Ok, mi scuso subito ma sarò un po' offensivo (colpa della stanchezza e delle poche ore di sonno di sti giorni).
Ho sentito la parola
traduzioni, poi
blah blah blah blah blah... blaterare :-D
Ci sono da lodare le diverse persone che hanno tentato l'impresa, certo che ci vorrebbe uno sforzo maggiore del collettivo per implementare la fase successiva, la costanza. Basterebbe trovare 3 ragazzi/e che ruotano ogni mese, la forza del gruppo evince in queste situazioni.
Io non me esco impreparato (non è che sto qua a criticare duramente solo per ridurre in poltiglia il nostro lavoro), sono stato per 5 anni nella redazione fissa del giornalino scolastico della mia scuola (uscita mensile), dai 6 ai 9 numeri all'anno. Infatti il mio predecessore Marco C. ora è caporedattore naz. del mensile studentesco
BlogMag, nata proprio qua nella consulta studentesca di Bologna e ora presente in svariate città (ormai ho perso un po' i contatti con sta rivista, anche perchè la linea editoriale per me non era il max dei miei gusti). Non dico che l'esperienza conta, però aiuta e difficilmente ti sconforterai alle prime difficoltà. Chi ha avuto esperienze simili alla mia, capisce che far tenere a galla una qualsiasi redazione o periodico è solo grazie alla passione, pura e semplice motivazione. E poi nel gruppo bisogna trovare empatia, darsi coraggio l'un l'altro, perchè alla fine è sempre un lavoro di squadra (non dico cazzate, scrivere è come uno sport!).
Vi chiedo solo l'accortezza di provarci, non bisogna essere dei super-scrittori per farlo. Il suggerimento è buono, però bisogna essere noi stessi i portavoci e i candidati dei miglioramenti promulgati :wink:.