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Autore Topic: la colpa è tutto dei cinesi  (Letto 8643 volte)

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Xaratos

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« Risposta #30 il: 13 Agosto, 2008, 00:18:01 am »
Penso di non aggiungere nulla di nuovo a quello che gia è stato detto (ma in fondo devo aumentare i miei interventi nel forum, quindi, probabilmente mi ripeterò). Premetto che sono un italiano che per fortuna non ha mai (almeno per ora) vissuto in situazioni di povertà estrema e né tantomeno ho dovuto lasciare il posto dove vivo, ergo, non conosco la realtà di NESSUNA comunità che invece ha vissuto e ancora sta vivendo in queste condizioni. Ci? che comunque voglio dire è che ognuno deve dare il suo contributo al benessere delle persone che ama, questo implica che ANCHE I BAMBINI ENTRO UNA CERTA ETA' (12 anni in su), dovrebbero contribuire a lavorare se ci sono condizioni di ESTREMO DISAGIO economico (leggasi famiglie numerose sotto il livello della sussistenza) che purtroppo... sono anche troppe in Italia.

Questo ovviamente perché l'esigenza primaria della vita è la SOPRAVVIVENZA senza cibo, non si vive e se non si vive, non si studia.... La mia critica NON E' verso i cinesi o chi per loro perché, sono arciconvinto che OGNI MADRE (degna di questo nome) vuole dare al figlio una vita migliore di quella che lei stessa ha vissuto.... Nessuna madre vorrebbe vedere il proprio figlio di 6 anni a spaccarsi la schiena in fabbrica... Almeno, presumo sia cosi, correggetemi se sbaglio...

Beppe Grillo in uno spettacolo del 2005 diceva che per "competere con i cinesi" bisogna dare loro i diritti che hanno gli italiani, perché (afferma sempre Beppe Grillo), loro lavorano 24 ore al giorno e dormono pure nel magazzino e quindi, non c'è possibilità di concorrenza con loro... MA se è la storia dei cinesi (ma anche di altre etnie) è perché LO STATO non interviene contro lo sfruttamento degli stranieri in tutti i campi lavorativi del nostro paese (eppoi, se avviene una morte bianca ad un cinese è un conto, se è un italiano è un altro)... Io apprezzo i cinesi con tutto me stesso, perché fanno lavori onesti e NON MANDANO I FIGLI A RUBARE o ad accattonare (come invece fanno altre etnie). Che poi lo stato non voglia o non abbia i mezzi per garantire un minimo di diritti a TUTTE le persone presenti nel nostro territorio è un altro paio di maniche. A tal riguardo, ho sentito una mia (ex) migliore amica che studiava (ora sarà anche laureata) in scienze della formazione, nelle materie di studio aveva anche un pò di scienze sociali e diceva in pratica che lo stato NON PUO' togliere tutti i bambini rom trovati per strada a rubare perché non avrebbe i mezzi di mantenerli e/o trovare loro una famiglia (secondo gli attuali criteri di legge), poi Milosh, smentiscimi se non è vero.

Riassumendo, d'accordo con tutti quando si afferma che OGNUNO HA DIRITTO ad avere una vita dignitosa, agiata,ecc... perfettamente d'accordo all'infatilismo di affermazioni del tipo:"Piuttosto che tenerli a giro senza far nulla, meglio mandarli a lavorare"... Ma puntare il dito e dire:"Cinesi sfruttatori di bambini" non è il modo corretto di approcciarsi perché bisogna prima conoscere la realtà in cui vive ogni famiglia di ogni singolo lavoratore minorenne e intervenire affinché le situazioni di disagio vengano mitigate a tal punto da permettere una normale esistenza senza necessità di far lavorare bambini.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.