il fatto che un candidato vittorioso alle elezioni e legittimato quindi dal voto popolare (dal voto della maggioranza di quella parte degli elettori che hanno espresso voto valido, per l'esattezza, dato che dal presidente USA /votato solo dal 18% degli aventi diritto/ ad Alemanno /votato dal 53% del 63% dei votanti, ossia dal 33% degli aventi diritto, nelle "democrazie" occidentali quasi mai si é DAVVERO votati dalla MAGGIORANZA del popolo) perda improvisamente le sue caratteristiche di ladro,, o mafioso o fascista o integralista o razzista o corrotto o alro é un'idea (cara a Berlusconi che l'ha sempre sbandierata) del tutto folle ed assai pericolosa.
Perché se vale per Alemanno o per Berlusconi o per altri consimili, allora deve valere anche, ad esempio, nei casi seguenti (non elezioni-truffa com,e quelle russe, pakistane, egiziane, ecc. ma elezioni "ragionevomente libere" secondo gli osservatori internazionali):
* Ahmedinejahd e gli integralisti iraniani (maggioranza del 62%);
* Hamas in Palestina (maggioranza del 60%);
* gli integralisti del FIS in Algeria al primo turno delle elezioni poi bloccate con un colpo di stato militare (maggioranza del 65%);
ed inoltre va ricordato che anche il partito nazista di Adolf Hitler (con un programma esplicitamente razzista, antisemita e bellicista e non con un trucco) era diventato primo partito (con la maggioranza solo relativa dei voti, ma bastava col sistema politico tedesco) nelle elezioni del 1932 dopo ?e quali, nel 1933, venne "legitimamente" incaricato come primo minisro dal Presidente della Repubblica: c'é qualcuno che vede in quella legittimazione popolare ed istituzionale una ragione per diminuire l'orrore di quel che erano itler ed il suo partito?
Come si vede la legittimazione popolare perfino in libere elezioni non garantisce di per sé, AFFATTO, sulla pulizia, onestà e non criminalità di chi la riceve. Semai mostra solo che é falso conrapporre i cattivi" politici alla "buona" gente comune, la "casta politica" alla "società civile" e che spesso gli elettori sono (o sono portati ad essere dalla propaganda) peggio (e si comportano peggio verso la legge, verso i loro simili, verso i familiari, verso le minoranze, verso altri popoli, ecc.) degli eletti , che ne esprimono (e al tempo stesso ne colivano e ne alimentano) solo una parte delle pulsioni più turpi.