A cosa andrà in contro la Cina? - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: A cosa andrà in contro la Cina?  (Letto 1756 volte)

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Xaratos

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A cosa andrà in contro la Cina?
« il: 05 Maggio, 2008, 18:51:02 pm »
http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 70272.html

Non so fino a che punto possa servire, ma come gia detto, il dialogo è l'unica strada percorribile.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

wen

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« Risposta #1 il: 06 Maggio, 2008, 00:07:58 am »
La Cina ha continuato nei suoi attacchi al leader tibetano, accusato di aver diretto ed organizzato le proteste anticinesi che dal 10 marzo si sono verificate nella Regione Autonoma del Tibet e nelle zone a popolazione tibetana delle province del Qinghai, Sichuan e Gansu. Secondo gli esuli tibetani più di duecento persone sono morte in seguito all' intervento delle forze di sicurezza cinesi, mentre gli arrestati sarebbero oltre cinquemila. Il governo di Pechino afferma che sono morte in tutto 22 persone, 18 civili uccisi dai rivoltosi nelle violenze anticinesi del 14 marzo a Lhasa, tre poliziotti e un solo manifestante TIBETANO.

Deve essere quello che si e scontrato col poliziotto Tibetanocinese.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

Dalai

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Re: A cosa andrà in contro la Cina?
« Risposta #2 il: 06 Maggio, 2008, 00:33:17 am »
Citazione da: "Xaratos"
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/approfondimenti/visualizza_new.html_70770272.html

Non so fino a che punto possa servire, ma come gia detto, il dialogo è l'unica strada percorribile.


Esatto il dialogo è la strada migliore per raggiungere una soluzione sul Tibet, il governo cinese però deve essere pronto a fare concessioni sul piano dell'autonomia. Se tutto resta come prima c'è il rischio che disordini e violenze riprendano.
Che la pace possa regnare finalmente sul Tibet e il suo popolo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dalai »
P÷jong tendr÷ getzen nyi-÷ kyi, Trashic-nang humdu tromi zi, Nacho m³npi yule gye-gyur chi.

wen

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Re: A cosa andrà in contro la Cina?
« Risposta #3 il: 06 Maggio, 2008, 00:41:34 am »
Citazione da: "Dalai"
Citazione da: "Xaratos"
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/approfondimenti/visualizza_new.html_70770272.html

Non so fino a che punto possa servire, ma come gia detto, il dialogo è l'unica strada percorribile.

Esatto il dialogo è la strada migliore per raggiungere una soluzione sul Tibet, il governo cinese però deve essere pronto a fare concessioni sul piano dell'autonomia. Se tutto resta come prima c'è il rischio che disordini e violenze riprendano.
Che la pace possa regnare finalmente sul Tibet e il suo popolo.


Dalai il problema come questo tipo autonomia?
Ci devi spiegarci meglio....
Se il giornale Italiano ed occidentali  non dice niente come questa autonomia che dobbiamo farci?  :-D
Ed spero che non sia razzista verso le altre etnie dell Tibet,dato che li ci abitano pure i musulmani compresi le moschee....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
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cavallo

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« Risposta #4 il: 06 Maggio, 2008, 01:08:41 am »
c'é qualche lieve contraddizione nel tuo discorso, Dalai (come del resto fra i discorsi pubblici del Dalai Lama che nega di volere l'indipendenza e il fatto che ha un "governo in esilio", un "parlamento", una"bandiera!" e un "inno nazionale": vai a vedere sul loro sito...): ora parli di "autonomia", che pu? essere intesa come (giustamente) nel Sud-Tirol o in valle d'Aosta, oppure in senso assai più estensivo come in Catalogna, ma il ruo PRIMO messaggio inneggiava all'INDIPENDENZA del Tibet.

Non sareebbe il caso che prima di criticare la Cina ci si mettesse d'accordo con se stessi, per evitare il sospetto che si sta facendo come in Kossovo: autonomia oggi e indipendenza di un finto stato domani (con la differenza non marginale che il Tibet per dimensioni, risorse e posizione non é il Kossovo e la Cina non é la Serbia...)?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Xaratos

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« Risposta #5 il: 06 Maggio, 2008, 19:04:59 pm »
Forse sarò un profano a fare simili affermazioni (visto che non comprendo niente o quasi della questione tibetana), ma io opterei per "un'autonomia regionale" come quella che hai affermato te Cavallo, è diritto della Cina proteggere i propri confini e gli interessi della MAGGIORANZA dei suoi cittadini rispetto alle rivendicazioni di piccoli gruppi (se andiamo a guardare l'intera popolazione cinese) ma d'altro canto, non possiamo mica fare un genocidio (anche se i cinesi difendono i propri confini, ammazzare i manifestanti non mi pare una cosa tanto positiva e non saprei come altro definirla) perché "non si vuole dialogare" o perché il Dalai Lama fa affermazioni del cavolo. Serve un dialogo e ovviamente, un incontro che dovrà comportare delle rinunce da ENTRAMBE LE PARTI... Questa notizia che io ho linkato mi pare positiva se non per una risoluzione breve, almeno per chiarire le posizioni del Dalai Lama e vedere quanto pu? essere elastica la RPC.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

wen

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« Risposta #6 il: 06 Maggio, 2008, 23:47:11 pm »
Citazione da: "Xaratos"
Forse sarò un profano a fare simili affermazioni (visto che non comprendo niente o quasi della questione tibetana), ma io opterei per "un'autonomia regionale" come quella che hai affermato te Cavallo, è diritto della Cina proteggere i propri confini e gli interessi della MAGGIORANZA dei suoi cittadini rispetto alle rivendicazioni di piccoli gruppi (se andiamo a guardare l'intera popolazione cinese) ma d'altro canto, non possiamo mica fare un genocidio (anche se i cinesi difendono i propri confini, ammazzare i manifestanti non mi pare una cosa tanto positiva e non saprei come altro definirla) perché "non si vuole dialogare" o perché il Dalai Lama fa affermazioni del cavolo. Serve un dialogo e ovviamente, un incontro che dovrà comportare delle rinunce da ENTRAMBE LE PARTI... Questa notizia che io ho linkato mi pare positiva se non per una risoluzione breve, almeno per chiarire le posizioni del Dalai Lama e vedere quanto pu? essere elastica la RPC.


Sono accordo sull dialogo non vorrei che le etnie Tibetane verranno divise per tutta la vita,come il muro di Berlino.  :-D
Anzi tutto il popolo cinese e accordo...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
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