I doveri sono sacrosanti tanto quanto i diritti.
Ma ci sono diritti talmente fondamentali che richiedono una deroga ad alcuni doveri.
Io ho diritto a vivere, ma se per fame, sete, guerra, persecuzione, calamità, ecc.. il mio diritto a vivere è messo in discussione, ho il diritto di cercare di salvarmi la pelle.
E se per esercitare questo diritto sono costretto ad infrangere una norma di un altro paese (es, immigrazione clandestina) che non porta ad un danno di pari entità ad altre persone (non crea pericolo per la vita delle persone di quel paese), allora io devo poter esercitare questo diritto.
L'inganno in tutta questa storia sta nel fatto che gli stati che si oppongono ad esercitare anche questi diritti fondamentali, in realtà sono quelli che spesso hanno determinato le condizioni che causano questi disastri.
Inoltre, chi ha un minimo di cervello sa perfettamente che non è possibile ostacolare questi fenomeni con i mezzi convenzionali (espulsioni, blocco delle frontiere, ecc....), perchè costerebbe cifre enormi e non risolverebbe il problema, ossia non costituirebbe un deterrente per chi sfugge alla morte, alla fame, alla sete, alla tortura, ecc....
Nonostance ci?, molti stati praticano queste folli strategie politiche, ma solo ed esclusivamente per motivi di politica interna.
E' molto più semplice e porta molti più voti prelevare le impronte ai piccoli Rom, spaventare la gente, far crescere l'insicurezza sociale, spostare l'attenzione dai veri problemi e dall'esercizio dei diritti che mettere in atto strategie ben conosciute per migliorare il grado di integrazione dei Rom.
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