provo per l'ultima volta a credere che sia possibile un dialogo...
'uper "l'altro che c'é in noi" si intendono tutti gli elementi culturali e della quotidianeità che ciascuno é stato portato a introiettare come "parte della PROPRIA identità" (quell'identità spesso sbandierata e "difesa" strumentalmente contro le "alterità" umane e culturali dei migranti, degli sranieri, ecc.) e che invece rappresentano proprio esempi di intreccio, di debito verso alre culture, in particolare (guarda caso) extraeuropee che sono tutt'altro che arretrate rispetto a quella cosiddetta occidentale (semmai storicamente é stato vero il contrario per millenni, fino a che la prevalenza militare ha permesso le rapine ocidentali).
Se si riesce a far capire questo, si fa in termini di interculturalità, antirazzismo, educazione al non-suprematismo, argine alla xenofobia, sviluppo culturale e perfino socioeconomico assai di più che coi finti dialoghi, con le finte tolleranze, con gli esotismi mercificati ed é per questo che istituzioni, media, sistema formativo in Occidente (con rare eccezioni: Spagna, Svezia, ecc.) e soprattutto in Italia RARISSIMAMENTE lo fanno, dato che sono modellate su un ruolo opposto, di affermazione fittizia di identità.
Alcuni esempi fra i mille possibili:
* il rosario (nasce nell'Islam e non nel Cristianesimo);
* il té (Cina);
* gli scacchi (India, poi Iran, poi Medio Oriente Musulmano poi Europa);
* le percussioni (Africa e solo poi Europa);
* le campane (Cina);
* le patate, il cacao, il pomodoro, il mais (America; altro che "dieta mediterranea"!!!)
* i numeri (India e poi Arabi);
* la porcellana (Cina);
* lo strudel (dolce di origine turca);
* il pensiero di S. Teresa d'Avila (da modelli ebraici ed islamici);
* le pesche (Iran);
* il Cristianesimo (Medio Oriente);
* il risotto alla milanese (piatto turco);
* le ceramiche invetriate (Iran);
* il pensiero di S.Francesco (da modelli sufici islamici)L
* gli strumenti a corda (Iraq e poi Andalusia islamica);
* il gelato (Mondo Musulmano);
* il supplì/l'arancina/o (cucina ebraica);
* l'intarsio (Mondo Musulmano);
* la carta (Cina);
* il panforte (dolce nediorientale);
* la Divina Commedia, il Decameron, i racconti di Canterbury (da mofrlli islamici);
* la polvere da sparo (Cina);
* la cassata (cultura siculo-araba);
* la poesia "cortese" (Iraq e poi Andalusia islamica);
* la seta (Cina);
* le vetrate multicolori (Mondo Islamico);
* la cucina "romana" (cucina ebraica);
* il gilet (turco);
* centinaia di parole (da dogana ad alcol, da divano a giacca, da elisir a sciroppo: arabe) anche in Spagnolo, Francese, Inglese e perfino Tedesco, Ladino e Svedese:
* il riso (Cina)
* le nacchere (islamo-andaluse);
* i fuochi artificiali (Cina);
* il tabacco (America);
* l'asino (Medio Oriente);
* gli angeli (Iran);
* l'arco ogivale (architettura islamica)
* l'agricoltura e l'adomesticamento degli animali (Medio Oiente);
* il bufalo (Cina-Indocina);
* la pasta (Arabi);
* tammurriate, tarantelle e affini (musiche di derivazione afro-islamica):
* la bussola (Cina);
* le teste rasate e gli orecchini maschili ad anello (Turchi e pirati nueulmani nel Mediterraneo);
* interi capitoli della botanica, della chimica, della medicina, della matematica, della psichiatria, della cartografia, dell'astronomia, ecc. (Mondo Musulmano, spesso tramite da India e Cina):
* la lira e l'arpa (Africa):
* la birra (Mesopotamia);
* la cartamoneta (Cina):
ecc. ecc.
quanto saremmo più "aperti" e meno occidentocentrici se sapessimo/capissimo queste cose e quel che implicano sul piano storico (e delle menzogne storiografiche propagandate da sistema dormativo e media), culturale, umano, politico, sociale!!!!