Pero , mai , Ezio Mauro si sarebbe abbassato a sottoscrivere un'appello di un'inaudita viltà come quello intitolato: "appello a sostegno della repubblica popolare cinese", lanciato durante l'atroce repressione in Tibet da parte della dittatura communista cinese . Questi pseudo intelletuali italianissimi e estremisti di sinistra (leggete e capirete) della gallassia dell'ultra sinistra mi hanno fatto venire in vomito in bocca . Gli stessi che denunciano il "nazismo" in Italia , o la "libertà minacciata " dai fascisti al potere . Credo che un'appello cosi infame , cosi ignobile ( caso unico al mondo , che vergogna per l'Italia !!) , si commenti da solo . Purtroppo il mio italiano è troppo scarso per definire coloro che l'hanno sottoscritto . :roll: :roll: :roll:
Credo tu ti riferisca all'infame appello lanciato da Vattimo e Losurdo contro i monaci tibetani...che dire, una vergogna! :smt076 )
Sì è vero è un caso unico al mondo, orribile, assurdo, ma alla fine certa gente si commenta da sola e andrebbe soltanto ignorata. E' però consolante il fatto che il resto della sinistra italiana sia a favore del Tibet e contre le politiche repressive del governo cinese, come dimostrato dall'accoglienza ricevuta dal Dalai Lama alla Camera dei Deputati nel suo recente viaggio. Le posizioni di quei due non sono solo isolate ma furono anche duramente criticate e condannate.
Poi tirare in ballo il piano imperialista britannico contro la Cina è un grossolano errore; le potenze che smembrarono l'Impero Qing e poi la Repubblica di Cina furono la Russia zarista, che proseguì allegramente sotto URSS, e il Giappone. La Gran Bretagna ottenne soltato l'isoletta di Hong Kong.
Al contrario la prima dichiarazione ufficiale che il Tibet era parte dell'Impero, ma sempre come stato vassallo e tributario (suzerainity e mai sovereignty!) è del 1906 nell'accordo Sino-britannico, quindi riconosciuto dall'imperatore stesso. Se gli inglesi avessero realmente voluto conquistare il Tibet, lo avrebbero fatto e basta, l'esercito tibetano era stato sbaragliato già 2 anni prima. Dopo l'accordo GB e Qing si spartirono l'influenza sul Tibet, prima un'esclusiva dell'impero, ma rinunciando entrambi a interferire nel governo interno.