a mio parere le seconde generazioni (che poi significa essenzialmente figli di commercianti e ristoratori cinesi) potrebbero cercare di essere ancor piu' "ponte" di quel che gia' non siano fra le due culture, aggiungendo alle gia' positive iniziative che prendono elementi che non siano semplicemente "interculturali" o di legittima esposizione della cultura cinese, ma che invece sottolineino (assieme a quegli Italiani che siano davvero interessati a questo) i fattori di apporto culturale storicamente determinatisi dalla Cina all'Occidente (e quindi all'Italia) sia oggi presenti nella quotidianeita' (gastronomica, decorativa, festiva, ecc.) italiana, sia presenti nell'offerta commerciale (gastronomica, oggettuale, ecc.) cionese in Italia.
So bene che e' difficile (anche perche' la trdizione cinese non assegna un grande ruolo di "proposta innovativa" ai figli verso i genitori), ma io considero questa la sfida DECISIVA sia per i rapporti interpersonali, sia per quelli collettivi, sia sul piano socioeconomico, sia su quello della lotta agli stereotipi.
Per ritornare a quel che mauro dice, questa scelta che ho nuovamente riassunto puo' essere a mio parere un ottimo terreno di incontro e dialogo fra persone di origine italiana e persone d origine cinese, anche sul piano umano, degli interessi e degli hobbies, dello studio, perfino di attivita' produttive (culturali ed economiche).
Personalmente scommetto che non esiste una persona di origine cinese o una persona di origine italiana non xenofoba che su questo terreno non abbiano una passione, un hobby, un gusto alimentare, un riferimento estetico COMUNI, su cui poter parlare (e cio' favorisce anche l'integrazione linguistica: si imparano prima le parole che riguardano quel che interessa!), passare tempo a fare liberamente qualcosa assieme, scambiarsi informazioni (ricette,, storie, favole, immagini, ecc.), organizzare un'iniziativa, un club, perfino col tempo un'attivita' dai risvolti economici (es.: una sala da te', un negozio di porcellane, un laboratorio per bambini di favole e aquiloni, un circolo di scacchi cinesi ed "internazionali", un centro servizi, un'agenzia turistica, una casa editrice, ecc.).