che molti giornalisti facciano il loro mestiere in modo corretto e talora perfino coraggioso (almeno per quanto é loro consentito dagli editori o da certe condizioni di "embedded") é un dato di fatto, che molti altri non lo facciano é altrettanto vero ma il vero problema esula dall'atteggiamento dei singoli (specie quando si usano notizie e foto delle pochissime agenzie internazionali, in maggioranza USA) perché quando le notizie riguardano eventi dall'alta valenza politica e su cui intervengono campagne di disinformazione fabbricate da specifici centri di propaganda, la credibilità delle notizie dei media nel "democratico" Occidente non é affatto superiore a quella dei sistemi esplicitamente censori.
Guardate:
http://www.ejo.ch/index.phpòItemid=158& ... &task=viewcon una serie impressionante di esempi, fra quelli analizzati dall'Osservatorio Europeo di Giornalismo, recentemente fondato all'Università della Svizzera italiana, che parla dei casi in cui " i giornalisti hanno attivamente falsificato delle informazioni o hanno ingenuamente pubblicato notizie false che credevano vere" ma soprattutto "mette in luce la natura di un inganno inquietante di cui sono vittima i media e i cittadini: quello delle notizie falsificate a tavolino a scopi propagandistici dagli spin doctor, moderni stregoni dell'informazione."
Fra quelli citati, vorrei sottolineare i seguenti, perché ci aiutano a capire anche quel che si sta realizzando sul Tibet:
a) comer si fabbricano falsi eroi:
"? una delle storie che hanno commosso l'opinione pubblica durante la guerra in Irak. Quella di Jessica Lynch, l'intrepida soldatessa americana sopravvissuta a un'imboscata a Nassyriha dopo aver dato fondo alle munizioni sparando contro i soldati iracheni prima di essere ferita e accoltellata. Jessica fu salvata con uno spettacolare e drammatico blitz notturno (il cui filmato fu trasmesso dalle tv di tutto il mondo) nell'ospedale in cui era ricoverata e controllato da decine di soldati iracheni. In realtà Jessica non si ferì combattendo, ma nel ribaltamento del camion militare su cui viaggiava; non sparò un solo colpo ma, per sua stessa ammissione, si mise a pregare. Infine il blitz fu una messa in scena: quando i marines entrarono in azione i soldati iracheni erano già partiti, l'ospedale era sguarnito. Qualche ora prima i medici iracheni tentarono di consegnare la ragazza agli americani, ma furono respinti a colpi d'arma da fuoco a un check point."
b) come si fabbricano i mostri per poter criminalizzare un popolo e giustificarne l'aggressione:
"Nell’aprile 1994 i giornali italiani pubblicarono la straziante testimonianza di suor Lucj, una religiosa bosniaca stuprata dalle ½Aquile bianche serbe?. A distanza di un anno un giornalista scrisse che Suor Lucj aveva dato alla luce un bel maschietto, che aveva lasciato il velo e che viveva a Zagabria. Tempo dopo si seppe che Suor Lucj non è mai esistita: la sua storia era in realtà un racconto di fantasia di un sacerdote, monsignor Alfredo Contran, premiato in occasione di un concorso letterario a fine 1993."
c) come si inventano crimini mostruosi degli apparati di uno Stato totalitario:
"Tutto cominci? il 17 dicembre 1989: da quel giorno le notizie sulla strage causata dalla rivoluzione a Timisoara (Romania) contro il regime di Ceausescu rimbalzarono di agenzia in agenzia, raggiungendo in breve tempo tutti gli angoli del pianeta. I racconti furono minuziosi nei dettagli, precisi nei bilanci: 4632 morti, secondo le più diffuse notizie. Il massacro di Timisoara fu mostrato in continuazione dalle televisioni, e raccontato nei dettagli sulle pagine dei maggiori quotidiani. Le immagini delle fosse comuni fecero rabbrividire l’opinione pubblica mondiale: in pochi notarono che i corpi in questione erano in uno stato troppo avanzato di decomposizione, che erano stati tagliati e ricuciti grossolanamente. In seguito emerse che quei corpi provenivano da un cimitero dei poveri: non c’era stata tortura, ma autopsia, e tutte le incongruenze si fecero tutto d’un tratto evidenti. Disseppelliti e messi in pasto ai media di mezzo mondo, essi crearono un evento mediatico che soppiantò la realtà e che rimane ancora oggi nella memoria storica della civiltà occidentale: in verità, in tutto, nei disordini di piazza del dicembre 1989 a Timisoara ci furono 72 morti e 253 feriti."
d) come si inventano crimini inesistenti:
"A fine gennaio del 1991 le tv di tutto il mondo diffusero le immagini struggenti di un cormorano imbevuto di petrolio che agonizzava nelle acque del Golfo Perisco, annerite dal greggio dei terminali petroliferi fatti aprire da Saddam Hussein. Quella immagine, a cui nei giorni successivi ne seguirono altre simili, divenne il simbolo della disumanità del rais. A distanza di mesi risultò che quelle immagini erano state girate in un altro Paese e in altri tempi: erano la testimonianza di un altro inquinamento. Gli ornitorologi osservarono che in quella stagione non ci sono cormorani nel Golfo, arrivano solo in primavera. Un reporter ammise di aver girato altre scene di "cormorani neri" con animali prelevati da uno zoo e imbevuti ad hoc di petrolio. E, soprattutto, all’origine c’era un’incongruenza: la Cnn non poteva aver filmato quella scene in Kuwait, perché all’epoca l’Emirato era sotto occupazione irachena e inaccessibile ai media occidentali. Ma nessuno in quel periodo se ne accorse."
leggetevi anche il libro del giornalista Fracassi
http://masadaweb.org/2006/02/27/claudio ... ia-niente/e se siete interessati ala STORIA della disinformazione, vedete:
http://www.sissa.it/ilas/jekyll/n03/dos ... form_1.htmcredop siano letture interessanti in queste ore in cui si diffondono le farneticazioni sul "piccolo genocidio" (come l'ha definito il radicale filo PdL Capezzone senza vergogna) in Tibet...