Si legge nell'editoriale di ieri:
½L’unico modo per far ripartire l’economia sarebbe creare lavori reali con stipendi reali, cioè varare in tutto il mondo grandi programmi di lavori pubblici, come fece non solo il New Deal di Roosevelt (la Tennessee Valley Authority), ma anche la Germania nazista di Schacht (il sistema autostradale tedesco), l’Italia fascista di Mussolini (le paludi pontine)...?.
A mio parere in queste parole vi è un fondo di verità, anche se non mi sento di quotarle in toto. L'economia reale è distorta: per ogni dollaro di PIL reale ve ne sono sotto quasi quattro di debito. L'economia finanziaria ha alimentato l’illusione che l’accumulo di titoli equivalga alla produzione di beni, ma non è così. Ora le borse di tutto il mondo sono piene di cambiali - carta straccia - e non si sa più chi le pagherà perchè non ci sono più liquidità; questo è il punto, questa è l'"economia del debito". L'economia finanziaria è completamente svincolata dall'economia reale.
Cambiare tutto per non cambiare nulla non servirà a nessuno. Che ne pensate?