credo che bisogna ricordare alcune cose prima di definire se e quanto un Paese (la Cina, l'Italia, gli Usa, ecc.) sia "semocratico":
- innanzi tutto il concetto di democrazia non é né "naturale", né "universale", né "fisso" nel tempo:
* non é "naturale", nel senso che non esiste da sempre e ovunque, é figlio di un particolare sviluppo storico conraddittorio recente, collegato con l'affermrsi dell'egemonia della borghesia in Occidente ed alri sistemi esistono e possono esistere se e quando l'Occidente non abbia imposto (ad esempio attraverso colonialismo e neocolonialismo) di copiare in modo acritico e senza tener conto delle storie, delle tradizioni, delle concezioni e delle realtà locali (pensate all "semocrazia ptrlamentare" in Libano dove i partiti in realtà sono confessional-comunirari o in Pakistan ed in buona parte dell'Africa, dove sono tribali-clanici...);
* non è "universale" nel senso che, appunto, si è sviluppata originariamente solo in una parte minoritaria del Mondo (insomma, secondo i principi..democratici che danno ragone alla maggioranza, a livello planetario la democrazia sarebbe...un concetto minoritario e quindi non da diffondere!!) che l'ha imposta e continua a cercare di imporla alla maggioranza (il che è...antidemocratico) con metodi ferocemente antidemocratici che includono o hanno incluso le invasioni, le stragi, gli embarghi, i colpi di stato (forse che gli Indiani, i Mediorientali, gli Africani, ecc. hanno mai potuto democratocamente decidere, mentre erano oppressi dal colonialismo dei democratici paesi europei, se volevano la democrazia ocidental o no?) e dimostrando una totale INOERENZA dra principi sbandierati e pratica effettiva (basta ricordare che la "Duchiarazione universale del Diritti dell'Uomo e del Cittadino" che della moderna emocrazia è il pilastro essenzial era stata aprovata da poche settimane quando la Francia "rivoluzionaria" massacrava i villaggi della sua stessa Vandea ed inviava le sue truppe a cannoneggiare i Neri di Hiti, colpevoli di...rivendicare la democrazia francese contro gli schiavisti francesi!);
* non è sempe uguale a se stessa e non solo NON ESISTE alcun continuità storica fra la presunta e falsa "democrazia ateniese" (che implicava la schiavitù, riservava i veri diritti ad una infima minoranza maschile e includeva il ricorso alla tirannia), quela comunal medivale e quella post-Rivoluzione francese, ma alcuni diritti sono stati acquisiti assai tardi, come il vero suffragio universale (le donne votano in Italia SOLO DAL 1947).
Resta poi da fare una differenza fra DEMOCRAZIA TEORICA e DEMOCRAZIA DI FATTO; ad esempio, che fine fanno il diritto di voto, di organizzazione politica, di influire sui governi, di legiferare, di informare ed essere informati quando si producono una o più delle seguenti situazioni di fatto:
- controllo mafioso del voto;
- concentrazione dei media nelle mani di un gruppo o un uomo;
- controllo economico e ricattatorio-clientelare del voto;
- partiti tribali, clanici o etnici;
- interventi di servizi segreti stranieri con stragi, terrorismo, colpi di tato, ecc.;
- inesistenza di mobilità socile o miseria diffusa;
- coruzione elevata a sistema politico;
- uccisione dei leaders politici democratici scomodi (Kennedy, Luther King, Gandhi Moro, Benazir Bhutto, Rabin, ecc.);
- oppressione di minoranze interne ovvero separatismi supportati dallo traniero;
- lobbyismo legalizzato;
- menzogne (vedi guerra all'Iraq) per influenzare le decisioni parlamentri;
- decisioni di guerra e pace prese fuori dai parlamenti (come l'entrata dell'Italia nela prima guerra mondiale) o alle loro spale;
- governi fantoccio nominati da grandi otenze;
- condizionamenti religiosi pesanti?
Solo dopo queste distinzioni si pu? a mio parere parlare di democrazia e verificare se ha senso definire un Paese "democratico" o se invece
occorre guardare ad altri parametri meno teorici per capire come vivono le persone vere in ogni luogo.