A Prato ci fanno a pezzi e ci vogliono buttare fuori. - page 5 - Sfoghi - Associna Forum

Autore Topic: A Prato ci fanno a pezzi e ci vogliono buttare fuori.  (Letto 39906 volte)

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cilex

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« Risposta #60 il: 22 Marzo, 2009, 08:03:41 am »
Citazione da: "marcowong"
Citazione da: "tnt74"
a me comunque oramai tutti questi allarmismi sul pericolo "cinese" entrano in un orecchio ed escono nell'altro senza lasciar il minimo ricordo! :lol:

forse a te no, ma a milioni di persone che nulla sanno di Prato qualche ricordo lo lasciano, e questo è ci? che deve preoccupare.


ma già ai miei vicini... per farsi una brutta idea di me... :cry:  :cry:  :cry:
ma io che centrò?? non sono mica cinese....  :evil:  :evil:  :evil:  :evil:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

cavallo

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« Risposta #61 il: 22 Marzo, 2009, 09:15:31 am »
hanno comunicato i dati di ascolto della trasmissione di Santoro su Prato: 4,2 milioni di telespettatori (in genere la trasmissione di Santoro non supera i 3-3,5).

eco con quale livello di disinformazione di massa ci si confronta!

se non si riesce ad essere più VISIBILI con le proprie posizioni razionali e serie, a FARE NOTIZIA, a trovare modi originali per diffondere le idee di intercultura e rispetto di ASSOCINA, a combattere attivamente  (a partire dal Foruim stesso) ogni deriva sinofoba, xenofoba, razzista, a partecipare più sistematicamente alle grandi iniziative contro tali infamie, la partita é persa in partenza: ricordiamocelo per favore!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

vasco reds

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« Risposta #62 il: 22 Marzo, 2009, 10:17:14 am »
Citazione da: "cavallo"
hanno comunicato i dati di ascolto della trasmissione di Santoro su Prato: 4,2 milioni di telespettatori (in genere la trasmissione di Santoro non supera i 3-3,5).

eco con quale livello di disinformazione di massa ci si confronta!

se non si riesce ad essere più VISIBILI con le proprie posizioni razionali e serie, a FARE NOTIZIA, a trovare modi originali per diffondere le idee di intercultura e rispetto di ASSOCINA, a combattere attivamente  (a partire dal Foruim stesso) ogni deriva sinofoba, xenofoba, razzista, a partecipare più sistematicamente alle grandi iniziative contro tali infamie, la partita é persa in partenza: ricordiamocelo per favore!


ma poco tempo  fa santo santoro era venerato e idolatrato..... come mai adesso no???

http://www.associna.com/modules.phpònam ... sc&start=0
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

cavallo

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« Risposta #63 il: 22 Marzo, 2009, 10:43:13 am »
povero vasco, Santoro io non l'ho mai idolatrato, ho citato cose dette nella sua trasmissione come cito molte altre fonti, compreso Fini se paradossalmente arriva a scavalcarti "a sinistra" sul DL 733...!

Sono stato e sono contro la "cacciata" di Santoro dalla RAI dovuta all'editto bulgaro di stampo totaliario di Berlusca e contro la pagliacciata della Annunziata ad AnnoZero e contro tutti gli atacchi di chi scavalca nella faziosità e disinformazione (come in piccolo fai tu su questo Forum)Santoro di mille e mille chilometri, ma ci? non toglie che sono anche critico dell'ex-maoista Santoro , come di Bertinotti, come di tanti altri quando aderiscono a stereotipi basati su menzogne che oggettivamente alimentano xebofobia e, specificamente, quella sinofobia che non dovrebbe avere spazio almeno sul Forum di ASSOCINA.

Il peggio non é mai morto e certo in RAi c'é o c'é stato assai di peggio di Santoro (Vespa, Annunziata, Socci, ecc.) ma il peggio non impedisce di criticare il meno peggio, tanto più quando, proclamandosi (come Santoro o Bertinotti) "di sinistra" aderisce a campagne infamanti ed ingami che portano acqua solo al mulino della xebofobia.

un cancro orrendo che io combatto (assoeme a tanti altri, per fotuna) qualunque sia la tessera, la moglie, l'origine etnica, il passaporto, il passato di chi la pratica, la difende, la minimizza, la alimenta.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Xaratos

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« Risposta #64 il: 23 Marzo, 2009, 23:11:52 pm »
Citazione da: "vascoexinhong"
Citazione da: "cavallo"
hanno comunicato i dati di ascolto della trasmissione di Santoro su Prato: 4,2 milioni di telespettatori (in genere la trasmissione di Santoro non supera i 3-3,5).

eco con quale livello di disinformazione di massa ci si confronta!

se non si riesce ad essere più VISIBILI con le proprie posizioni razionali e serie, a FARE NOTIZIA, a trovare modi originali per diffondere le idee di intercultura e rispetto di ASSOCINA, a combattere attivamente  (a partire dal Foruim stesso) ogni deriva sinofoba, xenofoba, razzista, a partecipare più sistematicamente alle grandi iniziative contro tali infamie, la partita é persa in partenza: ricordiamocelo per favore!

ma poco tempo  fa santo santoro era venerato e idolatrato..... come mai adesso no???

http://www.associna.com/modules.phpònam ... sc&start=0


Se un lavoratore, mostra le sue capacità e porta benificio all'azienda, il datore di lavoro, lo loderà e lo porterà ad esempio per gli altri, ma se lo stesso lavoratore dopo un pò di tempo, dimostrerà della "negligenza" nello sfolgere le sue funzioni, sarà ovviamente ripreso duramente...

Un giornalista è prima di tutto UN LAVORATORE e il suo compito DOVREBBE essere quello D'INFORMARE IL CITTADINO (considerando che TUTTI I GIORNALI, anche "Il Foglio" di Ferrara e "Famiglia Cristiana", ricevono finanziamenti PUBBLICI pagati ANCHE con le tue tasse)... Il problema è anche che in Italia c'è un connubio (anche definito cosi dall'unione europea) UNICO di "potere politico, media, e potere economico"... In pratica, c'è un qualcuno qui, che detenendo un discreto potere economico, ha potuto acquisire 3 reti nazionali (quindi,  3 o più testate telegiornalistiche), una società di edizioni libri (Mondadori SpA), quindi, pu? anche decidere di pubblicare determinati libri e altri no, nonché i giornali ad essa affiliati (vedi Panorama).... Inoltre, grazie alla sua vittoria nelle elezioni politiche, pu? controllare le due reti statali che da bravo botamico, ha provveduto a ripulire delle "erbacce" (vedi Enzo Biagi) che gli davano fastidio....

Sono andato OT per spiegarti meglio la situazione dei media italiani e per dirti anche che... un bravo giornalista, non dev'essere valutato se "di destra o di sinistra", ma dalla sua "imparzialità" dalla sua propensione a "raccontare i fatti", dal suo modo di condurre i servizi e i programmi, ecc... A me, onestamente, Michele Santoro, NON E' mai piaciuto, neppure (e specialmente) quand'ha fatto i servizi su Gaza...

Ti pubblico solo queste poche righe di Marco Travaglio in:"La Scomparsa dei Fatti":
Citazione da: "Marco Travaglio"
C’è chi nasconde i fatti perché non li conosce, è ignorante, impreparato, sciatto e non ha voglia di studiare, di informarsi, di aggiornarsi.
C’è chi nasconde i fatti perché trovare le notizie costa fatica e si rischia persino di sudare.
C’è chi nasconde i fatti perché non vuole rogne e tira a campare [à]
C’è chi nasconde i fatti perché ha paura delle querele, delle cause civili, delle richieste di risarcimento miliardarie, che mettono a rischio lo stipendio e attirano i fulmini dell’editore stufo di pagare gli avvocati per qualche rompicoglioni in redazione.
C’è chi nasconde i fatti perché si sente embedded, fa il tifo per un partito o una coalizione, non vuole disturbare il manovratore.
C’è chi nasconde i fatti perché se no lo attaccano e lui vuole vivere in pace. C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti non lo invitano più in certi salotti, dove s’incontrano sempre leader di destra e leader di sinistra, controllori e controllati, guardie e ladri, puttane e cardinali, principi e rivoluzionari, fascisti ed ex lottatori continui, dove tutti sono amici di tutti ed è meglio non scontentare nessuno.
C’è chi nasconde i fatti perché confonde l’equidistanza con equivicinanza.
C’è chi nasconde i fatti perché contraddicono la linea del giornale.
C’è chi nasconde i fatti perché l’editore preferisce così.
C’è chi nasconde i fatti perché aspetta la promozione.
C’è chi nasconde i fatti perché fra poco ci sono le elezioni.
C’è chi nasconde i fatti perché quelli che li raccontano se la passano male.
C’è chi nasconde i fatti perché certe cose non si possono dire.
C’è chi nasconde i fatti perché ½hai visto che fine han fatto Biagi e Santoro?.
C’è chi nasconde i fatti perché è politicamente scorretto affondare le mani nella melma, si rischia di spettinarsi e di guastarsi l’abbronzatura, molto meglio attenersi al politically correct.
C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti diventa inaffidabile e incontrollabile e non lo invitano più in televisione.
C’è chi nasconde i fatti perché fa più fine così: si passa per anticonformisti, si viene citati, si crea il ½dibattito?.
C’è chi nasconde i fatti anche a se stesso, perché ha paura di dover cambiare opinione. [à]
C’è chi nasconde i fatti perché i servizi segreti lo pagano apposta.
C’è chi nasconde i fatti anche se non lo pagano, ma magari un giorno pagheranno anche lui.
C’è chi nasconde i fatti perché il coraggio uno non se lo pu? dare.
C’è chi nasconde i fatti perché nessuno gliel’ha ancora chiesto, ma magari, prima o poi, qualcuno glielo chiede.
C’è chi nasconde i fatti perché così poi qualcuno lo ringrazia.
C’è chi nasconde i fatti perché spesso sono tristi, spiacevoli, urticanti, e non bisogna spaventare troppo la gente che vuole ridere e divertirsi.
C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti poi tolgono la pubblicità al giornale.
C’è chi nasconde i fatti perché se no poi non lo candida più nessuno.
C’è chi nasconde i fatti perché così, poi, magari, ci scappa una consulenza col governo o con la Rai o con la Regione o con il Comune o con la Provincia o con la Camera di commercio o con l’Unione industriali o col sindacato o con la banca dietro l’angolo.
C’è chi nasconde i fatti perché deve tutto a quella persona e non vuole deluderla.
C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti è più difficile voltare gabbana quando gira il vento.
C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti poi la gente capisce tutto.
C’è chi nasconde i fatti perché è nato servo e, come diceva Victor Hugo, ½c’è gente che pagherebbe per vendersi?.ö


Non cadere anche tu nel "luogo comune" di "giudicare" un giornalista dal suo allineamento politico, ma bensì giudicalo da "cosa dice", "da come lo dice", e specialmente, "cosa NON dice"... E lascia perdere ci? che altri pensano o non pensano di un determinato personaggio. Devi farti una TUA OPINIONE, non "rinfacciare" ad altri le proprie... Anche perché per ogni "incongruenza" che tu fai notare ad altri, quest'ultimi, le possono far notare pure a te.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

cavallo

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« Risposta #65 il: 23 Marzo, 2009, 23:43:12 pm »
quoto completamente Xaratos e aggiungo solo che molte delle definizioni di Travaglio su chi "nasconde i fatti" si applicano, purtroppo, non solo sui media piccoli e grandi ma anche sui Forum, nel caso di certe persone perfino su Associna, a volte....

nb: quanto alla puntata di Santoro su Gaza, beh, era una delle volte (assai poche su quell'argomento nei media italici, a differenza di quelli inglesi e francesi) che i fatti non venivano nascosti del tutto....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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« Risposta #66 il: 24 Marzo, 2009, 08:40:53 am »
hai senz'altro ragione xaratos un giornalista comunque vada lo immagino imparziale o per lo meno se con un servizio si processa una parte devi poi fare intervenire quella parte per dargli modo di divendersi o condannarsi :wink:
come ho detto prima delle due è andato molto meglio il sevizio del programma terra, almeno li sono state segnalate belle realtà italocinesi e non da meno associna



visto che sono sicuro che leggerai queste righe vado OT e ti porto i saluti di yang che qualche giorno fa in chat mi ha chiesto di porgerti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

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« Risposta #67 il: 24 Marzo, 2009, 09:04:20 am »
l'"imparzialità" nel dare una notizia è una bufala smentita da tutti i grandi giornalisti o letterati/giornalisti (Hemingway, Zangrandi, Montanelli, Biagi,  ecc.) e da tutti i veri organi di informazione mondiali (NYT, CNN, Al Jazirah,  BBC, Le Monde, Indipendent, El Pais, ecc.) perché non esiste (chi afferma di essere imparziale semplicemente nasconde le proprie concezioni dietro una maschera) e serve ad ingannare l'utente.

l'"imparzialità" camuffata poi da "par-conditio" é una pagliacciata aggiuntiva solo italica, che nessuno usa nella BBC, alla CNN, ecc. dove non si sognano neppure che "con un servizio si processa una parte devi poi fare intervenire quella parte per dargli modo di divendersi o condannarsi", perché i servizi (e le interviste in studio) non sono processi con accusa e difesa, ma inchieste (se le si sanno fare, cosa in Italia assai rara) e non esiste alcuna "par conditio" se non nei deliri italici.

l'adesione a stereotipi, menzogne storiche, ecc. é altra cosa dalla "non-imparzialità" ed é contemporaneamente non-professionale e infame (non solo per i giornalisti e non solo sui media, anche nelle Università, nei Forum, ecc.); tale pratica non é consentita nei veri organi d'informazione internazionali (chi sbaglia se ne va, non perché ha detto cose scomode contro il governo, ma se si dimostra che ha mentito spudoratamente), nelle Università straniere, nei Forum di Paesi meno incolti dell'Italia ed é spesso considerata all'estero REATO quando riguarda negazionismo, razzismo e simili (lo sarebbe anche da noi, ma qui le leggi spesso valgono quanto il 2 di briscola oppure non le si usa appropriatamente).

infine, esistono realtà dove applicare la "par conditio" nell'informazione (che é altra cosa da un processo dove essa si riconosce persino ai genocidi) é semplicemente criminale perché vuol dire mettere sullo stesso piano carnefice e vittima, stupratori e donne violentate, razzisti e loro vittime, nazisti e persone di qualsiasi idea non nazista, pedofili e difensori dei bambini, narcotrafficanti e poliziotti, invasori ed invasi.

nelle società in cui l'informazione é più libera che in Italia (che é penultima in Europa su questo) la pluralità di tesi non si impone come piace alla Annunziata (ma nella sua cara America non avviene affatto come piace a lei...) DENTRO ogni servizio, inchiesta, trasmissione ma in una pluralità di media che da noi, col duopolio RAI-Mediaset NON ESISTE e comunque se si fa una trasmissione sulle aggressioni razziste o sui crimini coloniali (come ha fatto la BBC) non si dà spazio ai deliri dei razzisti o degli ascari nostalgici del colonialismo se non per smascherarli (magari con la tecnica della candid camera o del "fuori onda", usata in una recente inchiesta francese sul neofascismo della Lega italiana, segnalata da me su questo Forum) perché con i razzisti non si dialoga MAI, li si combatte, li si smaschera, li si isola, si chiudono loro gli spazi, se si é gente civile, anche e soprattutto se si fa informazione in forme diverse da quelle giustamente denunciate da Travaglio e riportate in questo topic.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #68 il: 24 Marzo, 2009, 20:02:55 pm »
Post doppio, scusate
« Ultima modifica: 24 Marzo, 2009, 20:05:52 pm da Dubbio »

Dubbio

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« Risposta #69 il: 24 Marzo, 2009, 20:04:06 pm »
Citazione da: "cavallo"
l'imparzialità (ecc... ndr)

Lucida descrizione dell'informazione militante.

Una efficiente applicazione di questi principi si pu? constatare leggendo in Italia Il Giornale, diretto da Mario Giordano.

L'informazione, a mio avviso, è un'altra cosa.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #70 il: 24 Marzo, 2009, 20:34:45 pm »
magari se spieghi cos'é l'informazione per te, Dubbio, si pu? confrontarsi e vedere anche se quel che ho scritto io corrisponde alla posizione dei pennivendoli del "Giornale" o di quelle persone che io ho citato e che di informazione ne sapevano/ne sanno un po' più di me e te messi assieme.

allora, come si fa informazione, secondo te, e a quali esperienze, teorie, ricerche, pratiche, realtà di buon livello internazionale, figure appoggi le tue analisi e le tue definizioni?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #71 il: 24 Marzo, 2009, 21:11:10 pm »
Citazione da: "cavallo"
magari se spieghi cos'é l'informazione per te, Dubbio, si pu? confrontarsi e vedere anche se quel che ho scritto io corrisponde alla posizione dei pennivendoli del "Giornale"o di quelle persone che io ho citato e che di informazione ne sapevano/ne sanno un po' più di me e te messi assieme.
Che c'entra, non è questione di "posizione" ma di metodo.

Nessuna delle persone che hai citato nella prima frase del tuo post avrebbe sottoscritto i principi sull'informazione sottesi dal suo seguito.

Dire che non esiste imparzialità nel dare una notizia nel senso in cui lo hanno spesso affermato le fonti che hai citato significa essere consapevoli da un lato che essa è un prodotto inscindibile composto dal fatto che ne costituisce l'oggetto e la soggettività di chi la fornisce e da altro lato che, come scriveva Mc Luhan, "il medium è il messaggio".

Pianificare l'assoggettamento della notizia agli scopi e alle convinzioni personali di chi la fornisce, per nobili che siano, che è quello che si desume dalla descrizione del tuo post è altra cosa dal fare informazione.

L'informazione deve avere quale principale obiettivo quello di far conoscere i fatti.

Certamente non è mai imparziale, nel senso che ho indicato, ma quando ha un  obiettivo principale diverso, non è più informazione.

Citazione da: "cavallo"
a quali esperienze, teorie, ricerche, pratiche, realtà di buon livello internazionale, figure appoggi le tue analisi e le tue definizioni?

Buon senso, solo buon senso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Dubbio

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« Risposta #72 il: 24 Marzo, 2009, 21:12:33 pm »
Azz, mi accorgo ora che siamo pesantemente O.T., avremmo fatto meglio ad aprire un topic apposito su un argomento così interessante.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Xaratos

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« Risposta #73 il: 24 Marzo, 2009, 21:30:34 pm »
Possiamo sempre farlo, e cmq, l'ot su "sfoghi" mi pare che sia consentito! :P
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

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« Risposta #74 il: 24 Marzo, 2009, 21:35:33 pm »
non serve, smetto da parte mia di essere OT perché evidentemente Dubbio non conosci né le posizioni, né le dichiarazioni esplicite, né la non-imparzialità scelta e rivendicata dei personaggi che ho citato e quindi non vedo cosa dovremmo/potremmo discutere in assenza di tale non-conoscenza; scusami, davo per scontato che tu conoscessi cose che ignori.

tornando in topic, per fortuna Associna sta partecipando seriamente a varie occasioni (come quella organizzata dalla Regione Emilia-Romagna di cui si parla nella homepage) proprio su questi temi della mistificazione (spesso dietro la maschera della ipocrita "imparzialità") informativa e quindi molti Associni stanno acquisendo gli strumenti per conoscere le esperienze più interessanti (ancora del tutto isolate in Italia a differenza di altri paesi) su questo terreno e controbattere disinformatori di tutti i livelli.

sullo stesso tema (stereotipi dei media e xebofobia)  si svolgerà un inconro importante organizzato dalla CGIL a Roma il 27 marzo alle 9.30 al Centro Congressi della Facoltà di Scienza della Comunicazione (che si occupa di queste questioni da vari anni e da tempo ha sfatato in vari convegni i miti e le mistificazionim mediatiche xenofobe), a Via Salaria.
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27.03.09 UGUALMENTE DIVERSI. Il ruolo dei media contro la paura della diversità. Con Claudio Di Berardino, Fulvio Fammoni, FNSI. Roma, Centro congressi Scienze della Comunicazione, via Salaria 113 alle ore 9.30


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sarebbe importante che anche a Prato si riuscise ad organizzare una cosa simile, proprio per rispondere attivamente e non difensivamente o col solo piagnisteo alle menzogne mediatiche.

Forse gli Associni pratesi lo potrebbero proporre all'ARCI, coinvolgendo anche lì la CGIL, basandosi sul precedente romano, nonché le seguenti Assoiazioni nazionali: "Lettera 22", "Archivio Immigrazione", Federazione Nazionale della tampa, che si sono già occupate di questo tema.

Sarebbe un bel segnale in controtendenza, a Prato....
« Ultima modifica: 24 Marzo, 2009, 22:39:24 pm da cavallo »
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