milano è questa ? - page 2 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: milano è questa ?  (Letto 4171 volte)

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cavallo

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« Risposta #15 il: 15 Settembre, 2008, 20:34:31 pm »
invece di perdere tempo a verificare se il DAR  ha a che fare o meno con l'autorecupero e l'autocostruzione (magari senza scrivere una riga di sdegno per l'ignobile assasasinio da KKK di Milano), leggiamo le splendide parole dei ragazzi della Rete G2 (e quanto essi denunciano):

http://www.secondegenerazioni.it/forum/ ... =18&t=1336

o si reagisce adesso, anche contro la farsa del magistrato che non ha incluso la motivazione razzista nell'accusa, oppure si dà un segnale chiaro di "carta bianca" a tutta la feccia razzista italiana e allora non ci si lamenti se simili casi si moltiplicheranno.

Basta con l'ipocrisia, gli indifferenti, i dialoghisti, gli struzzi che nascondono la testa di fronte alla realtà!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

thun88

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« Risposta #16 il: 16 Settembre, 2008, 00:40:46 am »
Cavallo dice bene, non possiamo fare i filosofi, è morto un ragazzo come noi, un figlio di migranti in Italia!

Io sono anche tentato di andare su, purtroppo non è la prima volta che vedo solo conoscenti o coetanei morire così, per le cose più futuli o fatali. Assistere solo a certe cerimonie, vedere l'affetto e anche solo la sofferenza di chi veglia un corpo esamine così ancora nel fior della vita ti fa veramente capire che la vita è troppo bella perchè ci sia gente che te la toglie per i più stupidi motivi.

Anche secondo me ora è il momento giusto di marciare per i diritti, e soprattuto il rispetto che non abbiamo.
Come per Rosa Parks che sali sull'autobus e si sedette nei posti per i bianchi, noi ora nel 2008 dobbiamo anche noi dare segnali forti.

E' uno schifo stare solo a guardare, è da codardi tirarsi indietro. Se non si interviene ora, il futuro sarà solo peggiore, ci ignoreranno e basta. Tanto "non esistiamo".

Io lo butto qui, ma vorrei sentire se qualcuno di voi voleva andare a Milano solo a dare un ultimo saluto a Abba. Mi sento scosso, ho capito che l'Italia è capace di uccidere, prima ne avevo solo il timore.

Spero di non esser il solo pazzo che vuole prender un treno e far sentire la mia voce al riguardo. Una protesta non-violenta, come una volta Gandhi contro il colonialismo brittanico, come una volta Marthin Luther King contro le leggi razziali in USA negli anni '50-'60.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da thun88 »
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Dubbio

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« Risposta #17 il: 16 Settembre, 2008, 03:29:44 am »
Citazione da: "thun88"
non possiamo fare i filosofi, è morto un ragazzo come noi, un figlio di migranti in Italia!

Ti ricordo che non  è questo l'oggetto del topic, ma bensì la plausibilità o meno di criminalizzare per questo fatto ignobile la città di Milano.

E negare che sia legittimo ridurre Milano a questo, non è fare filosofia ma fare esercizio di obiettività.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cilex

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« Risposta #18 il: 16 Settembre, 2008, 08:16:15 am »
Citazione da: "Dubbio"
Citazione da: "thun88"
non possiamo fare i filosofi, è morto un ragazzo come noi, un figlio di migranti in Italia!
Ti ricordo che non  è questo l'oggetto del topic, ma bensì la plausibilità o meno di criminalizzare per questo fatto ignobile la città di Milano.

E negare che sia legittimo ridurre Milano a questo, non è fare filosofia ma fare esercizio di obiettività.


penso che non è questione di Milano, da piccolo facevo tante bravate, dai campanelli agli scherzetti e dolcetti, alle foglie che staccavo agli alberi quando ero nervoso....... ai pennarelli sui muri per dichiarare il proprio amore........ e i litigi al campo di calcetto, per un goal valido e non valido..... qualche spinta e qualche fallo volontario....... tutta adolescenza!!!!!

Penso  che questo nervosismo doppia parte, possa contaggiare altre città alla violenza, da tutte e due le parti, come ho letto nel forum di G2, i due sentimenti contrastanti sono Rabbia e Paura. Nonostante a Cesena, non sia successo nulla di tutto questo, ma anche una scazzottata tra ragazzi ubriachi il sabato sera, sarà vista ben diversa dopo questa faccenda. Dico sempre da entrambe le parti. Perchè siamo ragazzi, e l'unica cosa che ci distingue è quello di essere giovani e divertirsi a modo nostro, con nuove esperienze, invece la gente vuole risaltare il colore della pelle, a volte inesistente.........siamo tutti abbronzati allo stesso modo, dopo il sole di agosto, che ci ha regalato giornate senza pioggia, apparte ferragosto!!!

Se è vero che i giornali e la comunicazione, influenzano gli animi degli autoctoni, allora influenzeranno anche quella dei migranti!!!

Sono cosi angosciato ed arrabbiato che vorrei spaccare qualcosa, magari anche il tavolo della mia scrivania........... tanta rabbia in corpo.... che sommato allo stress personale......... fa di me un possibile assassino.... :twisted:  :twisted:  :twisted:  :twisted:  :twisted:  :twisted:  :twisted:  :twisted: (chi si offre?????)  :cry:  :cry:  :cry:  :cry:  :cry:  :cry:  :cry:  :cry:  :cry:  :cry:  :cry:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

cavallo

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« Risposta #19 il: 16 Settembre, 2008, 09:04:00 am »
una città é un insieme di persone con culture, bisogni, interessi, comportamenti differenti e spesso opposti (anche legittimamente; ad esempio per me é  legittimo che si manifestino interessi opposti in una società capitalista fra padroni e lavoratori dipendenti, fra consumatori e commercianti, ecc.), legali, semilegali ed illegali.

dunque una città non é mai il singoplo stupratore, il singolo evasore fiscale, il singolo grande artista, il singolo politico, il singolo assassino, il singolo volontario di protezione civile, il singolo migrante, il singolo naziskin, ma é tutto questo assieme.

però quel che conta sono le azioni e reazioni COLLETTIVE, ossia il "senso comune", il diffondersi o meno di certi fenomeni (il volontariato, la diffusione di coca, il razzismo, le crisi mistiche, la produttività, i suicidi, le mafiosità, la creatività artistica, le tangenti, ecc.), i sensi di appartenenza,  le paure (reali e soprattutto indotte da media e politici), ecc.

Milano, dal tempo della "Milano da bere" di Craxi, si é avvitata in una spirale di degrado su molti piani: dei modelli di vita, della perdita di solidarietà "di classe", della politica-spettacolo-mercato, dell'apertura incondizionata alle mafie che ne sono diventate elemento economico strutturale, della perdita del senso antifascista, della legittimazione della xenofobia leghista, della costruzione di un sistema di potere e sottopotere ciellino degno del peggior demitismo, della mitizzazione vuota di modelli ("l'alta moda") falsi, inquinati, mafiosizzati, sporchi dietro le paillettes.

la prova, nel caso specifico, non sta nella vigliacca aggressione omicida (che perfino la Curia definisce, a differenza del magistrato, "razzista") di due sceriffi  kukluklanisti di quartiere travestiti da baristi, ma nella flebile reazione della "gente", dei Milanesi, che lasciano a qualche schegia veteromarxista ("Socialismo Rivoluzionario") a pochi preti (S.Egidio), a qualche ex-sessantottino in pensione, ai "soliti" migranti la reazione civile e nonviolenta contro il clima costruito ad arte per anni e decenni da un insieme di attori sociali precisi, con nomi e cognomi detti perfino da Lucarelli in TV ("Blu Notte"). Poche centinaia di persone che scendono in piazza con qualche candela nella "capitale industriale" d'Italia, nella Milano medaglia d'oro della Resistenza, che in altri tempi per un fatto simile avrebbe dichiarato scioperi spontanei e riempito le strade di cortei, in quella Milano che applaudiva "Mani Pulite" ed oggi elegge i difensori dei magiosi, degli evasori e degli stragisti e attacca i grossisti cinesi...

Ecco "Milano" oggi (e per essere chiaro Roma é anche peggio), che non a caso e non per sbaglo esprime Formigoni, la Moratti e il buonista Pionati!

Se un un condominio avviene uno stupro, per capire i condomini non ci si pu? basare sulla figura dello stupratore, ma sulla loro reazione; lo stesso per una città e la reazione (o meglio la non reazione; lo ha capito perfino la Curia!!!) di Milano é per me perfino PEGGIORE del barbaro assassinio commesso in quella città e conferma i danni di anni di finto dialogo, di buonismo, di svendita di valori e storie, di inciuci, di poteri forti trasversali, di demonizzazioni di chi privilegia il fare muro contro lo squadrismo nero e gli amici degli stallieri mafiosi alla multa all'abusivo ambulante, di caccia agli untori, di ricerca dei capri espiatori fra i più deboli, di cecità voluta verso i Ligresti e i mafiosi, di complicità con stragisti e speculatori, neofascisti e riciclatori, di deviazione dell'attenzione dai VERI nemici della sicurezza di un'intera città (che sono proprio coloro che oggi e da molto tempo ne gestiscono affari e politica) ai Rom, ai senzadimora, ai bambini-ladruncoli, ai carrellisti cinesi, ai tossici, a tutti i "diversi".

E questo si chiama in un modo solo, al di là della sua connotazione profondamente, intimamente fascisteggiante: schifo!

Anche Berlino era considerata una delle città più civili, avanzate, colte e progressiste d'Europa, negli anni '20 e poi sappiamo cosa é diventata...

Chissà quale "Armata Rossa" coi cannoni alzo zero (concreti o in termini economici: la guerra si fa in tanti modi...) servirà stavolta a riportare alla sana realtà i Milanesi e i Romani, in futuro? Ma non piangano, quando avverrà, peché a produrre le macerie (concrete o in termini di miseria) saranno stati loro, come lo erano stati i Berlinesi e non i contadini ucraini o bielorussi che ne spianarono legittimamente la città!

La Storia siamo noi, dice una bella canzone, e lo siamo quando produciamo liberazione, capolavori artistici, ma anche quando permettiamo la nascita o la rinascita di mostri prima omicidi e genocidi, poi, per fortuna, suicidi. E la responsabilità maggiore, lo spiegava Gramsci, NON E' dei criminali (siano due pezzenti baristi o Hitler: la differenza sta nell'occasione...) ma degli indifferenti che permettono loro di essere quel che sono.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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thun88

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« Risposta #20 il: 16 Settembre, 2008, 17:41:46 pm »
Saremmo anche fuori topic, ma quello che viene scritto è fatto con il cuore, con il pathos e l'emozione del momento. E' da macchine esternarsi e non identificarci in questa realtà nazionale.

Poteva capitare a me, nella frequentatissima via Zamboni a Bologna "Ragazzo italo-cinese coinvolto in una rissa in un pub. Accoltellato, in gravi condizioni al sant'Orsola". E' solo un caso che non ci sia io, non mi stupirei se in futuro ci rimanessi secco per gli stessi futili motivi.

Questo episodio è stato violentissimo, ma vi rendete conto che avevano tutto l'occorente per fargli una ripassata? Per me volevano dargli solo una lezione, ma l'hanno ucciso, ma che schifo è? Se erano tre ragazzi bianchi della Milano Bene, figli di avvocati-medici-manager, avrebbero fatto lo stesso?

La cosa che mi fa più male è l'indifferenza di molti miei coetanei, italiani e purtroppo anche di cinesi di 2? gen.
Vivere nella xenofobia non vuol dire sentirsi per forza uniti con gli altri compagni di scuola dalle varie origini mondiali. Alcuni di noi sono ancora troppo nazionalisti, troppo legati a una mono-identità per sentirsi toccati da questo episodio.
Ma capisco che non tutti hanno la fortuna di collaborare e ragazzi sul territorio di altre origini. Io conosco e incontro spesso i ragazzi di G2, soprattutto il gruppo di Imola, e con loro ho trovato subito una strettissima intesa, insieme ci sentiamo più italiani di molti calciatori che non sanno cantare l'Inno.

Abba Abdul era più milanese di alcuni di noi, era italiano come sua sorella, è cresciuto e vissuto come un italiano un po' ghetizzato, ma pur sempre italiano. L'Italia ha ucciso un suo figlio, e non se ne rende conto.

Mi fate paura ragazzi, siete troppo indifferenti e freddi. La società vi ha insegnato bene il me-ne-fre-ghi-smo.
Ringranzio invece tutti i conoscenti che condividono il mio stesso stato d'animo, perchè è vero "Noi siamo come Abdul".
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da thun88 »
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« Risposta #21 il: 16 Settembre, 2008, 17:53:42 pm »
grazie thun88 per le tue parole che sono una lezione ed un esempio (ammesso che le capiscano) anche per tanti Italiani "democratici" troppo tolleranti con i razzisti e capaci di accettare ad esempio prese di posizione comuni (a Milano) fra Lega e PD... e per chi ancora crede perfino fra le seconde generazioni  di potersi "tirare fuori" da queste questioni pensando erroneamente: "a me non toccherà..."

Diceva Fabrizio De André nella sua splendida e attualissima  "canzone del maggio":

"anche se voi vi credete assolti,
 siete lo stesso coinvolti"
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Anima

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« Risposta #22 il: 16 Settembre, 2008, 18:59:12 pm »
Premetto che io non seguo mai i telegiornali e che la notizia del ragazzo assassinato mi è stata data da altri...
Purtroppo il razzismo è un problema gravissimo che è diffuso un po' in tutte le nazioni. ? un problema che c'è sempre stato perchè c'è sempre stata la stupidità umana. ? un po' come i militari: infatti ogni nazione ha il suo esercito con i suoi militari.
Siamo alle solite, accade che il razzista di turno ne combina una grossa e che poi qualcun altro salti fuori a dire: ½questa volta bisogna prendere un provvedimento esemplare contro i razzisti; bisogna combattere contro il razzismo; bisogna lottare a favore dei diritti umani; bisogna fare giustizia; bisogna...?. E poi ? Poi accade che la situazione non cambia e che i razzisti continuano a fare quello che vogliono. ? un po' come quando i militari uccidono e ne combinano di grosse perchè tanto sanno che nessuno potrà interferire con il loro operato.
Qualcuno vuole fare delle manifestazioni di piazza contro il razzismo ? Benissimo, anche se io sono convinto che serviranno a poco perchè ci sono in giro troppe persone che sono incapaci di comprendere. Si pu? denunciare il razzismo facendo qualunque cosa per spiegare che è sbagliato e dannoso, ma poi se chi riceve il nostro messaggio si dimostra incapace di comprenderlo ?
Intendo dire che gli intelligenti riescono da soli a comprendere che il razzismo è pericoloso, mentre gli stupidi non riescono mai a capire la pericolosità del razzismo. Si pu? impiegare tanto tempo e tanta energia per spiegare agli stupidi che il razzismo è sbagliato, tanto poi loro non capiscono perchè essendo stupidi non hanno la facoltà di comprendere alcune cose.
Quello che ho scritto sopra è solo il mio punto di vista, forse potrei anche sbagliarmi. Però fino ad oggi la mia esperienza personale mi ha insegnato che i razzisti mancano di intelletto e quindi mancano della facoltà di comprendere i loro errori.
Ho ragione oppure mi sto sbagliando ?
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cavallo

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« Risposta #23 il: 16 Settembre, 2008, 19:13:36 pm »
anima, sono del tutto d'accordo con e per quanto riguarda  l'assoluta inutilità di tentare di far capire la realtà ai razzisti convinti, ma la questione é impedire loro di diffondere le loro atroci menzogne. Dunque nessun dialogo e nessuno spazio a questi relitti del peggiore Occidente criminale! Tollerarli é peggio che tollerare gli stupratori.

Però ci sono tanti ragazzetti che sono invece solo razzisti per "moda" e per seguire il branco, inoltre ci sono milioni di persone che sono avvelenate dalle fesserie mediatico-politiche xenofobe e razziste; a queste persone ci si pu? rivolgere in mille modi (anche a partire da iniziative che sottolineino quanta Adrica, Asia, America Latina ci sia nella loro quotidianeità gastronomica, tradizionale, religiosa, di costume, artistica, linguistica, ecc.) per far esplodere le loro contraddizioni.

in secondo luogo ci sono milioni di persone non ancora avvelenate dal razzismo ma che senza un'azione continua, costante, capillare, in ogni luogo che arginino le menzogne suprematiste razziste possono finirne preda ed é a loro che ci si deve rivolgere con iniziative concrete, semplici, non ideologico-filosofico-accademiche e neppure buoniste-ipocrite.

E' poi importantissimo attaccare culturalmente e politicamente il peggior razzismo, quello annidato nelle istituzioni e nei loro maggiordomi dei media.

Ecco cosa credo sia necessario ed é in questo senso che ho sempre agito e continuerò a farlo, anche su questo Forum.

Quanto ai cortei, alle manifestazioni di piazza, dato che razzisti e fascisti sono sostanzialmente vigliacchi, servono se sono numerosi a farli sentire meschini, isolati, deboli e questo contribuisce a tenerli a bada...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #24 il: 16 Settembre, 2008, 19:44:36 pm »
Citazione da: "thun88"
Saremmo anche fuori topic, ma quello che viene scritto è fatto con il cuore, con il pathos e l'emozione del momento.
Lo capisco bene, ma questo non toglie legittimità a quello che ho scritto.

Citazione da: "thun88"
Abba Abdul era più milanese di alcuni di noi, era italiano come sua sorella, è cresciuto e vissuto come un italiano un po' ghetizzato, ma pur sempre italiano. L'Italia ha ucciso un suo figlio, e non se ne rende conto.

E questo è un punto di vista riduttivo, una critica insufficiente.

Lo scandalo non è che è stato ucciso un italiano di colore.

Lo scandalo è che probabilmente il colore della pelle della vittima, ha aumentato l'aggressività dei criminali che gli hanno tolto la vita.

Il clima marcatamente xenofobo che si respira di questi tempi in Italia, favorisce questi episodi di violenza, e in questo senso si pu? dire che la matrice di questo omicidio è razzista.

Ma se il fatto che Abba Abdul era italiano fosse un elemento che spingesse qualcuno a considerare più grave la sua uccisione, sarebbe il peggio del peggio.

Finché occorrerà diventare italiani per non essere vittime, e fino a quando la vita di un italiano varrà di più di quella di uno straniero  non si sarà usciti da una logica razzista.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

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« Risposta #25 il: 20 Settembre, 2008, 16:40:28 pm »
lo scandalo é che a Milano siano la Curia e l'Avvenire a dover affermare, assieme alla famiglia di ABBA, che l'assassinio é stato razzista, lo scandalo é una città con un vicesindaco come De Corato, democraticamente eletto e quindi espressione della maggioranza degli elettori milanesi, lo scandalo é  lasciare in piazza centri sociali, vecchi partigiani e Dario Fo, senza partiti detti "democratici" e sindacati, ossia peggio che oggi a Colonia dove in piazza per molto meno, contro i razzisti  c'erano tutti, CDU compresa, lo scandalo é che le dichiarazioni chiare e nette, durissime, del borgomastro CDU di Colonia di oggi contro i razzisti se dette invece a Roma, a Milano (e talora su questo Forum) vengono considerate "estremiste", lo scandalo é non provare più l'impulso di trasformare lo sdegno e la rabbia in protesta di massa, in ripudio totale, in richiesta in migliaia, per giorni e notti,  di dimissioni della giunta fascioleghista milanese.

Lo scandalo sono gli indifferenti, veri complici degli assassini.

E avanti così, alla prossima....

Ma cosa si vuole?  far sentire i razzisti impuniti e settori dei migranti sospinti verso l'estremismo vero, quello delle bombe e dei coltelli di cui già parlava Fanon nel 1958? quello del film francese "La haine", girato 10 anni prima della cosiddetta "rivolta delle banlieux" quello che serve per criminalizzarli tutti in blocco come delinquenti terroristi come si é già fatto per i Musulmani (salvo poi mettere al potere i veri terroristi musulmani, albanesi e servi degli USA, in Kosovo, grazie alla NATO, a D'Alema, a Berlusca,  a Parisi?)

Castelvolturno é solo un preavviso: i migranti sono stanchi di morire e poi essere pure infangati da pusher e di vedersi a fianco solo due preti e quattro centrisociali.

Rileggiamocelo, "I Dannati della Terra" di Fanon, che ci fa bene...

http://milano.repubblica.it/dettaglio/A ... va/1514184
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