http://www.chine-informations.com/actua ... _9190.htmlE' una lettera aperta assai lunga e quindi non la traduco tutta dal Francese, ma voglio sttolineare che in Francia essa é apparsa sul più importante sito di informazioni sulla Cina, mentre nulla di comparabile acciene in Italia.
Quanto al contenuto, essa é divisa in 5 parti:
- la prima inizia con l'affermazione "provo vergogna..." e denuncia l'"isteria collettiva" anticinese in cui i media in Francia hanno fatto piombare i cittadini, carattterizzata da un misto di "arroganza, ignoranza, imbecillità" e la attribuisce alla reazione di chi in cidente non acetta che la Cina "parli da uguale ad uguale a chi si é comportato da padrone del Mondo per secoli, cieco e che non comprende di non esserlo più", na reazione che ha come obiettivo verso la CIna di "ostacolarne lo sviluppo isolandola e dividendola".
- la seconda parte presenta alla Cina le scuse a nome di tutti i Francesi che non si lasciano intossicare dai media, scuse sotto forma in primo luogo di una richiesta di perdono in nome innanzi tutto di un passato caratterizzato da parte della Francia dalla partecipazione "all'invasione, al saccheggio ed alle atrocità in Cina, che non ha mai invaso l'Europa"; vengono riassunti alcuni eventi storici (la prima guerra del'oppio 1839-1842, ricordando che "buona parte della Camera dei Lords inglese é formata da eredi dei trafficanti d'oppio britannici; i trattati conseguenti; la seconda guerra del'oppio 1856-1860; la guerra franco-cinese 1883-1885 per conquistare Annam e Tonchino; la guerra giapponese alla Cina del 1894-1895; la spoliazione del commercio internazionale cinese) e messo in evidenza che i Cinesi hanno sempre resistito anche quasi senza armi, ribellandosi ed essendo considerati perci? "banditi, terroristi, fanatici" (si descrive la riovolta dei Boxers 1899-1901 e la seguente repressione occidentale con "saccheggi, massacri, torture" e il trattato iniquo del 1901); si ricorda il ruolo occidentale nelle guere civili della Cina fino al 1949.
- la terza parte inizia con le parole "mille scuse per gli imbecill che pretendono che il Tibet non appartiene alla Cina" e ricosruisce la storia di tale appartenenza dal XIII secolo in poi, paragonando tale continuità con i casi occidentali:
- la Danimarca (che ha annesso la Groenlandia distruggendo cultura ed idenità eschimese);
- la Gran Bretagna che pretende la sovranità sulle isole Malvinaa, prima argentine, nell'Atlantico Aud;
- le nazioni nate solo nel XIX e XX secolo (esempi citati: USA, Australia, Nuova Zelanda), a partire "dallo sterminio dei popoli indigeni";
e soffermandosi in particolare sul caso francese citando:
- la Corsica, indipendente fino al 1769 e invasa dalla Francia e annessa alla fine del XVIII secolo, sopprimendo come primo gesto l'Università Corsa;
- i dipartimenti annessi ancor più tardi alla Francia come Savoia e Nizza nel 1860;
- Tahiti e la "Polinesia Francese" nel Pacifico, di cui la Francia si é impadronita nel 1842, opprimendone da allora il popolo che culturalmente non a nulla a che vedere con la Francia e si trova a 17.100 km da essa;
- Nuova Caledonia, a 18.300 km dalla Francia, rica di nickel, conquistata nel 1853, il cui popolo kanako resiste eroicamente da allora al dominio francese;
- l'isola di Reunion, nell'Oceano Indiano, a 9.000 km dalla Francia;
- la Martinica nei caraibi, a 6.800 kn, la Guadalupa, a 6.700 km, la Guyana (presso il Brasile), a 7.000 km, Mayottes nelle Comores, a 8.000 km, ecc.: tutti luoghi che "gli imbecilli che dicono che il Tibet non appartiene alla Cina vi giureranno, mano sul cuore, sono Francia".
- la quarta pate chiede scusa per "i cinici che pretendono d dare ala Cina lezioni sui diriuti dell'uomo" che:
- "non dicono nulla sulle condizioni dei detenuti nelle prigioni rancesi che vivono in ambienti cloacali fra i più insalubri del mondo dove follia e suicidio sono spesso l'unica via d'uscita";
- "non dicono nulla sull'indegnità con cui sono trattati gli immigrati, provenienti in larga parte da Paesi che la Francia ha colonizzato";
- "non dicono nulla dinanzi all'indefettibile sostegno francese elle peggiori dittature africane, di decennio in decennio";
- "non dicono nulla quando il overno USA legalizza la tortura deta waterboarding, usata dall'Inquisizione e poi dalla Gestapo durante l'occupazione nazista della Francia";
- "non dicono nulla su Abu Ghraib e Guantanamo, i più grandi centri di titura del mondo";
- "non ducono nulla sulla distruzione dell'Iraq fondata su delle menzogne";
- ecc. (cita Afghanistan, Palestina, ecc.);
- "non dicono nulla sul nostro passato coloniale imbevuto di orrori senza nome".
"Il cinismo dell'Occidente, delle sue caste al potere é permanente. E' la chiave di olta della sua filosofia politica".
- la quinta parte, infine, parla di come i media occidentali non siano affatto liberi, cita le campagne di denigrazione contro gli Arabi, la Russia, Chavez, Cuba, l'Islam, ecc. in funione di "accrescere la paura e il disprezzo verso l'Altro", nota che con ochissime eccezioni quei media appatengono a pochi gruppi finanziari-industriali e "producono solo propaganda, non informano ma disinformano" in uin regime di "pensiero unico" dive nessuno dei riferimenti storici citati nella letera viene mai svelato nei dibattiti.
La lettera termina ironicamente consigliando di usare il modelo di laicità tanto caro alla Francia (si cita la legge del 1905 che vieta ai religiosi di nterferire nella vita politica francesee quella ecente che proibisce di ortare simboli religiosi a scuola) per "ricondurre alla ragione certi membri del clero buddista"
La lettera é firmata Georges Stanechy, che é (come si pu? vedere nel sito
http://contreinfo.info/article.php3?id_article=1858) un esperto di cooperazione internazionale ed un consulente internazionale nella creazione di imprese.