alex, io non ho mai detto che la differenza fra Cina attuale e Occidente sia quella fra comunismo e capitalismo; il problema non é se il modello cinese attuale é come tu dici "molto più vicino al capitalismo che al comunismo" èerché non é quesyo il paragone che ho fatto.
Anche il modello economico di Gengis Khan non era comunista e non per questo era uguale a quello inglese....
L'idea che i modelli posibili siano solo quello "comunista" (lo metto tra virgolette perché quello applicato nei Paesi Socialisti era capitalismo di tato e non comunismo) e quello capitalista, ciascuno unico, é un errore di prospettiva catastriofico che riduce tutto af uno scontro INTERNO al Nord del Mondo (dato che anche il Marxismo é una dottrina economica, politica e filosofica del Nord del Mondo). Non era già vero con Mao, che non ha applicato 1 solo dei "sacri principi" del marxismo-leninismo relativi all'egemonia della classe operaia sui contadini e ha usato il marxismo nell'ottica della cultura e della storia cinese.
E' ancora meno vero oggi, perché come ho detto il modello inese USA strumenti capitalistici e leninisti al tempo stesso 8e già questo lo rende non occidentale) ma non é né leninista né capitalista.
Non si dà capitalismo vero con la pianificazione economica centralizzata e guidata dalla politica, con l'uso contemporaneo di flussi umani e di merci verso l'estero, con il sistema formativo ed informativo totalmente statalecentrico (ossia politicocentrico), con l'assenza di un ruolo po0litico autonomo dei grandi imprenditori!
Il che non c'entra nulla col modello comunista eurocentrico, ma pure con il protocapitalismo olandese o britannico, col capitalismo selvaggio USA, col capitalismo straccione di tante ex-colonie africane; c'entra assai di più con l'Impero Qin, Tang, Song, Ming, ecc.
E poiché l'"imperialismo" é categoria politico-economica precisa che non é figlia della storia imperiale romana, mongola, moghul, azteca, ma del processo britannicocentrico (a cui si sini assiociati poi Francia, germania e infine USA) che ha accompagnato l'affermazione SOLO IN EUROPA della borghesia, del concetto di stato-nazione, del capitalismo industriale, delle ideologie colonial-razziste, non si pu? usare quel concetto per un sistema economico che non abbia caratteristiche GENUINAMENTE capitalistiche ocidentali come quello iraniano, quello cinese, quello di Singapore, quello coreano.
Quindi la politica cinese pu? essere "egemonista", perfino "feroce" per qualcuno, mai "imperialista" e quel che fa la Cina oggi é la ripresa delle linee di egemonismo attraverso il commercio che la caratterizzarono fino alla chiusura in se stessa dell'età Ming, non é e non pu? essere "imperialismo" per assenza della struttura fondante.
Pouché, infine, la base concettuale e pratica del capitalismo occidentale é l'espansione incontrastata e continua del proprio mercato e modello (di produzione, di consumo, di vita, ideologico, istituizionale, ecc.), senza il quale il capitalismo occidentale (lo sapeva già Adam Smith) NON SOPRAVVIVE e poiché é l'impetuosa crescita della Cina (più di quella dell'India, meno "differente") a bloccare non fosse altro per ragioni di ripartizione delle risorse ed ecologiche la continuità di quella espansione (assai più dell'economia sovietica e dei suoi satelliti all'epoca del "capitalismo di staato" spacciato per socialismo), é quel modello cinese, NON OCCIDENTALE anche quando usa strumenti occidentali l'ostacolo maffiore e mortale chye si trova di fronte l'Occidente dal tempo della Rivoluzione Industriale ad oggi: altro che bolscevichi, stalinisti, brezneviani, ecc.!