Il tibet è un territorio meraviglioso, cerco di immaginarmi quelle vette, quegli orizzonti, la gente, animali e la poca vegetazione che probabilmente c'è a queste altitudini. Il fascino poi di una cultura così radicata nella preghiera è qualcosa che innalza l'uomo a qualcosa di oltre ci? che il sistema capitalistico impone all'uomo stesso. Credo che sia giusto che facciano pressione per una maggiore autonomia, ma che sia sbagliato farlo tramite la violenza. Credo anche che il Dalailama non c'entri con le rivolte, e che ogni fondamentalismo religioso sia pericoloso, soprattutto quando attacca civili innocenti. La vita degli han presi di mira valgono quanto quelli dei tibetani, e per questo, il metodo di manifestazione usato è più che sbagliato. Questo però non giustifica alcun comportamento ritorsivo, anche perchè, a vedere dalle cifre, non è un comportamento condiviso e diffuso in tutti i tibetani. Ritengo che sia ingiusto limiti di insegnamento della lingua tibetana. Credo che sia invece la scelta migliore una effettiva autonomia del Tibet all'interno della Cina, che si possa costruire col dialogo. Il buddismo tibetano, per mantenere il suo fascino e purezza, deve restare lontano dai giochi di potere che corrodono le menti degli uomi. Una religione deve lavorare sull'essere, e la politica deve permettere che ci? sia possibilie, per questo, bisognerebbe che si aprisse in qualche modo un dialogo fra le parti, anche in simbolo di ci? che rappresneta lo spirito olimpico.