Protesta dei monaci tibetani a Lhasa - page 21 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Protesta dei monaci tibetani a Lhasa  (Letto 108818 volte)

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marcowong

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« Risposta #300 il: 31 Marzo, 2008, 22:28:01 pm »
Citazione da: "Senzanome"
Salve, mi presento, sono Kether sul forum riportato da cino. Mi sento di intervenire perché non accetto mi si dia del "disinformato". Sono di parte, ovvio, inutile negarlo (ma chiunque lo é, d'altronde), ma essere tacciato di "ignoranza" no, non lo accetto.


Senzanome/Kether innanzitutto benvenuto nel forum.

Senza andare punto per punto sul tuo lunghissimo post, ma alla fine, cosa proporresti per la questione tibetana?
E per tutte le innumerevoli zone di frontiera oggetto di rivendicazioni territoriali?
Poi non ho ben capito le ragioni del tuo supporto alla rivoluzione khomeinista ed il parallelo con il Tibet. Sei a favore degli stati teocratici? Vorresti un ritorno al potere nel Lazio dello Stato Vaticano? O parteggi per l'autodeterminazione? Ma in questo caso, visto che una rivoluzione non è un passaggio di democrazia ma un atto di sommovimento allo status quo, come determini se i rivoluzionari rappresentano la volontà popolare?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

Dubbio

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« Risposta #301 il: 31 Marzo, 2008, 22:44:30 pm »
Citazione da: "cavallo"
Lascio ai partecipanti al Forum decidere chi denigra chi (come provano l'atto 1 e l'atto 2 io non ho attribuito ad altri "sconcezze" che non hanno scritto e se le cose attribuite vengono definite "sconcezze"...mi spiace per i loro autori).

Mah, cavallo, credevo che conoscessi le tecniche di comunicazione di un forum, ma se non è così, ritiro la mia critica e te le insegno.

Quando un utente prima di scrivere il suo pensiero "quota" una frase scritta da un altro utente, significa che quello che scrive è riferito a quello che ha quotato.

Come puoi constatare, io ho quotato la tua frase con cui affermi che io avrei asserito "che sostenere la verità storica contro la menzogna sia esprimersi a senso unico".

Questa, non altro, è la sconcezza che affermo che tu mi abbia attribuito (come vedi potevi risparmiarti gli atti da tragedia greca), perché sostenere la verità storica contro la menzogna non è esprimersi a senso unico e io non l'ho mai scritto ma tu, scorrettamente, hai affermato che io abbia detto il contrario.

Eppure avevi tutti gli strumenti per discutere decentemente.

Sarebbe stato sufficiente che scrivessi che a tuo avviso la tua visione non era a senso unico, perché difendeva la verità storica contro la menzogna.

C'è sempre il limite culturale di chi si sente portatore o assertore di una verità, ma siamo al livello del confronto di opinioni.

Invece hai sentito la necessità di mettere in bocca al tuo contraddittore un'affermazione in realtà non fatta.

E' un modo intollerante di discutere che qui non crea molti problemi perché con te discutono in pochi, e gli altri si limitano ad assentire.

Purtroppo non è un pregio, ma un limite di questo forum.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

kay_asuma

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Re: Cavallo
« Risposta #302 il: 31 Marzo, 2008, 23:44:09 pm »
Citazione da: "fradamiano"
Veramente mi incuriosisce questo strano personaggio . Sedicente antropologo ,marxista ... intellettuale ?
Dice tutto ed il contrario . Ma mi dovrebbe spiegare perchè NON si dovrebbe preferire una teocrazia (che dio non ha perchè i buddisti sono virtualmente atei ) ad un regime comunista capitalista inquinatore distruttore di bellezze naturali  , che ha creato un ecomostro come la diga delle tre gole che oltre a non funzionare ( si riempie di limo ) è una spada Damocle che pende sul destino di milioni di persone . A causa sua è stata allagato il cuore storico della Cina e deportate intere città . Perchè questa Cina ci deve piacere . Io non capisco . Cosa ci offre oggi la Cina di così allettante . E perchè rispetto a tutto questo i tibetani invasi dagli han , inquinati da immondizie cinesi  dovrebbero essere contenti . Non vi capisco.

Ma non sei andato via???

 
Citazione
Perchè questa Cina ci deve piacere . Io non capisco . Cosa ci offre oggi la Cina di così allettante .



Questo è una domanda che dovresti farlo ai politici e industriali occidentali caro FRA .
Ma perche continuate a investire in cina?
 Soldi, una marea di soldi , profitti di cui l'occidente ne usofruisce .
Come diceva un diplomatico inglese durante l'assedio di 55 giorni a pechino nel maggio del 1900 .
" La cina è grassa, come una mucca da mungere, tutti volgiono una dose del suo latte "

Reso l'idea Fradamiano???????
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kay_asuma »
Solo uno stupido non torna dove è stato felice l\'ultima volta.....

jie

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« Risposta #303 il: 01 Aprile, 2008, 00:07:29 am »
caro Senzanome/Kether, se sei sostenitore di regimi teocratici sono fatti tuoi ed è un tuo diritto, sul concetto di "nazione" non c'è bisogno di discuterne perchè le parole sono create dall'uomo per reppresentare, è quindi puramente ideale, esistono diritti internazionali che regolamentano la separazione degli stati, ti ricordo che non è la cina a conquistare il tibet nel 1724, ma l'impero Qing, il tibet era sotto l'impero Ming che viene conquistato dall'impero Qing. il cambio di dinastia non si fa in un giorno, quando una dinastia si sostituisce ad un altro ci mette del tempo, in questo caso il tibet che era sotto impero Ming viene conquistato dall'impero Qing, poichè l'impero Qing è considerato successore dell'impero Ming (come il rapporto tra il regno d'italia e la repubblica italiana) c'è la continuita di dominio del tibet da parte della cina. e poi il titolo di dalai lama è stato inventato dall'imperatore cinese dell'impero Qing come carica istituzionale dell'impero e visto che il leader tibetano di allora lo ha accettato vuol dire che ha accettato la sovranita imperiale sul tibet, quindi l'attuale dalai lama non ha diritto di definire il tibet indipendente in quanto la sua carica stessa è una carica data dall'impero cinese. la repubblica nazionale cinese è il successore dell'impero Qing, che è seccesso a sua volta dalla repubblica popolare cinese, e in tutti questi passaggi il tibet è stato sotto impero Qing che dopo è passato alla repubblica nazionale e dopo ancora sotto la repubblica popolare, quindi la sovranita della repubblica popolare sul tibet non è un'occupazione.


fradamiano, hai tutto il diritto di dire la tua, ma ti invito anche di verificare la veridicita di quello che dici. non capisco cosa intendi per "immondizie cinesi", se intendi per i rifiuti generati da uomini allora ti informo che il tibet smaltisce solo i rifiuti prodotti all'interno del tibet, il che è giusto, la libertà di movimento all'interno del territorio del proprio stato è un diritto di tutti, ci sono han che si sono trasferiti nel tibet e questo è un loro diritto, ci sono anche tibetani(uomini di etnia tibetana) che si sono trasferiti in altre parti della cine, se invece per "immondizie cinesi" qualcos'altro ti invito a portare rispetto a tutti perchè non hai il diritto di offendere nessuno. le opere idriche servono a migliorare il controllo sui flussi d'acqua dei fiumi che hanno dato problemi per millenni, poi non condividere l'idea o dubitare dell'efficacia, ma ci sono tanti altri che la sostengono.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da jie »

wen

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Re: Cavallo
« Risposta #304 il: 01 Aprile, 2008, 00:10:27 am »
Citazione da: "fradamiano"
Veramente mi incuriosisce questo strano personaggio . Sedicente antropologo ,marxista ... intellettuale ?
Dice tutto ed il contrario . Ma mi dovrebbe spiegare perchè NON si dovrebbe preferire una teocrazia (che dio non ha perchè i buddisti sono virtualmente atei ) ad un regime comunista capitalista inquinatore distruttore di bellezze naturali  , che ha creato un ecomostro come la diga delle tre gole che oltre a non funzionare ( si riempie di limo ) è una spada Damocle che pende sul destino di milioni di persone . A causa sua è stata allagato il cuore storico della Cina e deportate intere città . Perchè questa Cina ci deve piacere . Io non capisco . Cosa ci offre oggi la Cina di così allettante . E perchè rispetto a tutto questo i tibetani invasi dagli han , inquinati da immondizie cinesi  dovrebbero essere contenti . Non vi capisco.


Caspita ti faccio complimenti per il tuo razzismo verso noi........ :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

zsw

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Re: Cavallo
« Risposta #305 il: 01 Aprile, 2008, 00:51:27 am »
Citazione da: "fradamiano"
E perchè rispetto a tutto questo i tibetani invasi dagli han , inquinati da immondizie cinesi  dovrebbero essere contenti . Non vi capisco.

Vedi che ti stai confondendo Napoli con Tibet.
E per l'inquinamento non ti pare che voi occidentali dovreste riflettete prima di parlare?come dire finché inquinano solo i occidentali va benissimo e se arriva anche la Cina è il solo responsabile cioè è distruttore del mondo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zsw »

Dubbio

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« Risposta #306 il: 01 Aprile, 2008, 01:21:45 am »
Io a uno che scrive le cose che ha scritto Fradamiano non perderei tempo a rispondere.

Uno che vuole discutere davvero non si comporta così.

E se vuole altro, in un forum è nel posto sbagliato e va ignorato.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #307 il: 01 Aprile, 2008, 01:43:28 am »
non ci sarebbe neppure il dovere di rispondere ulteriormente (dopo l'ottima risposta di jie) a chi continua a falsificare, a chi difende le teocrazie schiaviste, a chi getta la maschera e finalmente teorizza non una falsa autonomia ma l'indipendenza del Tibet, dando ragione così alle accuse del PCC verso chi appoggia il separatismo tibetano.

Basti un solo esempio: la voluta confuzione fra "nazione", "stato" e "popolo" e fra epoche storiche he serve a legittimare le rivendicazioni e le affermazioni più fantasiose.
Allora va detto una volta er tuitte che:
* tutti i terti di storia, sociologia e diritto internazionale spiegano che il concetto moderno di "nazione" NON HA alcun riferimento con quelli di appartenenze cultural-geografiche medievali (si diceva anche "nazione genovese", "naziine veronese"...) a cui NON CORRISPONDEVA alcuna istituzionalizzazione dell'appartenenza  "nazionale"; per capirci NON ESISTEVANO cittadini e gruppi dirigenti nazionali, ma suditi e poteri (dinastie, poteri feudali,  poteri teocratici) DEL TUTTO deterritorializzati e denazionalizzati (cioé sovrani, feudatari, vescovi, generali di origine culturale-geografica di un luogo dominavano in alri loghi per scambi, matrimoni, mercenariato, ecc. e si era sudditi del potere non di una "nazione";
* la nazione" come la usano il Diritto internazionale, la Sociologia, ecc. nasce solo con le Rivoluzioni Americana e soprattutto francese, quindi applicare questo concetto ad epoche anteriori é falsare la toria (e parlare di Tibet come "nazione millenaria" ne é un esempio): le parole hanno significati precisi e non sono solo vocaboli;
* il diritto all'autodeterminazione é riconosciuto dalla Carta del'ONU ai "popoli" e non alle "nazioni" che semmai di quel diritto sono risultato e non soggetti; ma nei fati (e nela stessa Carta dell'ONU) il Diritto Internazionale si basa soprattutto sull'intangibilità delle frontiere ed infatti ad esempio l'OUA (Org. Unità Africana) ha accettato per evitare un conflito generalizzato l'intangibilità di frontiere assai più discutibili di quelle cinesi, ossia di quelle coloniali imposte in Africa;
* non é vero che nella linua italiana "nazione" = "insieme di individui accomunati da lingua, cultura, etnia"; se così fosse, la Francia NON sarebbe una nazione (comprendefra gli autoctoni  gruppi umani di diversa lingua e cultura come Bretoni, Baschi, Occitani, Corsi), l'Italia NEPPURE (comprende genti di 18 lingue, fra cui Sardo, Slavo, Ladino, Francese, Albanese, ecc.), ecc.: quello é il "popolo", non la "nazione" e che una nazione sia monoetnica e monolinguiitsica  spesso non é vero, salvo quando la rendono tale guerre, stragi, "pulizie etnihe" e simili orrori basati propio sull'uso del concetto FALSO qui riportato (così é avvenuto nella Germania nazista e nei Balcani), che quindi non é solo nominalista ma di fondo (e nazi-razzsta);
* che prima della coincidenza fra "stato" e "nazione" esistessero solo "regni ed imperi" (che guarda caso erano...stati!) E' FALSO: c'erano anche repubbliche (es.: le repubbliche marinare), principati e signorie, liberi comuni e molto altro (comprese le città stato del'antica grecia), e nessuno di essi era una "nazione" ma tutti erano "stati" in senso giuridico e istituzionale; questo prova proprio he "stato" e "nazione" sono concetti diversi e con circa 7.000 anni di differenza di esperienza;
* che in ogni luogo della Terra (Tibet incluso) si siano succedute forme di organizzazione sociale, istituzionale, culturale, religiosa é ovvio: che questo succedersi sia avvenuto in forma di continuità dentro un certo spazio territoriale da poter essere usata per legitimare rivendicazioni indipendentiste ODIERNE non é invece affatto automatico ed é proprio questo metodo di inventare tale leggitimità (parlando di "millenaria nazione tibetana", a parte la falsità dell'uso di "nazione" già detta, che serve a coprire l'assenza di continuità statuale) che  E' FALSO; per capirci, gli Stati nascono TUTTI da processi storici complessi, spesso rivendicando ipotetiche continuità culturali in genere fittizie, ma quando si afferma che l'esistenza di una cultura e un'etnia legittima l'indipendenza NAZIONALE (in senso moderno) SI MENTE, perché a parte le teorie razziste e naziste (ein Volk, ein Reich, ein Fuhrer = "un popolo, uno stato, un capo") non é affatto vero che la legitimità di uno Stato ad esistere ed essere indipendente derivi dal suo coincidere con una cultura/un'etnia (altrimenti gli UA, l'Italia, la Francia, la Rusia, la Cina, ecc. non avrebbero alcuna legitimità ad esistere) e quel che io sottolineo é proprio che nel caso del Tibet invocare la "millenaria cultura" tibetana (o l'etnicità) non dà alcun dirutto automatico ad uno stato indipendente;
* un movimento separatista (é evidente che la rivendicazione di "autonomia" che invece sarebbe corretta sul, piano culturale  é nel caso del Tibet solo una maschera... malcostruita visto che si ha "in esilio" governo, bandiera, inno, ministeri, ecc.!) é legittimat storicamente quando pu? dimostrare che le vicende storiche ISTITUZIONALI (cioé del potere, non dell'etnia o delle tradizioni folkloriche...) provano che vi é stata in epoca recente. SUCCESSIVA ALLA NASCITA DEL CONCETTO DI STATO-NAZIONE (non nei secoli passati, cosa che é avvenuta OVUNQUE r non legittima nulla) l'onvorporamento FORZATO di uno o più popoli (soggetti dell'autodeterminazione per il iritto nternazionale) da parte di un potrere istituzionale estraneo. Se questo fosse avenuto per il Tibet solo  nel 1949 ci? legittimerebbe quelle rivendicazioni (come legittima quelle dei Palestinesi inglobati dallo Stato di Israele nato solo nel 1947 o quelle dei Lituani inglobati dall'URSS negli anni '30), ma il Tibet era soto il dominio cinese DA SECOLI (e nessuno lo negava, USA inclusi, quando ad esempio dal 1945 al 1949 la Cina era governata dal Kuomingtang...!) e non é MAI stato una "nazione" (per i motivi storici, sociali, culturali che ho spiegato);
* parlare di "protetorato" mongolo sul Tibet nel passato é altrettanto FALSO perché il concetto di "protettorato" é nato SOLO col colonialismo europeo: in passato nel Mondo esistevano forme di signoria diretta di un potere centrale (province) di vario tipo, spesso meno rigide di quel che crediamo senza essere affatto "protettorati":
- le satrapie persiane ne erano un esempio;
- gli emirati del califfato musulmano in epoca abbaside un altro;
- i sistemi feudali europei medievali un altro ancora;
- i sistemi proconsolari romani un altro;
- i sistemi di dominio mongolo  un altro ancora e quello che interessa appunto il Tibet;
* a questo proposito il grado di autonomia poteva variare nello spazio e nel tempo, ma il caso del lamaismo tibetano é TIPICAMENTE descrivibile come "proconsolato teocratico" perché la carica stessa di Dalai Lama e i suoi poteri temporali furono attribuiti dai sovrani etnicamene mongoli dell'impero cinese;
* e qui é il nodo di tutta questa lunga discussione terminologica: poiché al tempo di quei  sovrani NON ESISTEVA affatto (né in Tibet né in Cina, né altrove) una "nazione", il fatto he i sovrani dell'Impero inese fossero MONGOLI per etnia in un certo periodo (grazie ala sconditta di una precedente dinastia etnicamente Han) non rende meno vero il fatto he quello fosse l'IMPERO CINESE (quei sovrani si definivano imperatori cinesi, non mongoli), esattamente come l'origine non-italica del 60% degli imperatori romani non cancella il fatto che fossero a capo dell'Impero Romano o come l'origine normanna (e poi successivamente perfino tedesca) dei sovrani britannici non cancella la continuità dello Stato (non della "nazione" che non esisteva) inglese;
* per cui il Tibet era dominato dall'Impero Cinese (con imperatori temporaneamente di etnia mongola) e le lotte e le guerre che si svolgevano NON ERANO fra Stati differenti ed indipendenti (il Tibet non ha MAI conquistato la capitale cinese come Stati!) ma fra poteri dinastici e antidinastici locali e centrali esattamente come in utti gli imperi (ad esempio la guerra fra Ottaviano e Antonio a Roma non era certo "fra stati"  peggio "fra nazioni") e come più volte avvenne nella storia dei mutamenti di dinastie in Cina;
* infine, so bene che le religioni sono mutate non solo in Tibet, ma il fatto éche il potere temporale del Dalai Lama NON E' il frutto di una elaborazione del lamaismo buddhistra tantrico ma di una decisione del sovrano dell'impero cinese, temporaneamente di etnia mongola (fino ad allora il lamaismo NON esercitava potere temporale), mostra che quel, potere NON PUO' ARE per legittimare le sue rivendicazioni attuali la sua presunta appartenenza alla "millenaria cultura tibetana" indipendente; semmai, nell'antichità pre-buddhista e paleobuddhista (fino al XII secolo, esisteva certo uno stato tibetano governato da sovrani detti "re", dilaniato dal VII secolo e poi dal X da lotte durissime e persecuzioni dovute allo scontro fra Buddhismo giunto dall'India e Sciamanesimo locale (e poi fra correnti buddhiste), ma rifarsi a quello stato per legittimare l'indipendentismo attuale e il potere del Dalai Lama E' ERRATO proprio perché il sistema dei Dalai Lama (che come potere temporale é stato creato dall'esterno e non dai Tibetani) ha definitivamente cancellato quela sovranitàm al contrario di quel che si sostiene!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Senzanome

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« Risposta #308 il: 01 Aprile, 2008, 02:47:58 am »
Citazione da: "marcowong"
Senzanome/Kether innanzitutto benvenuto nel forum.

Grazie per il benvenuto e per l'ospitalità che mi offrite. :)

Citazione da: "marcowong"
Senza andare punto per punto sul tuo lunghissimo post, ma alla fine, cosa proporresti per la questione tibetana??

Ho già espresso il mio supporto per l'indipendenza totale del Tibet. In realtà una soluzione facile non c'è, ma confido che prima o poi si possa trovare.
ò certo che un passo significativo sarebbe la concessione di un'autonomia ben più ampia di cui gode oggi il Tibet, più o meno al livello di un "protettorato", come ben espresso dal diritto internazionale. Di certo il culto buddhista dovrebbe essere ripreso in pieno ed il Dalai Lama dovrebbe tornare ad essere il centro della vita spirituale del paese.
Sul "come" tutto ci? possa accadere... non ho false speranze, seppure nell'immediato.

Citazione da: "marcowong"
E per tutte le innumerevoli zone di frontiera oggetto di rivendicazioni territoriali??

Dipende caso per caso. Ci sono esempi più lampanti, come la questione palestinese, o più intricati come, per esempio, la regione del Kashmir.
Purtroppo non mi fido dell'ONU, né degli organismi internazionali "indipedenti". In linea di principio sono per soluzioni non pacifiche: ognuno pu? lottare per la propria causa, senza falsi moralismi. Il più forte vince. Ma c'è onore anche nella sconfitta quando si lotta per un ideale. :)

Citazione da: "marcowong"
Poi non ho ben capito le ragioni del tuo supporto alla rivoluzione khomeinista ed il parallelo con il Tibet. Sei a favore degli stati teocratici??

Ho nominato l'Iran solo perché qualcuno l'aveva tirato in ballo come esempio dei due pesi e due misure applicati dalla comunità internazionale e da chi propugna l'indipendenza tibetana..
Per rispondere alla tua domanda, ti dirò che sono a favore degli stati cosiddetti "tradizionali", cioé quelli in cui non esiste un potere che proviene dal basso, ma dall'alto.
Per fare un esempio, io non ho nulla contro la Cina o contro i cinesi in linea di principio. Ma sono strettamente convinto che il potere legittimo in Cina sia scomparso con la fine dell'Impero. Nel momento in cui non v'è più il 王 come mediatore della Triade 天土人, allora non esiste più sovranità.

Citazione da: "marcowong"
Vorresti un ritorno al potere nel Lazio dello Stato Vaticano? O parteggi per l'autodeterminazione?

Come ho detto prima, secondo il principio della Tradizione l'uomo va guidato attraverso il potere temporale e l'autorità spirituale. Per quanto riguarda l'Europa esso si è perso con la fine dell'Impero e la perdita del primato spirituale del Papato.

Citazione da: "marcowong"
Ma in questo caso, visto che una rivoluzione non è un passaggio di democrazia ma un atto di sommovimento allo status quo, come determini se i rivoluzionari rappresentano la volontà popolare?

Non sono un fautore della "volontà popolare". Le rivoluzioni avvengono secondo il volere degli uomini ma esistono "buone" rivoluzioni o "pessime" rivoluzioni. A seconda, come già detto, esse siano guidate da principi "superiori" o prettamente materialistici.

Citazione da: "jie"
ti ricordo che non è la cina a conquistare il tibet nel 1724, ma l'impero Qing, il tibet era sotto l'impero Ming che viene conquistato dall'impero Qing. il cambio di dinastia non si fa in un giorno, quando una dinastia si sostituisce ad un altro ci mette del tempo, in questo caso il tibet che era sotto impero Ming viene conquistato dall'impero Qing, poichè l'impero Qing è considerato successore dell'impero Ming (come il rapporto tra il regno d'italia e la repubblica italiana) c'è la continuita di dominio del tibet da parte della cina.

Un momento, frena.  :D
Dove hai letto che la Cina conquista il Tibet nel 1724?

Io ho riportato solo come la regione del Kokonor/Qinghai sia stata sotto dominio tibetano dalla conquista di Chang'an al 1724 e come ci? sia in contrasto con la versione che voi portate del dominio cinese sul Tibet.
In più, ti vorrei far notare che io ho parlato della dinastia Yuan, che, come ben sai, viene prima dei Ming e dei Qing. Infatti nota bene le date:
1252 Calata dei Mongoli in Tibet
1260 Conferimento del dominio del Tibet da parte di Qubilai Khan a aP'ags pa Blo gros ryal mts'an
1279 Inizio della dinastia Yuan
1368 Fine della dinastia Yuan

Come vedi la "conquista" (anche se, come ho dimostrato, non si trattò di conquista) del Tibet da parte degli Yuan è antecedente alla conquista dell'Impero Cinese. Al massimo si pu? affermare che Cina e Tibet si trovarono parallelamente, contemporaneamente sotto il controllo mongolo. Tanto è vero che il potere continu? ad essere esercitato dai Tibetani anche dopo la fine della "dinastia Yuan", e solo dopo estenuanti lotte intestine salì al potere il Dalai Lama e la setta dei Gelug pa. Per questo si sostiene che la Cina non abbia mai interferito né abbia mai esercitato il potere anche e soprattutto dopo la fine degli Yuan. Oppure voi avete altre fonti storiche? Se durante l'epoca Ming e Qing i tibetani hanno gestito il potere da soli o sotto il controllo dei Mongoli, come fate a dire che facesse parte dell'Impero?

Citazione da: "jie"
e poi il titolo di dalai lama è stato inventato dall'imperatore cinese dell'impero Qing come carica istituzionale dell'impero e visto che il leader tibetano di allora lo ha accettato vuol dire che ha accettato la sovranita imperiale sul tibet, quindi l'attuale dalai lama non ha diritto di definire il tibet indipendente in quanto la sua carica stessa è una carica data dall'impero cinese.

Errato anche questo. :)
Il titolo di Dalai Lama viene concesso nel 1578 da un sovrano mongolo, Altan Khan. E nel 1578 la dinastia degli Yuan era estinta da tempo in Cina. Mi spieghi, dunque, come sia possibile ci? che tu sostieni?
I rapporti di "vassallaggio", come vedi, riguardano sempre Tibet e Mongolia e, solo per una curiosa coincidenza, la Cina. La Cina non ha mai avuto il controllo politico del Tibet, se non indirettamente, fino all'invasione del 1950.

Citazione da: "jie"
la repubblica nazionale cinese è il successore dell'impero Qing, che è seccesso a sua volta dalla repubblica popolare cinese, e in tutti questi passaggi il tibet è stato sotto impero Qing che dopo è passato alla repubblica nazionale e dopo ancora sotto la repubblica popolare, quindi la sovranita della repubblica popolare sul tibet non è un'occupazione.


Non basterebbe comunque, perché come ho già detto, nessun Imperatore cinese ha mai avuto il dominio sul Tibet, se non indirettamente.
E poi mi si deve ancora spiegare perché la successione Impero-Repubblica Nazionale-Repubblica Popolare sia legittimo mentre quello tra regno tibetano e teocrazia lamaista no.
« Ultima modifica: 01 Aprile, 2008, 04:26:35 am da Senzanome »

wen

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« Risposta #309 il: 01 Aprile, 2008, 03:26:24 am »
http://it.youtube.com/watch?v=x9QNKB34cJo
Per senzanome: ti offro un filmato.  :-D
http://it.youtube.com/watch?v=uSQnK5FcK ... re=related
Anche questo.  :-D (bravi!)
« Ultima modifica: 01 Aprile, 2008, 03:53:50 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

Senzanome

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« Risposta #310 il: 01 Aprile, 2008, 03:48:28 am »
Citazione da: "cavallo"
non ci sarebbe neppure il dovere di rispondere ulteriormente (dopo l'ottima risposta di jie) a chi continua a falsificare, a chi difende le teocrazie schiaviste, a chi getta la maschera e finalmente teorizza non una falsa autonomia ma l'indipendenza del Tibet, dando ragione così alle accuse del PCC verso chi appoggia il separatismo tibetano.

E quali sarebbero le mie motivazioni, di grazia?
No, perché le motivazioni del PCC sono abbastanza intuitive.  :lol:

Citazione da: "cavallo"
Basti un solo esempio: la voluta confuzione fra "nazione", "stato" e "popolo" e fra epoche storiche he serve a legittimare le rivendicazioni e le affermazioni più fantasiose.

A me sfugge ancora dove tu voglia arrivare. Sul serio.
Tu stai esprimendo una tautologia: è ovvio che il concetto moderno di nazione non esistesse prima della sua teorizzazione da parte della scienza politica. Come è ovvio che un concetto va analizzato seguendo la sua evoluzione diacronica, ma tenendo presenti anche e soprattutto i significati semantici.

Secondo la teoria e la formalità che tu adori tanto, vediamo che:
Citazione
http://it.wikipedia.org/wiki/Forme_di_stato_e_forme_di_governo

Una carrellata storica sulle forme di stato (e anche su quelle di governo) deve necessariamente partire dalla fine del Medioevo, quando in tutta Europa si affermano i regimi delle monarchie nazionali: con essa si pu? iniziare a parlare di stato in senso moderno, che alle sue origini si incarna nella forma dello stato assoluto. Possiamo affermare infatti, che lo stato moderno nasce quando l'ordinamento acquisisce i caratteri dell'indipendenza (rispetto agli ordinamenti esterni) e della supremazia (rispetto alle istituzioni interne: comuni, feudi, corporazioni, ecc.). Ci? avviene tra XIV e XVI secolo; le forme di stato esposte di seguito vanno intese nella prima accezione sopra menzionata (rapporti governanti-governati).

Non so se ho messo abbastanza in risalto quel "necessariamente".  :lol:

Le nazioni medioevali erano, come tu stesso dici, culturali-geografiche, cioé erano un'espressione per definire una identità. Quello stesso concetto di identità che, a poco a poco fornirà la base per il passaggio successivo, cioé quello della nazione "sociologicamente" intesa.
Senza identità non c'è stato, né nazione, né popolo.

A meno che tu non sia un marxista e che tu veda tutto nell'ottica della "lotta di classe". Allora scusa, dimmelo subito e faccio meno fatica non rispondendoti.

Perché le differenze tra Regno, Impero e Repubblica sono palesi e si basano sui Principi su cui queste forme di governo si basano. Ti sfugge che in 2000 anni di storia la sovranità abbia avuto una inversione nel rapporto tra chi esercita il potere e chi lo subisce (almeno apparentemente). Ti sfugge che se non esiste il concetto di nazione, non esiste nemmeno quello di autodeterminazione, oppure esso si estende a qualunque agglomerato umano si svegli un giorno con velleità indipendentiste. Perché se le autonomie non si basano sulle "nazioni", ma sui "popoli", Bossi ha ragione da vendere nel volere l'indipendenza della Padania. Esiste un "popolo" padano? Di sicuro una "nazione" padana non esiste.
Così come, allora, esiste un "popolo" tibetano. Perché, dunque, il "popolo" tibetano non ha diritto alla propria "autodeterminazione"? Lo decidi tu cosa sia un popolo e cosa non lo sia?

Infine... è bello prendere le "Repubbliche" marinare come esempio di Repubblica nell'antichità.  :lol:
Peccato che la res publica latina non abbia nulla a che fare con le moderne repubbliche. Poi sono gli altri che usano i termini a sproposito. ;)

Citazione da: "wen"
http://it.youtube.com/watch?v=x9QNKB34cJo
Per senzanome: ti offro un filmato.  :-D


Come esempio più puro di propaganda, non è male.  :-D

Bello come venga usato il termine "thousand years" quando si comincia dal 1279. Anche la matematica è al servizio dei biechi separatisti.  :lol:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Senzanome »

Senzanome

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« Risposta #311 il: 01 Aprile, 2008, 04:02:26 am »
Citazione da: "wen"
http://it.youtube.com/watch?v=uSQnK5FcK ... re=related
Anche questo.  :-D (bravi!)


A proposito di censure e manipolazioni. E' vero che la televisione di stato cinese non ha mandato in onda la seguente contestazione?



E se sì, perché?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Senzanome »

cavallo

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« Risposta #312 il: 01 Aprile, 2008, 08:38:15 am »
Finalmente cominciano a cadere le maschere e si cominciano a conoscere le vere caratteristiche degli "amici del Tibet" !

Premesso che senzanome rivendica apertamente (almeno lui ha il coraggio di farlo) l'INDIPENDENZA e non l'AUTONOMIA del Tibet, ecco i pnti interessanti e chiarificatori del suo discorso:
A) "ti dirò che sono a favore degli stati cosiddetti "tradizionali", cioé quelli in cui non esiste un potere che proviene dal basso, ma dall'alto. "
- ecco una bella posizione "democratica" di chi si permette di riticare la RPC perché é non-democratica e il PCC perché é autoritario! Queste idee sono quelle dei neonazisti, di Forza Nuova, di Casa Pound e prima di Evola, Ezra Pound, ecc. e dei teorici dell'arianosofia tedeschi a cui si ispirò il nazismo! "Stato tradizionale in cui non esiste un potere proveniente dal basso" era esattamente le teocrazia schiavista-feudale del Dalai Lama e capisco che a senzanome possa piacere ma allora smetta di rivendicare su un Forum di Associna diritti di parola che derivano da concezioni democratiche opposte a quella della legittimità solo dei poteri "dall'alto" e riconosca che l'uso che fa dei concetti (compreso quello di "Tradizione" con la "T" maiuscola, come qualcosa di fisso, puro, immutabile e autoritario, mentre la tradizione é mutevole, evolvibile, meticcia, contaminata, con contributi di diversi ambiti socioculturali!) é tipicamente nazista!

B) "ognuno pu? lottare per la propria causa, senza falsi moralismi. Il più forte vince. Ma c'è onore anche nella sconfitta quando si lotta per un ideale"
- é la logica detta "darwinismo sociale" che collega il diritto alla forza, tipica dei nazifascisti (vedi Robert Paxton, "il fascismom in azione, Mondadori 2006) e nega a chi non é forte ogni diritto (da cui la legittimazione di oppressioni, discriminazioni e genocidi...); ad essa si aggiunge il richiamo mitizzante all'"onore nella sconfitta" se "si lotta per un ideale" che é elemento culturale tipico dell'armamentario neonazista (non a caso il motto delle SS era "il nostro onore si chiama fedeltà"...)


C) "sono strettamente convinto che il potere legittimo in Cina sia scomparso con la fine dell'Impero"
- magnifico! quindi:
* senzanome non é solo contro la RPC (ed il PCC naturalmente: legittima aversione) ma conrro la Repubblica del 1911 e vuole un ritorno alla "legittimità imperiale" (chissà quale, visto che ogni impero, specie quello cinese, ha visto succedersi dinastie diverse, spesso venute "dal basso", che solo a presa del potere avvenuta (la logica del "più fote" cara a senzanome) si sono autolegittimate a posteriori ma non erano meno distanti dal precedente "potere legittimo" caro ai criteri di senzanome dei contadini insorti di ogni epoca!
* naturalmente, per estensione, se non si riconosce legittimità alle istituzioni inesi post-imperiali, non ne hanno neppure: la Repubblica Italiana, quella Francese, gli USA la Russia dal 1919 af oggi, la Repubblica Federale Tedesca,  ecc.!  Bello il criterio di legittimità di questi "amici del Tibet": ripeto é quello del tradizionalismo neomedievalista ed antilluminista NAZISTA!

D) "Come ho detto prima, secondo il principio della Tradizione l'uomo va guidato attraverso il potere temporale e l'autorità spirituale. Per quanto riguarda l'Europa esso si è perso con la fine dell'Impero e la perdita del primato spirituale del Papato."-
E' il conpletamento dei concetti prima esposti e chiarisce del tutto le posizioni di senzanome (oddio, non si chiarisce QUALE "impero": quello Romano unitario, quelli Romani di Occidente o di Oriente, quella pagliacciata tragica del "Sacro Romano Impero" in versione franca - Carlo Magno- privo di ogni continuità istituzionale e culturale con quello Romano antico oppure la sua versione un po' più recente germanica?): oltre tutto il Papa (non il Papato, che é altra cosa)  non ha perso il primato spirituale ma il dominio temporale e il ruolo di primazia SUI poteri temporali (che é altra cosa, tranne che per senzanome, il Dalai Lama e i tradizionalisti catto-nazisti), ma ci? spoega l'infatuazione per il potere TEMPORALE delle teocrazie (in Iran come nel Tibet del "buon" Dalai Lama pre-1949).

E) "Non sono un fautore della "volontà popolare". Le rivoluzioni avvengono secondo il volere degli uomini ma esistono "buone" rivoluzioni o "pessime" rivoluzioni. A seconda, come già detto, esse siano guidate da principi "superiori" o prettamente materialistici.
- ecco, appunto, non é un fautore della volontà popolare dunque per estensione un regime pu? legittimamente schiacciare ogni dissidenza? Ah già, NO, NON SEMPRE, perché la legittimità delle stragi, delle rivolte, dei colpu di stato, dei lager appaertiene per senzanome (e per i nostalgici di Hitler: non é una battuta, gli stessi concetti di senzanome si ritrovano nella prima parte del Mein Kampf di Hitlrr...) SOLO ai poteri "buoni" che sono quelli imperial-teocratici e che possono/devono massacrare, imporre, coartare, schiavizzare, perché "legittimati" dal rapporto con "principi superiori" (autodefiniti "superiori" dalle cricche di delinquenti saliti di volta in volta al potere) mentre chi lotta per  suoi diritti concreti é un bieco materialista che non ha legittimità. Bene, bene...

Oltre tutto é significativo che le posizioni di senzanome coincidano con le motivazioni per cui si interessarono al Tibet i nazisti (come ho sempre sottolineato) e per le quali mandarono 2 missioni in Tibet di SS negli anni '30 (composte da futuri criminali di guerra che restarono poi ben considerati dall'attuale Dalai Lama nel dopoguerra: vedi i siti che ho itato nei precedenti post).
Se qualcuno avesse avuto anche qualche dubbio sulle radici di certi filo-Dalai Lamismi, credo che vada ringraziato senzanome per l'aiuto nello smascherarne le oriini (ma bastava andare sul sito di Forza Nuova o di Casa Pound...).

Certo, sono le stesse persone che dichiarando di non avercela coi Cinesi (in Cinae sotto un regime imperiale...) poi insozzano le città italiane di manifesti con scritto "un'Italia senza extracomunitari? Su pu?!" e fannio convegni antisemiti, sui reduci SS, ecc., ma questo é maginale, no?

Con simili posizioni, l'unico dialogo per me possibile (l'ho già scritto e resto coerente) é quello del 25 aprile (e dell'8 maggio) 1945 e della Storia; spiace solo che i sacrosanti DIRITTI CULTURALI (non separatisti) del Tibet o di altre realtà nel Mondo siano contaminati da tali "alleati", anche grazie alle ambiguità di chi, come il Dalai Lama, non ha MAI rotto né col passato teocratico-schiavista né con simili alleati (compresi noti ex-SS): che serva di lezione a tutti noi per capie dove portano le posizioni ambigue ("grigie") quando si spogliano dalle loro maschere.

Naturalmente a questo punto io non rispondo più a senzanome e non perché i suoi concetti di "nazione", "stato", "popolo" (e quindi delle relazioni anche Cina-Tibet) siano storicamente, antropologicamente  e giuridicamente errati (come in effetti sono), ma perché sono tipicamente e coerentemente parte del tradizionalismo antilluminista nazista, con cui il dialogo non é possibile perché per dialogare bisona condividere il rispetto degli esseri umani come soggetti di diritti che nessun potere "superiore" (o teocrazia) pu? cancellare, cosa che per senzanome e soci non é vera (tanto ci pensa la Storia a farglielo capire, purtroppo a prezzo di inenarrabili sofferenze di persone innocenti...)  e continuo il dialogo con chiunque non sia un tradizionalista neonazista.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

cavallo

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« Risposta #313 il: 01 Aprile, 2008, 09:02:49 am »
Dubbio, io ripeto che ti rispetto (tu on so) e rispetto il dialogo (certo mai coi neonazisti ed i razzisti ma so bene che tu non lo sei), per cui non metto in bocca a te quel che u non dici.

Tu hai scritto, lo sai e l'ho itato:
""cinosuperior ha scritto:
dove si discutteva dell'argomento ma ovviamente a senso unico

Perché qui invece?

Sia li che qui pieno di gente che ragiona come se il mondo fosse o bianco o nero.... "

In Italiano vuol dire che tu ritieni che su questo Forum si discuta di Tibet (o non solo...?) a senso unico.
Siccome da parte mia e di altri (jie, ecc.) c'é invece lo sforzo di sostenere la verità storica contro le menzogne (che purtroppo non sono  slo quelle dei neonazisti ma anche e soprattutto quelle dei media), se tu definisci "discutere a senso unico" la caratterisica di un Forum dove invece io e vari altri considerano "sforzo per smascherare le menzogne storiche" non stai eguagliando TU i due concetti?

Perché dici che ti metto in bocca quel che non hai detto? Secondo te su questo Forum si discute a senso unico o no?
Se sì, stai definendo TU quel che Jie, io ed altri facciamo su questo forum qualcosa "a senso unico" (che credo voglia dire non obietivo, non oggettivo, in fondo mistificato, o sbaglio?), non te lo sto attribuendo io.

Ti faccio un esempio:
1) io ho parlato della teocrazia schiavista-feudale lamaista tibetana e delle relazioni con essa dei nazisti (e di nazisti anche dopo il 1945) in vari topics su  questo Forum nell'ambito di quel che tu definisci a cinosuperior come "siscussione a senso unico";
2) quelle relazioni esistono davvero o no, storicamente?
3) se non esistono io mento e il mio post convalida la tua idea che qui si "discute a senso unico" come, in senso opposto,  sui siti anticinesi;
4) se esistono (ed esistono, Dubbio ce ne sono le prove indiscutibili in foto, libri, studi stranieri ed italiani, comeho mostrato) allora la questione non é se si discute a senso unico o no ma se si demistificano le menzogne mitizzanti sul Tibet o no diffuse non solo dai/sui siti anticinesi, non slo da neonazisti smascherabili, ma dai media.

Credo che bisognerebbe saper scegliere chi sono gli avversari prioritari (per me sono i divulgatori di falsificazioni storiche al servizio di ideologie razziste) e i difetti prioritari (per me é divulgare messaggi storicamente falsi per propagandare odio etnico,  religioso, suprematismi), prima di definire qualcosa "a senso unico" (cioé detto in altri termini "propagandistico") e provare a dialogare fra chi la pensa in modo differente (sul Tibet come su Paolo Sarpi, di cui fra l'alro non si parla più...) fermo restando che invece con la menzogna (specie al servizio di ideologie razziste e suprematiste tragicamente presenti nella Storia anche recente) per me non si dialoga, la si smaschera, e la distinzione fra dialogo (ad esempio fra me e te) e smascheramento per me é essenziale e si basa sul fatto che fra me e te esista una base di condivisione di alcuni (non tutti, ovviamente, ma almeno quelli ad esempio del'antirazzismo) valori (come richiesto dalla Costituzione italiana, he é appunto una base di valori condivisi fra persone e forze diverse ma non onnicomprensive; per questo esisteva il sano concetto di "arco costituzionale") che permette il dialogo che é invece inaccettabile con gli epigoni di Himmler o delle teocrazie feudal-schiaviste.
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"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

zoretto

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« Risposta #314 il: 01 Aprile, 2008, 10:02:34 am »
Boni tutti !

http://jotman.blogspot.com/


A voi che siete più informati di me, gentilmnte, qualcuno sa migliori delucidazioni in merito su questa foto? La disinformescion ora farà leva su ci?...che è qualcosa di un film o uno spot, non ho capito sinceramente bene...ma vorrei capire di quando è (mi pare 2003) e cosa è esattamente...


Helpò Non me annava de aprì un altro topic inutile per ci? quindi la posto qua che è il topic adatto...credo...


Buongiorno,
Stefano  :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zoretto »