Vi domandavo quindi se conoscete qualche sito/servizio online, magari gestito direttamente dallo stato, a cui il cittadino possa affidarsi per trarre le giuste informazioni, magari in tempo reale, sull'entrata in vigore o l'abrogazione di nuove leggi.
Se il problema fosse l'entrata in vigore o l'abrogazione di nuove leggi, intese come un testo unitario integralmente abrogato o interamente nuovo, magari basterebbe una ricerca con google o la visita di qualche sito specialistico.
Ma come è confermato anche dall'esempio che hai fatto, il problema non è mai quello, perché la maggior parte delle leggi vanno semplicemente a modificare altre leggi, per cui quello che serve è la certezza di trovare di una legge effettivamente il testo aggiornato ed attualmente in vigore.
Inoltre, è necessario un motore di ricerca specializzato, per evitare il rischio di trovare troppo o troppo poco.
Questo comporta costi di redazione e di software che fanno si che tutte le banche dati la cui consultazione consente di avere immediatamente la certezza che il testo di legge che si sta consultando è attualmente in vigore, siano a pagamento.
Tutti i siti giuridici liberamente accessibili su internet, inclusi quelli del parlamento, del quirinale e dei ministeri, o non danno alcuna garanzia di avere on line l'ultima versione, o non offrono strumenti adeguati per trovare ci? che si cerca e per ricostruire tutti i testi di legge che compongono una normativa di settore (quest'ultimo è ad esempio il caso dei siti delle istituzioni pubbliche che ho citato).
Per avere una banale conferma dell'esattezza di questa mia valutazione basta provare a fare una ricerca giuridica in materia fiscale sul sito dell'Agenzia delle Entrate ....
L'ideale sarebbe che lo stato investisse per realizzare un sito con una banca dati di legislazione, liberamente e gratuitamente accessibile da tutti, che avesse la stessa efficienza, la stessa chiarezza, la stessa garanzia di aggiornamento e la stessa facilità di consultazione di quelle offerte dai siti privati a pagamento realizzati dai vari editori giuridici.
Questa sarebbe veramente innovazione, non quella che portò il precedente governo Berlusconi a stanziare 40 milioni di euro per la realizzazione di un sito che propagandasse nel mondo le bellezze dell'Italia, che ha partorito un prodotto pieno di bachi, pesantissimo da caricare, chiuso ingloriosamente in fretta e furia dopo pochi mesi.
Ma in questo paese continua a prevalere l'apparenza sulla sostanza e questi sono i risultati.
Tuttavia la sostanza non manca, chissà che prima o poi non riesca ad avere il sopravvento