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Autore Topic: 14 settembre 1943  (Letto 17549 volte)

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vasco reds

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« Risposta #15 il: 07 Ottobre, 2008, 09:52:52 am »
su ragazzi, queste storie rivangate servono solo a fomentare incomprensioni... i campi di concentramento sono esistiti in europa durante la 2? guerra mondiale, in america nello stesso periodo, in russia e in cina dalla 2? guerra mondiale ad oggi.....
e con quello che hanno "subito" gli ebrei come si sono comportati con i palestinesi da quando gli è stato regalato lo stato di isdraele ad oggi???
cosa farebbe la cina se l'onu strappasse il tibet alla cina per darlo ai tibetani..... un po' come stanno facendo col kosovo e la serbia...
a proposito ci sono stati campi anche durante la guesrra civile yugoslava.
quindi vediamo di stringerci la mano e buttiamoci il passato alle spalle, e poi a cavallo perchè non andare in un tempio taoista, cristiano, mussulmano, o altro... i cinesi dovresti saperlo non sono tutti solo buddisti, anzi durante il regime di mao la religione era vietata, spero tu non l'abbia portata in unn tempio buddista lamaista... ti saresti attirato le maledizioni dei monaci :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

cavallo

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« Risposta #16 il: 07 Ottobre, 2008, 10:03:22 am »
sai solo ricopiare quel che scrivi?

a proposito, il tempio era buddhista ma NON lamaista; la sai la differenza???
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

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« Risposta #17 il: 07 Ottobre, 2008, 10:34:48 am »
non ho idea di questa ricopiature delle 9:52, non l'ho fatta io, a quell'ora non ero nemmeno in casa, invito i gestori del forum a controllare gli accessi di eventuali hacker.

per il resto so perfettamente la differenza di credo buddista e buddista lamaista infatti la mia battuta era propio sulla differenza delle 2 religioni, spero l'abbia capito anche tu

per il rsto la storia è importante hai ragione, ma non deve servire a fomentare l'odio razziale come fai tu e come sosteneva ghandi, altrimenti a questo punto i ROMANI dovrebbero risarcire tutta europa, italia compresa, il medio oriente e il nord africa per i danni e gli omicidi fatti dall'impero romano, nonchè causa della diaspora dei poveri ebrei, i mongoli dovrebbero risarcire la cina e tutta l'asia fino alla polonia, gli inglesi poi...... e potremmo andare avanti

se vuoi da romano cominciare a mandarmi 1000 euro per aver sterminato i miei antenati etruschi sono ben accetti.

ciao e senza rancore :-D  :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

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« Risposta #18 il: 07 Ottobre, 2008, 12:24:36 pm »
ti va male perché la famiglia paterna era orvietana, quella materna metà siciliana e metà piemontese: i miei antenati erano vittime dei Romani come i tuoi...

scherzo, ma io non risalgo indietro fino ai Romani (anche se sarebbe carino capire perché intitoliamo licei e strade a Giulio Cesare che fu un genocida e un violatore di tute le leggi della stessa Roma...) ma alle radici della società in cui viviamo, quella nata con la Rivoluzione Industriale sulla base dell'accumulazione realizzata con il genocidio nel "Nuovo Mondo" e la tratta schiavista transatlantica (mai superati da altri crimini, nazismo incluso..., peraltro creato nel cuore dell'Occidente, non dai "barbari" asiatici). Scusa se é poco...

Non capisco perché si possa usare la Storia per glorificare i profumi fancesi, la pizza, l'arte italiana, ecc., si pu? strumentalizarla per il turismo, il business, le miniserie TV, ecc. ma se si tratta di capire perché un modello sociale sia nato SOLO attraverso il suprematismo sanguinario che avrebbe fatto impallidire Gengis Khan allora é sbagliato guardare al proprio passato colletivo.... mi sa di ipocrisia, a te no?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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« Risposta #19 il: 07 Ottobre, 2008, 13:59:53 pm »
accidenti mi è andata male.... niente 1000 euro quindi :cry:

sono daccordo con te andare indietro di millenni sarebbe deleterio ma a mio avviso è deleterio anche andare indietro di 60 anni, gli italiani, come i tedeschi i giapponesi i cinesi i russi i cileni gli spagnoli ecc. hanno capito che certe dittature totalitarie erano sbagliate e di conseguenza è inutile accusare gli attuali abitanti di quelle nazioni di ci? che hanno fatto i loro nonni, altrimenti non la finiamo più e continueremmo a farci la guerra all'infinito

pace e amore :D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

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« Risposta #20 il: 07 Ottobre, 2008, 14:23:20 pm »
vasco, avresti pienamente ragione se si trattase solo di superare le dittature (fasciste, comuniste, ecc.) ma si dà il caso che la questone é un'altra.

Come spiega lo storico tedesco (non comunista) Mosse, il razzismo é parte costitutiva del pensiero e della strategia europea dal XVII secolo e(vedi "Il razzismo in Europa. Dalle origini all'Olocausto", Laterza, 2007; introduzione, pag. IX) la difusion dei suoi stereotipi, estetici pseudoculturali, pseudoscientifici, ec. é durata dal XVII secolo, appunto (con basi in eventi del XVI come la dottrina della "limpieza de sanre" iberocattolica), al XX ()Mosse é morto nel 1999) ed ha visto in Hitler solo UNO (il più coerente e quindi il peggiore) di coloro che sono passati dala teoria alla pratica.

Vuoi qualche esempio di ogi invece di 60 anni fa?

- l'ETA basca (che si dichiarava marxista...) sta scivolando verso un espliito razzismo e proclama che lo Stato Basco deve essere abitato solo da chi é "di azza basca"!
- l'UCK kossovara a cui la NATO ha consentito di creare un narco-staterello mafioso teorizza e pratica il razzismo antiserbo ed antiRom sulla base di ideologie neonaziste;
- le "pulizie etniche" serbe antibosniache sono state ispirate a criteri razzisti para-nazisti;
- quelle croate contro i Servi vedevano la mitizzazione degli ustascia di Ante Pavelic, che era un razzista, antisemita e collaborazionista dei nazisti;
- in Belgio, Finlandia, Slovacchia, Russia, Norvegia ci sono partiti esplicitamente razzisti che accrescono i loro consensi, in Italia uno di tali partiti (la Lega) é al governo, in Austria lo é stato recentemente e rischia di tornarci;
- l'Unione Europea denuncia ufficialmente una fortissima espansione degli atti di violenza razzisti.

Che il razzismo non ha futuro e la Storia lo spazzerà via come é stato per l'apartheid in Sudafrica e per lo schiavismo negli USA, é in conto (ed é evidente), che si possa credere che esso non sia capace di agire qui ed oggi se non se ne conosce la Storia, non se ne analizzano le cause, si lascia ad esso spazio su media, Forum, ecc., lo si coccola elettoralmente, é un altro.

Anche il nazifascismo é stato sconfitto, ovviamente, e tutti gli storici sanno che, favolette sulle "armi segrete" a parte, non aveva possibilità economiche di vincere (e lo sapevano pure Ciano, Badoglio, gli alti ufficiali della Wehrmacht, ecc.), ma sconfiggerlo é costato agl Europei 60 milioni di morti, 50 dei quali non combattenti.... (e poi ci sono i morti Cinesi, Giapponesi, ecc.)

non credi che sia il caso di conoscerla bene la Storia per evitare che per spazzare via questo cancro del suprematismo occidentale/"bianco"  (cosa che avverrà) stavolta ne servano il doppio?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

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« Risposta #21 il: 07 Ottobre, 2008, 15:25:21 pm »
Citazione da: "cavallo"
vasco, avresti pienamente ragione se si trattase solo di superare le dittature (fasciste, comuniste, ecc.) ma si dà il caso che la questone é un'altra.

Come spiega lo storico tedesco (non comunista) Mosse, il razzismo é parte costitutiva del pensiero e della strategia europea dal XVII secolo e(vedi "Il razzismo in Europa. Dalle origini all'Olocausto", Laterza, 2007; introduzione, pag. IX) la difusion dei suoi stereotipi, estetici pseudoculturali, pseudoscientifici, ec. é durata dal XVII secolo, appunto (con basi in eventi del XVI come la dottrina della "limpieza de sanre" iberocattolica), al XX ()Mosse é morto nel 1999) ed ha visto in Hitler solo UNO (il più coerente e quindi il peggiore) di coloro che sono passati dala teoria alla pratica.

Vuoi qualche esempio di ogi invece di 60 anni fa?

- l'ETA basca (che si dichiarava marxista...) sta scivolando verso un espliito razzismo e proclama che lo Stato Basco deve essere abitato solo da chi é "di azza basca"!
- l'UCK kossovara a cui la NATO ha consentito di creare un narco-staterello mafioso teorizza e pratica il razzismo antiserbo ed antiRom sulla base di ideologie neonaziste;
- le "pulizie etniche" serbe antibosniache sono state ispirate a criteri razzisti para-nazisti;
- quelle croate contro i Servi vedevano la mitizzazione degli ustascia di Ante Pavelic, che era un razzista, antisemita e collaborazionista dei nazisti;
- in Belgio, Finlandia, Slovacchia, Russia, Norvegia ci sono partiti esplicitamente razzisti che accrescono i loro consensi, in Italia uno di tali partiti (la Lega) é al governo, in Austria lo é stato recentemente e rischia di tornarci;
- l'Unione Europea denuncia ufficialmente una fortissima espansione degli atti di violenza razzisti.

Che il razzismo non ha futuro e la Storia lo spazzerà via come é stato per l'apartheid in Sudafrica e per lo schiavismo negli USA, é in conto (ed é evidente), che si possa credere che esso non sia capace di agire qui ed oggi se non se ne conosce la Storia, non se ne analizzano le cause, si lascia ad esso spazio su media, Forum, ecc., lo si coccola elettoralmente, é un altro.

Anche il nazifascismo é stato sconfitto, ovviamente, e tutti gli storici sanno che, favolette sulle "armi segrete" a parte, non aveva possibilità economiche di vincere (e lo sapevano pure Ciano, Badoglio, gli alti ufficiali della Wehrmacht, ecc.), ma sconfiggerlo é costato agl Europei 60 milioni di morti, 50 dei quali non combattenti.... (e poi ci sono i morti Cinesi, Giapponesi, ecc.)

non credi che sia il caso di conoscerla bene la Storia per evitare che per spazzare via questo cancro del suprematismo occidentale/"bianco"  (cosa che avverrà) stavolta ne servano il doppio?

il bambino ha fatto il ruttino?Quando la fai la cresima cavallo?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da laowai »

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« Risposta #22 il: 07 Ottobre, 2008, 15:28:33 pm »
Citazione da: "cavallo"
vasco, avresti pienamente ragione se si trattase solo di superare le dittature (fasciste, comuniste, ecc.) ma si dà il caso che la questone é un'altra.

Come spiega lo storico tedesco (non comunista) Mosse, il razzismo é parte costitutiva del pensiero e della strategia europea dal XVII secolo e(vedi "Il razzismo in Europa. Dalle origini all'Olocausto", Laterza, 2007; introduzione, pag. IX) la difusion dei suoi stereotipi, estetici pseudoculturali, pseudoscientifici, ec. é durata dal XVII secolo, appunto (con basi in eventi del XVI come la dottrina della "limpieza de sanre" iberocattolica), al XX ()Mosse é morto nel 1999) ed ha visto in Hitler solo UNO (il più coerente e quindi il peggiore) di coloro che sono passati dala teoria alla pratica.

Vuoi qualche esempio di ogi invece di 60 anni fa?

- l'ETA basca (che si dichiarava marxista...) sta scivolando verso un espliito razzismo e proclama che lo Stato Basco deve essere abitato solo da chi é "di azza basca"!
- l'UCK kossovara a cui la NATO ha consentito di creare un narco-staterello mafioso teorizza e pratica il razzismo antiserbo ed antiRom sulla base di ideologie neonaziste;
- le "pulizie etniche" serbe antibosniache sono state ispirate a criteri razzisti para-nazisti;
- quelle croate contro i Servi vedevano la mitizzazione degli ustascia di Ante Pavelic, che era un razzista, antisemita e collaborazionista dei nazisti;
- in Belgio, Finlandia, Slovacchia, Russia, Norvegia ci sono partiti esplicitamente razzisti che accrescono i loro consensi, in Italia uno di tali partiti (la Lega) é al governo, in Austria lo é stato recentemente e rischia di tornarci;
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Che il razzismo non ha futuro e la Storia lo spazzerà via come é stato per l'apartheid in Sudafrica e per lo schiavismo negli USA, é in conto (ed é evidente), che si possa credere che esso non sia capace di agire qui ed oggi se non se ne conosce la Storia, non se ne analizzano le cause, si lascia ad esso spazio su media, Forum, ecc., lo si coccola elettoralmente, é un altro.

Anche il nazifascismo é stato sconfitto, ovviamente, e tutti gli storici sanno che, favolette sulle "armi segrete" a parte, non aveva possibilità economiche di vincere (e lo sapevano pure Ciano, Badoglio, gli alti ufficiali della Wehrmacht, ecc.), ma sconfiggerlo é costato agl Europei 60 milioni di morti, 50 dei quali non combattenti.... (e poi ci sono i morti Cinesi, Giapponesi, ecc.)

non credi che sia il caso di conoscerla bene la Storia per evitare che per spazzare via questo cancro del suprematismo occidentale/"bianco"  (cosa che avverrà) stavolta ne servano il doppio?

il bambino ha fatto il ruttino?Quando la fai la cresima cavallo?
tutto bene e giusto citare Mosse ma cosa questo ha a che fare con l Italia lo sai solo tu e Bertinotti....hahah...cosa non si fa quando si viene relegati ai margini della politca italiana...
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« Risposta #23 il: 07 Ottobre, 2008, 15:36:59 pm »
Citazione da: "cavallo"
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Come spiega lo storico tedesco (non comunista) Mosse, il razzismo é parte costitutiva del pensiero e della strategia europea dal XVII secolo e(vedi "Il razzismo in Europa. Dalle origini all'Olocausto", Laterza, 2007; introduzione, pag. IX) la difusion dei suoi stereotipi, estetici pseudoculturali, pseudoscientifici, ec. é durata dal XVII secolo, appunto (con basi in eventi del XVI come la dottrina della "limpieza de sanre" iberocattolica), al XX ()Mosse é morto nel 1999) ed ha visto in Hitler solo UNO (il più coerente e quindi il peggiore) di coloro che sono passati dala teoria alla pratica.

Vuoi qualche esempio di ogi invece di 60 anni fa?

- l'ETA basca (che si dichiarava marxista...) sta scivolando verso un espliito razzismo e proclama che lo Stato Basco deve essere abitato solo da chi é "di azza basca"!
- l'UCK kossovara a cui la NATO ha consentito di creare un narco-staterello mafioso teorizza e pratica il razzismo antiserbo ed antiRom sulla base di ideologie neonaziste;
- le "pulizie etniche" serbe antibosniache sono state ispirate a criteri razzisti para-nazisti;
- quelle croate contro i Servi vedevano la mitizzazione degli ustascia di Ante Pavelic, che era un razzista, antisemita e collaborazionista dei nazisti;
- in Belgio, Finlandia, Slovacchia, Russia, Norvegia ci sono partiti esplicitamente razzisti che accrescono i loro consensi, in Italia uno di tali partiti (la Lega) é al governo, in Austria lo é stato recentemente e rischia di tornarci;
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Che il razzismo non ha futuro e la Storia lo spazzerà via come é stato per l'apartheid in Sudafrica e per lo schiavismo negli USA, é in conto (ed é evidente), che si possa credere che esso non sia capace di agire qui ed oggi se non se ne conosce la Storia, non se ne analizzano le cause, si lascia ad esso spazio su media, Forum, ecc., lo si coccola elettoralmente, é un altro.

Anche il nazifascismo é stato sconfitto, ovviamente, e tutti gli storici sanno che, favolette sulle "armi segrete" a parte, non aveva possibilità economiche di vincere (e lo sapevano pure Ciano, Badoglio, gli alti ufficiali della Wehrmacht, ecc.), ma sconfiggerlo é costato agl Europei 60 milioni di morti, 50 dei quali non combattenti.... (e poi ci sono i morti Cinesi, Giapponesi, ecc.)

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il bambino ha fatto il ruttino?Quando la fai la cresima cavallo?
tutto bene e giusto citare Mosse ma cosa questo ha a che fare con l Italia lo sai solo tu e Bertinotti....hahah...cosa non si fa quando si viene relegati ai margini della politca italiana...
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« Risposta #24 il: 07 Ottobre, 2008, 16:06:42 pm »
se tu sapessi davvero chi é Mosse e cosa ha scritto, eviteresti domande inutili;

Mosse spiega le origini e lo siluppo del razzismo in tutta Europa e come tratto COSTITUTIVO dell'Europa post XVII secolo, inclusa l'Italia, che sta in Europa, lo sapevi?

E in più l'Italia é il Paese di Cesare Lombroso, che qualche bel contributino al "razzismo scientifico" l'ha dato eccome, ed é il Paese in cui é stato INVENTATO il fascismo (che non é nato in Germania, Spagna, Giappone  o Cina...); non ti basta per capire che c'entra?

la questione centrale che tu, huangi e altri vostri simili evitate é quella che invece Mosse (che é considerato da tutti, destra e sinistra, il più grande studioso del fascismo, del nazismo e del razzismo e che non era certo estremista di sinistra...) pone al centro della sua analisi: ossia il fatto che mentre fenomeni di etnocentrismo (sai che significa...?) ci sono in varie culture del Mondo, il razzismo é ORGANICO alla costruzione dal XVII in poi della ideologia europea, occidentale, non ne é una malattia ma una parte essenziale.

quando lo affermo io sono "matto", "da cresimare" (che accidenti c'entra? fammelo spiegare dal tuo parroco...) "zecca", servo di Bertinotti" (che invece non lo ha mai sostenuto, il che non fa onore agli opportunisti veteromarxisti come lui, ma lo si pu? capire peché anche Marx era imbevuto di razzismo occidentale, come spiega Mosse); pu? darsi che pe te sia lo stesso anche Mosse, non mi stupirebbe...

chi non rispetta la cultura, lo studio, la ricerca, decenni di elaborazioni e analisi e cerca inutilmente di negare il suo profondo razzismo non merita alcun rispetto
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« Risposta #25 il: 08 Ottobre, 2008, 20:33:11 pm »
sarebbe più logico dire che il razzismo è nato in India dove da millenni e tuttora esistono le caste
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

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« Risposta #26 il: 08 Ottobre, 2008, 20:49:27 pm »
vasco, le caste NON sono basate su una distinzione di tipo pseudorazziale e quindi non sono razzismo, ma un sistema di separazione rigida di strati sociali della stessa popolazionem ossia uno dei tanti tipi possibili di feroce stratificazione, non razzista (ed inoltre le "caste" si chiamano così solo perché i Portoghesi, che razzisti erano davvero, hanno usato questa parola di origine latina per denominare na cosa che in Inia ha tutt'altro significato!); mi spiego con degli esempi:

- la società greca e quella romana erano ferocenmente schiaviste e lo schiavo era considerato un oggetto, non una persona, ma non fecero MAI distinzioni pseudo-razziali: schiavi africani, germanici, della stessa propria città (ad esempio per debiti) erano trattati tutti nello stesso orrendo modo e fra gli imperatori romani ci furono maghrebini come i Severi, germanici, siriani;

- la società mongola al tempo di Gengis Khan realizz? stragi immani e schiavizz? genti in massa, ma chi si arrendeva e si integrava raggiungeva incarichi e potere indipendentemente dalle origini etniche e non vi fu mai discriminazione religiosa.

il razzismo é invece un'altra cosa, creata in Europa e dall'Europa mescolando elementi religiosi, mitici, falso-scientifici, nazionalistici (e il concetto di "nazione" nasce in europa, non altrove),  che teotriza che gli esseri umani siano divisi in categorie di diverso VALORE in base alle origini etniche, ai tratti somatici, agli antenati, alla religione resa falsamente fattore biologicamente trasmissibile, ecc. e Mosse lo spiega perfettamente; dai, il libro é facile da trovare (alla Feltrinelli é a sconto a 6.90 Euru); compralo e leggilo
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« Risposta #27 il: 09 Ottobre, 2008, 07:17:46 am »
sulle differenze di religione che ne dici del fatto che i mussulmani imponevano la conversione o la morte... o i romani con le persecuzioni ai cristiani
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

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« Risposta #28 il: 09 Ottobre, 2008, 08:17:36 am »
u Romani avevano un sistema geroce di dominio, schiavista e che includeva (caso unico nell'antichità classica) l'orrore dei combattimenti a mote fra esseri umani come spettacolòo (gladiatori), ma erano anche immensamente aperti alle religioni "altre", non solo a quella etrusca edf a quella greca ma anche a quelle egiziane (culto di Iside), siriache (culto di Mitra), ecc. .

la repressione contro i Cristiani non si basava affatto su un gattore religioso ma politico, poiché i proto-Cristiani non riconoscevano il carattere semidivino dell'Imperatore e ci? costituiva (assieme al loro atteggiamento di condanna del servizio militare, fino a che il Cristianesimo non divenne invece "religione di Stato") un delitto di lesa maestà, politico.   Del resto il Gesù dei Vaneli venne crocifisso con sentenza di Pilato e la crocifissione era risevata agli schiavi fuggitivi ed ai ribelli (e infatti INRI sulla tavoletta, "Iesus Nazarenus Rex Iudaearum" era l'acusa: essersi proclamato re dei Giudei e non Figlio di Dio...); se fosse stato un fatto religioso (ad esempio essersi proclamato Dio o Giflio di Dio) ai Romani non sarebbe interessato nulla e lo avrebbe condannato il Sinedrio ebraico, ma alla lapidazione.

quanto ai Musulmani, nel Corano é scritto esplicitamente il divieto di conversione forzata (dei monoteisti) e l'obbligo di rispettare le "religioni del Libro" (Ebraismo, Cristianesimo e si agiunge lo Zoroastrismo). Vi sono stati casi isolati di sovrani che si sono dedicati a conversioni forzate (per esempio al Hakim o i Fatimidi) ma tutti, ripeto tutti gli storici occidentali (ti posso fornire una bibliografia lunghissima in Italiano, Francese e Inglese, da Gabrieli a Scarcia Amoretti, da Lombard a Braudel, ecc.) spiegano che in generale l'Islam non ha mai operato (a differenza dei Cristiani, dalle regioni baltiche all'America) conversioni forzate di massa o individuali (queste ultime con l'esclusione di chi avesse indultato l'Islam stesso) .

Perfino in India, dove l'Islam pre-Moghul e Moghul ebbe a he fare con una religione non "del Libro" e non-monoteist (Induismo, la chiamiamo erroneamente noi) non operò conversioni forate e tale religione rimase maggioritaria sotto il so dominio.

Le aree mediterranee, mesopotamihe, iraniane dove invece l'Islam é diventato maggioritario hanno viosto le conversioni di massa per vari altri motivi; convertendosi al'Islam:
- si risparmiava una tassa (e per questo il potere islamico non era felicve di conversioni massive perché calava il gettito giscale);
- si aumentavano  le possiblità di mobilità sociale;
- ci si liberava dei contrasti anche violenti fra sette cristiane contraposte (pensa all'iconoclastia bizantina);
- per gl uomini si aveva  magiore libertà sessuale;
- ci si accostava ad una fede senza gerarchie (con l'eccezione degli sciti) e con un rapporto diretto con Dio.

Comunità, chiese e vescovi cristiani (nonostante l'odio creato dalle "crociate" e nonostante gli integralismi islamici recentissimi e la posizione delirante dei Wahabiti sauditi, messi al potere dalla Gran Bretagna e alleati degli USA) esistono liberamente in Egitto, Palestina, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Turchia, Iran, Kazhakhistan, Marocco, mentre non una sola comunità musulmana (esclusi gli immigrati ed i nuovi convertiti recenti) é sopravvissuta alla "riconquista" cattolica in Spagna, Portogallo, Sicilia,  Malta, Creta, Baleari, Puglia, Grecia.
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« Risposta #29 il: 09 Ottobre, 2008, 08:25:49 am »
....rivolta dei boxer...
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