nei Paesi cosiddetti "democratici" (come l'Italia) non ha senso distinguere fra i "cattivi" politici ed i "buoni" cittadini, perché i primi sono l'espressione dei secondi e se fanno shifo, sono litigiosi, non sanno governare, mettono al primo post i propri interessi o in certi casi esprimono ideologie razziste (ricirdiamoci la Bossi-Fini), secessioniste, fasciste lo fanno in quanto ESPRESSIONE DEI CITTADINI, che non sono affatto meglio di loro: basta vedere come quegli stessi cittadini che si scandalizano per le Mastellate poi siano protagonisti dell'abusivismo edilizio e dell'evasione fiscale.
Il che poi non vuol dire affatto che i cittadini siano "liberi" nel votare nei Paesi "democratici", dove sono condizionati pesantemente dai ricatti ccupazionali, dalle campagne mediatiche, delle menzogne sull'oggi (tipo Bush) e sulla Storia, ecc. (tutte cose che rimandano a chi detiene il potere davvero, ossia quello economico, e quindi anche le TV, le aziende che danno lavoro o no, ecc.) ed in più in Italia (ed in altri Paesi come Macedonia, Albania, Colombia, ecc.) dalle mafie, dal clientelismo, che controllano miloni di voti e quindi determinano le composizioni dei Parlamenti, ed in Italia, infine, anche dal Vaticano. In Paesi ex-coloniali, ove la "democrazia parlamentare" é stata importata a forza dagli Occidentali, si aggiungono i condizionamenti relativi ai clan familiari ed ai fattori etnici ed ai gruppi di potere di maggiordomi moderni dell'Occidente camuffati da "democratici" (pensiamo al Pakistan, alla Nigeria, al Kenia, al Bangladesh, all'Egitto, all'Algeria, al Bangladesh, ecc.).
Sarebbe bene tenerne conto per capure che solo fatti traumatici (come la Prima e la Seconda Guerra Mondiale) o una crescita lenta della coscienza civile, del senso dello stato, della solidarietà sociale, del coraggio di ribellarsi ai poteri forti possono mutare situazioni nei Paesi "sviluppati" (secondo i criteri del modello occidentale) e che solo lotte durissime, di massa, lo possono fare per cambiare le realtà in quelli ex-coloniali; situazioni e realtà che non derivano da fattori etnici, "genetici", ma dlla specifica Storia di ogni Paese e del modello occidentale "democratico" nel suo complesso.
E che, in fondo, a non funzionare é proprio quel modello IN SE', non le sue "deviazioni" italiana, francese, statunitense, ecc.