kenny,
capisco perfettamente la tua rabbia e la trovo un'ottima base per ché tu possa costruire, ad esempio, iniziative economiche tue che rompano la logica del "fare come gli altri" e che si indirizino con coraggio verso la diversificazione, osa che io cerco di stimolare, come sai, bnella comunità commerciale cinese da oltre 1 anno.
Credo però che (se provocatori, ascari e "oceani di saggezza" ci lasciano una volta tanto dialogare in pace) sarebbe utile anche in questo caso riflettere sui fenomeni di copiatira in senso storico.
Ovunque e sempre, auando in una specifica società/cultura, vengono elaborati determinati prodotti con caratteristiche innovative, altre società/culture compiono le seguenti operazioni:
* cercano di carpirne il segreto;
* cercano di copiarli;
* se non possono o se conviene loro , cercano di far passare le copie per gli originali;
* elaborano succesivamente miglioramenti competitivi.
Ci? é avvenuto in Occidente, ad esempio, con la carta, la seta e la porcellana (tutte e 3 come ben sai di origine cinese), nonostante che ad esempio sulla seta la Cina avesse tentato di impedire la diffusione dei segreti dell'allevamento dei bachi e della produzione tessile.
Tutte le grandi fabbriche di porcellane (o di finte porcellane, come il "bone China" inglese) europee (da Meissen a Capodimonte) e turche (Iznik) sono nate per copiarwe e contraffare i prodotti cinesi, poi si sono evolute su quella base.
E potrei fare mille altri esempi.
L'idea del copyright è modernissima, sebbene in passato vi fossero forme di protezionismo (spesso regali) di singoli tipologie di prodotti in tutte le società/culture, occidentali, cinese, islamiche, ecc., peraltro TUTE E SEMPE VIOLATE.
Se nella Storia si ha birra in Irlanda (tecnica mesopotamica), campane di bronzo in Italia (tecnica cinese), vetrate al piombo in India (tecnica tedesca), intarsi a Firenze (tecnica islamica), catene di pizzerie negli USA (su modello italiano), un'industria automobilistica in Giappone (copiata da quella USA ed europea), il jazz in Europa (copiato ai Neri USA), ecc. é perché TUTTI HANNO SEMPRE COPIATO TUTTO IL POSSIBILE.
A mio parere il problema non é copiare o no, ma, come dici anche tu, pasare rapidamente da una bassa qualità ad una media-alta qualità, e, aggiungo, diversificare, esplorare nuovi settori, valorizare infine le PROPRIE specificità (che possono essere il parmigiano, il té, la pop art, le medicine tradizionali, la musica rap, ecc.)