Il nemico alle porte - AssoForum - Associna Forum

Autore Topic: Il nemico alle porte  (Letto 5074 volte)

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Idra

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Il nemico alle porte
« il: 13 Novembre, 2005, 19:40:50 pm »
Nei mesi di grande entusiasmo manifestato da molte persone a riguardo sul progetto associna, sono venuto a contatto con varie problematiche che coinvolge lo status dei cittadini cinesi emigrati in italia.
Fiumi di parole sarebbero necessarie per cio'che ho imparato, ma voglio essere breve.
Associna ha preso una sua fattezza, il suo interesse si e' rivolto prevalentemente sulle prolematiche di integrazione di noi seconde generazioni.
Tutto e' ancora molto vago, ma forse qualcosa si sta definendo sempre di piu'.
Il nemico che ho man mano individuato, e che si sta esponendo sempre di piu', e' la comunicazione negativa e generalista. La disinformazione sulla comunita' cinese. Cio' e' nella sua radice dalla chiusura della comunita' cinese, e' colpa nostra se oggi molti possono parlare a vanvera.
Ma questi molti non si rendono conto che parlando male, fanno solo il nostro gioco. Penseremo solo all'arricchirci, a sfruttare le risorse che riusciamo a manipolare e, in futuro, a ritornare nel nostro paese, crogiolandoci della nostra ricchezza, come ospiti ingrati che hanno sopportato in silenzio le ingiustizie nel loro lungo soggiorno in Italia. E' questo che porta l'allontanamento delle due comunita'.
Molti di noi, non vogliono cio', sono persone integrate in questo paese, e vogliono accettarsi ed essere accettati.

Io non so che futuro ci aspetta, ma penso che per noi e per l'italia, paese a cui dobbiamo molto, dobbiamo cercare di far vedere anche il nostro punto di vista, fare cio' che e' buono per la pacifica convivenza. Comunicando e comprendendoci, riusciremo a vivere meglio. Un passo lo abbiamo gia' fatto, solo la nostra esistenza, secondo me, e' gia' un messaggio molto forte. Col tempo magari, ci svilupperemo ancor di piu', o potremo anche essere annientati da "forse" giusti ideali di materialismo e utilitarismo che troviamo nei modelli della societa' cinese e italiana.
Cio' che ho espresso e' un opinione personale, incorniciato da una confusione causato dalla intriseca crisi di identita' delle seconde generazioni. Spero che arricchiate dei vostri punti di vista su cosa puo' essere associna e su cosa possiamo fare noi.
« Ultima modifica: 15 Novembre, 2005, 22:55:57 pm da Idra »

Guest

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« Risposta #1 il: 13 Novembre, 2005, 22:58:44 pm »
Quoto in pieno!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Guest »

missjin

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« Risposta #2 il: 14 Novembre, 2005, 00:36:21 am »
concordo in pieno anch'io con quanto dici .... il problema rimane proprio la completa mancanza di comunicazione tra la comunità cinese, che purtroppo non è composta da noi giovani ma per la maggior parte dalla generazione antecedente a noi, la quale arriva in italia, inoltre, con poca cultura, e gli italiani ... perchè ricordiamoci che solo la nostra generazione ha potuto e pu? tuttora usufruire del progresso economico della cina.
 i nostri genitori non hanno avuto le nostre stesse possibilità e pochi hanno continuato a studiare dopo le scuole medie... quindi penso che anche la loro mentalità sia diversa per questo.
il progetto di associna è inoltre molto importante proprio in questo periodo così delicato per i cinesi e l'italia .... sono del parere che davremmo essere proprio noi giovani a difendere tutto quello che hanno costruito finora i nostri genitori
l'unico punto di domanda è come?
inoltre una grande difficoltà è la distanza che separa un pò tutti i componenti del sito... per non parlare dei vari problemi personali delle singole persone .... se non sbaglio molti dei quali sono impegnati all'università.... :(
 che fare ,quindi?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da missjin »

VampireMiyu

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« Risposta #3 il: 14 Novembre, 2005, 09:15:42 am »
bentornato tra noi cn delle frasi sensate... la confusione nn appartiene solo a te, tutti noi siamo in questo stato d'animo, xkè siamo appesi su 1 filo e nn sappiamo quello che è giusto o no... abbiamo bisogno che qualcuno ci spinga, ci dia una mano x capire e fare qualcosa...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da VampireMiyu »

notcommentgirl

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Re: Il nemico alle porte
« Risposta #4 il: 14 Novembre, 2005, 11:24:45 am »
Citazione da: "Idra"
. Cio' e' nella sua radice dalla chiusura della comunita' cinese, e' colpa nostra se oggi molti possono parlare a vanvera.
.


sono d' accordo con tutto quello che hai scritto, ma concordo pienamente su quella frase che ho riportato, la colpa non arriva solo in una direzione.
prima di combattere la mentalità nemica bisognerebbe conoscere meglio il proprio ed organizzarsi, quindi il primo passo dell' associna sarebbe conoscere "l' identità" del gruppo e "il pensiero" sovrastante,
ed essere pronti ad entrare in questioni più grossi noi, comportando magari anche dei rischi.

ps:sono contenta che abbiamo dei punti di riferimento così validi :D
(complimenti idra, cilex gdp, susanna,..)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da notcommentgirl »

yo350ml

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« Risposta #5 il: 14 Novembre, 2005, 21:05:27 pm »
Sabato sera hanno trasmesso l'ennesima ingiuria contro la comunità cinese, forse una delle meglio costruite finora, ed efficiente. Qualcuno dietro sicuramente ha interesse nel diffondere sospetti e diffidenza tra gli italiani, calpestando la dignità della nostra comunità. Non possiamo rimanere sempre a guardare, la disinformazione va corretta prima che causi fratture irrimarginabili nella nostra quotidiana convivenza con gli italiani, che, in fin dei conti, finora si sono mostrati tolleranti ed ospitali, purtroppo il futuro è più che mai incognito, il malcontento inizia a  serpeggiare da entrambe le parti, e l'insoddisfazione repressa nel tempo pu? al culmine liberare un'energia inaspettata ed incontrollabile. Francia docet.
Non mi aspetto una pronta reazione dai nostri genitori, i cinesi della prima generazione possiedono una certa saggezza orientale, quasi incomprensibile, che li portano a chinare troppo spesso la testa, si abbandonano all'inerzia davanti ai problemi sociali, spendono ogni energia nel duro lavoro, e fanno fatica a superare le divisioni all'interno di una comunità che poi tanto compatta non è.
L'associna rappresenta una novità. L'associna accoglie tanta energia da tutta l'italia ed oltre, è doveroso utilizzare bene questa preziosa risorsa.

Ai fondatori forse spetta il compito di organizzare un incontro straordinario, finalizzato alla discussione e realizzazione di un progetto concreto per far fronte alla disinformazione voluta o non degli mass media sulla nostra comunità.
Le mie idee:
-no alla manifestazione diretta, per tanti motivi, tra cui il rischio di un effetto boomerang
-lettera aperta su un quotidiano nazionale
-aiuto di qualche valido giornalista che abbia reale interesse nella conoscenza approfondita della nostra comunità
Dite la vostra! :D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yo350ml »

cilex

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« Risposta #6 il: 15 Novembre, 2005, 20:58:44 pm »
Per Bai: non tutto quello che hai detto è sbagliato.

Per Yo: prima voglio vederti e poi deciderò.

Penso che qualsiasi altro ingegnere sarebbe del mio stesso parere. :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

yo350ml

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« Risposta #7 il: 15 Novembre, 2005, 21:05:33 pm »
Citazione da: "cilex"
Per Yo: prima voglio vederti e poi deciderò.



non capire.... :?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yo350ml »

cilex

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« Risposta #8 il: 15 Novembre, 2005, 21:12:08 pm »
Citazione da: "yo350ml"
Citazione da: "cilex"
Per Yo: prima voglio vederti e poi deciderò.


non capire.... :?


avresti dovuto dire non "capile".... :-D  :-D  e ne potremo parlare :-D  :-D  :-D  insieme agli altri naturalmente.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
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Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

yo350ml

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« Risposta #9 il: 15 Novembre, 2005, 21:18:24 pm »
ah, ecco, era per far pubblicità al meeting, vengo volentieri se qualcuno si offre.....a farmi scroccare un passaggio :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yo350ml »

cilex

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« Risposta #10 il: 15 Novembre, 2005, 21:41:11 pm »
Citazione da: "yo350ml"
ah, ecco, era per far pubblicità al meeting, vengo volentieri se qualcuno si offre.....a farmi scroccare un passaggio :-D


Parli seriamente, vengono su Fei e Jay da Milano con l'auto (ed altre).
Se vuoi ti passo i loro numeri. :-D  :-D  Così vi sentite meglio.
Okay???
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
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Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

Giochidiparole

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« Risposta #11 il: 15 Novembre, 2005, 21:53:58 pm »
Naturalmente concordo in pieno. E aggiungo una cosa:secondo me il problema della prima generazione non è soltanto la comunicazione con l'esterno. Ma una mancanza di comunicazione! In realtà, a mio parere sempre, la comunità cinese esiste solo a parole, ma di fatto non esiste!
Nel senso che non siamo uniti, siamo preda facile del giornalista di turno, che vuole vedere quello che gli fa comodo!
Ragazzi/e mi raccomando, dobbiamo essere consci della nostra potenzialità!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giochidiparole »

Natsuki

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« Risposta #12 il: 16 Novembre, 2005, 18:18:36 pm »
Secondo me orai l passo da fare sarebbe quello di far sentire anche la nostra voce, ma in un modo discreto.
Come hai detto tu bai la discrepanza nella nostra stessa comunità è molto marcata.
Noi qui stiamo cercando l'integrazione, ma non so quanti della prima generazione approvi il nostro progetto e la nostra mentalità.
Si potrebbe anche dire che non ci importa ci? che gli altri cinesi possano pensare di noi, ma altrettanto vero è il fatto che senza il loro appoggio, non saremo uniti e di conseguenza non avremo la forza necessaria a smantellare il credo di un "nemico" potente come i mass media (ovvero il pubblico)

In questi giorni, dopo il servizio di sabato notte, ho riflettuto a lungo su come potremmo controbattere, ma non sono ancora riuscita ad arrivarea ad una risposta perchè qualsiasi iniziativa si decida di intraprendere, si finirà di aprire porte che i cinesi della generazione precedente preferirebbero rimangano chiuse sempre.

Non dimentichiamoci che integrazione significa anche lasciarci conoscere, cosa che i cinesi prima di noi non hanno mai permesso e non permettono tuttora.

Le difficoltà da superare sono ancora tante e appaiono insormontabili, ma l'importante è credere in questo porgetto e con la sola forza di volontà credo possiamo arrivare molto lontano, perchè come dice bai, già la nostra sola esistenza smentisce molte dei miti (ovviamente negativi) che gli italiani hanno costruito intorno a noi.

La domanda tuttavia persiste, come ci muoviamo?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Natsuki »

FUNNY

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« Risposta #13 il: 25 Novembre, 2005, 01:06:21 am »
emh..non avete scelto mica 1probl facile eh?
il cruccio rimane la disinformazione reciproca, ma non è certo difficile immedesimarsi nelle idee sbagliate che hanno gli italiani sulla comunità cinese.
si insomma: noi siamo quelli chiusi, che non vogliono aprirsi, che non conoscono e non si adattano alla cultura ospitante.
xquanto riguarda la generazione dei nostri genitori niente di + vero ok, ma in fondo anche la cina non sta facendo 1po' la stessa cosa?
pensate a tutti i paesi occidentali che stanno facendo 1corsa xaccappararsi 1posto nel mercato cinese.
oramai tutti, chi + esplicitamente o chi meno, vuole lavorare con la cina che è vista solo come 1mercato che attua 1ascesa di proporzioni incalcolabili.
non è difficile quindi fare 1semplice connessione: i nostri genitori sono venuti in italia alla ricerca di 1possibilità di guadagno che in cina al tempo era impensabile, naturalmente la maggior parte con l'idea di voler tornare nel paese natale dopo essersi arricchiti abb da poter trascorre il resto della vita in agiatezza e aver dato 1futuro migliore ai propri figli; ma cosa stanno facendo gli occidentali, italiani compresi?
sono ansiosi di riuscire a trovare 1rapporto lavorativo coi cinesi.
dallo sfruttamente dell'economia italiana da parte dei nostri padri si sta passando ad 1inversione di ruoli.
il probl x? è che, come i nostri genitori non hanno cercato d'integrarsi o almeno di conoscere la cultura in cui andavano a vivere (seppur per 1periodo determinato) anche gli italiani non stanno facendo molto.
se stanno facendo questo è xkè la nostra comunità, presente nella penisola, non ha lasciato molto spazio allo scambio culturale.
abbiamo sempre fatto esclusivamente ved che instancabili lavoratori siamo noi ed è proprio qui che parte lo sfruttamento attuale che l'occidente sta attuando sul mercato cinese.
xcome sono messe le cose non è difficile che essi abbiano pensato a come sfruttare questo nostro aspetto.
ma è anche vero che i nostri genitori sono venuti in italia xlo stesso motivo, il bel paese nel loro ideale era proprio come viene chiamato.
per quanto riguarda il giornalismo il fatto di "essere presi di mira" è l'antitesi di ci? che ho riportato sopra.
se 1parte è molto interessata alla potenzialità del mercato cinese ve n'è inevitabilmente 1altra che ne ha 1gran paura.
l'italiano medio vede nella cina 1probl enorme xil proprio mercato, si ha paura che con le possibilità di manodopera che ha 1paese esteso come la cina xil lavoro in italia non ci sia + posto.
ma tutto ci? non fa altro che nascere dalla paura del diverso.
l'essere umano ha bisogno di sentirsi integrato in 1gruppo e la cosa che di conseguenza viene + facile è quella di criticare gli altri.
ricapitolando: se loro ci hanno sempre chiamati musi gialli noi li abbiamo sempre chiamati nasi lunghi.
nn è facile x1giornalista staccarsi dal proprio essere xparlare oggettivamente di altre culture, è difficile per loro parlare di noi senza che vengano influenzati dalla loro cultura di appartenenza e di conseguenza da ci? che essa pensa di quello di cui stanno parlando.
in fondo non è vero che anche nel nostro giornalismo cinese si finisce xnon parlare di tante cose? (es. eclatante argomenti su bush e della stupida guerra che sta conducendo, e ovviamente anche qui ce ne sarebbero di cose da dire..)
a questo punto la nostra integrazione sembra veramente 1difficoltà insormontabile come dice natsuki, x? è proprio questo con cui combattiamo tutti noi ogni giorno no?
ovviamente anche questo sito è 1colonna portante di quello che vogliamo attuare, non solo xnoi, ma anche xchi ancora non è iscritto.
penso cmq che ci stiamo già muovendo e in fondo l'abbiamo sempre fatto, a partire dalla cosa + banale, ad es.aver parlato a scuola o agli amici italiani di quello che è la nostra cultura d'origine e di come è vista da noi, che nn siamo distaccati giornalisti occidentali preoccupati a scrivere 1articolo da vendere al pubblico.
io penso in grande: se questo sito è l'unione di tutte le nostre singole voci, che prima venivano recepite solo da 1gruppo ristretto di persone, ora tutte insieme stiamo facendo valere la nostra parola e chissà che in 1futuro neanche tr lontano diventeremo talmente numerosi da essere ufficialmente x l'italia 1riscontro tra vedute diverse. [-o<
da qualche parte bisogna pur iniziare no?
_____(questa è solo la mia visione personale, sono ben accettate le critiche)_____
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da FUNNY »
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