yang, capisco che il problema per i Taiwanesi é politico, nel senso che non vogliono passare dal loro sistema politico a quello dela RPC dominato dal PCC, per ragioni comunque diverse per le vecchie generazioni e le nove.
Però ai prolemi politici s possono dare soluzioni politiche, anche creative, graduali; ad esempio guarda quel che sta accadendo lentamente ad HK, dove si va verso un sistema che entro 10 anni sarà con elezioni libere.
Sai bene che la RPC ha ribadito anche recentemente di essere disposta ad una soluzione "una Cina, due sistemi" con Taiwan, anche più ampia di quella di HK e quindi la soluzione si potrebbe trovare, attraverso trattative, magari nel tempo.
Quel che mi pare assurdo é che HK sia stata riunificata alla Cina continentale e Taiwan pretenda di non esserlo. Forse che gli abitanti di HK hanno più amore per la linea del PCC di quelli di Taiwanò Non credo, credo invece che si tratti di un criterio che non ammette eccezioni e mi spiego:
- ti immagini cosa succederebbe nel Mondo se in ogni Paese in cui é al potere centralmente un sistema politico che non va bene ad una parte della sua popolazione, una o più regioni di quel Paese dichiarassero di voler essere indipendenti per motivi POLITICI, bada bene, non ETNICI? Pensa all'Asia (India, Medio Oriente, Turchia, ecc.) e pensa all'Europa (Spagna, Francia, Italia, ecc.);
- questo non vale solo in casi "democratici" o presunti tali (sulla "democrazia" in Asia, in Africa, altrove, ...beh, stendiamo un velo pietoso) : non mi risulta che la dittatura franchista, quella fascista, quelle dell'Est Europeo, quelle latinoamericane, quella indonesiana, quella filippina, quella congolese, ecc. siano mai state affrontate in termini di secessione geografica! Perché si dovrebbe accettare che Taiwan faccia eccezione rispetto al regime del PCC? O si vuole sostenere falsamente che Taiwan era uno Stato indipendente prima del 1949 (e naturalmente escludendo il periodo di dominio giapponese)? Quando? In che epoca? E con maggiore legittimità storica degli Stati come il Regno delle Due Sicilie in Italia, il Palatinato in Germania, la Navarra in Spagna, la Scozia nel Regno Unito, l'Occitania in Francia, gli Stati Sudisti negli USA, i principati Moghul in India, lo Stato Maya nello Yucatan, a cui nessuno si sognerebbe di riconoscere oggi diritto all'indipendenza? Non scherziamo coi secessionismi e non confondiamoli con il giusto principio dell'autodeterminazione dei popoli (che deve basarsi su fondamenta storiche, come per Baschi, Catalani, Sardi, Corsi, Kurdi, Palestinesi, ecc. , che pure non hanno ancora visto riconosciuto tale diritto, e non su fondamenta politiche contingenti)!
Ma poi c'é un fatto che taglia la testa al toro: le elezioni a Taiwan sono state STRAPERSE da chi sosteneva l'indipendenza e STRAVINTE da chi sostiene una politica che porti alla graduale riunificazione (e guarda caso, il secondo era il vecchio KMT, che forse ha più realismo pur avendo certo più ragioni e memorie di conflitto col PCC, non credi?).
Del resto PCC e KMT nella Storia hanno stipulato accordi e alleanze chei maggiordomi degli interessi anticinesi USA nel Pacifico (a cui non interessa NULLA della democrazia, avendo appoggiato sanguinari dittatori e sterminatori di Cinesi come Suharto, ma solo di avere Taiwan come potenziale portaerei anti-RPC) non sono neppure in grado di immaginare...
Possibile che in Occidente (Occidentali e Taiwanesi della emigrazione) si voglia essere più filoindipendentisti dell'80% dei Taiwanesi di Taiwanò