per savesichuan:
la questione del matrimonio fra "consanguinei" é una delle bufale che ci viene insegnata a scuola; mi spiego meglo:
1) é vero che il continuo accoppiamento fra persone con patrimonio genetico similissimo pu? provocare l'emergere di malattie ereditarie, nascoste altrimenti nei "portatori sani" (tipo l'emofilia), ma già Levi Strauss (nel suo testo sul tabu dell'incesto) dimostrò che, semmai, questo elimina dalla procreazione successiva le persone portatrici di tali malattie (che invece restano presenti nei normali "portatori sani"), come sano perfettanmente gli allevatori di cani, gatti, ecc. che infatti selezionano in questo modo le caratteristiche degli esemplari migliori!
2) la prova é che nelle culture islamiche ed in molte altre culture per secoli si é privilegiato (e in parte lo si fa tuttora) il matrimonio con i cugini senza alcun danno genetico;
3) inoltre la questione é capirsi sul "fra loro" (in termini antropologici: "matrimono endogamico"); se si trattasse anche solo di "coi cugini" (come nella pratica tradizionale mediorientale e nordafricana) non vorrebbe dire con una piccola cerchia di parenti, perché si tratta di famiglie numerose che, in poche generazoni, arrivano a avere CENTINAIA di cugini (nel villaggio di Deir Ghassaneh, in Palestina, ove ho operato, 5.300 persone erano di 2 sole famiglie ed una ragazza mi ha detto che lei aveva 125 cugini maschi in età da matrimonio fra cui trovare lo sposo...); ma nel caso dei Rom (e di altre culture in tutto il Pianeta) si tratta piuttosto di due livelli diversi ma assai più ampi:
a) "dentro il clan" che é enormemente più ampio della famiglia allargata, é sparso in vari Paesi del Mondo per le vicessitudini storiche, ha subito e subisce apporti genetici diversi (vedi sotto) ecc.;
b) dentro il popolo Rom (nella sua sottodelimitazione specifica cultural-religiosa: Sinti, Khorakhané, ecc.), con le eccezioni sottoriportate;
4) infine vale la regola tradizionale di Induisti, Ebrei e Musulmani (e fino alla secolarizzazione recente Cristiani): chi sposa un/una Rom dovrebbe entrare nella cultura Rom (e nella religione della famiglia Rom): i matrimoni con persone di altra cultura NON siono vietati affatto, ma tradizionalmente implicano l'assorbimento nella PROPRIA cultura del partner di altra cultura, esattamente come fanno tutt'ora gli Ebrei ed i Musulmani più tradizionalisti. Sono semmai cristiani spagnoli e tedeschi, turchi islamizzati, laici o cattolici italiani, musulmani mediorientali a provare ribrezzo nello sposare un/una Roma (assai meno nell'averci rapporti sessuali) e nell'essere razzisticamente protagonisti di un simile divieto sociale.
Come si vede, i mescolamenti genetici possibili sono comunque enormi.
Non é neppure vero, infatti, sul piano genetico, che manchino mescolamenti di altro tipo: per secoli, mentre si accusavano falsamente i Rom di "rubare i bambini" (e gli Ebrei di farlo per sacrificarli!) e si cacciavano dalle famiglie cattoliche, protestanti o musulmane gli uomini che si innamoravano di una Rom (le donne erano accusate semplicemente di essersi fatte streghe...), gitane, zingare, ballerine, serve, viandanti Rom sono state stuprate, rapite per violentarle, fatte oggetto di concubinaggio, scelte come amanti di serie b da parte di nobili, borghesi, militari, poliziotti, contadini arricchiti, giudici, briganti, ecc. e hanno partorito figli, rimasti in seno alle comunità Rom di appartenenza delle madri, con patrimonio genetico proveniente dai maschietti di tutta Europa e del Mondo musulmano....