Come mai i cinesi l'hanno adattato? - page 2 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Come mai i cinesi l'hanno adattato?  (Letto 6346 volte)

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kenny

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« Risposta #15 il: 04 Aprile, 2008, 22:05:45 pm »
secondo me e' solo per semplice fatto che molti italiani..e nn pochi, si disgustano solo a sentire il nome di un piatto o sapere di cosa e' fatto, invece di averlo assaggiato prima.
ad esempio le lingue d'anatra...tra i miei amici italiani..nessuno oserebbe mangiarli..
o le rane...nn ne parliamo...si spanventano solo a sentirli nominare..
via dicendo.

ma ci sono cose che anche cinesi come me ..si disgustano...ma almeno prima di farlo lo assaggiato..come il cervello di maiale..al huo guo!!!!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kenny »
\"Se questi cinesini vogliono polverizzare Taiwan entro l\'anno, farebbero\' meglio a darsi una mossa e tirare fuori i soldi\" - J.Nicholson \"The Departed\"

cavallo

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« Risposta #16 il: 04 Aprile, 2008, 23:55:40 pm »
kernny, forse conosci poco le cucine tradizionali regionali italiane: spesso ci sono ingredienti o ibi non solo non meno "strani" di quelli inesi ma proprio uguali a quelli cinesi.

Ti cito tra gli altri i seguenti piatti della cucina tradizionale romana:
- trippa;
- pajata (il budello del vitello da latte contenente ancora il latticello);
- cervello (specie fritto);
- sanguinaccio (sangue cotto);
- lingua (di bue);
- lumache (a S.Giovanni);
- musetto di maiale;
- coratela (cuore);
- animelle (visceri)

Le rane si mangiano in molte regioni, i testicoli di toro e di mulo anche, le anguille in molte regioni, il gatto era parte dei cibi tradizionali in Veneto (come in Austria) e in Liguria (dove era detto "lepre dei tetti"...), il fegato si mangia ovunque, in molti casi si usano le zampe di gallina, ovunque le zampe di maiale, in Sardegna si mangia il formaggio coi vermi ( vivi) e la botarga (uova di tonno macinate), in Sicilia la "neonata" (larve di pesce), in Umbria i gamberi di fiume, ovunque le cozze e le telline (che sono veri filtri di rifiuti) ed i ricci di mare, poi c'é il notissimo gorgonzola e tutta una serie di altri formaggi detti "erborinati" (cioé con diversi tipi di muffe).

Dubito quindi che il problema sia se rivelare o meno gli ingredienti, anzi si finirebbe per scoprire molte più similitudini di quel che si crede.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

kenny

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« Risposta #17 il: 05 Aprile, 2008, 00:31:44 am »
O_o!!!!!! ok..ora so'.....ora sapro' cosa rispondere quando un mio amico mi sfottera' dicendomi "ma e' vero che i cinesi si mangiano le cavalette e i scarafaggi fritti?"...................
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kenny »
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wen

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« Risposta #18 il: 05 Aprile, 2008, 00:38:37 am »
Citazione da: "kenny"
O_o!!!!!! ok..ora so'.....ora sapro' cosa rispondere quando un mio amico mi sfottera' dicendomi "ma e' vero che i cinesi si mangiano le cavalette e i scarafaggi fritti?"...................


Un discorso razzista questo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

ShaoYan

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« Risposta #19 il: 05 Aprile, 2008, 00:39:56 am »
Se i messaggi promozionali funzionassero sarebbe bello! Nella mia breve visita in Francia un anno fà ho mangiato in vari ristoranti cinesi e ti giuro Cavallo che se la cucina cinese in Italia è adattata, la cucina cinese in Francia è iper-adattata!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ShaoYan »

cavallo

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« Risposta #20 il: 05 Aprile, 2008, 08:37:42 am »
Shao Yan, in Francia (dove ci sono assai più Cinesi e da assai più tempo che in Italia) ci sono certamente molti ristoranti "adattati" (lo steso vale per i Vienamiti), ma, a differenza che in Italia, anhe molti "non adattati" e che offrono cucine regionali e non una sedicente "cucina cinese" generalgenerica.

Se a Parigi vai  nel 13mo arrondissement trovi molti ristoranti "non adattati" e lo stesso mi é capitato perfino nella città settentrionale di Lille;
esiste un sito, ceato da giovani di seconda generazione cinesi e vietnamiti (http://www.restoparis13e.fr/) con la lista dei ristoranti (http://www.restoparis13e.fr/liste-resta ... pòn_page=1), molto usato dai giovani e dai borghesi parigini per andare a mangiare, che spiega appunto la differenza fra "adattati" e "non adattati", valorizza le tradizioni gastronomiche asiatiche  e spiega anche il contesto socioculturale del 13me, che é l'area di massimo insediamento di Cinesi e Vietnamiti a Parigi e dove i ristioranti asiatici sono oltre 100.

Tra l'aktro, il sito valorizza L'INSIEME delle presenze asiatiche del 13me, non solo quelle cinesi e non solo quelle dei ristoranti (ma anche negozim, ecc.), secondo un sano criterio di "diversificazione dell'offerta nell'interesse di utti" e di promozione unitaria invece che concorrenza al ribasso (il che sarebbe ad esempio possibilissimo ad Esquilino, a Roma).

. In più, a Parigi ho trovato ristoranti (cinesi) con depliants delle ricette, ristoranti con settimane gastroomiche, la partecipazione di ditte di import-export cinesi e vietnamite (fra cui l'imensa "fratelli Tang", vietnamita) a fiere e rassegne enogastronomiche, la creazione di mode alimentari cinesi anche nell'alta borghesia che pure adora la cucina francese (e i prezzi di alcuni ristoranti cinesi a Parigi sono da alta borghesia, altro che i prezzi di quelli in Italia, il che vuol dire che si sono creati clientele "di nichia"), la presenza della gastronomia cinese in trasmissioni TV e siti internet (esempio:http://www.chine-informations.com/mods/annuaire/restaurants-chinois-a-paris_186.html), non come pubblicità a pagamento ma come notizie..

Inoltre in Francia:
- esistono molti ristoranti cinesi "a bufet libero" (vedi il caso di Strasburgo:  http://www.gralon.net/annuaire/gastrono ... hinois.htm)
- esiste un annuario dei ristoranti cinesi di Parigi;
- esistono classifiche in Internet (http://www.linternaute.com/restaurant/g ... s-chinois/) della qualità dei ristoranti cinesi (e di altre culture gastronomiche asiatiche);
- su Wikipedia francese si spiegano i principi-base della gastronomia cinese e le differenze con quella francese, il che aiutai clienti francesi a capire le scelte "non adattate": http://fr.wikipedia.org/wiki/Cuisine_chinoise;
- i ristoratori cinesi partecipano attivamente a realizzare le feste di strada del Capodanno Cinese, a sponsorizzare mostre d'arte e fotografiche ed in altri eventi.

Non mi pare che la situazione sia neppure lontanamente paragonabile e molto di tutto ci? esiste (Internet a parte) dagli anni 70, ossia da 30 anni. Considerato che il grosso dell'insediamento cinese a Parigi e in Francia (pur iniziato 90 anni fa) si é avuto negli anni 60-70, bisogna dire che le scelte dei ristoratori cinesi a Parigi ed in Francia si sono orientate in questo senso già 5-10 anni dopo il loro insediamento in quei luoghi; in Italia l'insediamentom principale dei ristoratori cinesi é avvenuto assai prima di 5-10 anni fa...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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ShaoYan

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« Risposta #21 il: 05 Aprile, 2008, 17:18:32 pm »
Se è per questo anche qui ci sono molti ristoranti non adattati, basta che vai nelle trattorie con cucina di wenzhou, dove vedi solo cinesi a mangiare. Il quartiere Sarpi ne è pieno.

Cavallo la differenze tra la Francia e l'Italia sono soprattutto i prezzi dei ristoranti cinesi, se a Parigi io spendo 40 euro per un pasto in Italia lo stesso pasto lo pago 20 euro. Per via dei modici prezzi i ristoratori non riescono ad affrontare iniziative tipo le fiere gastromiche. Inoltre la maggior parte è di gestione familiare, quindi ristoranti di piccola taglia. Ma i depliant, i siti internet e i menù fotografici ne abbiamo anche noi.

C'è stato uno sviluppo diverso nei due Paesi, mentre in Italia la cucina cinese (per motivi culturali) si è orientato a un target medio-basso, negli altri Paesi la cucina cinese ha un target medio-alto (economicamente parlando). Ma ci? non vuol dire che la qualità in Italia è peggiore, ho clienti che vengono da tutto il Mondo i francesi, inglesi e olandesi e non fanno altro che elogiare la nostra cucina apprezzando anche il fatto di spendere molto meno che nei loro Paesi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ShaoYan »

cavallo

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« Risposta #22 il: 05 Aprile, 2008, 17:31:07 pm »
shao yan, sono totalmente d'accordo con molte cose che dici ma permettimi alcune osservazioni:

1) " le differenze tra la Francia e l'Italia sono soprattutto i prezzi dei ristoranti cinesi, se a Parigi io spendo 40 euro per un pasto in Italia lo stesso pasto lo pago 20 euro."

VERISSIMO

2) "Per via dei modici prezzi i ristoratori non riescono ad affrontare iniziative tipo le fiere gastromiche."atenta a non confondere la causa con l'efetto: i prezzi sono bassi proprio perché ci si rivolge soprattuto ad un target baso, per asenza di promozione ben fatta dei VALORI IMMATERIALI dei cibi verso il target alto dell'"etnico-chic" e peché il mercato di queto target basso é saturo e vi costringe a farvi concorena al ribasso, non il contrario.

3) "la maggior parte è di gestione familiare, quindi ristoranti di piccola taglia"

VERISSIMO, ma ci sono famiglie proprietarie di iù ristoranti e inoltere le campagne promozionali di possono fare anche associandosi ra più riostoranti perché (ecco una differenza) promuovono una CULTURA GASTRONOMICA e non il singolo locale.

4)"i depliant, i siti internet e i menù fotografici ne abbiamo anche noi. "

Prova a fare un giro su Internet e fai il paragone.
Inoltre la questione non é avere o no uno strumento ma cosa ci si mette e come si usa: ti rimando ali esempi francesi che ho fatto.

5) "C'è stato uno sviluppo diverso nei due Paesi, mentre in Italia la cucina cinese (per motivi culturali) si è orientato a un target medio-basso, negli altri Paesi la cucina cinese ha un target medio-alto (economicamente parlando). "

SONO D'ACCORDISSIMO: appunto, questo é il vero problema e credo che o si cambia o si fallisce, data la saturazione.


6) "Ma ci? non vuol dire che la qualità in Italia è peggiore, ho clienti che vengono da tutto il Mondo i francesi, inglesi e olandesi e non fanno altro che elogiare la nostra cucina apprezzando anche il fatto di spendere molto meno che nei loro Paesi."

D'ACCORDISSIMO sulla questione qualità; per questo é uno spreco alla lunga suicida che fa comodo solo a chi fa scelte "di nicchia" in altri ambiti (giapponese, regionale italiano, spagnolo, arabo, ecc.)
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ShaoYan

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« Risposta #23 il: 05 Aprile, 2008, 18:11:04 pm »
Voi credete che le famiglie cinesi siano così unite? Spesso non è così, a volte ci si scannono a vicenda. La differenza tra i giapponesi e i cinesi? I cinesi sono tutti dragono vogliono tutti avere il palazzo più alto mentre i giapponesi sono tutte formiche e lavorano insieme uniti riuscendo a battere ogni ostacolo!

Questo spiega ogni cosa!

Un mio conoscente ha aperto il locale di fronte a suo fratello mandandolo in rovina. Certo questo è un caso estremo, ma ti assicuro che cercare di convincere i parenti a collaborare tra loro non è facile e se ci si mette in società spesso si finisce per rompere totalmente la relazione di parentela. Per cui non mi sono mai proposta ai miei zii di collaborare, anche perchè risulterei una prepotente, mi direbbero: "Ragazzina che ne sai tu dei affari nostri?".

Le associazioni di prima generazione sono divisi per zona di provenienza (paesini, villaggi e città) e grazie all'orgoglio dei membri non si fa altro che la lotta mediatica attraverso gli stessi bisettimanali in lingua cinese di loro proprietà, facendo a gara a chi accoglie più funzionari dalla Cina o chi fa le  feste più ricche.

Se vogliamo fare operazioni di promozione dobbiamo agire quasi sempre soli.

Inoltre io avevo un sito del mio locale, avevo anche speso un di soldi, ma non veniva mai visitato da nessuno. Sul web non lo trovavi e così succede con tutti i siti dei ristoranti della mia famiglia (non abbiamo lo stesso webmaster). Cmq è stato inutile. La maggior parte degli italiani non sa usare internet mi sembra.

Il volantinaggio l'ho fatto e rifatto nel periodo di prima apertura, ma dopo non ha senso perchè un buon ristorante conta sul passaparola.

Ho fatto pubblicità in varie guide e per cui ho un sacco di clienti stranieri.

Ho fatto pubblicità sulle pagine gialle, ma ricevevo solo telefonate da rappresentanti e migliaia di rompiscattole che cercano di farmi cambiare compagnia telefonica ogni giorno. Inoltre il pronto pagine gialle mi mandava solo clienti che erano convinti che il mio era un ristorante giapponese.

Ora dopo una gestione decennale conto sulla clientela fissa e turisti.

Un mio cugino con ristorante ad Arcore aveva un locale con target altissimo, tanto che andavano alcuni membri della famiglia Berlusconi. Lui aveva fatto pubblicità anche nelle televisioni locali, ma in questi anni ha dovuto cedere alla concorrenza anche lui e alla fine lo ha dovuto vendere. Mi diceva che i clienti si lamentavano in questo modo: "Perchè il vostro riso costa 5 euro mentre a Milano costa 2 Euro?".
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