Qua si sta andando da un sondaggio (visto l'importanza che pu? avere) "innocente" ad un litigio vero e proprio che sembra stia degenerando... Per chiarire alcuni punti (secondo me fondamentali) sono:
1) La Cina è arrivata alla posizione di potenza emergente grazie ad una serie di politiche compatte che hanno favorito il commercio, gli investimenti esteri, l'industrializzazione,ecc... (Questo è ci? che ho capito leggendo questo forum e qualche "Micromega" che ne parlava)
2) Tali politiche sono state attuate grazie al tipo di "Regime Politico" che riduce al minimo le "perdite di tempo decisionali" e anche le "possibili opposizioni" (giusto o sbagliato che sia, è un dato di fatto, che l'urbanizzazione è stata aiutata dalla facilità con cui venivano fatti gli espropri, dall'unità del paese mantenuta con mezzi che noi occidentali almeno formalmente non accetteremo sul piano etico e "umano", ecc.. ma che comunque, si sono dimostrati "vincenti" per mantere il potere e l'unità del paese).
3) Fermando gli oppositori che minavano la stabilità del partito e l'unità del paese... ecc..
La politica della Cina (secondo il mio parere) la possiamo semplificare nel mantenere l'ordine e favorire lo sviluppo, bloccando il dissenso, garantendo l'ordine (anche inteso come punibilità di chi commette crimini comuni come l'omicidio, il furto, ecc..) e ovviamente, avere l'appoggio del popolo. Quindi, LuceUniversale, la strategia della Cina, non è limitato ad un discorso "troglodita" della "legge del più forte", ma anche da esigenze economiche, commerciali, ecc... C'è anche da dire che (sempre a mio avviso), la maggioranza dei cinesi sostiene l'RPC (poi su questo magari, mi smentite pure), certo, ci sono state delle rivolte, ma io mi son sempre chiesto, come fa 1 miliardo e 500 persone a non riuscire a rovesciare un sistema politico tenuto in mano da qualche migliaglio (o anche milione se proprio vogliamo) di elites politica? Semplicemente, perché molti, lo appoggiano o quanto meno, lo accettano e se cosi fosse, non abbiamo il diritto di criticare il loro sistema politico...
Certo, posso esser d'accordo con te LuceUniversale che molte cose NON VANNO BENE (almeno dal punto di vista occidentale della cosa), che i diritti umani andrebbero un pò, "migliorati", qualche libertà in più non guasterebbe, ecc... Ma non possiamo intervenire, giudicare un paese che NON CONOSCIAMO e tantomeno, possiamo pensare che il nostro sistema di vita sia IL MIGLIORE del mondo, perchè NON E' COSI...
Ci? che mi auguro per il tibet come per qualsiasi persona esistente in questo pianeta è la libertà religiosa, poter scegliere la propria guida spirituale senza interventi da parte di un organismo politico che mira soltanto a controllare e canalizzare la tua fede e la tua speranza per i suoi scopi, io sono stato un ateo e vivevo male, ero perennemente nel mondo d'inferno, ma da quando ho trovato una mia fede, ho visto nella professione religiosa un grande potere, il potere di dare la speranza alle persone che cercano qualcosa per cui vivere e trovo giusto che ogni persona possa coltivare la sua religione scegliendo autonomamente la sua guida spirituale. Però ovviamente, una guida spirituale deve solo occuparsi appunto dello spirito, non deve fare proclami politici né pro, né contro un determinato tema/decisione/politica, perché si andrebbe a toccare una sfera che NON COMPETE. Odio quando i preti parlano di "religione nella scienza", odio i preti quando parlano di "Gesu nella politica", odio i preti quando pretendono di andare alle università per "trasmettere alle giovani menti il "messaggio di cristo"... Quando famiglia cristiana ha dato addosso al governo Berlusconi, sono stato sorpreso di vedere che c'erano preti che avevano la mia stessa linea di pensiero e il mio stesso desiderio (e presumo anche quello di cavallo e di ogni persona che si vuole definire "civile") di combattere il regime che Berlusconi ci sta apparecchiando davanti... Ma ad una più attenta riflessione, sono arrivato alla conclusione che il direttore di "Famiglia Cristiana" ha sbagliato perché si è intromesso in una sfera che NON GLI COMPETE.
Per me è sbagliato:
- Che una guida religiosa venga imposta da un organo politico
- Che una guida religiosa legittima si occupi di campi non di sua pertinenza
Il problema di fondo è che i monaci (sia cristiani, buddisti, o che altro) hanno sempre apprezzato il potere che gli conferisce il loro ruolo e non s'accontentano solo di "guidare le anime", ma vogliono anche decidere come dobbiamo vivere la nostra vita fuori dalla chiesa o dai templi d'altro canto, una religione fuori dal controllo dell'RPC è impensabile (per questo esiste una "chiesa di pechino", un "panchen Lama" votato da Pechino, ecc...), perché la religione ha il potere di dare speranza e se non è controllata, questa speranza potrebbe destabilizzare il potere del partito stesso (ed è una cosa che non vogliono rischiare). Per questo io sono favorevole ad un'autonomia religiosa del tibet però la politica e la gestione della regione devono essere in mano cinese. Per me, questa sarebbe una conquista e forse, la più grande.
PS. Come gia detto, potrei aver detto molte cose inesatte o addirittura sbagliate (dato che non conosco bene il paese, né il pensiero dei cinesi italiani o dei cinesi rimasti in madre patria), ci? che ho scritto, è frutto di riflessioni su letture varie che ho fatto, siete liberi di confutarle, approfondirle, oppure ignorarle, ogni intervento che mi aiuti a comprendere meglio è ben accetto.