Ho letto l'articolo e credo che non sia scritto così male o così denigratorio nei nostri confronti.. mette in evidenza una realtà che piano piano emerge.. Ormai tutti pensano che quelli che stanno in Cina si trovano in una situazione migliore, perché prima di tutto non devono subire violenze psicologiche dovute all'impianto in una società del tutto nuova, estranea ed a volte ostile, ma molto spesso hanno pure migliori condizioni economiche.. naturalmente questo non significa che in tutta la Cina tutti stanno bene, ma esiste una fetta della popolazione che vive bene senza aver dovuto emigrare.. ( e come si sa, molti sono partiti da zero..) I cinesi, e con loro tutti gli stranieri, sono effettivamente psicologicamente più labili perché hanno a che fare con realtà negative che nemmeno nei loro incubi più brutti si immaginavano.. L'Italia, o la Francia o qualsiasi altro paese, non è l'Eldorado che si racconta.. qui si lavora, si fatica, gli amici non sono più amici, i parenti sembrano meno parenti e così via.. Per noi cinesi poi "il confronto" è violentissimo.. lui ha di più, lei ha questo e quest'altro.. è facile perdersi, sentirsi inutili, depressi.. e da qui la via alla psichiatria.. non è lontana..