Sabato 12/11/05 h 23.33
Inizia il servizio di cui ho sentito parlare la sera prima, un servizio su di noi, cinesi che abitano sul territorio italiano, noi che, a detta della conduttrice, abbiamo conquistato la zona paolo sarpi di milano e monopolizzato la città di prato.
La premessa è quella di mostrare finalmente il mondo parallelo che ci cela oltre alle mura, un mondo in nessuno è riuscito a penetrare.
I primi cinque minuti sono solo un'anteprima e già riesco a percepire il carettere ostile che permea tutto il servizio e le persone che lo conducono.
La conduttrice in live da via bramante a milano è una donna che non sa assolutamente nulla dei cinesi e nemmeno tenta di capirci, espone fatti, usa frasi ad effetto, divulga informazioni non del tutto veritiere (i cinesi lavorano 24h al giorno, fatto biologicamente impossibile anche per i più volonterosi).
Si parla di prostituzione, di come si sia sviluppato negli ultimi anni e del mezzo usato per divulgare l'informazione (annunci sul giornale). Gli assistenti rispondono agli annunci e riescono a visitare varie case d'aqppuntamento fingendosi clienti, filmano il tutto con telecamenre nascoste, evidenziano il basso costo del "servizio" offerto e la difficoltà linguistica di tutte le persone con cui viene in contatto,c ome volessero dimostrare qualcosa con ci? (se vanno in cina, li sfido a imparare il cinese in 2 mesi). Dicono che questo mercato, che prima era riservato solo ai cinesi ora è aperto anche al "pubblico" e narrano di come le ragazze cinesi non stiano sulle strade ma servano negli alloggi da loro occupati e accennano anche al fatto che le ragazze siano schiavizzate da qualche organizzazione e che siano costrette a prostituirsi per pagare il riscatto.
Dalla prostituzione si passa alle erboristerie, nelle quali hanno scoperto che vi sono degli ambulatori illegali, dove vengono praticate iniezioni, flebo e alcune operazioni chirurgiche. Ci definiscono una comunità chiusa, si chiedono come mai non ci rivolgiamo ai loro ospedali, e io mi chiedo, se un immigrato illegale si ammala, il suo destino è forse la morte? Chiudono la parentesi degli ambulatori abusivi indugiando su un caso di aborto illegale avvenuto un anno fa, la donna è stata perseguita dalla legge ed ora è libera.
Non ricordo se prima o dopo, il programma ha anche descritto il viaggio che subisce una borsa made in china per arrivare fino al mercato italiano. Parlano del porto di genova, di tutti i containers che erano presenti, evidenziandone il numero massiccio come fosse un fatto assai negativo per il mercato italiano, si spostato in un centro grossista e ancora una volta evidenziano la quantità impressionante di prodotti che vengono dalla cina, dove manodopera e materiale costano almeno tre volte meno che in italia. Effettuano un conteggio sul prezzo della borsa, quanto è costato farlo produrre in cina e quanto costerebbe farlo fare in italia, il rapporto era all'incirca di 1/3 (in cina 25Ç e in italia 80 Ç) e ancora una volta lo annunciano cme fosse un fatto negativo e io in cuor mio penso "cavoli quanto si risparmia!". Nella loro totale disinformazione si permettono pure di indicare il prezzo della manodopera cinese in Cina senza informare il pubblico del valore del cambio euro/yuan e della differenza di costo di vita che c'è tra Italia e Cina.
La conduttrice riprende la sua narrazione live, racconta di un laboratorio tessile (producevano borse) in cui un anno fa hanno scoperto e denunciato dello sfruttamento minorile, nel filmato si vedeva come l'operatore si fosse camuffato a cliente e avesse ottenuto tutte le informazioni che desiderasse per bocca di ragazzini dai 10 ai 14 anni che in quel momento ha trovato al lavoro. Evidenziano il fatto che i cinesi lavoraro delle ore disumane, la conduttrice osa pure dire che lavoriamo 24 h al giorno non stop. I ragazzini interrogati ammettono con facilità il fatto che lavorano tante ore al giorno quando il finto cliente chiede loro l'orario e per evidenziare la loro età, quest'ultimo chiede ad ogni bambino che incontra la classe frequentata. E' una dura realtà, ma mi rammarica il fatto che si siano fermati solo a questo caso, se la premessa è stata quella di mostrare la realtà cinese, perchè non mostrarla tutta? Non in tutti i laboratori cinesi lavorano dei bambini e se ci lavorano è perchè devono dare un contributo alla famiglia, io stessa ho aiutato nei momenti di urgenza e questo non si chiama sfruttamento. ovviamente con ci? non voglio affermare che lo sfruttamento minorile non esista, ma solo dire che i cinesi non sono solo sfruttatori di manodopera infantile come invece il servizio ha voluto far intendere. Nel filmato si vede anche il momento in cui sono intervenuti i carabinieri e di come essi abbiano vietato le riprese televisive (forse la legge sulla privacy non esiste a caso...).
Adorabili sono stati quando hanno fatto vedere una classe di giovani cinesi che facevano lezione di italiano (a milano nella zona sarpi), quelle lezioni tenute da organizzazioni socioculturali che puntato all'integrazione (chissà perchè ma sembrava stessero facendo della carità misericordiosa dal tono in cui lo narrava l'inviata).
L'inviata fa un giro nella chinatown di milano ed evidenzia la massiccità dei negozi cinesi, quanti negozi italiano hanno chiuso i battenti e di come la zona sia frequentata quasi esclusivamente da cinesi. Notano che in mano a molti dei nostri connazionali vi è un foglio su cui vi sono molti numeri telefonici, risalgono al locale di provenienza, un bar lì vicino, e scoprono che è un elenco di posti di lavoro per cinesi in laboratori, ristoranti o qualsiasi tipo d'esercizio cinese. Ci accusano di schiavizzazione, e per sostenere le loro accuse, mostrano l'interrogatorio fatto a due immigrati del Nord della Cina che a quanto pare hanno realmente subito la schiavitù e che per salvarsi la pelle hanno dovuto denunciare il loro datore di lavoro perchè ridotti a fin di vita da violenza fisica. Ora, non che voglia fare la sostenitrice dello schiavismo, ma sono certa che mi capiate quando affermo che non bisogna mai generalizzare, logico è che la voce narrattrice invece si diverte prorpio a generalizzare. (che bello, i lavoratori sono tutti schiavi e i datori si lavoro tutti dei mostri!!)
Siamo ancora nella chinatonw e l'inviata ora intervista un signore che a quanto pare ha imparato a convivere con "noi" e afferma che c'è n cinese che vive nella cantina della sua casa. La troupe si fa guidare dal signore in quale apre avariate porte e nella cantina effettivamente c'è un nostro connazionale, chi sia o cosa faccia non si sa, in quel momento è a letto e riposa, e l'inviata sostiene che è uno schiavo. (quanto sia credibile non lo so)
Il giro ancora non è terminato e infatti ora siamo in un condominio in cui sono disponinili dei posti letto. Come abbia fatto la troupe a farsi dare il permesso di entrare io non lo so ma ho sentito distintamente che chiedevano all'inquilina di mostrare il passaporto, quando invece non avrebbero nessun potere giuridico per richiederlo e comunque non è stata fatta citazione a nessuna persona giuridica o mandato che permettesse loro di fare irruzione in uan proprietà privata come hanno fatto. La telecamera indugia sui posti letto presenti nell'appartamento (e a quanto pare basta un paio di pantaloni lasciati disordinatamente su un divano per trasformare quest'ultimo in un letto), gira una lenta carellata sul bucato steso nel balcone (vorrei vedere gli italiani quando fanno il bucato) per evidenziare il numero presunto delle persone che vivono in quell'appartamento (ma ancora non è chiaro se la ripresa fosse legale...)
L'ultimo punto trattato dal servizio è la ristorazione cinese in Italia.
Parlano delle origini, dello sviluppo crescente, dicono che c'è il meglio e il peggio ed ovviamente partono dal peggio. L'ironia della sorte vuole che prima parlino del numero impressionante di ristoranti cinesi che vi sono a Milano e poi mostrino il controllo sanitario che hanno fatto mesi fa ad un ristorante del sud. Nel controllo scoprono cibi scaduti, alimenti conservati in un modo inadeguato e prodotti privi di data di scadenza. Nella cucina trovano anche i tipici prodotti cinesi conservati quali il pesce sotto sale(buonissimo anche se l'aspetto e l'odore non sono il massimo), i funghi(xiangu) e le alghe (muer) essicati, i quali sono sanissimi,ma gli italiani, non essendo abituati a vedere simili alimenti, attribuiscono ad essi una connotazione negativa che non è veritiera.
Mostrano inoltre una serie di controlli efffettuati nel sud, in cui sono stati scoperti alimenti avariati in cucine cinesi o magazzini in cui erano conservati cibi totalmente andati a male e ovviamente non poteva mancare la ciliegina sulla torta, ovvero, hanno sequestrato non ricordo quante uova d'anatra lesse pronte per essere commerciate, perchè reputate pericolori veicoli portatori dell'influenza aviaria. (evvai, tutti i mali vengono dalla cina!!)
Dopo aver fatto vedere il peggio in questi casi del sud, passano a Torino e ci presentano lo chef cinese più rinomato d'Italia, il quale mastica l'italiano discretamente ed esibisce le sue spettacolari doti culinarie in piatti elaboratissimi e sicuramente appetitosi. La visita al ristorante di Torino è accompagnato da una guida esperto di cucina orientale, il quale oltre a portare la troupe nel ristornante ben tenuto, li dirige anche verso il banco di una fruttivendola cinese, dove trovano le tipiche verdure cinesi destinati ad una cucina cinese per cinesi e si chiedono il motivo percui nei ristoranti non trovino quegli ingredienti (io li sfido a mangiare la vera cucina cinese, secondo me non hanno nemmeno il coraggio di guardare le meduse condite). Dopo il mercato finiscono dentro un supermercato cinese e ancora una volta ridabiscono il fatto che siamo una comunità chiusa perchè abbiamo aperto perfino il luogo in cui fare la spesa (se non importiamo i nostri prodotti, dove la andiamo a pescare gli ingredienti necessari alla nostra cucina?) e realizzano una breve panoramica sui prodotti surgelati di cui ancora non ho capito il significato(ma era provocatorio?)
In questo momento vi è il terzo stacco pubblicitario e io aspetto piena di aspettativa che il programma riprenda (chissà cosa c'è ancora).
Finita la pausa rivedo la simpaticissima faccia della conduttrice che non sta mai un attimo ferma, in diretta da via bramante, la quale mi introduce ad una festa di cinesi abbastanza integrati (ma non ricordo più che tipo di festa fosse) i quali sono tutti benestanti e parlano bene italiano (è durato al massimo 2 minuti).
Fine del servizio, la conduttrice fa un resoconto di ci? che ha presentato, orgogliosa di essere riuscita a mostrare al pubblico ci? che nessuno era riuscito a mostrare e buona notte e tanti saluti. (cosa ha mostrato?? gli aghi nel pagliaio, che brava!!)
Scusatemi se il tono di questo resoconto è un po' personale, ma ho voluto infondervi le reazioni che mi ha suscitato mentre guardavo il programma.