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Autore Topic: la colpa è tutto dei cinesi  (Letto 8685 volte)

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chinese-boy

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la colpa è tutto dei cinesi
« il: 19 Maggio, 2008, 11:54:33 am »
Non so se qualcuno ieri sera ha visto reporter su rai-tre. …

non ci sono parole, non è neanche la prima volta che mettono questi cose sulla tv.

Con la crisi dell’economia italiana, sembra che la colpa sia tutta della concorrenza cinese.
Trovano sempre una scusa alla quale giustifichino il buon prezzo dei prodotti cinesi,..: che i cinesi non pagano le tasse, che sfruttano i operai, che fanno concorrenza sleale e ecc., e non vanno a cercare le vere ragioni di questo crollo economico italiano.

Sembra che in questo mondo siano solo i cinesi quelli che giocano sporco, “quelli che vendono droga”.

Siamo nel 2008 e il mondo sta cambiando, le distanze non sono neanche più tanto distanti. Questo è concorrenza, si chiama concorrenza e in ogni posto “libero” esiste questa realtà. Aggrapparsi a delle ideologie “naziste” in questo nuovo mercato invece di cercare delle giuste soluzioni …..è solo da “scemi“….!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da chinese-boy »
ciao

Idra

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« Risposta #1 il: 19 Maggio, 2008, 12:44:23 pm »
Per dare senso vero e utile alle parole, io pero' qui non parlerei di ideologie naziste (anche se fra virgolette).
E' vero pero' che in questi casi, italiano o cinesi o di quasiasi nazionalita', laddove c'è una crisi economica, è più utile rimboccarsi le maniche  e prendersi le proprie responsabilità, invece di eprdere tempo a defluirle sui altri.

ps. non ho visto report di ieri.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

Dubbio

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Re: la colpa è tutto dei cinesi
« Risposta #2 il: 19 Maggio, 2008, 13:29:30 pm »
Citazione da: "chinese-boy"
Con la crisi dell’economia italiana, sembra che la colpa sia tutta della concorrenza cinese.
Trovano sempre una scusa alla quale giustifichino il buon prezzo dei prodotti cinesi,..: che i cinesi non pagano le tasse, che sfruttano i operai, che fanno concorrenza sleale e ecc., e non vanno a cercare le vere ragioni di questo crollo economico italiano.

Ma direi che la Gabbanelli, la giornalista di Report, non pu? essere sospettata di non voler indagare le vere cause dell'inefficienza dell'economia italiana, di cui ha più volte col suo lavoro d'inchiesta documentato i limiti e le patologie.

E poi parlare di "crollo economico italiano" mi sembra una parola grossa.

Crolla qualcosa che era in alto, e l'economia italiana in alto non è mai stata, perché ha vizi d'origine che non glielo consentono.

Piuttosto la trasmissione ha messo in luce come il cosiddetto "made in italy" spesso non esista, e come siano per prime le aziende italiane che se ne vantano a barare al gioco.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

fiol_brothers

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Re: la colpa è tutto dei cinesi
« Risposta #3 il: 19 Maggio, 2008, 14:56:22 pm »
Citazione da: "chinese-boy"
...che i cinesi non pagano le tasse..


dovrebbe venire qua nel veneto quella di report (non ho visto il prog).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da fiol_brothers »

Mononoke_Hime

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« Risposta #4 il: 19 Maggio, 2008, 15:14:54 pm »
Ho rilevato una differenza di toni tra i cinesi che lavorano al nero e gli italiani che lavorano al nero... :

1. italiani di Napoli che lavorano in un garage messo molto male... e un altro in un edificio il cui interno e' "accettabile", ma la stanza e' molto piccola. Hanno detto che non potevano fare altrimenti, che sanno di essere al nero o che il lavoro che hanno e' di quarta mano per cui sono pagati male.

2. cinesi lavorano al nero evadono le tasse e' concorrenza sleale! (i napoletani erano dei poveracci, ma i cinesi fanno concorrenza sleale O_O).
Una donna intervistata, ha fatto intendere che i lavori fatti dai cinesi al nero e clandestini non sono da considearsi un made in italy 8O  e un'altra signora ha definito intelligenti chi preferisce ancora dare lavoro a italiani... gli altri sono stupidi?  8O

Perche' per definire il lavoro nero a Napoli hanno intervistato i napoletani e per definire il lavoro nero dei cinesi hanno intervistato chi e' costretto quasi a chiudere????

Ho notato anche l'invidia da parte di una di queste signore intervistate che diceva... loro hanno case migliori della mia, loro hanno macchine migliori della mia... e dopo fanno vedere che un titolare cinese ha una mercedes... ma perche' non hanno messo in rilievo che una signora cinese ha una Golf (mi pare)?

Hanno dato la colpa ai cinesi e ai francesi che hanno queste marche perche' non controllano chi lavora le loro borse o le loro scarpe.

Una cosa mi e' rimasta di traverso... la Bottega Veneta, nota marca di borse ad intreccio, da' ai cinesi 100 euro per una borsa (un modello che hanno fatto vedere) e nei negozi vendono a circa 2.300 euro!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Mononoke_Hime »

cavallo

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« Risposta #5 il: 19 Maggio, 2008, 16:45:51 pm »
ho visto il servizio e se certamente c'erano forzature non certo a favore dei Cinesi emergevano però con forza 3 dati importantissimi:

1) che le grandi griffe che urlano contro la contraffazione sono le prime a praticare ricarichi mostruosi e truffe sull'origine dei prodotti;
2) che larga parte del mitizzato made in Italy é una presa in giro, favorita da precise norme di legge italiane (sul "completamento" dei prodotti);
3) che il lavoro nero in Italia non é affatto appannaggio solo dei Cinesi, ma anche degli Italiani.


Una cosa che invece non mi é piaciuta affatto é che la Gabbanelli non ha sottolineato (neppure di fronte alle proteste di un operatore cinese di Prato da cui la Gabanelli era già stata 5 mesi fa e dove tornava con la GdF che sottolineava come il risultato dosse tato che Ferragamo non lo aveva più neppure pagato!) che mentre i Cinesi sono colpito da espulsioni (se clandestini), sequestri e multe e denunce (se imprenditori), i terzisti italiani e soprattutto i rappresentanti dei grandi marchi NON SONO MAI STATI SFIORATI da alcuna indagine e denuncia e basta loro cambiare fornitore per continuare i loro sporchi giochi.

Ed é questo il punto-chiave della vicenda e quello dove si annida anche una buona dose di un miscuglio fra razzismo, ipocrisia e corruzione (vogliamo parlare delle inchieste sulla GdF o del generale Speciale o dei regalini alle signore degli ufficiali...?), questyi sì davvero made in Italy.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Alexia

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« Risposta #6 il: 19 Maggio, 2008, 18:55:45 pm »
Citazione da: "cavallo"
3) che il lavoro nero in Italia non é affatto appannaggio solo dei Cinesi, ma anche degli Italiani.

Ne so qualcosa, una mia amica lavora da un lanificio italiano, lei non hai permesso di soggiorno, e lavora 12 ore al giorno, e niente vito e alloggio!

A parte di questo, cmq le aziende cinesi che hanno dei dipendenti, sanno benissimo che avere un dipendente italiano costa molto di più invece di aver un dipendente cinese. a Prato diverse aziende cinesi ne hanno un dipendente italiano, credo che ne sanno benissimo la questione!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

Xaratos

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« Risposta #7 il: 19 Maggio, 2008, 20:57:47 pm »
Mi pare che sia risaputo che noi vogliamo trovare dei "colpevoli" per le nostre condizioni e magari, non ci rendiamo conto che siamo noi stessi la causa del nostro male. Oggi ho visto della gente che scioperava per qualche euro in meno in busta paga (e hanno chiesto "solidarietà" a me che non sono manco dipendente e che non riscuoto da 2 mesi).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

wen

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« Risposta #8 il: 20 Maggio, 2008, 00:10:37 am »
Per quanto le cose vergognose in Cina,girano ancora lavoro minorile......
Ne hanno scovato uno a Sichuan,(penso che ci saranno altri) :cry:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

jie

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« Risposta #9 il: 20 Maggio, 2008, 09:39:28 am »
wen ,il lavoro menorile è un fenomeno che esiste quando le condizioni economiche generali di un societa sono basse, anche se c'è il divieto, le famiglie povere mandano i figli a lavorare presto. anche in italia, durante il boom economico c'era il lavoro minorile, e tutt'ora esistono residui di questa forma, pero non ne parlano. quando le condizioni economiche saranno migliori il lavoro minorile sparira, non credo che i genitori dei bambini che lavorano non siano dispiaciuti per aver mandato i figli a lavorare, solo che non possono altrimenti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da jie »

chinese-boy

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« Risposta #10 il: 20 Maggio, 2008, 11:46:01 am »
secondo me, non c'e nulla di male che un bambino vada a lavoro.... invece di andare in giro tutto il giorno a non far nulla....

se la famiglia è messa male economicamente.....

in questo modo possono anche loro aiutare in qualche modo la famiglia....  l'importante è che questo lavoro non tolgano a loro la possibilità, il diritto di andare a scuola.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da chinese-boy »
ciao

Dubbio

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« Risposta #11 il: 20 Maggio, 2008, 14:21:33 pm »
Citazione da: "chinese-boy"
secondo me, non c'e nulla di male che un bambino vada a lavoro.... invece di andare in giro tutto il giorno a non far nulla....

se la famiglia è messa male economicamente.....

in questo modo possono anche loro aiutare in qualche modo la famiglia....  l'importante è che questo lavoro non tolgano a loro la possibilità, il diritto di andare a scuola.
Se questa opinione è condivisa, sono purtroppo molto più lontano da voi di quanto non pensassi, e in tal caso non riuscirei ad esserne scontento.

Ma spero che non sia condivisa.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

BlackPepper

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« Risposta #12 il: 20 Maggio, 2008, 14:29:39 pm »
Non ho visto il programma ma me lo hanno raccontato... che dire, sempre la solita pappa, meglio riderci sopra  :D

La televisione ormai non ha più nulla di nuovo da far vedere e l'unico modo per tenere alta l'attenzione dei telespettatori è quello di concentrarsi sui "nemici"... insomma, dobbiamo farci l'abitudine, e magari nel nostro piccolo fare qualcosa perché gli italiani cambino opinione su di noi.

La cosa che mi ha abbastanza sconvolto è che anche le grandi griffe fanno questi sporchi giochetti... e poi vanno in giro per il mondo a spacciare prodotti cinesi per italiani! Bell'esempio che danno  :!:
A questo punto non so se è il caso di sentirci autorizzati a fare altrettanto  :lol:

Vabbeh, prendiamola sul ridere che è meglio, incazzarsi fa solo male al fegato  :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da BlackPepper »
Sorridi sempre anche se il tuo sorriso è triste, perchè più triste di un sorriso triste c´è la tristezza di non saper sorridere. - J.M.

cavallo

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« Risposta #13 il: 20 Maggio, 2008, 14:54:43 pm »
non confivido affatto la lòegittimazione del lavoro minorile, cinese o italiano o di chinque.

La spiegazione economica esiste, ovviament, ma altrettante spiegazioni economiche si possono dare anche alla vendita di organi umani, allo schiavismo, all'industria pedofila, allo spaccio di eropina, alle rapine con omicidio e spuegare non pu? mai voler dire acettare o giustificare.

Il lavoro minorile é una sciagura per le famiglie che sono costrette dalla miseria a gettarvi i propri figli, é un obrobrio per gli inprenditori che lo usano, é un limite grave per i Paesi in cui avviene, é un crimine atroce per le aziende che impongono ai fornitori le propruie regole feroci e favoriscono il lavoro minorile, salvo lavarsi la coscienza col sospendere gli acquisti quando i casi diventano pubblici, é un sistema criminale inscusabile di un modello socioeconomico (nato in Occuidente e imposto al resto del Mondo) che rende l'essere umano MERCE e la nerce-denaro DIVINITA'.

Ma pu? (e deve) criticare e combattere (coi fatti, non a chiacchiere) il lavoro minorile SOLO chi NON E' parte integrante di quella logica ed esaltatore di quel modello.

Per capirci, né i ministri italiani, né gli operatori dei media razzisti, né i managerd di Gucci,  né i direttori di OVIESSE, né altri simili complici diretti di quel sistema hanno il diritto, a mio parere, di alzare neppure la voce contrp la gamiglia napoletana o ionese che fa INGIUSTAMENTE lavorare il proprio figlio minorenne!

Prima di accusare bisogna guardarsi allo specchio e chiedersi quanto dei NOSTRI privilegi (a partire da certi prezzi di  articoli che comperiamo e vendiamo) deriva anche da lavoro minorile o perfino da molto peggio.

Inoltre io ho visto in America Latina ONG anche italiane serie che operano per favorire l'autorganizazione dei bambini-lavoratori, olre che garantirhli la scolarizzazione, in cooperative di venditori, per sottrarliALMENO allo sfruttamento se non al lavoro in sé e trovo questa strada più VERA delle buffonesche campagne contro l'uso dei bambini in Pakistan, India e Bangladesh per cucire i palloni (sapete che fine hanno fatto quei bambini, espulsi da quel lavoro grazie al boicottaggio delle marche che glieli facevano produrre? le bambine sono nei bordelli, i bambini nelle fabbriche di mattoni: bel vantaggio, no? E ve lo dico fopo averci lavorato 8 mesi negli slums del Bangladesh...)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

wen

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« Risposta #14 il: 20 Maggio, 2008, 15:13:33 pm »
Citazione da: "chinese-boy"
secondo me, non c'e nulla di male che un bambino vada a lavoro.... invece di andare in giro tutto il giorno a non far nulla....

se la famiglia è messa male economicamente.....

in questo modo possono anche loro aiutare in qualche modo la famiglia....  l'importante è che questo lavoro non tolgano a loro la possibilità, il diritto di andare a scuola.


I bambini devono essere a scuola,rappresenta il nostro futuro!!!!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö