia che coinvolge la magioranza dei cittadini, capaci di lamentarsi ma primi a commettere abusi se ne hanno il potere.