concordo con le definizioni di razzismo e xenofobua che dà Alessandro, ma la strumentalizzazione criminalizzante contro TUTTI i Cinesi (ad esempio imponendo ad ospiti cinesi o di seconda generazione in trasmissioni TV di varietà con Baudo o di cucina con la Clerici di sorbirsi in diretta il "j'accuse" sul Tibet contro la Cina e di aderirvi o fare la figura dei cvomlici di aguzzini!) degli eventi tibetani, non a caso ortata alle estreme conseguenze (richiesta di boicottaggio olimpico e perfino embargio) da gforze che razziste e xenofobe lo sono dichiaratamente (Lega e Destra di Storace, nonché FN e altri relitti neonazisti) ha proprio una componente razzista chiara e da non negare.
Infatti é caratteristica di ogni tipo di razzismo rendere collettive ETNICAMENTE le responsabilità di atti di singole persone o governi (UN Rom ammazza e si dice "I ROM, cioé TUTTI i Rm sono assassini", UN Musulmano fa il terrorista e su trattano da terroristi TUTTI i Musulmani, ecc.) contraddistinti dall'essere "diversi" da un oncetto di "noi" che, appunto, si COSTRUISCE ARTIFICIALMENTE su base "razziale" o etnica o religiosa.
In secondo luogo, se veniamo specificamente al caso dei separatismi/autonomismi/rivendicazioni nazionali, é uno dei terreni in cui razzismo e xenofobia si manifestano più chiaramente; i Sardi, citati nell'esempio, prima di conquistare una vera autonomia sonos stati discriminati, sfruttati, usati come carne da cannone, espotati a morire nelle miniere francesi, tacciati collettivamente come BANDITI, insultati chiamanfoli "sardegnoli" (che riferito ad un tipo di asini e non agli esseri umani) proprio come si dice "musi gialli" ai Cinesi; lo stesso elemento razzista si trova nell'atteggiamento israeliano verso i Palestinesi, dei franchisti spagnoli verso Baschi e Catalanu, dei Protestanti contro i Cattolici Irlandesi, dei Turchi contro i Kurdi, dei Serbi contro gli Albanesi, dei Kossovari contri Rom e Serbi, ecc. .
Al tempo stesso, se ci si riferisce al caso specifico del Tibet, non solo vi sono chiare dimostrazioni di razzismo (saccherggi, incendi, violenze, forse uccisioni) da parte almeno di settori (non voglio generalizzare) dei manifestanti contro gli Han e gli Hui (e che si tratti di immigrati Han ed Hui non giustifica la cosa e non ne elimina i tratti razzisti, a meno di non voler dire che Han ed Huio hanno meno diritto di risiedere e commerciare in Tibet, che é RPC, che non a Milano, Roma, Parigi o Prato, che i Meridionali devono essere cacciati dalla "Padania"...), ma le testimonianze storuiche che ho citato e che i media si guardano bene dal citare in questi giorni provano un forte e reiterato interesse dell'esempio massimo di razzismo occidentale (le SS naziste) per il Lamaismo tantrico tibetano, basato sul fatto che in esso si riconoscevano (e credi che le SS se ne intendessero...) chiari elementi concettuali e pratici di tipo razzista.
Ad esempio l'aristocrazia lamaista tibetana si "pensava" come razza a parte (idem facevano del resto gli aristocratici francesi prima della Rivoluzione, per questo parlavano di "sangue blu"!) e si comportava di conseguenza, considerando il resto della popolazione come bestie da soma, il che smitizza molto la cosiddetta "millenaria tradizone tibetana" (che come ho cercato di spiegare NON E' millenaria e in larga misura NON E' tibetana e certamente é il risultato storico della distruzione della VERA millenaria cultura sciamanica tibetana, oeraltro essa stessa non da idealizare, come nessuna cultura al Mondo).
Come vedi, il razzismo e la xenofobia c'entrano eccome, sia nelle loro versioni storiche (grazie soprattutto ai "tollerantissimi" Mongoli, alri esperti di razzismo in foma "antica" e "non scientifica"), sia nelle loro versioni "moderne" fattesi nazismo, sia nelle loro versioni atuali, che sono meno gravi di quelle naziste solo per mancanza parziale dele condizioni atte a trasformare le "pulizie etniche" a scala locale (ex-Yugoslavia e altrove) in orrore industrializzato a livelo nazista.