c'é qualche lieve contraddizione nel tuo discorso, Dalai (come del resto fra i discorsi pubblici del Dalai Lama che nega di volere l'indipendenza e il fatto che ha un "governo in esilio", un "parlamento", una"bandiera!" e un "inno nazionale": vai a vedere sul loro sito...): ora parli di "autonomia", che pu? essere intesa come (giustamente) nel Sud-Tirol o in valle d'Aosta, oppure in senso assai più estensivo come in Catalogna, ma il ruo PRIMO messaggio inneggiava all'INDIPENDENZA del Tibet.
Non sareebbe il caso che prima di criticare la Cina ci si mettesse d'accordo con se stessi, per evitare il sospetto che si sta facendo come in Kossovo: autonomia oggi e indipendenza di un finto stato domani (con la differenza non marginale che il Tibet per dimensioni, risorse e posizione non é il Kossovo e la Cina non é la Serbia...)?