sì, hai ragione, é una questione di metodo (e nonostante qeuel he potrebbe sembrare quel che tu ed io stiamo scrivendo non é off topic perché questa questione di metodo é proprio ala base sia delle mistificazioni sul Tibet, sia dei metodi usati dai media cinesi da una parte e da quelli occidentali (assai più potenti fuori della Cina) dall'altra.
La Storia si pò analizzare e discutere, ovviamente (basti pensare alle diverse valutazioni circa la Rivoluzione francese o il Risorgimento italiano) ma se si scrive che, ad esempio, la Repubblica si S.Marco era un impero, che esisteva l'elettricità a tempo di dante, che la "nazione" é un conceto anteriore alla fine del XVIII secolo, che Hitler era amico degli ebrei o non li ha mai sterminati, che il lamaismo tibetano é pacifista, che gli autoctoni nodamericani hanno masacrato i poveri Bianchi o simili cose non si stadiscutendo, dialogando, analizando ma mentendo spudoratamente.
I paletti non li metto io, né io stabilisco cosa é vero e cosa no, ma lo stabiliscono da un lato la logica e la dimostrabilità delle cose, dall'alro la ricerca storica seria e non di fanatici teocratici, integralisti, razzisti, ecc. .
Sai bene che in un Paese dalla laicità certo maggiote che in talia, senza le censure alla libertà di pensiero presenti in aluni ambiti mediatici in talia, che ha inventato largamente l oncetto di "nazione", quello di "Diritti dell'Uomo" e quello di "libertà di ricerca" come la Francia, ad esempio, le affermazioni negazioniste di un Faurisson sono vietate e punite per legge, e se l'Italia fosse un Pase in cui le sue stesse legi si applicano (cosa che non é) da noi é reato in teoria diffonere (tanto iù a mezzo stampa o Internet) affermazioni razziste, xenofobe, omofobiche, apologia di fascismo (non di anarchismio, comunismo, liberalismo, ecc.), ecc., altro che paletti individuali!
Se tu non credi che esista una verità storica da tutelare e dei mentitori (con motivi più abietti delle loro stesse menzogne e risultati che solo dal massacro degli Armeni a quello dei Tutsi hanno portato a circa 100 milioni di morti realizzati da gente che a quelle menzogne aveva creduto) da smascherare nei media, a scuola, nelle iniziative pubbliche, nei Forum, il problema non é di dialogicità o di mio autoritarismo, ma di realismo o meno.
La verità storica si ricerca attraverso lo studio e l'analisti 8e la discussione) ma non si nega, o, non peché lo dico io ma perché altrimenti si relativizza tutto e si usa la Storia come la plastilina, stiracchiandola tragicamente a coprire motivazionalmente le peggiori nefandezze dell'Umanità.
Personalmente (sì, questa é una idea personale e quindi ampiamente ataccabile, anche se non é un'opinione isolata, per fortuna e mi sento in buona compagnia con Gramsci, Levi Straus, Pasolini, Enzo Biagi, oam Chomsky, ecc.) ritengo che la falsificazione della storia sia il peggio crimine conro l'Umanità dopo il genocidio (anche perché come ho ripetuto cento volte é in suo nome e grazie ad essa che si sono costruite le condizioni ogettive e soggettive e le convinzioni che hanno reso possibili TUTTI i genocidi almeno dal 1492 in poi...) ed é per questo che non sono diposto a discutere civilmente con chi falsifica la Storia.
Tu che sei tanto dialoico e tollerante, discuteresti civilmente con una delle seguenti figure perché pensi che non si abbia il diritto di stabilire regolòe e paletti alle discussioni:
- un ufficiale delle SS;
- uno stupratore;
- un pedofilo;
- un killer mafioso?
Non credo proprio, visto che ti so untelligente, colto, positivo.
Ebbene, chi stupra la Storia, chi assassina la verità dei fatti storici, chi inventa menzogne per aizare odi azzisti, suprematismi, integralòismi religiosi o meno é il motore intellettuale (lo spiegano centinaia di autori, sdala Ahrent ad Heidegger a Vidal Nacquet, ecc.) di crimini ancor peggiori di stupro, pedofilia, assassinio mafioso e non vedo come si possano evitare paletti su questo!
Oppire la "libertà di espressione" ampliamola a chi esalta stupri, mafie, pedofilia, ecc.!
Perché se qualcuno definisce me o te per iscritto ladro, mafioso, violentatore (senza che lo siamo) la legge ti consente di querelarlo? Perché chi mente sulla qualità di un prodotto alimentatre o un tessuto pi? essere perseguito legalmente per truffa o peggio (per i cibi anche peer adulterazione e se ci sono conseguenze letali anche per omicifio)? Perché ci sono menzogne che danneggiano l'individuo e le legi civili le colpiscono, ossia mettono chiari paletti.
Ebbene, le menzogne sulla Storia colpiscono interi popoli (e individui criminalizzati collettivamente) in modi di gran linga più terribili che un inslto al'onorabilità o un eczema e non possono esere tollerate più di quelle su un formaggio o sulle qualità morali tue e mie e di chiunque, altrimenti saremmo incoerenti ed ipocriti (oltre che suicidi, come le deocrazie che hanno permesso ad Hitler e Mussolini di esere "incaricati" del governo in forme legali e legittime quando essi affermavano pubblicamente e senza ipocrisia: "usiamo la legalità democratica PER PRENDERE IL POTERE ED ABOLIRLA"), non trovi?!
Ed é questo il problema dietro le censure mediatiche (sul Tibet e su molto altro), occidentali o cinesi, che é il nucleo fi questo e di atlri topic.
Un problema di metodo, come tu giustamente dici, ma che secondo me va posto in questi crudi termini; tollerare o meno in nome dei valori democratici e del dialogo le strategie di menzogna storica (ma anche culturale e antropologica) sistematica finalizzate ai crimini più abbietti? La mia risposta la sai e l'ho riconfermata sopra.