il mondo dei cinesi immigrati è fatto di: - page 4 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: il mondo dei cinesi immigrati è fatto di:  (Letto 19974 volte)

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saru

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« Risposta #45 il: 15 Giugno, 2008, 14:56:59 pm »
Citazione da: "marcowong"
Se la fai perchè vuoi fare tre mesi di vacanze in giro per il mondo nei migliori alberghi del mondo probabilmente si inventeranno una scusa per non darteli.


 :cry: Capito....addio crociera ai Caraibi.... :cry:  :-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da saru »
A parte gli scherzi, scusatemi se scherzo!
Scusate il tono ironico, curioso e un pò invadente dei miei post!

kenny

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« Risposta #46 il: 28 Giugno, 2008, 20:11:19 pm »
allora....questa cosa del matrimonio e' molto interessante.
se tu sei cinese, e un tuo amico cinese si sposa e ti chiama (inviadoti o portandoti personalmente l'invito con insieme un sacco di caramelle) tu nn puoi rifiutarti..o inventarti una scusa..che quel giorno nn puoi venire...se nn viene sticazzi..ma i soldi li dai lo stesso :).
per studenti..o giovanni..che nn hanno ancora un lavoro..si puo' dare sui 300 euro, per chi ha un lavoro sui 500..e per chi ha un'attivvita' propria e che lavora bene allora e' meglio che faccia bella figura..diciamo sui 800 o 1000 euro. ma chi da' i soldi nn si deve preoccupare..perche' sono tutti soldi che prima o poi tornerrano...a meno che tu decida di nn sposarti.

ecco perche' quando ce' un matrimonio cinese gli invitati sono sempre tanti. ovviamente le spese per tutta la cerimonia ecc...li tiranno fuori i genitori,con  tutto il denaro raccolto invece..(e nn sono pochi) i sposini si vanno a divertire in luna di miele..e poi aprono un'attvita' insieme.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kenny »
\"Se questi cinesini vogliono polverizzare Taiwan entro l\'anno, farebbero\' meglio a darsi una mossa e tirare fuori i soldi\" - J.Nicholson \"The Departed\"

dorian

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« Risposta #47 il: 28 Giugno, 2008, 20:43:11 pm »
wow....
mi embra che in "i sopranos...the sopranos"
c'erano scene di questa costumanza...
in idaly funziona ancora  così....
per many chinese weddings...

ma è una buona usanza ?????
è una buona creanza ?????
è sempre un buon antefatto ?????

 8O  8O  8O  8O  8O
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dorian »

savesichuan

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« Risposta #48 il: 28 Giugno, 2008, 23:24:31 pm »
il mondo dei cinesi ha ancora un sistema pensionistico basato sui figli.
cerco di spiegarmi meglio. oggi giorno in italia quando una persona arriva alla vecchiaia chiede la pensione e farà i conti per arrivare a fine mese con quello.
da noi non è proprio così. ossia i genitori cercano per tutta la vita di accantonare delle risorse per la vecchiaia ma noi non abbiamo la cultura dei contributi per l'inps per ottenere la pensione. Infatti se chiedete in giro a qualche cinese cosa serva l'inps loro ti diranno semplicemente che sono imposte da pagare e la maggior parte non saprà dirti a che serva. Inoltre se gli spiegate che con i contributi gli verrà data la pensione lui sicuramente ti dirà che non ci conta per niente e che preferisce fare da sè.
quando venni io in italia i cinesi credevano che l'inps fosse un imposta pagata per il lavoro autonomo. (老板税)
i genitori più fortunati e che hanno accantonato qualcosa potrebbero anche fare tutto senza figli, ma chi non è riuscito ad aver guadagnato risparmi per la vecchiaia si sosterrà sui figli. Infatti da noi è veramente disonorevole andare a chiedere soldi ai genitori per il sostentamento della famiglia in quanto dovrebbero essere i figli a dare un contributo ai genitori.
la formula degli anziani che contribuiscono alla spesa familiare con la propria pensione non succede da noi nella stragrande maggioranza dei casi.
questo fenomeno è facilmente captabile quando si litiga con il genitore e loro ti dicono '' se spero che tu mi dia qualcosa quando sarà vecchio sarà un miracolo, e infatti non conto su di te.''
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da savesichuan »
ama e sarai amato, odia e sarai odiato

savesichuan

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« Risposta #49 il: 28 Giugno, 2008, 23:24:57 pm »
il mondo dei cinesi ha ancora un sistema pensionistico basato sui figli.
cerco di spiegarmi meglio. oggi giorno in italia quando una persona arriva alla vecchiaia chiede la pensione e farà i conti per arrivare a fine mese con quello.
da noi non è proprio così. ossia i genitori cercano per tutta la vita di accantonare delle risorse per la vecchiaia ma noi non abbiamo la cultura dei contributi per l'inps per ottenere la pensione. Infatti se chiedete in giro a qualche cinese cosa serva l'inps loro ti diranno semplicemente che sono imposte da pagare e la maggior parte non saprà dirti a che serva. Inoltre se gli spiegate che con i contributi gli verrà data la pensione lui sicuramente ti dirà che non ci conta per niente e che preferisce fare da sè.
quando venni io in italia i cinesi credevano che l'inps fosse un imposta pagata per il lavoro autonomo. (老板税)
i genitori più fortunati e che hanno accantonato qualcosa potrebbero anche fare tutto senza figli, ma chi non è riuscito ad aver guadagnato risparmi per la vecchiaia si sosterrà sui figli. Infatti da noi è veramente disonorevole andare a chiedere soldi ai genitori per il sostentamento della famiglia in quanto dovrebbero essere i figli a dare un contributo ai genitori.
la formula degli anziani che contribuiscono alla spesa familiare con la propria pensione non succede da noi nella stragrande maggioranza dei casi.
questo fenomeno è facilmente captabile quando si litiga con il genitore e loro ti dicono '' se spero che tu mi dia qualcosa quando sarà vecchio sarà un miracolo, e infatti non conto su di te.''
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da savesichuan »
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marcowong

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« Risposta #50 il: 29 Giugno, 2008, 00:24:52 am »
Citazione da: "savesichuan"
il mondo dei cinesi ha ancora un sistema pensionistico basato sui figli.


solo parzialmente vero, per le generazioni più vecchie o per quelle emigrate, per lo più falso per quelle in Cina che, dopo l'introduzione della pianificazione familiare, hanno un figlio solo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

savesichuan

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« Risposta #51 il: 29 Giugno, 2008, 16:08:05 pm »
invece marco in cina è ancora vero, ovviamente non per tutti ma per una grande maggioranza è così. intendo le persone che vivono in campagna dove si pu? avere più di un figlio e per persone in città che non hanno la pensione e sono tanti.  alla fine sottolineo ancora dicendo che questo sistema tendera a scomparire anche se non arriverà mai a mio avviso al regime europeo. questione di cultura.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da savesichuan »
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ewendel

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« Risposta #52 il: 30 Dicembre, 2008, 02:36:34 am »
Scusate se riprendo questo vecchio thread, ma l'ho trovato estremamente interessate.
A mio avviso, ultimamente il forum sembra essere diventato un aggregatore di notizie, per certi versi. Si sono un po' persi thread come questo dove, anche elencando le particolarità di una cultura, si contribuisce a farla conoscere e, forse, a far abbattere le barriere del pregiudizio.

Sarebbe interessante ampliare l'elenco già iniziato, magari variando anche il titolo del topic (sempre che non ce ne sia già uno apposito, ma non l'ho trovato).

Inoltre, se posso, vorrei anche indirizzare un altro argomento parallelo. In sostanza mi chiedevo se ci sono atteggiamenti, modi di fare, comportamenti della cultura italiana che per una persona con cultura cinese risultano essere irritanti, scomodi, di cattivo gusto o addirittura offensivi (mi riferisco più ad un cinese appena arrivato in Italia, che ad una 2g).

Faccio un esempio (anzi, gradirei sapere se è vero).
Ho letto negli appunti di viaggio in Cina di un Italiano che:
- soffiarsi il naso a tavola è considerato molto sconveniente;
- è meglio evitare di usare "cin cin" ai brindisi (questo solo in Cina, credo);

Bhe, questi esempi (sempre che sia vero il loro contenuto) sono riferiti ad un italiano che va in Cina. Però non è importante se è l'italiano ad andare in Cina od il cinese a venire in Italia. Ci? che mi premeva sottolineare era proprio la differenza tra le 2 culture, vista anche nei piccoli gesti, non solo nelle cose macroscopiche.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ewendel »

marcowong

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« Risposta #53 il: 01 Gennaio, 2009, 11:38:03 am »
Citazione da: "ewendel"
Inoltre, se posso, vorrei anche indirizzare un altro argomento parallelo. In sostanza mi chiedevo se ci sono atteggiamenti, modi di fare, comportamenti della cultura italiana che per una persona con cultura cinese risultano essere irritanti, scomodi, di cattivo gusto o addirittura offensivi (mi riferisco più ad un cinese appena arrivato in Italia, che ad una 2g).

Faccio un esempio (anzi, gradirei sapere se è vero).
Ho letto negli appunti di viaggio in Cina di un Italiano che:
- soffiarsi il naso a tavola è considerato molto sconveniente;
- è meglio evitare di usare "cin cin" ai brindisi (questo solo in Cina, credo);


Come si dice in italiano cin-cin potrebbe sembrare "bacio" però spiegandolo si pu? introdurre un argomento di conversazione a tavola che causa sempre molta ilarità.
Molte differenze e malintesi nascono dal linguaggio gestuale, che pu? generare male interpretazioni, così come un diverso concetto di privacy, modi differenti di manifestare il proprio rispetto.
Per esempio in Cina se si ha un ospite quando ci si accommiata lo si accompagna, a seconda della propria manifestazione di rispetto, fino alla porta della propria casa/ufficio, o anche addirittura alla porta dell'edificio.
In Italia questo si verifica in misura molto minore e questo potrebbe essere interpretato come freddezza nei propri confronti.
Spesso questi gesti di cortesia andrebbero rifiutati, ma al rifiuto devono essere riproposti e ci si pu? attendere una ripetizione di tutto ci? per alcune volte. Fermarsi al primo rifiuto potrebbe dare una sensazione scorretta.
Quando si accompagna un ospite nella sua camera d'albergo se c'è un certo grado di confidenza ci si pu? aspettare che ti accompagnino fin dentro la camera e si fermino un po' da te.
La diversa sensibilità sulla privacy pu?, come si pu? immaginare, generare in questo caso dei problemi.
Altro esempio, sull'etichetta nel guidare (che a dire il vero sta cambiando rapidamente). Quando vivevo in Cina la maggior parte dei manager che avevano a disposizione la macchina avevano pure l'autista ed il posto d'onore era quello del passeggero anteriore. Nel mio caso io preferivo guidare da solo e questo causava dubbi nei miei ospiti su come sedersi nella mia macchina, per cui mi è spesso capitato che le persone preferissero sedersi di dietro. In Italia questo sarebbe interpretato in modo totalmente diverso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

ewendel

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« Risposta #54 il: 03 Gennaio, 2009, 00:55:38 am »
Grazie Marco per gli esempi che hai illustrato. Li trovo molto interessanti.
Penso sia molto utile conoscere il modo con cui altre popolazioni vivono le situazioni più comuni delle vita.
Per rispetto nei confronti del proprio interlocutore, è buona cosa sapere cosa si debba evitare e cosa è invece doveroso fare (o dire).

Continuando su tale argomento: immaginiamo un cittadino cinese che abbia vissuto per molti anni solo in Cina e non abbia mai conosciuto culture diverse.
Se improvvisamente venisse in Italia, cosa lo turberebbe nei rapporti con ci? che è la "normalità" per un italiano medio (lasciando perdere razzismo, illegalità, ecc.)?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ewendel »

marcowong

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« Risposta #55 il: 04 Gennaio, 2009, 00:30:47 am »
Citazione da: "ewendel"
Continuando su tale argomento: immaginiamo un cittadino cinese che abbia vissuto per molti anni solo in Cina e non abbia mai conosciuto culture diverse.
Se improvvisamente venisse in Italia, cosa lo turberebbe nei rapporti con ci? che è la "normalità" per un italiano medio (lasciando perdere razzismo, illegalità, ecc.)?


Qui mi interessa parlare del passaparola che diventa spesso il modo privilegiato per ottenere delle informazioni sul paese in cui si intende emigrare.
E quel canale d'informazione dipingeva l'Italia come un paese bellissimo in cui persino la luna splendeva più grande e più brillante ed i cinesi che tornavano per una breve visita a parenti ed amici erano tutti dipinti come ricchi ed affermati.

Forse adesso non è più tanto così, ma questo è, soprattutto per molti ragazzini, il vero choc.
Venire da una situazione familiare agiata e senza particolari problemi economici, e ritrovarsi da un momento all'altro con genitori sconosciuti, in una realtà che non ti accetta e a te sconosciuta, in cui devi partire dal fondo della scala sociale.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

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« Risposta #56 il: 06 Gennaio, 2009, 16:02:13 pm »
Citazione da: "marcowong"

Qui mi interessa parlare del passaparola che diventa spesso il modo privilegiato per ottenere delle informazioni sul paese in cui si intende emigrare.
E quel canale d'informazione dipingeva l'Italia come un paese bellissimo in cui persino la luna splendeva più grande e più brillante ed i cinesi che tornavano per una breve visita a parenti ed amici erano tutti dipinti come ricchi ed affermati.

cosa c'è all'origine di questa favola? quale era il motivo che spingeva le persone che conoscevano veramente la realtà italiana a descriverla in questi termini?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da 300 »
Il mondo è un tiranno ma solo gli schiavi gli ubbidiscono

ChinaHxC

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« Risposta #57 il: 06 Gennaio, 2009, 16:49:16 pm »
Citazione da: "300"
Citazione da: "marcowong"

Qui mi interessa parlare del passaparola che diventa spesso il modo privilegiato per ottenere delle informazioni sul paese in cui si intende emigrare.
E quel canale d'informazione dipingeva l'Italia come un paese bellissimo in cui persino la luna splendeva più grande e più brillante ed i cinesi che tornavano per una breve visita a parenti ed amici erano tutti dipinti come ricchi ed affermati.
cosa c'è all'origine di questa favola? quale era il motivo che spingeva le persone che conoscevano veramente la realtà italiana a descriverla in questi termini?


è una storiella ricorrente nella storia dell'emigrazione. Ovunque è uguale, vedi per esempio "il nuovo mondo" le battute che si scambiano.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ChinaHxC »
Solitudo punk hardcore.

marcowong

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« Risposta #58 il: 06 Gennaio, 2009, 17:39:50 pm »
Citazione da: "ChinaHxC"
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cosa c'è all'origine di questa favola? quale era il motivo che spingeva le persone che conoscevano veramente la realtà italiana a descriverla in questi termini?

è una storiella ricorrente nella storia dell'emigrazione. Ovunque è uguale, vedi per esempio "il nuovo mondo" le battute che si scambiano.


E' vero, basti pensare alle motivazioni che spingevano gli emigranti italiani in America, famosa è la lettera di un emigrante che raccontava:
½Sono venuto in America perché mi avevano detto che le strade erano lastricate d'oro. Quando sono arrivato ho visto che le strade non erano lastricate. Di più, ho scoperto che ero io che dovevo lastricarle?.
http://www.rai.it/RAInet/common/articol ... ore=ec870e

Adesso la situazione è un po' cambiata, ma fino ad una decina di anni fa un emigrante cinese che si accingeva a tornare per una visita al paese natale metteva da parte delle cifre consistenti che avrebbe poi speso per regali, inviti nei migliori ristoranti e così via.
Sarebbe stata una grave umiliazione per lui tornare senza dare l'impressione di avere fatto fortuna.

E questo è vero anche per altri paesi, sia come fonte che come ricettori di immigrazione, come per esempio possiamo vedere in questo video commissionato dalla Svizzera proprio per contrastare le storture del passaparola: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero

Comunque, per quanto riguarda la Cina almeno, la situazione sta cambiando rapidamente ed adesso essere un Huaqiao (un cinese emigrato all'estero) non è più necessariamente associato ad uno stato di benessere, sia per una migliore informazione su quello che è l'emigrazione, sia perchè in Cina vi sono molte più prospettive economiche che in passato.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

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« Risposta #59 il: 07 Gennaio, 2009, 01:20:05 am »
Citazione da: "marcowong"
Citazione da: "ChinaHxC"
Citazione da: "300"
cosa c'è all'origine di questa favola? quale era il motivo che spingeva le persone che conoscevano veramente la realtà italiana a descriverla in questi termini?

è una storiella ricorrente nella storia dell'emigrazione. Ovunque è uguale, vedi per esempio "il nuovo mondo" le battute che si scambiano.

E' vero, basti pensare alle motivazioni che spingevano gli emigranti italiani in America, famosa è la lettera di un emigrante che raccontava:
½Sono venuto in America perché mi avevano detto che le strade erano lastricate d'oro. Quando sono arrivato ho visto che le strade non erano lastricate. Di più, ho scoperto che ero io che dovevo lastricarle?.
http://www.rai.it/RAInet/common/articol ... ore=ec870e

Adesso la situazione è un po' cambiata, ma fino ad una decina di anni fa un emigrante cinese che si accingeva a tornare per una visita al paese natale metteva da parte delle cifre consistenti che avrebbe poi speso per regali, inviti nei migliori ristoranti e così via.
Sarebbe stata una grave umiliazione per lui tornare senza dare l'impressione di avere fatto fortuna.

E questo è vero anche per altri paesi, sia come fonte che come ricettori di immigrazione, come per esempio possiamo vedere in questo video commissionato dalla Svizzera proprio per contrastare le storture del passaparola: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero

Comunque, per quanto riguarda la Cina almeno, la situazione sta cambiando rapidamente ed adesso essere un Huaqiao (un cinese emigrato all'estero) non è più necessariamente associato ad uno stato di benessere, sia per una migliore informazione su quello che è l'emigrazione, sia perchè in Cina vi sono molte più prospettive economiche che in passato.


La questione dell'umiliazione e la perdita della faccia mi sembrano ragioni più reali per i cinesi che i paragoni con le emigrazioni dell'inizio del secolo scorso dove le informazioni erano scarse, le illusioni tante e le possibilità offerte dagli USA (o dal resto del continente) anche. Negli anni '90 già si sapeva molto di più sulle reali condizioni dell'Italia.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da 300 »
Il mondo è un tiranno ma solo gli schiavi gli ubbidiscono