nella scuola primaria ci sono differenze di apprendimento assai forti tra singoli alunni di cui faccio solo acuni esempi:
- differenze linguistiche (oggi soprattutto coi migranti stranieri, in passato anche fra migranti interni, si vedano le enormi difficoltà per i bambini calabresi e siciliani a Torino...);
- differenze individuali nella rapidità di apprendimento , anche relazionate con l'ambiente socioculturale familiare (e gli stimoli; che risorse economiche, orari di lavoro e livello culturale dei genitori offrono)
- differenze nelle tendenze (creatività artistica, espressività, motricità, pensiero matematico, ecc.)
- handicaps fisici, psichici e psicofisici.
Se si dovessero creare classi-ghetto per tutte queste diversità la scuola primaria, che deve favorire la socializzazione, morirebbe ed in effeti, ad esempio, negli ani '60-'70 si sono abolite giustamente in Italia le classi differenziali per handicappati e inseriti gli insegnanti di sostegno.
si é anzi notato che gli handicappati sono "diversamente abili" perché certi limiti in alcune abilità sono compresenti con tendenze e capacità sviluppatissime in altre.
a maggior ragione ci? vale per chi ha da superare barriere linguistiche e culturali (ad esempio gli alunni che vengono dalle scuole indiane e cinesi hanno una formazione matematica superiore a quella dei coetanei italiani, nonostante casi individuali possano far credere il contrario; non é affatto vero che si insegna agli alunni in India solo danza e musica; ora perfino nelle scuole delle baraccopoli in Bangladesh, dove ho lavorato, é obbligatorio l'inglese dalla 2a elementare e la teoria degli insiemi dalla 4a !!!).
resta inoltre il fatto he le diversità culturali, religiose, linguistiche, gastronomiche, di tendenze, di forme di apprendimento fra gli alunni sono considerate da tutti i pedagogisti RISORSE, ARRICCHIMENTI e non PROBLEMI per gli alunni e per le loro famiglie (razzisti a parte).
quindi la vera soluzione sta nello schema seguente (seguito nei sistemi scolastici migliori e che nelle elementari italiane - l'unico settore scolastico italiano considerato ottimo dalla OCSE - é largamente applicato anche se con carenza di denaro):
- classi integrate con attività comuni e che valorizzino le specificità di ogni alunno, grazie alla MOLTEPLICITA' degli insegnanti-base (ecco perché tornare al maestro unico é follia, peché le competenzxe sono troppe per riunirle in 1 solo nsegnante) ed all'intervento di insegnanti di sostegno (specie per i "diversamente-abili"), specialisti, mediatori, figure esterne, animatori e il coinvolgimento forte dei genitori;
- attività opzionali aggiuntive anch'esse integrate per valorizzare le capacità degli alunni ed il rapporto scuola-territorio;
- attività aggiuntive specifihe per gli alunni con lingue assai diverse dall'Italiano (educazione linguistica) o con forti diversità nei programmi scolastici di provenienza.
naturalmente, come dice giustamente Dubbio, ci? é possibile solo se si considera l'educazione IMPORTANTE e terreno su cui INVESTIRE SOLDI (cosa che l'Italia fa assai meno degli altri Paesi europei, da decenni), mentre i provvedimenti della Gelmini (maestro unico, taglio degli insegnanti di sostegno, chiusura picle scuole, taglio tempo pieno, ora classi differenziali per imigrati) vanno tutti in direzione di un taglio di 8 miliardi di Euro, che ammazzerà definitivamente la parte meglio funzionante della scuola pubblica italiana....
ci? riguarda oviamente chi ricco non é; chi é ricco, in Bangladesh, in Italia, in Francia, in India, in Giordania, ecc. manda i figli alle scuole di lusso con 2 lingue straniere già alle elementari, sussidi d'ogni tipo, gite, ricerche guidate su Internet, ecc. e state tranquilli che non si fa problemi dell'origine etnica degli altri alunni: contano solo i loro soldi.
Avete mai visto le scuole dove studiano, tutti asieme, in Italia, nei Paesi del Sud del Mondo (io conosco bene quelle giordana, libanese, etiope...), i figli dei diplomatici e dei tecnici degli Organismi internazionali assieme ai ricchi locali? guarda caso lì l'"essere straniero" non conta....
l'ultima follia sta nell'esame ai potenziali alunni migranti: dove si pretende abbiano imparato la lingua taliana PRIMA di entrare nele nostre scuole, dato che a differenza di Inglese e Francese NON E' lingua usata internazionalmente e insegnata nelle scuole elementari del resto del Mondo?