Mao Zedong - page 2 - Arte - Cultura - Storia - Associna Forum

Autore Topic: Mao Zedong  (Letto 16880 volte)

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filippo1975

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« Risposta #15 il: 11 Maggio, 2005, 10:37:13 am »
contraddizione di termini: il messaggio del Che, di Mao, di Mussolini, di Gesu' o chicchessia sopravvive, e magari serve a guidare o svegliare la coscienza di un popolo, ma l'idolatrazione cieca e univoca (l'esempio della pecora che hai fatto tu) e' controproducente e anche fuorviante.
Vero che moltissimi giovani alzano le bandiere del Che (a sx) o dello zio Benito (a dx) alle manifestazioni, ed e' altrettanto vero che un buon 60% neanche sa chi era, lo fanno soltanto per spirito di emulazione o per seguire facili trend.
D'altronde, oggigiorno essere "alternativo" e' di moda, e quindi i giovani (forse per farsi notare, essere al centro dell'attenzione o giusto per moda) si riempiono di distinitivi, icone, immagini di leader (dx o sx) senza neanche avere una cognizione logica o personale di quello che stanno facendo.
Esempio banale n. 1 (a destra): gli ultra' allo stadio sono in larga parte di destra. Come mai? perche' inconsciamente lo spirito di ribellione, devastazione, violenza, e cameratismo che si forma nella collettivita' degli ultra' (gruppo piu' o meno chiuso che accetta soltanto "simili" al loro interno, propagando un'accesa politica di "razzismo" o discriminazione verso tutti coloro che non appartengono a tale gruppo) richiama a valori "di destra". Ma in realta' il 99% di questi ultra' non ha nessuna seria o opinabile base politica e dialettica per parlare di destra: in due parole, andate a chiedergli qualche teoria politica di destra o qualche informazione storica e loro cascano dalle nuvole come piccioni stecchiti.
Esempio banale n. 2 (a sinistra) nei centri sociali il 99% dei giovani sono di sinistra e hanno la maglietta del Che (o di Bob Marley). Co,e mai? perche' il centro sociale viene visto come un posto dove ognuno puo' fare i propri comodi fumandosi canne, abusando di sostanze stupefacenti, sk8tando, sparlando di sbirri & Co. (magari questa non e' una cattiva idea..) in barba alla "legge" o alle regole della societa'. In 2 parole, la gente si reputa di sinistra (o anarchica) soltanto perche' si sente libera di fare e di giustificare tutto cio' che altrimenti gli sarebbe proibito o limitato dalle leggi attuali. Ma se andate a domandargli qualcosa relativo alla filosofia di sinistra, al collettivismo, al socialismo storico, alla coscienza di classe o altro, ecco che questa gente casca dalle nuvole allo stesso modo degli ultra' di destra degli stadi.
Non dico che TUTTI i giovani di destra o sinistra siano degli imbecilli che seguono diverse correnti politiche solo per moda o per sentirsi parte di una collettivita' o per sentirsi al centro dell'attenzione. Ci sono anche gente seria e motivata, con solide basi culturali, dialettiche e morali, che cercano di portare avanti le loro idee con confutabilissime e solidissime motivazioni.  
La gente ha bisogno di un leaderò si, ma in un panorama come questo, dove molta gente non ha le idee chiare su quello che e' o che vuole, come si fa a scegliere o a fidarsi di un leaderò Basta che arrivi un pinco pallino qualsiasi, che faccia la voce un po' grossa, abbia un'immagine abbastanza decente e rispettabile da presentare e subito tutti coloro che non hanno solide motivazioni o idee da controbattere cadono nella sua rete (ho parlato di rete? come quella televisiva? chissa' come mai mi torna in mente un certo Cavaliere di Arcore...)
Torniamo un po' a livello del terreno... non importa emulare o avvicinarsi a Dio... l'umanita' e' ambiziosa, si, ma non cosi' tanto da emulare il Signore. L'umanita' spesso e' insicura, senza una chiara direzione d aprendere e demotivata. Nell'occidente di oggi i valori si creano e si distruggono a un ritmo altissimo. E i giovani occidentali (e anche i giovani cinesi) sono abbagliati dal mito del consumismo, del denaro, e del facile arricchimento. In una prospettiva del genere, dove gli unici valori sono quelli stampati sulle banconote, e' difficile crearne degli altri, magari un po' piu' collettivisti e altruisti.

Alla fine di tutto: c'e' stato Hitler in Germania che ha fatto qualcosa di buono e qualcosa di cattivo incantando milioni di persone, c'e' stato Mussolini in Italia che ha fatto qualcosa di buono e qualcosa di cattivo incantando milioni di persone, ci sono stati Lenin e Stalin in Russia che hanno fatto qualcosa di buono e qualcosa di cattivo incantando milioni di persone, c'e' stato Castro a Cuba che ha fatto qualcosa di buono e qualcosa di cattivo incantando milioni di persone, c'e' stato Franco (Francisco, e non Pippo o Franchi, purtroppo) in Spagna che ha fatto qualcosa di buono e qualcosa di cattivo incantando milioni di persone, c'e' stato Tito in Yugoslavia, Pol Pot in Cambogia, Papa Doc a Haiti, Pinochet in Cile, e moltissimi altri, quindi non vedo come mai non ci dovrebbe essere stato anche Mao in Cina. Se Mao invece che in Cina fosse nato e vissuto che so, in Malaysia o Burundi, magari non se lo sarebbe cagato nessuno. Ma il destino ha voluto che nascesse in Cina e che avesse incantato e governato su 1 miliardo di persone, mica su un paesucolo di 3 case e 4 gatti..
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da filippo1975 »
\"quanto tempo ci vuole?\"
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« Risposta #16 il: 12 Maggio, 2005, 00:37:15 am »
Ti dice qualcosa "peccato originario"? (oddio adesso non vorrei che andassimo in discorsi che vanno al di là della politica)
Comunque per concludere:è facile lamentarsi dell'epoca in cui viviamo. Forse, anzi probabile, che anche i miei nonni dicevano(anzi pensavano, guai se l'avessero detto)che il periodo storico da loro vissuto era di merda. Il fatto è che non avendo termini di paragone, si tende a confrontarsi, nel bene e nel male, col passato. E qui ritorniamo a una questione, che personalmente, considero universalmente umana:quello di paragonare.
In un panorama come questo la gente non ha bisogno di un leaderò Da quanto tu affermi, siamo in un periodo storico in cui c'è una crisi:quella dei valori.
Analizziamo bene la storia:tutti i dittatori(quelli che conosco) si sono imposti proprio nel momento in cui il sonno della ragione prevalse.
Lasciamelo dire, i dittatori(in questo ambito, corrispondono a leader) sono dei gran paraculi. Si si sono trovati nel momento giusto al posto giusto!
Ora mi chiedo: perchè sostengo che la gente ha bisogno di leadersò E ritorniamo a discorrere su lati della natura umana:una questione di responsabilità. Nel senso che le pecore, non sono solo pecore, ma pecore infantili! Non sanno ben assumersi le loro responsabilità!
Oltre alle capacità, perchè le persone che hanno un mestiere molto ben retribuito sono tali?Basta solo la capacità? Io dico:han il peso delle responsabilità.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giochidiparole »

filippo1975

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« Risposta #17 il: 12 Maggio, 2005, 12:29:46 pm »
ottima risposta.

Ma se una sola persona vuole addossarsi tutte le responsabilita' per governare o condurre un popolo, che lo faccia bene! ma siccome gli umani sono fallaci, e nessuno e' scevro di difetti, fallimenti e debolezze, e' quasi impossibile trovare un leader che si addossi tutte le responsabilita' eseguendo il suo compito in maniera impeccabile e esente da difetti (e quindi giudizi storici negativi).

Capacita'=responsabilita'.

Esempio terra-terra: Io ogni giorno devo "comandare" una squadra di 40 operai che ognuno esegue un compito diverso. Se sono capace di coordinarli tutti, in modo che non si intralcino tra loro e in modo che l'operato di un operaio non vada a influenzare negativamente l'operato FUTURO di un'altro operaio, allora ho la CAPACITA' di comandare. Ma implicitamente ho anche la RESPONSABILITA' per eventuali ritardi, intralci, problemi che si potrebbero creare durante i lavori. Ma quando mi hanno affidato questo lavoro, ho valutato bene innanzitutto se potevo addossarmi tali responsabilita'  e soprattutto se ne avevo le capacita'. Se ritenevo che non potevo addossarmi tali responsabilita' (per mancanza di capacita'), allora dicevo: "no grazie, cercate qualcun'altro". Quindi, la responsabilita' dovrebbe andare di pari passo con la capacita'. Non e' detto che chi ha la capacita', voglia assumersi anche la responsabilita' (essere responsabili nel bene o nel male e' molto piu' impegnativo e gravoso).  Come non e' detto che chi si rende responsabile, abbia poi l'effettiva capacita' di portare a termine tali progetti (l'egoismo o l'eccessiva stima in se stessi a volte puo' risultare fatale e rischia di far precipitare le cose nel caos).

Insomma, il problema di molti dittatori (o leader) e' che hanno avuto eccessiva autostima e fiducia in se stessi, come se tale politica e gestione delle cose pubbliche fosse stata una cosa loro ed esclusivamente personale. Il nazismo era Hitler, il fascismo era Mussolini, il comunismo cubano e' Castro, il comunismo cinese era Mao. Ma queste correnti politiche erano la loro PERSONALE interpretazione e gestione. Una volta che questi leader sono morti, cosa sarebbe successo? E' difficile che un successore abbia le stesse idee o visuali del predecessore o la sua interpretazione personale delle cose. Hitler diceva che lui stesso, lui in persona era il Nazismo. Una volta che lui era morto, il nazismo non aveva piu' ragione di esistere, o sarebbe esistito in una maniera sicuramente diversa da come l'aveva lui concepita. Insomma, la responsabilita' e le capacita' di un leader devono essere eccezionali e UNIVERSALMENTE valide in modo che possano essere trasmesse immutate (nel messaggio, nei valori e nei mezzi di applicazione) anche ai successori, e non strettamente personali e quindi applicabili e riferibili a UN SOLO INDIVIDUO. (che prima o poi dovra' mollare per "cause di forza maggiore")

Che casinooooo......  :?

ma alla fine non si stava parlando solo di Mao???  :?  8O
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da filippo1975 »
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Giochidiparole

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« Risposta #18 il: 13 Maggio, 2005, 00:30:42 am »
Citazione
Quindi, la responsabilita' dovrebbe andare di pari passo con la capacita'.
Hai detto bene, dovrebbe. Ma effettivamente non è così. Neppure Mao era responsabile.(Fra parentesi non era neppure capace)
Dopo la disastrosa politica del GRANDE BALZO IN  AVANTI, doveva andarsene, ritirarsi e dedicarsi ai suoi hobby. E invece che ha fatto? Ha cominciato a farsi condizionare, così molti dicono, e continuato con i suoi esperimenti sociali...
Citazione
Capacita'=responsabilita'.

Anche qui non sono d'accordo. Direi, in termini matematici, che:
1)capacità<=responsabilità.  
2)capacità non implica responsabilità.
3)resposabilità non implica capacità.
Riprendiamo il tuo esempio terra-terra per dimostrare i punti 2) e 3).
Mettiamo per ipotesi che tu sia CAPACE. Sei bravissimo a comandare, ad ognuno assegni un compito, in modo da sfruttare al massimo la produttività di ognuno di loro. Accade un fattaccio, qualcuno dei tuoi subordinati ha commesso un grosso sbaglio. A quel punto tu dovresti[color] assumerti le tue responsabilità, nel senso che comunque sia è un tuo subordinato, a cui tu hai assegnato un compito. Bene se tu a questo punto ti assumi le tue responsabilità hai ragione tu. Ma siccome vogliamo dimostrare che non è così, mettiamo per ipotesi che tu sia quella parte dell'umanità che non sia responsabile pur essendo capace. E il punto 2) è dimostrato, in quanto si è fornito un contro-esempio.
Così come puoi benissimo essere responsabile ma sbagliare sistematicamente(non so come abbiano fatto ad assumerti...anzi se sei sul serio responsabile, rifiutavi)l'assegnazione dei lavori. Ma accetti di assumerti le tue responsabilità(magari lasciandoti licenziare,senza coinvolgere nessuno dei tuoi subordinati) pur essendo incapace. E anche il punto 3) è dimostrato.
Il punto 1) è basato su considerazioni personali:ci sono meno persone responsabili che quelle capaci. In realtà gli incapaci sono davvero pochi! Ognuno è bravo in almeno una cosa.
L'insieme intersezione(quindi i capaci-responsabili) sono pochi...ed è forse per questo che viviamo in un mondo di merda ahahahhahahahahahahahahaahhahahahahahahaha  
Tornando al discorso sui dittatori, c'è una spiegazione(sembrerà impossibile)matematica sul perchè scoppia un "trend" ad un dato momento, in questo caso, storico:la teoria dei piccoli mondi.
Testo consigliato: "Nexus. Perché la natura, la società, l'economia, la comunicazione funzionano allo stesso modo" di Buchanan Mark.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giochidiparole »

filippo1975

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« Risposta #19 il: 13 Maggio, 2005, 11:04:36 am »
fattaccio successo stamani: Punto 1: ho preso una decisione che si e' rivelata (all'ultimo momento) abbastanza sbagliata. Cazziatone da parte del proprietario ( :oops: ). Ovvero: mi sono assunto la responsabilita' di fare eseguire un lavoro (piccolo per fortuna) che effettivamente non ce ne era bisogno. ma la colpa me la sono presa io, mica me la sono rifatta sugli operai.

Punto 2: facendo due calcoli e qualche modifica al progetto sono riuscito a far passare uno "sbaglio" per una cosa che alla fine si e' rivelata necessaria e quindi utile.

Tutti sbagliano, ma se c'e' la coscienza autocritica di saper riconoscere gli sbagli e SOPRATTUTTO di rimediare, tutto ok. Capacita' e' anche saper riconoscere gli sbagli e saperli aggiustare.

C'e' da dire una cosa: anche se ho commesso questo sbaglio, non ci ho pensato minimamente di licenziarmi o di farmi licenziare, ne' tantomeno di licenziare qualcuno (almeno che non abbia fatto una cosa cosi' grave da essere costretto). Ci si mette a tavolino, mi assumo le mie responsabilita' e si guarda tutti insieme se e' possibile rimediare o limitare il danno. Ma non scarico assolutamente le colpe sui miei subordinati dato che loro sono semplici esecutori.

In realtà gli incapaci sono davvero pochi! Ognuno è bravo in almeno una cosa.

Beh, c'e' anche la categoria degli svogliati: quelli che hanno capacita' ma non le sfruttano per apatia o semplice parassitismo. E sono tantissimi, molti piu' di quelli che credi. Conosco qualche ragazzo cinese (tanto per rimanere in tema) che hanno capacita' eccezionali (soprattutto il mio fratellone Lisai) ma che non le sfruttano per semplice svogliatezza (o cause di forza maggiore)

1)capacità<=responsabilità.
2)capacità non implica responsabilità.
3)resposabilità non implica capacità.

Infatti, e' quello che ho detto io, magari in maniera molto confusionaria dato che ultimamente il mio lessico sta andando a farsi friggere. Ci sono ottimi esecutori che non hanno la stoffa di comandare o prendere decisioni autonome (e quindi, in linea di massima di essere responsabili). fanno egregiamente il loro lavoro e sono dei professionisti, mentre si troverebbero in difficolta' se dovessero prendere decisioni autonome o impartire istruzioni ad altri.
Mentre ci sono (e andando in suso e in giuso e anche un po' piu' oltre -citazione da Pinocchio- in questo mondo, ne ho conosciute tante) persone che per essere al centro dell'attenzione, o per sentirsi importanti o solo per errate valutazioni delle proprie capacita', si assumono compiti di responsabilita' quando in realta' non sanno combinare un'H. Esempio lampante: Berlusconi che e' un tipo che ha un'altissima considerazione di se stesso, e per placare il proprio ego si e' assunto la responsabilita' di governare un paese quando in realta' non ha le capacita' o sufficiente cultura politica per farlo.

Il libro di Mark Buchanan l'ho letto tra le altre cose per aiutare mio fratello a fare la tesi sull'utilizzo dei mass media nei regimi dittatoriali sudamericani, poi siccome il soggetto della tesi era cambioato, il libro l'ho sepolto nel ripostiglio dei miei ricordi. Non era mal fatto (il libro), ma di teorie e giustificazioni sulla nascita di un regime dittatoriale ne ho letti a decine, a partire dalle civilta' classiche (Roma, Grecia..) fino ai giorni di oggi, ma ci sarebbe da disquisire almeno per 3 mesi sull'argomento...

Alla fine... Mao come Berlusconi?? tante idee e progetti, ma poche capacita' tecniche e -soprattutto- mentali/culturali?

Se davvero fosse cosi' non me ne meraviglio: nessun dittatore e' mai stato un campione di intelligenza...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da filippo1975 »
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Giochidiparole

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« Risposta #20 il: 14 Maggio, 2005, 00:47:09 am »
Io concluderei. :lol:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giochidiparole »

padova_sj

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« Risposta #21 il: 15 Ottobre, 2005, 15:58:21 pm »
mao ze dong e un grande uomo.. lo stimo molto... grazie a lui, storia di cina e cambiata.. che grande uomo  :roll:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da padova_sj »
P@d°V4_$J

Giochidiparole

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« Risposta #22 il: 15 Ottobre, 2005, 21:14:36 pm »
Ragazzo, un consiglio: non accettare la storia come ti viene raccontata.
Se tu avessi avuto un percorso per arrivare a codesta conclusione, direi okay, bravo.
Ma se non fosse stata sostenuta da una minima ricerca personale, lascia stare...non sprecare le tue facoltà mentali per affermare ci? che "hai sentito dire".
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giochidiparole »

Guest

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« Risposta #23 il: 15 Ottobre, 2005, 21:24:23 pm »
Non possiamo dire realmente se e' stato un grande o un uomo senza scrupoli. In Cina sicuramente lo rendono un Grande, all'estero si tende a "demonializzarlo"... chi dica il vero e chi il falso non lo sappiamo, o forse non era ne' un grande o un nuomo che ha compiuto gravi errori. Lo sa solo chi sa la verita', e forse oggi non esiste piu' quel qualcuno.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Guest »

Sephiroth

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« Risposta #24 il: 15 Ottobre, 2005, 23:10:30 pm »
Beh ragioniamo in logica fuzzy: Mao Zedong ha fatto del bene e del male.
Il vero giudice delle persone e' il tempo.
Lasciamo che sia il tempo e la storia a decidere.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Sephiroth »
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen.
Ludwig Wittgenstein (1889 - 1951)

yo350ml

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« Risposta #25 il: 15 Ottobre, 2005, 23:25:02 pm »
senza mao forse non sarei in italia nelle vesti di immigrata (nel bene e nel male). come tutti i dittatori ha cercato di tenersi il potere fino alla morte con ogni mezzo, ma non mi ripugna come gli altri, forse perchè ha governato sulla cina, paese che ha sempre avuto la millennaria tradizione degli imperatori, quindi mi appare più come un sovrano, illuminato all'inizio, poco verso la fine...come tanti altri importanti del passato.
lo ammiro per il suo carisma, e non pu? essere certo paragonato a hitler o mussolini, sicuramente era un uomo + equilibrato, con meno manie di grandezza, ma ha anche causato un periodo di fame e caos in cina, e soprattutto ha portato alla distruzione di molte tradizioni antiche, con quell'idea di voler creare una nuova società. ora alla nuova cina mancano quelle radici. nn conosco troppo bene la storia cinese per poter giudicare imparzialmente la vita di quest'uomo, so soltanto che nonostante gli suoi errori i miei genitori ancora ne parlano bene, ed a me la sua faccia mi ispira più simpatia che disprezzo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yo350ml »

Giochidiparole

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« Risposta #26 il: 15 Ottobre, 2005, 23:43:12 pm »
Citazione da: "yo350ml"
senza mao forse non sarei in italia nelle vesti di immigrata (nel bene e nel male). come tutti i dittatori ha cercato di tenersi il potere fino alla morte con ogni mezzo, ma non mi ripugna come gli altri, forse perchè ha governato sulla cina, paese che ha sempre avuto la millennaria tradizione degli imperatori, quindi mi appare più come un sovrano, illuminato all'inizio, poco verso la fine...come tanti altri importanti del passato.
lo ammiro per il suo carisma, e non pu? essere certo paragonato a hitler o mussolini, sicuramente era un uomo + equilibrato, con meno manie di grandezza, ma ha anche causato un periodo di fame e caos in cina, e soprattutto ha portato alla distruzione di molte tradizioni antiche, con quell'idea di voler creare una nuova società. ora alla nuova cina mancano quelle radici. nn conosco troppo bene la storia cinese per poter giudicare imparzialmente la vita di quest'uomo, so soltanto che nonostante gli suoi errori i miei genitori ancora ne parlano bene, ed a me la sua faccia mi ispira più simpatia che disprezzo.

Ricordiamo che i nostri genitori hanno avuto una cultura che è stata a loro inculcata.
Sono stati i loro coetanei(forse han anche partecipato...i miei mi raccontato che mio zio partecipò, viaggiando per tutta la Cina, in treno, aggratise, chiedendo ed ottenendo...chi si opponeva a loro veniva malmenato o ucciso nel peggiore dei casi) a distruggere mezza Cina. Le guardie rosse semplicemente volevano distruggere il vecchio per costruire il nuovo, non sapendo di essere dei manichini in mano a Mao.
Un mio amico albanese mi ha raccontato che negli anni '60 anche da loro c'era stata una sorta di Rivoluzione Culturale, e anche loro distruggevano!
Avevano esportato la Rivoluzione Culturale!Mi ricorda vagamente manie americane:s
Non puoi paragonare Mao agli antichi imperatori celesti, semplicemente perchè gli imperatori avevano idee cinesi, mentre Mao si basava sulle idee di un certo Marx.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giochidiparole »

yo350ml

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« Risposta #27 il: 17 Ottobre, 2005, 23:56:49 pm »
non metto in dubbio che la rivoluzione culturale abbia causato + danni che benefici, e se nn sbaglio mao l'aveva attuato anche per fini personali, cmq i miei genitori erano relativamente troppo piccoli per venir tot plagiati dalla propaganda,  mio padre adora le biografie di sti personaggi, nel complesso, soppesando gli errori e i meriti, ammira mao. io nn quanto lui, forse perchè ho avuto la fortuna di studiare la storia da un altro punto di vista, forse perchè nn possiedo la sua stessa conoscenza ed esperienza, nn lo so. per quanto riguarda gli imperatori...c'era chi si ispirava a lao-tze e chi a confucio...mao a marx...(scherzo), intendevo dire che il popolo cinese ammortizza la dittatura con la sua milennaria tradizione delle dinastie imperiali, finora non ha mai conosciuto la democrazia, e non è detto che la democrazia sia fatta per i cinesi! cmq io sono propensa a paragonare il regime attuale come ad una moderna dinastia, i presidenti a moderni imperatori, che potranno concedere maggiori libertà e diritti o meno..., cambiano le formalità ma nn la sostanza, come una frase del gattopardo (se ricordo bene) "tutto cambia per non cambiare"
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yo350ml »

Giochidiparole

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« Risposta #28 il: 18 Ottobre, 2005, 20:23:39 pm »
Aspetta un momento. Un conto è criticare ci? che ha fatto mao, un altro è essere convinti che il popolo non abbia bisogno della democrazia.
Qui si parla di mao. :-D
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yo350ml

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« Risposta #29 il: 18 Ottobre, 2005, 22:18:59 pm »
sono andata fuori tema? :oops: , ma la mia opinione riguardante il regime attuale e tutte le cose annesse e connesse mi sembravano pertinenti ad una parziale difesa del ruolo dittatoriale di mao :?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yo350ml »