Ti quoto appieno,la vita è sempre un'attesa,sempre qualcosa da aspettare e superare per arrivare al prossimo punto da passare..e il premio finale sarà la morte!
Yang, la vita non è "attesa", la vita è in continuo movimento perché noi viviamo dentro il tempo spetta a noi scegliere come usarlo e spetta a noi cercare di essere felici in questa esistenza. Io t'invidio e come obbiettivo mi sono prefissato di riuscire a realizzare almeno la metà di quello che hai fatto tu finora. Quindi, non svalutarti.... per favore.
X Chinese-Boy: la mia prof d'italiano delle medie diceva sempre che passiamo la nostra gioventù nella speranza di crescere presto e in fretta, e parte del nostro tempo di "adulti" a rimpiangere le occasioni che avevamo avuto e non abbiamo colto in quel momento. Come ho gia detto a Yang la vita NON E' ATTESA, la vita è anche movimento, è "mettersi in gioco", la vita è "rischiare", la vita è "felicità", e sopratutto, la vita è "realizzazione" spetta a noi decidere di "realizzarci" e di essere felici senza sprecare le occasioni che ci vengono offerte, senza sperare in una cosa che non potremo vivere bene se non ci siamo "sviluppati". Io ho commesso questo errore, da "minorenne" ero piuttosto "spocchioso" e svogliato, trattavo tutti con sufficenza e non volevo sentire altre ragioni, che le mie e ovviamente, volevo crescere in fretta... Ho perso tante occasioni per parlare, per leggere, per studiare, per crescere e sicuramente, se ne avessi afferrate almeno la metà di quelle che ho avuto, oggi forse, starei un pò meglio.
Chiudo questa mia risposta con le parole del Leopardi:"questo dei sette è il più gradito giorno, pien di speme e di gioia, diman, tristezza e noia... che la tua festa ancor tardi a venir, non ti sia grave" (Sabato del Villaggio).
Riflettici sopra.