Per stabilire il grado di parentela, se si cerca quello tra discendenti o ascendenti (genitori, figli, nonni) si calcola il numero di generazioni e si sottrae la prima, se si cerca quello tra collaterali (fratelli, cugini) si calcola il numero di generazioni fino al capostipite comune, si torna indietro e si toglie di nuovo la prima generazione (il capostipite).
Detta così è un po' complicata, ma con qualche esempio diventa più semplice.
Tra genitori e figli: tra me e mio padre, le generazioni sono due (io e mio padre), ne tolgo una e il risultato è 1. Quindi genitori e figli sono parenti di primo grado.
Tra nonni e nipoti: Tra me e mio nonno le generazioni sono tre (io, mio padre e mio nonno), ne tolgo una e il risultato è 2. Quindi nonni e nipoti sono parenti di secondo grado.
Tra fratelli: Il capostipite comune è il genitore quindi tra me e mio fratello si calcolano tre generazioni perché si conta la mia, si sale a quella del genitore e si scende al fratello. Togliendo una generazione il risultato è 2. Quindi i fratelli sono parenti di secondo grado.
Tra zio e nipote: Tra me e il figlio di mio fratello le generazioni da contare sono quattro: si parte dalla mia (1), si sale a mio padre che è lo stipite comune a me e mio fratello (2), si scende a mio fratello (3) e si scende ancora a suo figlio (4). Togliendo una generazione il risultato è 3. Quindi zii e nipoti sono parenti di terzo grado.
Tra cugini: normalmente le generazioni da contare sono cinque perché i cugini sono figli di fratelli; pertanto si parte dal primo cugino (1), si sale a suo padre (2) che non è ancora lo stipite comune, si sale ancora al nonno (3) che è lo stipite comune e si scende quindi al secondo figlio del nonno (4), padre dell'altro cugino, e quindi a quest'ultimo (5). Togliendo una generazione il risultato è 4. Quindi i cugini sono parenti di quarto grado.
Con questo sistema si va avanti a calcolare qualunque distanza di parentela e si pu? constatare che il legislatore italiano ha voluto favorire la situazione dello straniero convivente con un italiano, a condizione che i due siano almeno cugini.