CINESI in italia PER LA MAGGIOR PARTE ATEI? - Arte - Cultura - Storia - Associna Forum

Autore Topic: CINESI in italia PER LA MAGGIOR PARTE ATEI?  (Letto 2842 volte)

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chihiro

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CINESI in italia PER LA MAGGIOR PARTE ATEI?
« il: 14 Ottobre, 2008, 18:22:37 pm »
oggi un conoscente, italiano ovviamente, mi ha domandato quale fosse la principale religione praticata dai cinesi in italia.
Io credo che la maggior parte sia atea o comunque non veri praticanti, soprattutto quelli della prima generazione penso siano piu' che altro superstiziosi, seguono una serie di credenze e di pratiche ( tipo 上香) senza magari neanche conoscere la religione dalla quale queste derivano.
Poi certamente negli ultimi anni sono sorte anche molte comunita cinesi di cristiani o anche di testimoni di geova, ma penso che rappresentino comunque una minoranza. Per quanto riguarda poi il taoismo,il confucianesimo o buddismo non ho sentito parlare di veri seguaci di queste filosofie/religioni in italia.
Questo e' quello che ho risposto e nel dubbio dell' esattezza o meno di cio' che ho detto mi sono fiondata qui per chiedervi un parere  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da chihiro »
一个人并不孤单,想一个人时才孤单

vasco reds

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« Risposta #1 il: 14 Ottobre, 2008, 20:48:50 pm »
hai pienamente ragione, mao considerava le religioni l'oppio dei popoli ed i suoi sucessori non sono da meno, ma alcune almeno ora sono tollerate
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

Xaratos

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« Risposta #2 il: 15 Ottobre, 2008, 00:12:54 am »
Citazione da: "Wikipedia"
Religione [modifica]

La Repubblica Popolare di Cina è ufficialmente atea. La popolazione religiosa si suddivide però in:

    * Confuciana, Taoista e Buddhista 95%
    * Cristiana 3,5%
    * Islamica 1,5%


Non ho trovato info sulle religioni praticate dalle prime generazioni presenti qua in Italia, però era stato aperto un thread al riguardo qua dentro, un piccolo sondaggio tra di noi.

Cmq, per Vasco, dire che ufficialmente la Cina è Atea e non accetta le religioni, è molto diverso dall'affermare che "il popolo cinese non pratica alcuna religione", dato che comunque, una religiosità c'è, Pechino sta cercando di avere il controllo sulle autorità religiose, ad esempio, un motivo di astio tra il Vaticano e la Cina è appunto l'istituzione di una chiesa "di Pechino" che mette di fatto fuori dai giochi il Vaticano da quel 3,5% di popolazione cinese cattolica, lo stesso dicasi quando hanno fatto un'elezione del tutto arbitraria del Panched Lama.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

vasco reds

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« Risposta #3 il: 15 Ottobre, 2008, 09:13:28 am »
Cmq, per Vasco, dire che ufficialmente la Cina è Atea e non accetta le religioni, è molto diverso dall'affermare che "il popolo cinese non pratica alcuna religione", dato che comunque, una religiosità c'è, Pechino sta cercando di avere il controllo sulle autorità religiose, ad esempio, un motivo di astio tra il Vaticano e la Cina è appunto l'istituzione di una chiesa "di Pechino" che mette di fatto fuori dai giochi il Vaticano da quel 3,5% di popolazione cinese cattolica, lo stesso dicasi quando hanno fatto un'elezione del tutto arbitraria del Panched Lama.

scusa XARATOS
non pensavo di avere scritto quello che mi attribuisci, spero di non averti offeso.
 le percentuali che hai riportato sono riferite alla popolazione che si definisce religiosa o a tutta la popolazione cinese?? perchè non vedo la percentuale degli atei.
inoltre il taoismo non ha nulla a che fare col buddismo, il confucianesimo mi risulta una filosofia e non una religione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

marcowong

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« Risposta #4 il: 15 Ottobre, 2008, 20:23:50 pm »
non ho dati precisi, ma direi che c'è una percentuale rilevante di cinesi evangelisti. Le chiese evangeliste di Roma sono molto frequentate ed attive ed il tempio buddista ha un suo seguito, ma soprattutto vedo che il numero dei loro fedeli è in crescita.
Direi che tra i cinesi, in Italia ma anche in Cina, c'è un crescente bisogno di spiritualità finora non soddisfatto.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

Xaratos

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« Risposta #5 il: 16 Ottobre, 2008, 00:04:45 am »
Citazione da: "vascoexinhong"
scusa XARATOS
non pensavo di avere scritto quello che mi attribuisci, spero di non averti offeso.
 le percentuali che hai riportato sono riferite alla popolazione che si definisce religiosa o a tutta la popolazione cinese?? perchè non vedo la percentuale degli atei.
inoltre il taoismo non ha nulla a che fare col buddismo, il confucianesimo mi risulta una filosofia e non una religione.


Ancora problemi con la funzione quote? E' inutile che mi dai 'ste nozioni di teologia spicciola, dato che essendo buddista, so meglio di te che il buddismo non c'incastra con il taoismo o con il confucianesimo e che quest'ultima, è più una filosofia che una religione... MA... La Cina è un paese formato da 56 (o 57 etnie), ognuna di loro ha avuto la sua storia e ognuna di loro magari pratica una religione diversa. Se tu avessi qualche contatto con una persona che vive in Cina, sapresti che almeno per quanto riguarda la religione effettivamente c'è un pò di confusione perché praticano poco di tutto e a volte arrivano a mescolare le cose, ci sono zone buddiste e altre, dove non sanno neppure chi sia il budda, altre zone invece dove si prega nei templi e poi magari si va in chiesa...

Riguardo alle tue obbiezioni sul confucianesimo, se tu avessi fatto una piccola ricerca su internet dopo le mie parole, anziché star a postare nel forum avresti visto che:

"Il Confucianesimo è la dottrina di Confucio e dei suoi seguaci che ha dominato per oltre duemila anni la vita etica, politica e religiosa della Cina, in quanto prescriveva i riti di stato della casa imperiale, come pure il culto degli antenati della famiglia e forniva sia il codice pubblico di comportamento (che i regnanti della Cina e i loro funzionari dovevano rispettare), sia il codice privato della vita familiare."

Puoi trovare quest'affermazione su: http://www.homolaicus.com/religioni/con ... nesimo.htm

Anche il buddismo è considerata (stupidamente) dall'occidente, una filosofia più che una religione... MA... ci sono delle pratiche ben specifiche da fare ogni giorno... Nel mio caso, devo recitare (quante volte voglio) la frase "Nam myoho renghe kyo" e leggere due capitoli del sutra del loto e c'è anche un oggetto di culto che nel mio caso si chiama "Gohonzon". Anche in altre branchie del buddismo ci sono delle pratiche da fare e degli oggetti di culto.

Come scritto dal mio quote, le percentuali sono state prese su Wikipedia... cmq, se invece di fare domande idiote ti mettessi a fare una ricerca vedresti che:

La Cina è un paese in cui coesistono diverse religioni, per via della presenza delle tre principali religioni del mondo, ossia Buddismo, Islamismo e Cristianesimo, oltre al Taoismo di origine autoctona. Secondo i dati dell'Ufficio affari religiosi del Consiglio di Stato, attualmente la Cina conta 100 milioni di buddisti, 17 milioni di musulmani, 12 milioni di protestanti e 4 milioni di cattolici.

http://italian.cri.cn/1/2005/07/06/41@36782.htm

e anche:

Fino ad ora, l’ateismo del partito non dava reali spazi di integrazione concreta con le minoranze religiose praticanti, spesso tollerate, ma non considerate formalmente un intorlocutore accettato.

http://yibuyibu.wordpress.com/2007/10/2 ... ta-cinese/

Avresti risposto alla domanda del thread in modo esauriente. ;)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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vasco reds

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« Risposta #6 il: 16 Ottobre, 2008, 05:51:16 am »
sono daccordissimo con marco, il bisogno di spiritualità è crescete. le religioni sono fondamentali in tutte le popolazioni della terra. dove l'ateismo poi è imposto alla caduta dell'imposizione riaffiora lo spirito religioso, un po' come in russia

pienamente daccordo anche con xaratos che con i suoi dati concorda con i miei pensieri precedenti

una famiglia cinese che conosco è composta da genitori buddisti tradizionalisti, 1 figlio ateo e 1 figlio cattolico praticante
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

Xaratos

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« Risposta #7 il: 16 Ottobre, 2008, 20:07:12 pm »
A volte, quando si vede praticare una religione in famiglia, molto spesso si diventa atei o si sceglie un'altra religione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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« Risposta #8 il: 20 Ottobre, 2008, 20:16:43 pm »
per me e per molti da generazioni non è come dici... in famiglia da te è così per caso? ovvero tu sei buddista perchè i tuoi sono atei o cristiani?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

Xaratos

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« Risposta #9 il: 22 Ottobre, 2008, 20:26:46 pm »
In alcuni casi (molto spesso) quando ci sono grandi conflitti in famiglia, si cerca di fare le scelte opposte a quelle dei genitori... La religione è una di queste. Io ERO Ateo perché non volevo essere come mia madre (e sopratutto, mi stavano sulle scatole le suore), in seguito sono diventato buddista per motivi miei. ;) Ovviamente, quello che ho detto, non è un dogma, bisogna esaminare caso per caso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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