temo sempre di più che si sia persa la conoscenza della lingua italiana:
1) "lasciarsi penetrare" é diverso da "farsi buddista" (anche se un giornalitsta Occidentale "puro" difficlmente rinuncerebbe all'aereo per 1 anno perché dlielo ha consigliato un indovino asiatico...); Terzani fu assai di più e di diverso da un "orientalista" (Kerouac non fu neppure questo), diciamo alla Tucci e proprio quel libro che citio (assieme af altri) lo dimostra e non fu neppure un hippie alla ricerca dell'illuminazione, ma un uomo che usò la sua professionalità di corrispondente per "farsi penetrare" da molte e diverse concezioni orientalisime e viverle senza cancellare le sue radici toscane (scelta "meticcia" che un Kerouac non fece mai), tanto é vero che, come ammetti anche tu, la sua critica al maoismo prima ed al postmaoismo poi era proprio relativa all'importazione in Cina di modelli non-orientali (anche il marxismo é figlio legittimo dell'Occidente, non scordarlo mai!): sul rappoto tra Terzani e le filosofie orientali leggi quel che ha scritto il figlio;
2) non c'é errore più occidentalecentrico (purtroppo commesso anche da alcuni "orientalisti" accademici) che pensare all'Oriente come ad una serie di filosofie e concezioni separabili tra oro a cui si pu? aderire o non aderire; Terzani non aderì mai ad alcuna di esse, disse che non sapeva neditare e cioé disse quel che i più grandi pensatori orientali dicevano; insomma lui non divenne marionetta di un guru o -ista, di qualuunque
-ismo (Buddhismo, Induismo, Confucianismo, Taoismo, Tantrismo, che sono più etichette occidentali di comodo che sistemi a tenuta stagna) ma questa é la vera essenza metodologica delle culture orientali, dove elementi animistici e conguciani, tantrici e taoisti, di derivazione indiana e siberiana, centrasiatica e cinese, iranica e perfino africana si sono mescolati in un meticciato creativo e sempre in evoluzione, con centinaia di varianti, e questo Terzani non lo esprimeva solo aparole ma coi gesti, gli abiti, le scelte affettive e di vita; solo il falso orgoglio occidentale fa credere che attrazione sia meno di adesione;
3) le "frontiere" che riscopre Terzani non hanno nulla a che vedere col concetto di rapporto individualistico e collettivo (collettività di infividualismi) del mito della "frontiera" USA che implica la negazione assoluta (fino all'etnocidio ed al genocidio) dell' "altro " e che é stato propagandato da letteratura, gumetti, film western, ecc. ed impregna anche Kennedy ed in diversa forma perfino Kerouac; al contrario, il concetto di Terzani
4) il "girare" del Terzani corrispondente e del Terzani pellegrino non ha nulla a che vedere con quello di Kerouac, non fosse altro perché il contesto (che conta e come) e le finalità sono del tutto diverse;