Importante (spero) per tutti - Discriminazione - page 2 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Importante (spero) per tutti - Discriminazione  (Letto 11481 volte)

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Xaratos

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« Risposta #15 il: 17 Marzo, 2008, 20:55:56 pm »
Qualche anno fa ho visto un documentario sulla Cina e in pratica, molti negozi cinesi dicevano di adoperare nelle loro attività soltanto prodotti Italiani... A livello politico penso che all'RPC importi ben poco cosa il resto del mondo pensi della sua "politica" ma probabilmente a livello personale per alcuni l'occidente e l'Italia sono visti in altro modo (il fatto che molti vengono nel nostro paese ne é una conferma). Per il fatto che il "made in china" venga snobbato a causa delle disinformazioni "anticinesi" anche su questo probabilmente non sono completamente d'accordo; nella mia zona sono falliti molti calzaturifici e a Prato, l'imprenditoria italiana del tessile è in crisi e a quanto dicono chi è del settore ci? a causa del "lavoro sottocosto cinese" e c'è sempre da considerare che i prodotti cinesi spesso sono molto meno costosi di quelli italiani, il che li rende piuttosto appetibili in un quadro di "crisi economica". Credo che per i cinesi non ci saranno gravi danni a livello "economico" in quanto il "made in china" suscita sempre curiosità. Che poi forse politiche (vedi Centro Destra) e i media (principalmente MEDIASET) stiano facendo delle campagne di "disinformazione" sulla cultura cinese e sulla Cina è un altro paio di maniche. Come ho detto, è compito di ogni singolo individuo combattere la disinformazione nel SUO AMBIENTE, al lavoro io ho parlato molto della cultura cinese (almeno quel poco che conoscevo) e di ci? che ho imparato su questo sito... Mi auguro che anche altri facciano altrettanto. Pu? sembrare una cosa "di poco conto" ma risponderò con una frase di Wangari Matari:"Pensate cos'accadrebbe se 1milione di persone la fuori facesse la stessa cosa!"

Detto questo, nient'altro da aggiungere sennonché: "E' possibile che sul sito dell'Istat non si trovino dati sull'evoluzione industriale cinese in Italia?" Qua dicono che se le nostre imprese stanno fallendo, è colpa dei cinesi, ma sul più grande sito italiano di statistiche (che dovrebbe anche essere apolitico) non ci sono dati che dimostrino chiaramente queste affermazioni, oppure, son io beota che non le so trovare.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

zoretto

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« Risposta #16 il: 21 Marzo, 2008, 16:17:46 pm »
Completamente daccordo con Xaratos. "Pensate se 1 milione di persone la fori facessero la stessa cosa" incarna precisamente ci? che volevo esprimere come concetto. A testimonianza di ci?, guarda caso vi è ora la scintilla del Tibet e, con tutta la disinformazione fatta (e che ancora si sta facendo) da altre persone, ecco che ci si ritrova le strade piene di cerebrolesi che manifestano per cose che nemmeno conoscono minimamente. Daltronde è anche normale: se non si difende ci? che si pu? difendere il resto viene da se.

Ad esempio, dove posso cerco di diffondere più informazione. Come dici tu c'è la strumentalizzazione ma ci sono anche migliaia di persone che leggono su internet, costantemente. E' per questo che mi batto (ad esempio forum di Mtv e di Panorama - nuovo topic proprio sul Tibet ma non riesco a scrivere questi giorni), molto letti, ma ce ne sono molti e molti e molti altri, il che presumen che le cifre di chi legga si aggiri intorno al milione di visite. Che potrebbe essere informata meglio.


Sul discorso Italia. Si criticavano tanto i francesi nell'essere sciovinisti e montati, ma più passa il tempo e più mi rendo conto che i più montati ai quali tutto sembra sia "dovuto" siamo proprio noi Italiani. In buona percentuale intendo. Siam quelli che fanno i fornai e vogliono insegnare al macellaio come tagliare la carne e viceversa. Molto presuntuosi.

L'Italia è la scema che, in parte, ha perso il treno con la Cina. Dico in parte perchè molti altri lavoratori, più svegli, lo han colto quasi in pieno. La Cina, a chi se nè accorto, ha aperto altre vie di mercato. A tutta l'Europa che ne ha approfittato. Se poi in Italia non ci accontentiamo di modificare il nostro tipo di introito perchè dobbiamo guadagnare 1000 su 100 è un altro discorso, perchè pensiamo di essere tutti furbi.

Non è che ci voleva tanto a cogliere il treno per bene, a ricaricare meno sui prodotti e a fare determinati accordi commerciali. All'inizio però stava bene a tutti pagare poco e vendere a tanto, poi...

Ora come ora, se veramente in Italia si boicottasse il made in china (con le stronzate che volano nei giornali sembra essere questo il problema) la regressione economica precipiterebbe a livelli pazzeschi. Chi si era creato un nuovo lavoro si attacca e si reinizia, forse, daccapo. E l'economia smette di girare. Ma il bello è che siam quasi in ginocchio e, come ogni mercato che si rispetti, laddove il prodotto che costa meno (mica tanto meno come vogliono farci credere) viene a mancare...et voilà, l'inflazion est arrivè!
Magari importanto da altre parti ma te lo mettono nel culo tranquillamente, perchè quello che ho capito è che ormai ci si beve tutto oggigiorno.


Sono triste per tutte le cretinate che leggo. Non credevo si fosse capaci di tanto, per arrivare a cosa poi? Mah...

Saluti,
Stefano
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zoretto »

Xaratos

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« Risposta #17 il: 21 Marzo, 2008, 18:52:20 pm »
Alt zorretto, io non parlavo di "fare informazione su internet" perché nei forum e nelle chat, ognuno legge quello che vuole leggere e ognuno interpreta le scritte a modo suo... io parlavo di azioni a livello locale di formare gruppi d'informazione FISICA non telematica. Io ho partecipato ad una mostra pedoecologista che parla anche di non violenza ed integrazione ai bambini di medie ed elementari e spero di partecipare ad altre attività simili nell'immediato futuro.

Sui forum ci sono TROPPI MODI per NON leggere.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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zoretto

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« Risposta #18 il: 30 Marzo, 2008, 11:10:19 am »
Sono in buona parte daccordo con te Xaratos, ma il dubbio che mi sorge è solamente uno. Siamo nell'era telematica e molte persone preferiscono trovarsi le notizie su Internet piuttosto che partecipare a convegni ed ad altri canali di informazione.
E' la generazione di Internet, molto diversa da quella alla quale, per esempio, ho passato la mia adolescenza. Quella dove per sapere se un amico era in casa andavi a citofonargli, mentre oggi chiami con il cellulare e se lo ha spento o non risponde semba che succeda il finimondo...

A proposito, se vuoi farti due risate sulla cricca che gira leggi...

http://forum.mtv.it/6/835017/showthread.aspx

http://forum.panorama.it/viewtopic.phpòid=6980&p=9


La disinformazione gira come una macchina impazzita...


Saluti e Buona Domenica,
Stefano
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zoretto »

Xaratos

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« Risposta #19 il: 30 Marzo, 2008, 11:39:04 am »
Ci? che dici è vero solo in parte, come ben sai, il nostro paese è per la maggioranza composto da anziani che spesso e volentieri non hanno il pc e quindi prendono (quasi sempre) per oro colato quello che dicono i quotidiani (La Nazione, Il Tirreno) e la televisione (telegiornali, ecc...). Questi tizi che fanno "disinformazione" non hanno intenzione di "cercare le proprie informazioni su internet, altrimenti, basterebbe molto poco per andare a vedere www.ansa.it o magari, fare una piccolissima ricerca sulla storia del tibet su wikipedia per avere almeno una VAGA IDEA dei loro argomenti. Semplicemente, questa gente risponde ai thread contro la Cina perché 99% dei casi ha preso per buono quello che dicono i mass media tradizionali e l'1% semplicemente "riflette" il mondo esterno senza capirlo. Benché io mi consideri una persona "critica" nel senso, che esprimo le mie idee solo se SO quello di cui sto parlando, "la questione tibetana" come viene definita nella massiccia campagna di "disinformazione"  per me è molto complicata, a tal punto che io non esprimo una posizione univoca.... Non so se le posizioni del Dalai Lama sono "legittime", non so neppure su lui appoggia (ufficialmente o ufficiosamente) la rivolta armata, oppure quella pacifica.. Ci? che so è:

- Pechino ha eletto unilateralmente un nuovo Dalai Lama (cosa che sinceramente non apprezzo perché sono per la libertà di culto, per me è un'assurdità in quanto quel dalai lama è illegittimo visto, che non segue la "tradizione" è come se lo stato italiano elegge un nuovo papa da mettere in Vaticano senza fare il conclave e ovviamente, non è lo stato a dover eleggere una guida spirituale, ma bensì la "religione" che trova il suo fondamento nella fede popolare).

- A causa del "presunto comportamento" dell'RPC si boicottano le Olimpiadi: Altra cosa ENORMEMENTE SBAGLIATA, in primis la preparazione per le Olimpiadi dà da mangiare a tanta gente comune non solo alla Cina, la città dove si svolgeranno i giochi otterrà enormi benefici grazie al turismo che richiamerà l'evento e farà la fortuna di tutti i commercianti che prenderanno al volo l'occasione... NON FARE le olimpiadi in Cina non danneggia tanto lo stato cinese quanto invece la gente locale che non c'entra niente con quello che sta succedendo, inoltre alla gente non vuole entrare in testa che LO SPORT è qualcosa che TRASCENDE LA POLITICA, senza contare, che se qualcuno si prendesse la briga di andare a guardare su: http://it.wikipedia.org/wiki/Giochi_olimpici vedrebbe che le Olimpiadi non sono soltanto un "gioco commerciale" dove si radunano turisti, tifosi, atleti, scommesse (più o meno lecite), tanti soldi e forse droghe d'ogni tipo... Ma lo scopo è quello di sancire il dialogo a livello internazionale... NON FARE le olimpiadi significa chiudere il dialogo con la Cina e non credo che il governo sarà più "buono" se non ci saranno.

Questo è tutto ci? che so, questo è ci? che penso, e ci? che auspico è:

- Rispetto per la religiosità di tutti i cinesi (sia essi cristiani, buddisti, laici, ecc...)

- Olimpiadi corrette e pulite che siano un ponte tra oriente e occidente

Per avere idee più chiare, dovrò parlare con chi ne sà più di me e sentire "tutte" le campane possibili.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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zoretto

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« Risposta #20 il: 30 Marzo, 2008, 12:18:18 pm »
Completamente daccordo con te  :wink:

E l'unica cosa che mi da fastidio su tutta la faccenda è che vengano coinvolte le persone e molti giovani, "indottrinati" aggiungerei, per scopi politici...

Sai cos'è una cosa che mi fa schifo, soprattutto da noi in Italia? Che non siamo capaci di giocare seguendo le regole "pulite", ovverossia, per così dire, ad armi pari. E' tutta politica oramai. Un pò come nel calcio, per citare uno stupido esempio: è uno sport dove in campo più che giocatori ormai ci sono attori e ragazzini che giocano sporco. Con tutte le trasmissioni che poi ci ricamano sopra, per non parlare delle radio, laddove per risolvere tutti i "presunti" problemi di cui parlano a livello sportivo basterebbero mica tanto, 2/3 regole semplicissime che anche un bambino capirebbe senza troppa fatica...

Una zozzeria caro Xaratos, ci stiamo distruggendo da soli...


Saluti,
Stefano
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zoretto »

Fattorino

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« Risposta #21 il: 30 Marzo, 2008, 12:31:18 pm »
Caro Stefano, leggendo quell'ernome "cassatiello" che hai scritto ( :P ), mi fa venire una rabbia ma nello stesso tempo anche un'immensa tristezza.

Che cos'altro posso dire, purtroppo ci sono delle interessi maggiori che fanno leva sull'ignoranza della massa.

L'altro ieri, avevo sentito il giornaleradio che avevano trasmesso un discorso di Marco Pannella, alias "morto di fame e di sete", nel PARLAMENTO EUROPEO che aveva fatto un discorso su quel che sta accadendo all'estremo oriente e francamente ho trovato che il "nostro" parlamentale ha un discorso bellissimo, molto coinvolgente ma ragionandoci un pò sopra risulta poi insensato.

Ritornando il discorso che hai aperto tu, cioè sulla disinformazione e sulle menzogne, commento solo questo.
La Cina di adesso fa paura. La Cina di adesso con il suo ritmo di sviluppo odierno fa tremmare tutti quei paesi che nel secolo scorso hanno dominato lo scenario mondiale. Ora, questi paesi, non potendo più competere ne economicamente ne fisicamente con l'attuale Cina.. Non rimane altro ad essi che quello di callugnarci, di screditarci e di gettarci fango a dosso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Fattorino »

cavallo

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« Risposta #22 il: 30 Marzo, 2008, 12:56:02 pm »
Xaratos, concordo con te, anche sulla questione del rispetto (che per me deve esere reciproco) tra Stato (politica)  rligione, nel senso che qualsiasi tato NON DEVE intromettersi nelle vicende religiose e nella scelta delle autorità religiose ma qualunque sistema religioso (e leaders relgioso) NON DEVE assumere posizioni tese a condizionare le scelte (o peggio i rappresentanti elettivi) dello Stato e la politica.

Proprio per questo però, vorrei fare alcune precisazioni sul caso tibetano:
- il Governo della RPC non ha "eletto unilateralmente un nuovo Dalai Lama" come tu dici, ma ha influito sulla scelta dell'attuale Panchen Lama e stabilito che il novo Dalai lama dovrà avere l'avallo di Beijing (come del resto QUALSIASI autorità religiosa nella RPC), quindi non sceglie ma esercita un diritto di veto che io non condivido SE VALGONO ENTRAMBI I RINCIPI SUDDETTI;
- il lamaismo tibetano, però, NON ERA un sistema spirituale buddhista solo religioso: era una TEOCRAZIA (feudale-schiavista) di ina specifica setta di una specifica corrente (tantrica, ti rimando all'articlo dela Collotti Puschel per conoscerne le cupe caratteristiche concettuali...) di un Buddhismo imposto in Tibet con la forza e la cui autorità é stata stabilita...dai Mongoli; il nucleo fi tale concezione teocratica (che identifica fra l'altro potere spirituale e potere politico come ed assai peggio che nel Papato pre-1870, come nota il giornalista Sisci) NON E' MAI stato ripudiato dall'attuale Dalai Lama, per cui NON SI TRATAT di uno scontro fra Stato (politica) cinese e religione tibetana, ma fra Stato (politica) cinese e concezione teocratica (religione+politica assieme) lamaista, il che mi fa dire che se lo scontro é POLITICO e finché si confondono religione e politica uno Stato ha tutto il diritto di intromettersi, tanto più che l'autorità dei dalai Lama é stata...regolamentata NON da una religione ma da decisioni POLITICHe di sovrani mongoli!
- in terzo luogo, l'attuale Dalai Lama ha dichiarato sia che il suo successore potrebbe essere eletto dai monaci in esilio (rinnegando la catena delle reincarnazioni che rappresenta la base/giustificazione spirituale del potere), sia che lui stesso non é convinto di essere la reincarnazione del Dalai Lama precedente: se é così, ogni legittimazione spirituale viene meno e resta la leadership politica, verso la quale qualsiasi Stato é nel pieno diritto di agire!

So bene che in alcuni casi vi sono correnti religiose (nell'Islam, nel'Ebraismo, nel Cristianesimop, nel Buddhismo, nel cosiddetto Induismo) che fanno discendere concezioni politiche e poteri istituzionali dall'ambito religioso, sia sul piano delle leggi (da ruini ai teocons), sia su quello di vere teocrazie (dall'Iran al Dalai Lama), ma mi pare un po' comodo pretendere da uno Stato che "non interferisca" verso i tentativi di ripristinare concezioni eminentemente politiche o addirittura teocrazie!

Se ha ragione il Dalai Lama, allora hanno ragione anche Ruini, Ahmedinejad, i Wahabiti sauditi, Bin Laden, i teocons USA, gli estremisti ebraici, i nazionalisti fanatici indù, gli integralisti cattolici e musulmani! Non si pu? trattare il caso tibetano in un modo diverso dagli altri, mitizzandolo, e pretendere dalla RPC che accetti quel che si critica nel caso iraniano o wahabita!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

zoretto

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« Risposta #23 il: 30 Marzo, 2008, 13:01:07 pm »
Infatti,

caro Fattorino, è proprio questo che mi fa schifo.


Sul discorso della competizione è relativo. La Cina esisteva già da prima (come esisteva l'Est Europa, cambia praticamente poco o nulla) e c'è chi ha saputo prendere il treno e chi l'ha perso. E chi ancora lo pu? prendere in parte ma gli vien più facile fare il bla bla bla...

Il mondo si evolve in continuazione e sempre più velocemente. Stare dietro ai tempi è difficile ma non impossibile. Nel momento in cui la Cina crescerà ancora ci saranno dei livellamenti (teoricamente) oppure si alzeranno i prezzi in Occidente per allungare questi tempi. E' tutto un gioco, fatto soprattutto di speculazioni. Capisci qualcosa seriamente è difficile.

Morale della favola: anche io mi rattristo perchè non sarebbe poi così difficile essere un pò più realisti ed onesti. Manca un pò di umiltà e si parla troppo, spesso a vanvera, come se ognuno di noi sia la verità in persona. Non importa se siano calunnie, cose sincere, o opinioni: si tende a confondere l'opinione con la verità ed è sempre più difficile vedere opinioni di 2/3 parti mettersi daccordo, laddove poi alla fine uno dei tre abbia ragione.

Si tende ad essere poco umili, ripeto. Non si ha più quella percezione, metaforica, del fornaio che è abile a fare il pane e il macellaio a fare la carne. No, questa differenza esiste meno. Sembra che ognuno di noi sia fornaio, macellaio, ingegnere, teologo, commerciante...

Non esiste più quella sincera volonta di dire: tu sei più in grado di me di fare questo, mi fido di te. Io farò dell'altro nel quale forse me la cavo meglio.


Saluti,
Stefano
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zoretto »

Fattorino

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« Risposta #24 il: 30 Marzo, 2008, 13:18:48 pm »
:smt023

Ciao
Kai
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Fattorino »

zoretto

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« Risposta #25 il: 30 Marzo, 2008, 23:29:18 pm »
http://forum.panorama.it/viewtopic.phpòid=6980&p=10

Leggiti, pagina 10, utente monica 66: è lo stesso utente degli altri forum (o gli stessi). Guarda la tenacia della disinformazione: è incredibile, certa gente sarebbe da bruciare viva (scusate lo sfogo).


So quello che dico se ti dico che è lo stesso utente  :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zoretto »

sigmund

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« Risposta #26 il: 30 Marzo, 2008, 23:36:24 pm »
Citazione da: "zoretto"
http://forum.panorama.it/viewtopic.phpòid=6980&p=10

Leggiti, pagina 10, utente monica 66: è lo stesso utente degli altri forum (o gli stessi). Guarda la tenacia della disinformazione: è incredibile, certa gente sarebbe da bruciare viva (scusate lo sfogo).


So quello che dico se ti dico che è lo stesso utente  :wink:


mi vien da pensare che siano dei "boot" di tipo "spam" (per intenderci quelli che "infestano" i forum) che mandano messaggi con contenuto uguale.....non penso che una persona normale spreghi il suo tempo davanti a innumerevoli forum anche solo per far propaganda idiota.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da sigmund »

zoretto

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« Risposta #27 il: 30 Marzo, 2008, 23:51:47 pm »
Purtroppo, caro Sigmund,

in Italia siamo maestri in questo. C'è gente che sprecherebbe ancor più tempo per fare propaganda idiota. C'è gente che grida "brucia Anna Frank" allo stadio. C'è gente che se gli dicono di mettersi a pecora per i suoi interessi ci si mette. C'è gente che tarocca i telegiornali anche se poi viene sgamata.

C'è di tutto e di più, ormai dovremmo averci fatto il callo poichè non siamo in grado di contrastare. Ci riesce solo la Cina con la censura ma poi viene taccaita per dittatoriale.

Uno schifo caro Sigmund, un vero schifo...perchè poi ci sono i pecoroni che gli vanno dietro...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zoretto »

sigmund

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« Risposta #28 il: 31 Marzo, 2008, 00:03:20 am »
Citazione da: "zoretto"
Purtroppo, caro Sigmund,

in Italia siamo maestri in questo. C'è gente che sprecherebbe ancor più tempo per fare propaganda idiota. C'è gente che grida "brucia Anna Frank" allo stadio. C'è gente che se gli dicono di mettersi a pecora per i suoi interessi ci si mette. C'è gente che tarocca i telegiornali anche se poi viene sgamata.

C'è di tutto e di più, ormai dovremmo averci fatto il callo poichè non siamo in grado di contrastare. Ci riesce solo la Cina con la censura ma poi viene taccaita per dittatoriale.

Uno schifo caro Sigmund, un vero schifo...perchè poi ci sono i pecoroni che gli vanno dietro...


hai, sacrosanta, ragione!!!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da sigmund »

Xaratos

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« Risposta #29 il: 31 Marzo, 2008, 00:52:38 am »
Citazione da: "cavallo"
Xaratos, concordo con te, anche sulla questione del rispetto (che per me deve esere reciproco) tra Stato (politica)  rligione, nel senso che qualsiasi tato NON DEVE intromettersi nelle vicende religiose e nella scelta delle autorità religiose ma qualunque sistema religioso (e leaders relgioso) NON DEVE assumere posizioni tese a condizionare le scelte (o peggio i rappresentanti elettivi) dello Stato e la politica.

Proprio per questo però, vorrei fare alcune precisazioni sul caso tibetano:
- il Governo della RPC non ha "eletto unilateralmente un nuovo Dalai Lama" come tu dici, ma ha influito sulla scelta dell'attuale Panchen Lama e stabilito che il novo Dalai lama dovrà avere l'avallo di Beijing (come del resto QUALSIASI autorità religiosa nella RPC), quindi non sceglie ma esercita un diritto di veto che io non condivido SE VALGONO ENTRAMBI I RINCIPI SUDDETTI;
- il lamaismo tibetano, però, NON ERA un sistema spirituale buddhista solo religioso: era una TEOCRAZIA (feudale-schiavista) di ina specifica setta di una specifica corrente (tantrica, ti rimando all'articlo dela Collotti Puschel per conoscerne le cupe caratteristiche concettuali...) di un Buddhismo imposto in Tibet con la forza e la cui autorità é stata stabilita...dai Mongoli; il nucleo fi tale concezione teocratica (che identifica fra l'altro potere spirituale e potere politico come ed assai peggio che nel Papato pre-1870, come nota il giornalista Sisci) NON E' MAI stato ripudiato dall'attuale Dalai Lama, per cui NON SI TRATAT di uno scontro fra Stato (politica) cinese e religione tibetana, ma fra Stato (politica) cinese e concezione teocratica (religione+politica assieme) lamaista, il che mi fa dire che se lo scontro é POLITICO e finché si confondono religione e politica uno Stato ha tutto il diritto di intromettersi, tanto più che l'autorità dei dalai Lama é stata...regolamentata NON da una religione ma da decisioni POLITICHe di sovrani mongoli!
- in terzo luogo, l'attuale Dalai Lama ha dichiarato sia che il suo successore potrebbe essere eletto dai monaci in esilio (rinnegando la catena delle reincarnazioni che rappresenta la base/giustificazione spirituale del potere), sia che lui stesso non é convinto di essere la reincarnazione del Dalai Lama precedente: se é così, ogni legittimazione spirituale viene meno e resta la leadership politica, verso la quale qualsiasi Stato é nel pieno diritto di agire!

So bene che in alcuni casi vi sono correnti religiose (nell'Islam, nel'Ebraismo, nel Cristianesimop, nel Buddhismo, nel cosiddetto Induismo) che fanno discendere concezioni politiche e poteri istituzionali dall'ambito religioso, sia sul piano delle leggi (da ruini ai teocons), sia su quello di vere teocrazie (dall'Iran al Dalai Lama), ma mi pare un po' comodo pretendere da uno Stato che "non interferisca" verso i tentativi di ripristinare concezioni eminentemente politiche o addirittura teocrazie!

Se ha ragione il Dalai Lama, allora hanno ragione anche Ruini, Ahmedinejad, i Wahabiti sauditi, Bin Laden, i teocons USA, gli estremisti ebraici, i nazionalisti fanatici indù, gli integralisti cattolici e musulmani! Non si pu? trattare il caso tibetano in un modo diverso dagli altri, mitizzandolo, e pretendere dalla RPC che accetti quel che si critica nel caso iraniano o wahabita!


Ti ringrazio per la delucidazione in merito, io non conosco la storia tibetana ed è per questo (come ho gia detto) che non prendo una chiara posizione in merito e ci? che sapevo in merito a questa situazione era pure distorto (come giustamente mi hai fatto notare te)... Quando avrò tempo mi documenterò il più possibile sul tibet per comprendere meglio gli avvenimenti che stanno succedendo. Da bravo occidentale "democratico" non sono favorevole a nessuna forma di dittatura né lamaista, né ovviamente laica... La cosa che più mi preme per il momento è che cessino TUTTE le ostilità (sia da parte dei manifestanti, sia da parte delle forze dell'ordine) e che si smetta con questo stupido boicottaggio e la "voglia" di additare ogni singolo cinese per le vere o presunte azioni dittatoriali di Pechino. In Europa abbiamo avuto una teocrazia da parte della chiesa cattolica e ha fatto solo danni e morti...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.