è vero qll ke dici sul rispetto dei diritti umani in cina, ma in ogni caso un paese dovrebbe avviarsi verso la democratizzazione (qll ke la cina sta facendo) da sola: senza ke arrivi un altro paese dicendogli cosa deve o cosa non deve fare.
gli stati uniti sono comunque già da ora il partner commerciale n1 della cina (n2 giappone, n3 taiwan, n4 europa) e da un'interruzione dei rapporti commerciali tra cina e usa avrebbero ambe2 un danno grandissimo...
forse gli scopi dell'interessamento degli usa alla democrazia in cina sono"nobili" come dici tu, o forse è solo per creare scompiglio nella popolazione cinese e mettere così in crisi il partito popolare...qst non lo possiamo di certo sapere noi, ognuno pu? solo elaborare le proprie teorie, ma qll ke non capisco è perchè prende come esempio per la cina taiwan, ben sapendo i non buonissimi rapporti politici ke intercorrono tra cina e taiwan.
riguardo alla corea del nord x qnt ne so la cina è lo stato ke la sta aiutando maggiormente tanto ke ads la corea del nord sta cercando d seguire il modello cinese e so anke di cinesi ke hanno aperto negozi li e guadagnano tnt ma veramente tnt...(il problema è ke nn possono portare il denaro fuori dalla corea del nord se non x l'acquisto d merci presentando le fatture...)
cmq il punto è: la cina mica è cosi generosa da spendere un sacco d soldi per altruismo, x un paese ke non pu? offrirle nessun tornaconto(corea del nord). x? è obbligata a farlo xk la corea del nord è l'unico punto intorno alla cina non coperto da basi militari statunitensi.
pensaci: x consolidare i rapporti commerciali gli stati uniti ke bisogno hanno di accerkiare la cina?
di certo qll ke nn si sognerebbe mai di fare la cina è di aiutare la corea del nord nella realizzazione della bomba atomica, anzi la denuclearizzazione è l'unico punto sul quale la cina possa collaborare cn gli stati uniti, ma della democratizzazione, peraltro già in corso, non se ne dovrebbero occupare gli usa.
cn qst ho detto ttt mi fanno male gli okki... 8O
Il senso del mio post è diverso. Volevo dire che le ragioni che hanno spinto le più alte cariche dello Stato verso Pechino sono di natura prevalentemente economica e strategico-militare. Davanti a queste motivazioni, qualsiasi discorso ideologico è destinato a cadere.
D'altronde Bush (il padre) e l'amministrazione americana compravano petrolio da Saddam quando costui sterminava i curdi. Ora è uno dei suoi principali capi di imputazione ma Washington non si sognerebbe di rinfacciare lo stesso crimine alla Turchia, o lo sterminio degli Armeni.
Questo per ritornare al discorso dei diritti umani, anche perchè non ho mai detto che i propositi degli Stati Uniti siano "nobili", dato che hanno messo su fra le dittature più sanguinarie degli ultimi cinquant'anni (Pinochet in Cile, Marcos nelle Filippine, Saddam Hussein in Iraq, etc). Le ingerenze sono inammissibili, è vero, ma ormai fanno parte della retorica degli Stati Uniti alla quale nessuno crede, tranne gli Americani stessi (detto per inciso, invece del tradizionale rilascio dei alcuni dissidenti politici, gli U.S. hanno concluso con la Cina un affare da oltre sei miliardi di dollari). Quando Jiang Zemin era ancora in carica disse esplicitamente che ai Cinesi e alla Cina la democrazia fa male, ma la dichiarazione non sorprende. Fa parte della cultura di quel popolo.
Né le dichiarazioni di Bush a Kyoto, quelle su Taiwan, hanno scombussolato il governo di Pechino e i Cinesi perché i quotidiani cinesi, tanto per cambiare, non le hanno riportate; lo stesso Bush ha sì espresso rammarico per Taiwan, ma, al tempo stesso né lui, né il governo americano si impegnano a riconoscerla come Cina (una Cina? O due?) o come Stato sovrano.
Sia Stati Uniti, sia Cina, sono per la denuclearizzazione degli arsenali atomici della Corea, però, ci? non toglie che la Cina possa favorire quest'ultimo e aiutarlo economicamente con altre risorse.