per Alex:
degli animali e delle piante conta quella che si chiama "domesticazione" (anche per le piante si usa questo termine), che é avvenuta durante la cosiddetta Rivoluzione Agricola neolitica; l'elenco (incompleto) si riferisce al fatto che a parte quella del lupo (cane) e di alcuni vegetali orticoli, tutte le altre (dalla pecora all'oca, dal riso al grano, dal mais all'orzo, dall'asino al bufalo, dalla palma al melograno, ecc.) sono avenute o in Cina, o nella Valle dell'Indo, o nelle oasi sahariane o nella Mesoamerica o nell'area andina.
conta poi la scoperta/invenzione dei vari usi di piante e animali (terapeutici, rituali, tintorii, ecc.) e anche questa é avvenuta con pochissime eccezioni nelle aree suddette.
la cosa é importante (assieme agli altri elementi citati relativi a tecnolofie, stili artistici e musicali, concezioni, religioni) per i seguenti motivi che a qualcuno sfuggono (volutamente o per scarsa conoscenza?):
* agricoltura, alimentazione, tecnologie, rituali, religioni, ecc. sono il nucleo delle culture umane e quell'elenco necessariamente schematico mostra che per circa 15.000 anni (dal Neolitico all'età classica ed in larghissima parte anche fino al secolo XV) quelli che Cavalli Sforza chiama "crogioli culturali planetari" (che guarda caso corrispondono anche ai centri di irradiazione linguistica e delle migrazioni...) sono stati costantemente extraeuropei, il che sfata ogni mito di superiorità occidentale;
* dato che in ogni epoca recente (dal fiorire del nazionalismo e del suo cuginetto, il razzismo), in Occidente si sono costruiti e si continuano a costruire miti falsi sulle "radici cristiane", sulle "identità europee" (o "bianche"), sulla "difesa delle nostre tradizioni" un'infinità di pedagogisti (ne nomino 2 italiani: Volpicelli e Susi), antropologi (da Levi-Strauss a Lombardi Satriani, da Clifford alla Lucilla Rami Ceci), di storici (da Lombard a Le Goff a Cardini), di genetisti (come Cavalli Sforza), di esperti di patrimonio culturale (come Pietro Laureano), ecc. hanno sottolineato negli ultimi 40 anni (anche se c'é chi fa finta non sia così o ta distratto negli ultimi 4 decenni) e sottolineano che quelle considerazioni che ho riassunto in un semplice elenco (incompleto) sono essenziali per smontare quelle falsità che non tengono conto che per motivi storici NON ESISTE alcuna area del Mondo in cui la cultura e l'identità locale e complessiva siano PIU' METICCE e PIU' DEBITRICI alle aree considerate "altre" dell'Europa (e questo vale più per l'Italia e la Spagna che per la Finlandia e la Svizzera, sebene valga pure per loro) e questo é il VERO terreno su cui si pu? smontare culturalmente, combattere formativamente, cancellare storicamente quel mostro figlio dell'Europa chiamato razzismo, al cui confronto ogni pseudofaziosità (basata su dati di fatto) é comportamento angelico.
Quanto agli elenchi, che sono, lo ripeto (credevo non servisse) incompleti, in proporzione quello degli apporti extraeuropei é almeno 10 volte più accorciato di quello degli elementi occidentali; chi crede che la cosa non conti non tiene presente i 2 punti precedenti e 40 anni di studi occidentali e non.