Discriminazione in Italia - intervista RAI - page 3 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Discriminazione in Italia - intervista RAI  (Letto 8897 volte)

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cavallo

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« Risposta #30 il: 25 Maggio, 2008, 15:42:00 pm »
caro Dubbio,
 più si faranno pesanti e concrete le conseguenze sulla gente in carne ed ossa della deriva di un'Italia che ha votato in massa per tesi apertamente antisolidaristiche, che non ha avuto problemi ad eleggere deputati mafiosi ed ex-squadristi ed un sindaco di roma arrestato per pestaggio e lancio di molotov, di un'Italia che Pannella (che non é, come sai, un terrorista o uno stalinista) ha definito a Strasburho "non più democratica", che padre Alex Zanotelli (che certo sai essere non estremista e non violento) considera luogo a cui vergognarsi di appartenere come cittadino, di un'Italia (e qui vengo al punto) dove tutto questo succede ed é successo più per sottovalutazione culturale e politica da arte dei democratici veri dei pericoli dei veleni razzisti-securitari (vera base della vittoria di ogni destra xenofoba nella Storia) e della loro diffusione da parte dei media (come io ho inutilmente denunciato su questo Forum per 1 anno e, assieme a mille altri migliori di me,  altrove per 15), più applicherò le parole di chi considero un VER modello per me, anche per la sua coerenza e la capacità di pagare per le sue idee: Anonio Gramsci.

Lui diceva in un paso celebre "ODIO GLI INDIFFERENTI" e sosteneva che la vera responsabilità delle peggiori nefandezze non é mai di chi le commette ma di chi le lascia commettere per sottovalutazione, il che si applica pergettamente al caso italico (e non solo).

E l'ho già detto varie volte, io rivendico, con  Gramsci e con Malcolm X, con Fanon e con De André (tanto per mescolare figure diverse ma che sono altrettanto valide per me), non il diritto, ma il dovere di combattere durissimamente e ovunque sia i produttori e diffusori di concezioni suprematiste razziste, sia chi li aiuta o lascia loro spazio ed avrebbe tuttio gli strumenti (intellettuali e materiali) per non farlo.

Che ci? possa piacere o meno, faar schifo o meno, é del tutto irrilevante rispetto alla drammaticità della questione che resta ineludibile.

Chiudo con una bella frase di qualcuno che ha certo fatto errori ma ha contribuito a portare la Cina dal sottosviluppo e dalla dipendenza dall'Occidente ad avere le basi per tornare a svolgere il suo ruol storico: Mao tse-tung:

"La Rivoluzione non é un pranzo di gala, non é neppure un'opera letteraria; essa non si pu? fare con la stessa cotesia ed amabilità!.

Parafrasandolo sostengo che la lotta antirazzista (sulla "rivoluzione" ci andrei cauto....) non é un picnic o una tavola rotonda, é una battaglia contro il peggiore cancro concettuale della Storia del'Umanità, un cancro che non va moderato ma estirpato oppure da cui dobbiamo accettare di essere condannati a morte come civiltà umana prima che come individui e popoli.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #31 il: 25 Maggio, 2008, 16:43:14 pm »
Cavallo, qualche volta rileggiti.

Non una parola di quello che hai scritto c'entra con la mia critica.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

FrankIII

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« Risposta #32 il: 26 Maggio, 2008, 02:07:29 am »
trovo veramente ignobile la saccenteria e la pedanteria di alcune persone, che nonostante i vari consigli e suggerimenti al fine di creare un dialogo, continuino imperterriti a "fare lezioni di storia e di sociologia".
un altro punto alquanto indegno è il fatto che ci? che affermano gli altri viene quasi completamente ignorato per far posto a inesauribili ed estenuanti monologhi che non danno nessuna risposta alle domande.

ammiro molto alex80 in quanto ha cercato in tutti i modi di trovare un " dialogo " con un persona che almeno da quanto emerge dai suoi post, non ha alcuna intenzione di comunicare ma solo di dimostrare la propria " infinita conoscenza della storia dell'uomo".  
ho apprezzato in particolar modo la sua l'argomentazione, che a mio parere è molto ben costruita e soprattutto molto coerente con il discorso, al contrario di taluni il cui discorso non ha " nè capo, nè fine" .
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da FrankIII »
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dorian

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« Risposta #33 il: 26 Maggio, 2008, 02:56:43 am »
per frank
ci sono persone che per propria cultura e soprattutto per propria esperienza si fanno carico delle inesperienze altrui...
con generosità, passione...
e ancora generosità...

cavallo è stimabilissimo e anche generoso....

se poi... si disprezza la cultura...
allora è meglio che dichiari il tuo pensiero
che segui....................:
"quando sento parlare di cultura metto mano alla pistola"

chi è costui che parla ?
è un tuo maestro ?

spero che non siano in tanti quelli che in associna
condividono il tipo....argh.... che preferisce la pistola.... alla cultura....

non sanno che sono o saranno prossimamente le prime o le ulteriori vittime dell'ignoranza ?

 :-D  :-D  :-D
 :)  :)  :)  :)  :)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dorian »

ycj

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ycj
« Risposta #34 il: 27 Maggio, 2008, 12:04:55 pm »
Caspita,
            non immaginavo di poter aprire un tale dibattito; in realtà ne sono lieto perché significa che certe tematiche non passano nell'indifferenza.
Io penso che chi per un verso chi per un altro abbiate un pò tutti ragione. In questa Italia che si dichiara così democratica e tollerante certi episodi sono a dir poco imbarazzanti, e non solo per la cattiva pubblicità che ci contraddistingue all'estero...
L'intervista RAI è stata il paradosso per eccellenza: trattare l'episodio "razzismo" con razzismo, e mi spiego meglio.
Tempo fa fui contattato da una giornalista che volle intervistarmi e che successivamente mi propose di parlare della mia storia ad una collega che lavora in RAI, così un paio di settimane fa mi contattò la RAI per questo intervento ad UNO MATTINA.
Mi proposero di confezionare il tutto sottoforma di una "finta lettera" scritta alla redazione per presentarmi legata alla mia indignazione a fronte
dei vari episodi a lungo citati. Nei quattro giorni precedenti mi hano letteralmente bombardato di telefonate per assicurarsi che avessi ben chiara la scaletta degli argometi che avremmo trattato. Mi è stato chiesto di fornire alcuni contributi filmici di lavori da me svolti e quale occasione migliore per mostrare in anteprima assoluta il trailer di "SAID"? E parlare di Secondagenerazione e Associna? Dovevano presentarmi come un professionista che con tanto sacrificio sta ottenendo i primi risultati in un panorama non poco ostile, ma è stato tutta una farsa. Una volta in onda la presentatrice (che ho scoperto essere una concorrente del "GRANDE FRATELLO") ha cominciato a leggere la finta lettera facendomi apparire come un povero Cristo in cerca di pietà; i tecnici e i responsabili da lontano continuavano a farmi gesti per impedirmi di controbattere, hanno poi mandato uno spezzone di REX (che, guardacaso è targato RAI) e ogni mio tentativo di parlare della mia carriera è stato interrotto sul nascere. Poi in redazione ho fatto il diavolo a quattro e una volta a casa, demoralizzzato, ho voluto comunque riguardarmi il tutto....non ho parole....
Questa parentesi mi ha insegnato qualcosa di molto importante e la prossima volta non mi farò trovare impreparato.
Il problema mediatico segue la linea che mi sono sempre prefissato: abituare il pubblico italiano a visi di etnie differenti. Io ho constatato che l'80% della popolazione ignora l'esistenza di una seconda generazione di italo/cinesi o italo/africani  o la vuole semplicemente ignorare.
Il cinema o la tv non se ne preoccupano affatto. Ho visto il recente "QUESTA NOTTE E' ANCORA NOSTRA" ....mio dio che insulto per il popolo cinese!! Come se in tutta Roma esistessero solo due ragazzi cinesi (che poi non sono nemmeno cinesi perché lei è per metà italiana e per metà cinese e lui per metà è giapponese) di seconda generazione condendo il tutto con delle macchiette da far gelare il sangue. Mi sono sentito mortificato. Sto lavorando alla stesura del soggetto tratto dallo spettacolo "FREDDO", spero che, qualora riuscirò a realizzarlo e a distribuirlo possa scuotere l'opinione pubblica.

Yoon
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ycj »