solo alcune annotazioni personali:
* innanzi tutto Hitler, pur avendo personalmente raggiunto un potere assai forte, e' stato espressione di gruppi di potere (economici, ideologici, militari) vasti e strutturati e perfino contraddittori (basta leggere il libro di Hannah Arendt "La banalita' del male" sul processo ad Eichmann) che hanno lavorato per annio sul substrato culturale e l'immaginario collettivo tedesco e senza i quali lui sarebbe restaton un pittore fallito e il suo partito un gruppuscolo meno rilevante della Destra di Storace;
- in secondo luogo, Hitler, gli intellettuali tedeschi a cui si e' abbeverato (ben piu' colti di lui) e gli ambienti che lo hanno fatto andare e restare al potere erano permeati di idee criminali terribili, in termini di razzismo genocida, di disuguaglianza degli uomini e legittimazione dello sterminio dei "subumani" perfino all'interno del popolo tedesco, di espansionismo militare, ecc.; anche solo partecipare a "lasciare un segno" sulla base dio quelle idee e di queio progetti mi pare un po' estraneo agli ideali di vita positivi (naturalmente i nazisti, ieri ed oggi, la pensano diversamente...):
* un uomo che raggiunge un potere semi-assoluto (quello di Hitler e di NESSUN dittatore moderno lo e' stato MAI del tutto) vuol dire che accetta che possa esistere tale potere su altrin uomini e su interi popoli, vuol dire che ne acccetta le implicazioni totalitarie, vuol dire che crede che ci siano "uomini del destino" che possono fare la Storia: il segno che lascia e' certo diverso se agisce in nome di ideologie genocide o di eguaglianza sociale, ma resta il fatto che il potere assoluto per me e' male in se';
* purtroppo, a scuola ci hanno abituati a vedere la Storia fatta da "grandi personaggi" (Cesare, Augusto, Carlo Magno, Gengis Khan, Carlo V, Napoleone, Federico di Prussia, Hitler, Chiurchill, Stalin, ecc., con potere assoluto o no, ma sempre "FACITORI DI STORIA") per cui a volte crediamo che sia davvero cosi', ma la Storia e' assai piu' complessa e piu' collettiva e fare il bene o fare il male e' risultato di contributi individuali (anche di chi grande personaggio non sara' MAI) a grandi movimenti collettivi e non il contrario.
Hitler senza finanzieri, generali, medici, docenti, giuristi, tecnici, oscuri funzionari, ufficiali, antropologi, non avrebbe ma prodotto quel che il nazismo ha prodotto e per fare esempi diversi, lo stesso vale per qualsiasi papa e la Chiesa cattolica, qualsiasi presidente USA importante (come Roosevelt), quialsiasi leader russo (zar o comunista) o cinese (imperatore o comunista).