l'odio eterno (inutile ed irrazionale) e il voler "voltare pagina" sono due facce della stessa medaglia: il non voler conoscere davvero la Storia ed imparare da ssa.
Senza Storia non esiste identità, cultura, tradizione, ma neppure mutamento, crescita, innovazione, sviluppo, valorizzazione, critica, presente e futuro e rimuovere gli orrori storici fa comodo solo a chi vuole creare le condizioni perché si ripetano.
Se un fenomeno storico (metti: il cannibalismo) scompare dal Pianeta, é inutile ricordare ad ogni pié sospinto chi lo ha praticato nel assato, ma se un fenomeno storico (metti: le uerre di aggressione ed i genocidi razzisti) continuano ad esistere (vedi Iraq, Bosnia, Rwanda, ecc.), allora analizzarne cause e responsabili é indispensabile per combatterli qui ed oggi.
Senza criminalizzare interi popoli o culture (statunitensi, tedeschi, giapponesi, italiani, britannici, turchi, ecc.) ma anche senza censurare che ci sono cause storiche precise che hanno portato certi popoli a compiere quegli orrori ed altri (ad esempio i Rom, i Vietnamiti, i Dogon maliani, i Sardi, gli Yanomami, gli Ainu, ecc.) a non farlo mai in tutta la loro Storia, pure quando erano in grado di farlo "tecnicamente".
E senza sottovalutare che i veri "seminatori di odio", specie razzista e genocida, non sono quelli che si ostinano a ricordare, ma quelli che si ostinano a non farlo o lo fanno selettivamente. Oggi, fra l'altro, é la "giornata della memoria" tesa a ricordare l'orrore nazista antisemita, ma che oggettivamente isola quell'orrore da quelli di cui l'intero Occidente é stato responsabile ("Crociate" in Medio Oriente ed in Europa, genocidio ed etnocidio antisemita e anti-islamico nella Penisola Iberica, , "Conquista" e genocidio nelle Americhe, triangolazione schiavista transatlantica, stragi coloniali, ecc. fino ala ex-Yugoslavia ed oltre...).