L’anno scorso lessi un articolo che mi lasci? con le lacrime agli occhi: nella città di Firenze, un ragazzo indiano sedicenne adottato da una famiglia italiana si impiccò lasciando una lettera che attonì l’intera città, dopo essere stato per anni oggetto delle angherie di molti compagni di classe che ripetutamente lo ricoprivano di insulti e in molti casi lo picchiavano a calci e pugni, essendo di natura pacifica, alla fine si arrese. La lettera, impressionante perché tutto pareva tranne che scritta da un adolescente, analizzava uno ad uno i motivi che avevano spinto il ragazzo a compiere quel gesto, conscio di quanto fosse estremo e di quanto dolore ne sarebbe conseguito.
Fu come aprire una ferita mai chiusa completamente.
Yoon C. Joyce
Questa ragazza (credo fosse una ragazza) frequentava la mia ex scuola superiore, anche se non l'ho mai conosciuta direttamente. Da quello che ho sentito dal mio ex insegnante (che l'ha conosciuta personalmente) sembrava una ragazza tranquilla e non sembrava avesse problemi con i compagni, addirittura passava i pomeriggi dedicandosi al sociale! Pero conoscendo quella cazzo di scuola che frequentavo sono sicuro che qualche episodio di razzismo è capitato, cioe a me sistematicamente mi capitava, pero io non li ho mai presi sul serio perche ritengo che chi riesce a dire certe volgarità sia solo una persona inferiore a me, quindi non mi abbasso a rispondere alle persone che ritengo inferiori! Probabilmente questa povera ragazza non è riuscita a sopportare il peso di certe parole, anche perche aveva perso ogni tipo di contatto con i suoi parenti connazionali, dato che era stata adottata da piccola da una famiglia italiana. Ci? ha reso la sua vita ancora piu difficile a differenza di me e tanti altri cinesi che hanno i genitori nativi.
Il biglietto che ha lasciato è stato eloquente: "mi sento italiana, ma non sono accettata..."
Io sono dell'opinione che ovunque si vada ci sarà sempre una piccola percentuale di persone che non ci accetterà (Aihme! questa percentuale in italia aumenta drasticamente), quindi l'unica nostra "arma di difesa" è quella di sentirsi fieri di quello che siamo e non sentirsi dei "DIVERSI", ma piuttosto direi "SPECIALI". Altrimenti non ci resta che la depressione e la voglia di abbandonare questo paese...
Lo so, il mio egocentrismo mi aiuta molto in questo tipo di situazioni! haha!
Forse ho divagato troppo...
Tornando al topic...ti do il benvenuto! Sono contento che tu sia riuscito a realizzare almeno in parte i tuoi sogni, se io ne avessi almeno uno ne sarei felice! In bocca al lupo per il futuro!