Caduta del Governo, ma si puo' continuare a sbagliare - page 1 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Caduta del Governo, ma si puo' continuare a sbagliare  (Letto 4702 volte)

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Idra

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Caduta del Governo, ma si puo' continuare a sbagliare
« il: 25 Gennaio, 2008, 00:14:27 am »
Probabilmente è un bene, visto per come era difficile decidersi con quelle limitate maggioranze e quelle minoranze ricattatorie, a scapito di tutti.
Ma si pu? continuare a sbagliare, chiunque venga mandato su quelle poltrone, pu? continuare a ritrovarsi in quel modo di governare irresponsabile e lontano dalla lealtà verso l'interesse pubblico. Ma in più, proprio per l'impostazione del parlamento derivante in buona parte dalla legge sulle elezioni, forma due parti litigiosi e che non si trovano mai in accordo in qualsiasi argomento, come se la ragionevolezza fosse optional e la faziosità la massima espressione possibile della democrazia italiana, dando un modello che influenza una società più frustrata. Responsabilità, quel che manca a molti politici, responsabilità ed eticità.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

jie

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« Risposta #1 il: 25 Gennaio, 2008, 01:09:55 am »
ai politici interessano solo quelle cose che fanno bene a loro. in italia la politica è sempre stata cosi, non esiste un governo che riesce a stare su per una legislatura intera o viene sostituito da un altro a meta legislatura o si fa un bis
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da jie »

cavallo

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« Risposta #2 il: 25 Gennaio, 2008, 07:44:59 am »
nei Paesi cosiddetti "democratici" (come l'Italia) non ha senso distinguere fra i "cattivi" politici ed i "buoni" cittadini, perché i primi sono l'espressione dei secondi e se fanno shifo, sono litigiosi, non sanno governare, mettono al primo post i propri interessi o in certi casi esprimono ideologie razziste (ricirdiamoci la Bossi-Fini), secessioniste, fasciste lo fanno in quanto ESPRESSIONE DEI CITTADINI, che non sono affatto meglio di loro: basta vedere come quegli stessi cittadini che si scandalizano per le Mastellate poi siano protagonisti dell'abusivismo edilizio e dell'evasione fiscale.

Il che poi non vuol dire affatto che i cittadini siano "liberi" nel votare nei Paesi "democratici", dove sono condizionati pesantemente dai ricatti ccupazionali, dalle campagne mediatiche, delle menzogne sull'oggi (tipo Bush) e sulla Storia, ecc. (tutte cose che rimandano a chi detiene il potere davvero, ossia quello economico, e quindi anche le TV, le aziende che danno lavoro o no, ecc.) ed in più in Italia (ed in altri Paesi come Macedonia, Albania, Colombia, ecc.) dalle mafie, dal clientelismo, che controllano miloni di voti e quindi determinano le composizioni dei Parlamenti, ed in Italia, infine, anche dal Vaticano. In Paesi ex-coloniali, ove la "democrazia parlamentare" é stata importata a forza dagli Occidentali, si aggiungono i condizionamenti relativi ai clan familiari ed ai fattori etnici ed ai gruppi di potere di maggiordomi moderni dell'Occidente camuffati da "democratici"  (pensiamo al Pakistan, alla Nigeria, al Kenia, al Bangladesh, all'Egitto, all'Algeria, al Bangladesh, ecc.).

Sarebbe bene tenerne conto per capure che solo fatti traumatici (come la Prima e la Seconda Guerra Mondiale) o una crescita lenta della coscienza civile, del senso dello stato, della solidarietà sociale, del coraggio di ribellarsi ai poteri forti possono mutare situazioni nei Paesi "sviluppati" (secondo i criteri del modello occidentale) e che solo lotte durissime, di massa, lo possono fare per cambiare le realtà in quelli ex-coloniali; situazioni e realtà che non derivano da fattori etnici, "genetici", ma dlla specifica Storia di ogni Paese e del modello occidentale "democratico" nel suo complesso.

E che, in fondo, a non funzionare é proprio quel modello IN SE', non le sue "deviazioni" italiana, francese, statunitense, ecc.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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goldendragon

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« Risposta #3 il: 25 Gennaio, 2008, 09:55:15 am »
Alla Bastiglia, alla Bastiglia!  :twisted:  :twisted:

Allons enfants de la patriieeeeeee...  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

cavallo

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« Risposta #4 il: 25 Gennaio, 2008, 10:38:13 am »
gli Italiani "alla Bastiglia" non ci sono MAI andati ed infatti molta parte di quel che accade oggi in Italia dipende proprio dal fatto che nella Penisola non si é verificata alcuna rottura rivoluzionaria ottocentesca con l'aristorazia parassitaria e col clericalismo, cosicché:
- non é MAI nata una vera borghesia nazionale ma solo una pseudo-borghesia asservita ad interessi stranieri (prima  inglesi e francesi, poi USA), assetata di sussidi statali (salvo poi esaltare a parole l'antistatalismo) e brodo di coltura della corruzione politica;
- abbiamo avuto un Risorgimento diretto dagli stranieri (Inglesi e Francesi e Savoia che Italiani non erano), secondo i loro interessi, senza spezzare i poteri latifondisti, il clericalismo e il conservatorismo e dando vita al trasformismo (vedi cambio di casacca dei baroni meridionali nel 1860) e alimentanmdo camore e mafie (usate già da Giolitti e Crispi per far elegere i "loro" deputati e senatori);
- abbiamo prodotto un nazionalismo straccione, copia anche malriuscita di quelli francese, inglese e tedesco, che ha dato alla luce come prodotto tipicamente italiano il fascismo (bel primato!);
- manchiamo di senso dello Stato perché in realtà manchiamo semplicemente di uno Stato borghese vero in cui gli interessi personali e quelli pubblici restino separati.

In Italia ci possono essere rivolte, sommosse, terrorismi, colpi di stato, comploti, strategie della tensione, mai RIVOLUZIONI (che sono altra cosa, come la presa della Bastiglia é altra cosa dalle proteste di chi brucia la mondezza colluso con la camorra), perché non esistono le basi storiche e non esisteranno mai. Lo spiegava già Gramsci.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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yang

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« Risposta #5 il: 25 Gennaio, 2008, 11:01:40 am »
I politici italiani sono ben lontani dal pensare al bene dell'Italia,sono li solo a fare i loro interessi,sia che siano di destra o di sinistra,l'Italia sta adando in sfracello e a nessuno interessa...

Guardate i nostri rappresentanti come sono seri:
http://www.youtube.com/watch?v=KMTbw_Ml6_E

http://www.youtube.com/watch?v=3_F5JPHZ ... re=related
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cavallo

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« Risposta #6 il: 25 Gennaio, 2008, 14:23:37 pm »
Mastella  ha perfino mentito sull'autore della poesia che ieri ha letto al Senato nel suo intervento per pugnalare Prodi:

http://www.repubblica.it/2008/01/sezion ... da-no.html

D'altronde, Neruda era comunista e non mi pare che Mastella lo sia....
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Dubbio

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« Risposta #7 il: 26 Gennaio, 2008, 00:01:16 am »
Citazione da: "cavallo"
Mastella  ha perfino mentito sull'autore della poesia che ieri ha letto al Senato nel suo intervento per pugnalare Prodi

Qui gli fai un torto, Mastella non ha mentito, semplicemente con l'ignoranza tipica di chi attribuisce più importanza all'apparire che all'essere, non lo sapeva.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Seagirl

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« Risposta #8 il: 26 Gennaio, 2008, 00:28:01 am »
Proprio oggi ho fatto una lezione di Filosofia Politica.. dove si parlava del velo d'ignoranza che dovrebbe (usando l'immaginazione..) avere chi decide cosa è giusto e cosa è sbagliato...  ossia svuotarsi del proprio io, dei propri interessi diretti per poter valutare meglio le decisioni da prendere. Ma per un essere umano penso sia quasi impossbile.. chi va in politica come dice mio padre: DEVE essere una persona senza cuore se vuole arrivare in alto.. perchè la politica non dà spazio a sentimentalismi.. è tutto un dare/avere. Come in America è tutto in mano alle massonerie ecc..
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Seagirl »

cavallo

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« Risposta #9 il: 26 Gennaio, 2008, 00:31:41 am »
se un senatore (Mastella) usa metà del  tempo di un intervento che doveva servire a spiegare perché stava facendo cadere il governo a declamare una poesia e la chiude con l'affermazione che é di Pablo neruda, ha il dovere di sapere di che sta parlando e non pu? attrivuire a neruda, comunista cileni, una poesia di una autrice brasiliana. Ma certamente questo non é il pegio che abbia fatto Mastella e lui non é neppure il peggiore fra i senatori italiani.
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Xaratos

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« Risposta #10 il: 26 Gennaio, 2008, 02:47:45 am »
E' soltanto un traditore mal riuscito... Gli altri tradiscono con più astuzia, lui invece lo fa spudoratamente. Stranamente, ha SEMPRE DATO la fiducia al governo, quando invece, si dimette, decide di farlo cadere. Mah? Spero che le concertazioni portino a qualcosa di buono.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

JackOChan

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« Risposta #11 il: 26 Gennaio, 2008, 12:27:35 pm »
Cito un mio amico che ha scritto come messaggio personale su Msn:
"Lentamente muore chi diventa schiavo del conformismo"
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da JackOChan »

Alexia

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« Risposta #12 il: 26 Gennaio, 2008, 12:48:08 pm »
Che tristezza!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

yang

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« Risposta #13 il: 26 Gennaio, 2008, 14:02:53 pm »
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cavallo

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« Risposta #14 il: 01 Febbraio, 2008, 09:41:18 am »
ecco cosa dice l'Ecomomist, una delle più prestigiose riviste britanniche:
http://www.corriere.it/politica/08_genn ... c667.shtml
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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