.....e magari senza insultare e dare del razzista spiegarmi con la civiltà a cui tu fai appello questo articolo...:Pur essendo solo il 4% della popolazione residente, gli stranieri nel 2005 hanno rappresentato il 33,41% dei denunciati e la percentuale nei primi nove mesi del 2006 è salita al 36,5%. Lo rileva il Viminale nella relazione trasmessa dal Dipartimento della pubblica sicurezza alla commissione Affari costituzionali della Camera. ''Il nostro Paese denuncia problemi di accettazione e di integrazione degli immigrati", si scrive.
Problemi di accettazione riconducibili alla marginalità e diversità degli immigrati e per "la sensazione quasi di assedio che la loro presenza spesso produce''. Il Viminale segnala comunque che ''il collegamento straniero-autore di fatti criminosi rappresenta uno stereotipo ancora piuttosto diffuso nel nostro Paese, cui spesso contribuiscono i mass media con il loro specifico modo di proporre le notizie; cosi', se 10 anni fa a preoccupare erano soprattutto i tossicodipendenti, ora sono soprattutto gli immigrati e in special modo i clandestini''.
POLIZIOTTI INVECCHIANO - A causa della misure di contenimento della spesa adottate dal Governo da diversi anni, nota la Relazione, mancano circa 8.500 unita' nei ruoli operativi tra polizia e carabinieri. Ed una conseguenza del mancato ripianamento degli organici e dell'impossibilita' di coprire integralmente il 'turn over' e' ''il preoccupante progressivo aumento dell'eta' media del personale''.
BILANCIO IN ROSSO - I tagli al bilancio del Dipartimento di pubblica sicurezza, prosegue il Viminale, ha avuto riflessi negativi che hanno ''pesantemente condizionato la gestione e la funzionalita' dell' Amministrazione''. Le voci di spesa piu' preoccupanti sono quelle relative alla gestione degli auto-motomezzi, riscaldamento, illuminazione, con decrementi che vanno dal 10,8% al 36,7%: manutenzione immobili, con decrementi del 19,75%; affitto dei locali adibiti ad uffici della polizia ed a caserme dei carabinieri.
MENO REATI CON POLIZIOTTI QUARTIERE - Il documento contiene anche una valutazione sull'impiego dei poliziotti di quartiere, che ha portato ad un calo di reati. A Milano, ad esempio, sono diminuiti del 10,3%. Ma il record spetta a Rimini, dove i reati sono calati del 39%. A Padova il taglio e' stato del 24%, a Verona del 25,5%, a Viterbo del 36%, a Foggia del 28%, a Palermo del 15% e a Perugia dell'11%. Roma e Pescara sono le meno 'beneficiate': nella capitale la flessione e' stata di appena l'8%, come a Cosenza, mentre nella citta' abruzzese del 9,5%.
PREOCCUPANO MINACCE AD AMMINISTRATORI LOCALI - La relazione definisce poi ''preoccupante'' il livello della minaccia nei confronti dei pubblici amministratori o di alcuni esponenti locali. Si tratta, osserva il Viminale, di una minaccia ''generalmente di bassa intensita' (lettere o telefonate minatorie, invio di proiettili, incendi dolosi, ecc.), ma ''non per questo va sottovalutata''. E il livello di minaccia richiede spesso l'apprestamento di misure di protezione individuale: gli amministratori di enti locali rappresentano cosi', per numero, la terza categoria di persone (32) destinatarie di misure di protezione individuale, dopo magistrati (318) ed esponenti politici ed istituzionali (78).
DOPO INDULTO PIU' REATI - Il documento evidenzia anche che dopo l'indulto c'e' stato un aumento dei reati predatori, come furti e rapine. Il dato, nota il Viminale, e' reso piu' evidente dal fatto che fino al luglio 2006 (quando e' scattato l'indulto) questi reati erano in flessione rispetto all'anno precedente. In particolare, tra gennaio e luglio 2006 si e' registrata, rispetto allo stesso periodo del 2005, la diminuzione di 1.048 rapine e di 23.323 furti; invece, nel periodo agosto-settembre 2006 si e' assistito, rispetto allo stesso periodo del 2005, ad un incremento di 1.952 rapine e di 28.830 furti.
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